Youlisse

Youlisse Sono una persona curiosa, dinamica sempre alla ricerca di novità: credo che i viaggi siano il migli
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Presto torneremo a viaggiare ma, siccome la situazione adesso è davvero incerta, proviamo a fare affidamento sui libri d...
13/05/2020

Presto torneremo a viaggiare ma, siccome la situazione adesso è davvero incerta, proviamo a fare affidamento sui libri di viaggio. Sul planisfero appeso al muro, quello da grattare come se fosse una ricaricard, ci sono ancora numerose città che aspettano di essere cancellate con una moneta - per dire: "Ci sono stato". E, mentre prima spendevamo soldi e tempo a cercare la prossima meta delle vacanze, spesso oltre confine, in un posto lontano e magari sconosciuto, oggi ci perdiamo in pensieri come: "Sarei dovuto andarci prima, a New York" oppure: "Chissà quando potrò tornarci ad Amburgo".
Oggi sappiamo dove inizia e finisce la nostra stanza, guardiamo all'uscio di casa come la fine della sicurezza e il mondo fuori come l'inizio di una giungla a cui prestare molta attenzione - nella cura di noi stessi, nell'igiene più attento. Forse, tutta questa situazione ci ha riportati con i piedi per terra mentre prima stavamo in volo. Forse, ci renderemo conto che la due giorni a Parigi o a Berlino fosse un lusso su cui abbiamo puntato molto, spendendo poco, e su cui abbiamo investito fughe dalla realtà che viviamo. Per rompere col presente, per farci travolgere da input inaspettati e culture nuove, abbiamo interpretato il viaggio come evasione - come se fosse la nostra città a non bastarci, e non solo la nostra casa.
Ma, in questi anni, qual è stato il bagaglio di una toccata e fuga in un'altra città? Ci sono bastati davvero due giorni per conoscere alla perfezione Venezia o Anversa? Madrid o Cracovia? No. Perché - sappiamo bene - le culture sono un mappamondo da esplorare, che hanno certamente bisogno di giorni, mesi o, a volte, anni per raccontarsi. E noi, questa cosa, l'abbiamo un po' presa sotto gamba. Abbiamo comprato voli aerei per Londra a 7,56 € (che cifre piccole e improbabili) per poi perderli per una festa di compleanno di cui ci eravamo dimenticati o un improvviso impegno di lavoro. Ma tanto si poteva ripartire: "Ci andrò un'altra volta" - ci siamo detti - "Al prossimo black friday di Ryanair, lo ricompro". Troppo facile. Il viaggio non è (solo) questo. E ce lo insegna, da sempre, la letteratura.

