Melilli'n Tour

Melilli'n Tour Melilli in un viaggio... in un tour!
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24/11/2024

Lo aspettavate già? Vero?
Beh, concedeteci di dire: "Come non detto"

"'ttacca u sceccu unni voli u patruni" 🫏
(Lega l'asino dove vuole il padrone)

Questo detto ci riporta in una dimensione rurale, per molto tempo la dimensione tipica della nostra terra, e ci ricorda che, quando si ha a che fare con l'altro, è bene rispettarne gli spazi; o ci suggerisce anche che, per non disperdere energie vitali, sarebbe il caso di accettare quello che ci viene imposto per amore della pace.

Lo avete mai usato? In quali occasioni?

Augurandovi buona domenica vi salutiamo e vi invitiamo a continuare ad affacciarvi in terrazza insieme a noi!

23/11/2024
21/11/2024

E se, dopo aver planato, oggi atterrassimo fino alle origini del nostro stesso nome?

D'altronde i toponimi, nomi dei luoghi, tendono a raccontarci davvero molto.

Melilli ("Sentiero trafficato" o "Cammino Battuto") è probabilmente di origine berbera (Malilah e Malili); fu chiamato così per la posizione geografica occupata dal paese sulle vie che collegano le città di Catania e Siracusa.

Un'altra ipotesi è che potrebbe derivare da Meli (pieno, colmo) e Lilak (fiori di lilla), vale a dire "pieno di fiori di lilla" a richiamare l'immagine delle variopinte colline fiorite durante la primavera.

Altra affascinante supposizione è quella secondo cui alcuni studiosi fanno risalire il toponimo Melilli a "Mel Hyblae", vale a dire "miele di Hybla", antica città sicula.

💡 Curiosità: anche il famoso archeologo Paolo Orsi, riscontrando la presenza di antiche necropoli nei pressi del centro abitato e comunque sparse nel territorio, ipotizzò di aver trovato a Melilli tracce della leggendaria Hybla Sicula.

Vi piacciono queste brevi notizie su Melilli? Vorreste leggerne altre?
Noi speriamo di sì.




18/11/2024
17/11/2024

L'avevamo inaugurata già la scorsa settimana, ma non ve l'avevamo detto.
La rubrica dedicata ai modi di dire e ai detti siciliani, ecco a voi: "Come non detto"

"Si comu u puddisinu, unni e gghiè" 🌱
(Sei come il prezzemolo, dovunque)

Potete dirlo all'amico che ritrovate sempre dappertutto, o pensarlo quando incrociate quel conoscente ogni volta che andate a fare la spesa al supermercato 🛒

Per il resto, siate un po' "puddisinu" q.b. e buona domenica!


16/11/2024

🎉 Sveliamo il nuovo logo del 35° Presepe Vivente di Melilli! 🎨

Quest’anno celebriamo una grande novità: per la prima volta, il coordinamento del nostro rinomato Presepe Vivente sarà a cura della Fondazione Museo Pino Valenti da Melilli: una nuova organizzazione che unisce tradizione e innovazione per valorizzare ancora di più il nostro borgo e le sue radici.

👉 Il logo di questa edizione speciale riflette i valori di autenticità, spiritualità e comunità che da sempre animano il nostro presepe. L’ape richiama l’origine stessa del toponimo Melilli, parte integrante del suo emblema, rappresentando la purezza e la prosperità di un paese ricco di storia.
È un omaggio alla bellezza senza tempo di Melilli e alla passione di chi, da più di un trentennio, rende unica questa esperienza.

📅
26 e 28 dicembre 2024
1 e 6 gennaio 2025
Start ore 18.00
Segnate le date sul calendario e preparatevi a vivere la magia del Natale con noi!
Per informazioni: 350 1266456 - [email protected]

12/11/2024

Oggi abbiamo pensato di accompagnare al vino di San Martino un dolce della tradizione: le !

Note anche come zeppole, sono delle frittelle dolci, tipiche della cucina melillese e mediterranea in generale. Il loro nome "sfingia" deriva dal latino "spongia" che richiama la tipica forma irregolare, morbida e spugnosa. Sono chiamate anche Frittelle di San Martino deliziose se abbinate al buon vino novello.

Come spesso accade per i piatti siciliani, anche le sfingi sono note per l'unione di ingredienti semplici (farina, acqua, lievito, cannella e zucchero) che messi insieme riescono a creare qualcosa di unico.

Curiosità: Pare che questi dolci fossero preparati dalle suocere nel tentativo di addolcire i rapporti con le nuore, solitamente ritenuti ostili.




08/11/2024

La Terrazza degli Iblei, nella prima tappa di un nuovo viaggio, ci accompagna nel passato per parlarci di alcune importanti personalità melillesi. Perché i luoghi sono fatti anche da chi li abita.

Oggi vi parliamo di Giambattista Rizzo.
Nasce a Melilli il 5 settembre del 1907. Dopo la maturità classica al Liceo “Cutelli” di Catania, raggiunge lo zio, Giulio Emanuele Rizzo, a Roma, dove prosegue gli studi all'Università , laureandosi prima in Giurisprudenza e poi in Scienze politiche.

Nello stesso Ateneo sarà, in seguito, docente di Diritto Costituzionale.
Svolge un ruolo di primo piano nella lotta al Nazifascismo prendendo parte alla Resistenza. Conclusa la Guerra, è nominato segretario dell'Ordine degli Avvocati di Roma e nel 1944 Sottosegretario di Stato ai Trasporti nel Secondo Governo d'Unità Nazionale presieduto da Ivanoe Bonomi. Alle elezioni del 18 aprile 1948, viene eletto Senatore.

Della sua attività di Intellettuale ricordiamo alcune opere, tra cui: Discorsi e relazioni parlamentari, 1958; Giuseppe Paratore, 1969; La Repubblica presidenziale, 1973; Come nacque la Sicilia, 1977 e l’ultimo omaggio alla sua terra: Ritorno ad Itaca, 1990.
Queste opere sono consultabili presso la Biblioteca Comunale.

Curiosità: proprio in occasione dell'elezione al Senato del 1948, il suo nome venne inciso su una parete della Pirrera Sant'Antonio da un ignoto sostenitore melillese. Se volete vederlo con i vostri occhi, basta visitarla!


07/11/2024

Inizia un nuovo viaggio alla volta della Terrazza degli Iblei che sceglie compiutamente di affacciarsi su se stessa alla scoperta di panorami fatti di curiosità, bellezze e scenari per molti ancora inediti, nel prezioso tentativo di far luce sul proprio territorio e riconoscerne pregio e unicità.


02/11/2024

Un luogo legato all’anima del nostro territorio è rappresentato dal "Sentiero delle Cento Scale" (già Luogo del Cuore FAI nel 2020) o “i Milli Scali” come iperbolicamente lo ricordano i più anziani melillesi.
Un percorso da seguire con innumerevoli passi per vivere altrettante storie: viandanti, mercanti, braccianti ed ovviamente pirriaturi.

Tuttavia in questi giorni di commemorazione vogliamo ricordare come, fino a non troppo tempo fa, tale sentiero venisse attraversato, in religioso silenzio, da coloro i quali scendevano dal centro abitato di Melilli verso il Cimitero monumentale per andare a trovare le spoglie mortali dei propri cari.

Un silenzioso cammino di riflessione e di ricordi, affollato dal solo rumore del calpestio sull’umida erba di novembre.

Indirizzo

Melilli
96010

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