21/10/2024
ANDORA_PALAZZO TAGLIAFERRO E IL MUSEO MINERALOGICO SONO LOCATION ESTERNA DEL PRESTIGIOSO FESTIVAL DELLA SCIENZA
Dal 24 ottobre al 10 novembre laboratori per le scolaresche, conferenze e visite guidate al patrimonio mineralogico
Andora – Per il decimo anno consecutivo le proposte laboratoriali di Palazzo Tagliaferro hanno superato il vaglio degli organizzatori del Festival della Scienza di Genova e, dal 24 ottobre prenderanno il via nel Museo Mineralogico Luciano Dabroi gli eventi in programma nell’ambito della 22esima di quello che è uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale.
Il polo culturale andorese sarà location esterna della manifestazione genovese ed è da tempo un punto di riferimento per la divulgazione scientifica, grazie all’intenso programma di valorizzazione attivato in questi ultimi anni, articolato attraverso percorsi didattici rivolti alle scuole, mostre d'arte dai contenuti collegati alle tematiche della Natura e della Terra, convegni, conferenze e visite guidate in collaborazione con il DiStav, in grado di coinvolgere curiosi, appassionati, studenti, artisti e autori.
Ampio il programma nell’ambito del Festival della Scienza che offrirà laboratori didattici gratuiti riservati alle scolaresche, conferenze sul tema del Festival e il 10 novembre, in chiusura eventi, una visita guidata al patrimonio mineralogico che come consuetudine sarà realizzata con la collaborazione del DISTAV dell’Università di Genova.
Il polo culturale andorese in occasione della manifestazione, al fine di dare la possibilità al maggior numero di studenti e appassionati di fruire delle varie proposte, ha previsto aperture straordinarie tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00 dal 24 ottobre al 10 novembre 2024.
"Il Festival della Scienza a Palazzo Tagliaferro si conferma un appuntamento di elevatissimo livello scientifico e culturale per tutto il Ponente Ligure; la presenza di più laboratori, tanto per i bambini delle Elementari quanto per i ragazzi delle Medie, testimonia come Andora si confermi sempre più un grande polo attrattivo per esperienze formative di qualità" - dichiara Daniele Martino, Vice Sindaco con delega alla Cultura
Ecco una sintesi del programma:
Dal 24 ottobre all’8 novembre 2024
LABORATORI DIDATTICI GRATUITI A DISPOSIZIONE DELLE SCOLARESCHE
1) Laboratorio: “Sfide della Natura: I Vulcani” - Rivolto alle scuole primarie: classi prima, seconda e terza
Fruibile in presenza ad Andora presso Palazzo Tagliaferro previa prenotazione
2) Laboratorio: “Sfidiamo i Vulcani”
Rivolto alle scuole primarie: classi quarta e quinta. Fruibile in presenza presso Palazzo Tagliaferro previa prenotazione
3) Laboratorio: “Natura matrigna: dai terremoti agli uragani - Alla scoperta delle sfide che la Natura ci pone”
Rivolto alle scuole secondarie di primo grado . Fruibile in presenza presso Palazzo Tagliaferro previa prenotazione
VENERDI 8 NOVEMBRE ORE 16.30
CONFERENZA “LA VITA NELL’ACQUA, L’ACQUA NELLA VITA. VERSO NUOVE SFIDE
L’elemento acqua e i suoi misteri protagonisti degli interventi di Mari Craviotto Osteopata D.O.
Rosanna La Spesa Artista
DOMENICA 10 NOVEMBRE DALLE 15.00 ALLE 17.00
VISITA GUIDATA GRATUITA AL PATRIMONIO MINERALOGICO DEL MUSEO DABROI
In collaborazione con il DISTAV Dipartimento Scienza della Terra, Dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova. Occasione imperdibile per scoprire gli esemplari mineralogici presenti in collezione.
PRESENTAZIONE DEL MUSEO DABROI
Il Museo Mineralogico “Luciano Dabroi” è ospitato all’interno del primo piano di Palazzo Tagliaferro cuore culturale del Comune di Andora.
Le collezioni mineralogiche presenti all’interno di 5 sale museali sono due: la collezione Luciano Dabroi, cittadino andorese a cui il museo è dedicato e la collezione Harmen Schipper, chimico olandese appassionato di minerali, costituita da campioni provenienti principalmente dal Nord Europa. La collezione Luciano Dabroi è costituita da campioni internazionali di notevole pregio: gessi (in particolare nella varietà “rosa del deserto”) provenienti dal Nord Africa, azzurriti della medesima provenienza, malachiti del Sud Africa, quarzi e fluoriti provenienti da tutto il mondo.
Tuttavia i campioni forse di maggiore interesse scientifico e museale della collezione risultano essere quelli locali, rinvenuti in Liguria.
Primi tra tutti i quarzi “a tramoggia” della Val Nervia (Imperia): si tratta di quarzi caratterizzati da un abito scheletrico, da una particolare morfologia dei cristalli e da un altrettanto particolare tipo di crescita, discontinua e non equamente distribuita sull’intera superficie del cristallo. In questi cristalli alcune parti crescono maggiormente e più velocemente di altre e questo porta alla formazione di cavità e rientranze all’interno delle facce cristalline (da cui la denominazione “a tramoggia”).
Spesso, durante la crescita del cristallo vengono inglobati materiali estranei come argilla, bitume, bolle di gas o acqua che risultano visibili anche a occhio n**o. Le località di ritrovamento di questi quarzi sono tutte comprese all’interno del flysh di Ventimiglia (flysh arenaceo-pelitico a sequenze torbiditiche), dove i cristalli si rinvengono sia all’interno di fessure o cavità della roccia, sia disciolti nel terreno.
Particolarmente interessanti risultano essere anche gli 11 campioni di granato provenienti dal Passo del Faiallo e dalla Valle della Gava, entrambe le località sono comprese all’interno del Massiccio di Voltri: questi minerali si formano all’interno di particolari rocce, le metarodingiti, in seguito a fenomeni di ricristallizzazione metamorfica dettati da cambiamenti chimici della roccia originaria e dall’azione dei fluidi mineralizzanti.
Altri campioni di notevole interesse sono rappresentati dalle numerose calciti e aragoniti provenienti dagli ambienti di grotta del complesso di Toirano e dalle cave del Finalese, formatesi dalla precipitazione chimica del carbonato di calcio per interazione delle acque circolanti con le rocce circostanti.
Durante gli ultimi anni è iniziato un importante lavoro di catalogazione di tutti gli esemplari presenti in collezione volto alla creazione di un moderno database mineralogico informatico contenente le principali informazioni scientifiche di ogni minerale analizzato, quali: numero del campione, nome del minerale, provenienza, sistema cristallino, classe (Nickel-Strunz), aspetto del campione (morfologia dei cristalli, durezza, frattura, sfaldatura, lucentezza, colore etc.), origine geologica, dimensioni del campione, associazione mineralogica e usi del minerale. E’ stato inoltre eseguito un lavoro di digitalizzazione dei campioni analizzati: per ogni minerale realizzato con un modello dinamico e tridimensionale. Una prima parte del lavoro è già stata resa disponibile on line nel sito web del Museo dove il pubblico può visionare i minerali che sono i corredati di specifiche schede mineralogiche, fruendo così di una vera e proprie visita virtuale. Inoltre da alcuni mesi il Museo ha rinnovato la segnaletica interna rendendo disponibili al pubblico cartelli esplicativi con Qrcode che rimandano a video pre-registrati che permettono di vivere una completa esperienza di visita.