Ora, che siamo costretti dentro i confini, nei nostri paesi e nelle nostre regioni, ci siamo trovati a fare i conti con un mondo da guardare dalle nostre finestre. Immaginandolo. E leggendolo. La letturatura di viaggio è un papiro infinitamente lungo le cui radici si perdono nel tempo. Perché il viaggio, nei libri soprattutto, è un caposaldo della ricerca, una colonna dell'erudizione, ma anche un gelato a più gusti: "i reportage giornalistici su riviste patinate, i pezzi più espressamente di resoconto dei grandi scrittori, i racconti contenuti nelle guide turistiche, fino ad alcuni cicli mitologici che fanno del viaggio la cornice principale del proprio svolgimento narrativo. Ad accomunare questo arcobaleno (...) di registri stilistici, di finalità informative, di prospettive affabulatorie, sta il tentativo della scrittura di raccontare l’esperienza di attraversamento dei luoghi, la percezione del movimento, l’ebbrezza della conoscenza geografica: in una parola, l’esperienza concreta e sfuggente del viaggio" (La letteratura di viaggio, Istituto Italiano Edizioni Atlas). E tutti questi media, che nel tempo ci hanno insegnato che viaggiare fosse come passeggiare sotto casa, ci hanno fatto un po' perdere quello che sta all'origine del viaggio: ritrovare se stessi e incontrare quello che (ancora) non ci è noto.
Pensiamo a Odisseo, primo viaggiatore dell'Occidente, narratore di incontri in luoghi sconosciuti, ha interpretato il viaggio come un percorso a tu per tu con se stesso. E, per fortuna, quell'insegnamento, così profondo e così viscerale, lo ritroviamo anche nella letteratura moderna. Ricordate il protagonista di Conversazione in Sicilia (1941, Bompiani)? Il grande Elio Vittorini fa tornare il suo Silvestro nella bellissima Sicilia di Scicli, attraverso un viaggio allegorico che altro non è che un ritorno alle origini. E via con una centrifuga di sofferenze tutte da leggere, con, sullo sfondo, un viaggio in un presente dalle lancette dell'orologio ferme. Vittorini e molti altri scrittori italiani, come Emilio Cecchi, Vincenzo Cardarelli, Antonio Baldini, Paolo Monelli, Mario Soldati - diciamo pure che la letteratura italiana del Novecento abbia giocato un ruolo chiave - hanno avuto l'onore di "mettere le capacità affabulatorie della scrittura a servizio della riscoperta dei luoghi, promuovendo uno sguardo straniante, a volte palesemente deformante, che non rassicura ma depista" (La letteratura di viaggio, Istituto Italiano Edizioni Atlas). Forse perché siamo abituati a viaggiare attraverso luoghi esotici, che sembravano dietro l'angolo prima dell'emergenza Covid-19, oppure perché la televisione ci ha bombardati di documentari - e allora sì che abbiamo assunto che sarebbe stato facile andare alle Hawaii. E alla fine è stato facile davvero.
Ora, che non è più così scontato, i viaggi nei romanzi tornano a brillare. Che fascino devastante leggere di una trama con le valigie. Da lettura d'un fiato, il recentissimo romanzo dell'africana Chimamanda Ngozi Adichie, Americanah (2013), una storia di viaggio di studenti in formazione, che, da Lagos, in Nigeria, arrivano spaesati in America e in Inghilterra per poi tornare a guardare il loro orizzonte d'origine con altri occhi. Ed è bellissimo, non solo per la storia in sé, ma perché, quando la finzione intreccia posti veri, si sgretola il confine labile di invenzione e realtà accendendo una centrifuga di immaginifico contrasto. Alla Steinback (Premio Nobel alla Letteratura 1962), che nel 1939 pubblicò Furore (titolo in lingua originale The Grapes of Wrath) - segnando la storia americana della Grande Depressione. Qui, a sognare la California, ad attraversare la Route 66, è una famiglia in cerca di fortuna verso il tanto agognato West. Un capolavoro, questo, che rientra nella letteratura odeporica ma anche in quella sulla migrazione.
E poi, ovviamente, c'è anche la letteratura di viaggio descrittiva, e - diciamo pure - in Italia possiamo vantare nomi di autori di un certo livello. Deve piacere, ma Tiziano Terzani se l'è giocata bene la scoperta dell'Asia, per esempio con La porta proibita (1984). Prima di lui anche Moravia, con Un'idea dell'India (1962), o Pier Paolo Pasolini, con L'odore dell'India (1962), hanno saputo descrivere un Oriente che negli Anni Sessanta del Novecento italiano era davvero lontano. Di questo filone letterario in viaggio è preziosa la dimensione biografica, la percezione del tempo - che è un tempo proprio all'autore e non della trama. Come stare a lezione con Savinio, che, in Ascolto il tuo cuore, città (1944), viaggia in una Milano-museo, o con Lawrence Osborne, flaneur spaesato e pieno di meraviglia in Bangkok (2009).
Viaggiare è un piacere che inizia (anche) dalla letteratura. Passa dai romanzi ai reportage, dalle carte geografiche alle collane come la The passenger di Iperborea. Quando torneremo a viaggiare, ricordiamo che il viaggio è un lusso che inizia (anche) sulle pagine dei libri. Oggi, usiamoli per sostituire il Terminal 1.

(fonte elledecor.com)

101 cose da fare nel mondo: COGLIERE AL VOLO LA NOTTE AD AMBOSELIAi piedi del   si è fatta quasi notte.Ciò che in Europa...
10/01/2020

101 cose da fare nel mondo: COGLIERE AL VOLO LA NOTTE AD AMBOSELI

Ai piedi del si è fatta quasi notte.
Ciò che in Europa chiamiamo crepuscolo e sera, qui durano pochi istanti: non esistono.
È giorno ed un attimo dopo è , come se qualcuno spegnesse il sole con un giro di interruttore: la notte è subito notte fonda e in men che non si dica ci si ritrova tra le tenebre più f***e.
In questi pochi attimi gli animali corrono alla ricerca del proprio giaciglio sicuro, gli uccelli cercano riparo tutti assieme sui rami di un grande albero, ala contro ala, riempiendone la chioma.
L'unica cosa è fermarsi. Non si vede più niente, come se ci avessero infilato la testa in un sacco, si perde l'orientamento. Le persone si parlano nel buio senza vedersi, si chiamano ad alta voce ignorando di essere vicine.
L'oscurità isola rafforzando il bisogno di stare insieme, in gruppo, in compagnia.
In le prime ore della notte sono il momento più conviviale, nessuno vuol stare da solo, qui i bambini non vanno mai a dormire prima dei grandi: il sonno è una contrada dove ci si addentra tutti insieme con la famiglia, il clan, il villaggio al completo.









22/04/2019

I 15 elementi distintivi dell'

2 - ARMAMDO

Arriviamo in aereoporto e saltiamo su un taxi che ci porta verso il centro di Buenos Aires.
Il Taxista è molto espansivo, è facile attaccar bottone e così i 30 min in auto diventano una piacevole chiacchierata che tocca la città, il peronismo, la situazione economica, il tango. Poi, pausa, faccio una domanda a bruciapelo: "meglio Messi o Maradona?"
Il Taxista sorride e scandisce l e n t a m e n t e come a sottolineare la sacralita' del momento: "Messi es un Campeon,
Maradona es el Mito".
Mi aspettavo questa risposta ma non mi aspettavo quanto ancora la città sia pregna ovunque di segni che richiamano il genio di Diego.
Passeggiando per la città, dalla Boca a San Telmo, da Palermo al Retiro, ovunque, si capisce quanto per gli argentini Maradona sia stato molto più di un calciatore: Maradona è stata la rivalsa verso l'Inghilterra, l'opposizione verso le ingiustizie, il sogno di riscatto di un popolo di imigrati.

No es Jesucristo, ni Buda
No es Alá, ni Mahoma
Él es del pueblo sin duda
Diego Armando Maradona.

Dios de nuestras pampas
Que por voluntad divina
Vistió y transpiró la querida,
La gloriosa celeste y blanca
Dios juega para Argentina !
Y lleva el 10 en la espalda ....

Tal vez no sea un Dios, pero sí una realidad
Le agradece y lo alaba
Lo respeta y lo quiere de verdad
Esta multitud devota
Esta devota multitud.

Lleva el 10 en la espalda ....
- levantemos las copas -.
Al Gran Diego ...., Salud !.






20/04/2019

I 15 elementi distintivi dell'

1 - LA ALBICELESTE

Bianca e celeste
Come il cielo
Sventola orgogliosa
quasi a perdersi in esso.

Due bande azzurre con al centro della banda bianca con il Sol de Mayo, simbolo di una divinità indigena. La Bandiera Argentina venne ideata nel 1812 dall'intellettuale e generale di origini liguri, Manuel Belgrano ispirato da uno sguardo verso il cielo mentre si trovava sulle rive del fiume Paraná
Nonostante questa sia una terra di immigrati il forte senso nazionale è spesso identificato dallo sventolare della Bandiera.





30/03/2019

Arcade is 28 years old and his wife Jeannine is 25 years old. They are both farmers and they live in the province of Makamba in . They live with their 3 children in a 1-bedroom house. The next thing they plan on buying is a bed. Their dream is to own a house someday.

27/01/2019

Fiorenzo vive a Manila nelle Filippine. Ha 67 anni e vende galli da combattimento.
Sogna un giorno di aprire un piccolo ristorante locale.

Floreno lives in in the , he is 67 years old and sells fighting c***s.
His dream is to one day be able to open a local restaurant.






28/12/2018

Siete pronti per un bagno nel mare "più basso" al mondo?

18/08/2018

semiseria per
101 cose da fare (e non) in

N° 13 ad un e (doppietta) al conseguente

Quando si viaggia per così tanti giorni in un continente così vasto come l'Asia bisogna mettere in conto che possa accadere di tutto... anche di incontrare un vecchio amico di Erasmus (15 anni or sono, aimè) che si sposa proprio in quei giorni!
Non fatevi trovare impreparati: portate sempre con voi in viaggio almeno due capi da serata formale!
Proprio quello che è accaduto a me oggi a Singapore: vorremo mica farci scappare quasta stupenda occasione per vivere un matrimonio locale?!
Ormai sapete la risposta: giammai!
Problema: chiaramente sono completamente inadeguato alla situazione... ma di arte dell'arrangiarsi è ricco ogni viaggiatore: riesumo l'unica camicia ancora decente e l'unico paio di pantaloni lunghi, le abbino ad un paio di sneakers e ad una gran bella faccia di c...
Ieri addio al celibato celibato al 33 piano del Marina Bay Business Center con vista mozzafiato sulla città...
Non pago il grandissimo Tiziano Coppotelli ha voluto anche invitarmi oggi alla cerimonia.
Auguri di cuore agli sposi, che il futuro sia roseo e prosperoso! @ Oasia Hotel Downtown, Singapore

17/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali
101 cose da fare (e non) in ASIA

N° 12 PASSARE UNA NOTTE INSONNE NEI VICOLI DI HANOI

Hanoi è una città incredibile e di notte, quando i clacson dei motorini si riducono per frequenza, porbabilmente dà il meglio di se.

Non negatevi il piacere della scoperta di questa città durante una notte insonne: sarà la città a guidarvi, a dirvi cosa fare indicarvi dove andare. Lei o qualcuno dei suoi ambasciatori notturni.

Raggiungete il centro a piedi o con Grab: perdetevi tra i vicoli della città vecchia, poi dirigetevi in corrispondenza del ponte Eiffel (si proprio lui..) sul fiume Rosso. Fatelo nel cuore della notte e potrete vivere una notte unica, assaporare la vera vita locale.

Sembra di essere in pieno giorno, persone che urlano, che scaricano pesce, che allestiscono bancarelle di frutta (per noi) esotica. Vi troverete ad assistete a qualche accesa contrattazione sul prezzo di partite di gamberi o granchi giganti.

Qui è vita vera. tutto brulica ma durante le lunghe ore notturne i vietnamiti si concedono anche momenti di riposo o divertimento.

Una ventina di uomini si accalca davanti a una piccola TV: stanno guardando in diretta la finale di supercoppa europea tra Atletico e Real. Tifano Atletico, esultano ai gol di Diego Costa.

Nel piano di carico di un piccolo camion 7 signori giocano a carte e bevono... una bevanda fortissima: tra il rum e la vodka. Me la offrono, vorrai mica fare il maleducato? La mando giù a fatica mentre loro ridono e mi fotografano.

In una pausa dal lavoro, alcuni hanno montato una cassa, un cellulare, un supporto e, con grande organizzazione e grazie al supporto di Youtube hanno allestito un Karaoke da fare invidia a Fiorello.
Passano solo 3 minuti... e immaginate la scena: IO che vengo accolto da 6 vietnamiti tra i 25 e i 45 anni, in una mano una Hanoi (birra) e nell'altra un microfono: sento la mia voce che intona in Italiano moltiplicata dalla cassa e diffusa nel mercato notturno di Hanoi.
Pochi secondi e un manipolo di Vietnamiti festanti mi si accalca attorno battendo le mani... per un istante mi sento Toto Cotugno in tour.


16/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali
101 cose da fare (o non) in ASIA

N 11 AUTOINVITARSI AD UNA BEVUTA TRA AMICI VIETNAMITI

@ Hanoi Night Market

14/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali

101 esperienze da fare (e non) quando si viaggia in Asia

N 10
scoprire alcune importanti alterazioni fisico-astronomiche

Una grande parte dell'Indonesia è collocata nell'emisfero sud, quello australe. cosa cambia?
Beh almeno tre cose molto molto rilevanti!

1 - di notte non si vede la stella polare di notte: se vi doveste trovare a cercare di orientarvi guardando il cielo... meglio scaricare Google maps. Per i più indomiti romantici una soluzione ci sarebbe: il metodo più semplice per rintracciare il polo sud celeste consiste, una volta nota la Croce del Sud, nel tracciare una linea che parta dalla stella più settentrionale della Croce (Gacrux), scenda alla più meridionale (Acrux), secondo l'asse maggiore, e prolungandola nella stessa direzione e verso per circa cinque volte... (non temete, opzione "chiedere a un passante" vale anche nell'emisfero australe).
2 - di giorno l'ombra non prolietta verso Nord ma verso Sud.
Come saprete tutti, amici influenzati, in Italia, a mezzogiorno, vedremo sempre il Sole a sud e le nostre ombre proiettate a nord. Ecco qui è il contrario... quindi, giovani marmotte, fatevene una ragione.
3- quando tirate lo sciacquone, Si genera un vortice in senso orario (effetto Coriolis) mentre nell'Emisfero boreale la rotazione sarebbe in un senso antiorario.

11/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali
101 cose da fare (e non) in Asia

N 7 Fare colazione con pudding di riso nero balinese, latte di cocco e banana

Gnam!

11/08/2018

Guida per autostoppisti globali
101 cose da fare (e nob) in ASIA

6 - CONOSCERE I PROPRI ANTENATI

Mia madre: "finalmente ecco l'anello mancante..."😂🤣





@ Sacred Monkey Forest Sanctuary Ubud

10/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali
101 cose da fare (e non) in ASIA

N°5 Guidare il motorino, a sinistra, durante una processione.😓




09/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali

101 cose da fare (e non) in ASIA

N°4: Fare un corso da Surf con Kiki

07/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali.
101 cose da fare in Asia.

Partecipare ad una parata di protesta contro la cementificazione dell'Isola

L'Asia con le sue spiagge paradisiache è oggetto di una grande affluenza di turisti sopratutto nei mesi estivi.
L'isola di Bali ha poco più di 4 milioni di abitanti ed accoglie ogni anno oltre 10 milioni di turisti.
Chiaramente il turismo è il principale volano dell'economia locale ed oltre il 70% della popolazione attiva lavora nel settore.
Ma il turismo non è solo una grande risorsa.
Può diventare anche la prima minaccia per l'isola: temi sconosciuti fino a due decenni fa oggi sono all'ordine del giorno. Parliamo di allarme per la carenza d'acqua (che è qui è una risorsa fondamentale per la produzione del riso), il traffico, l'inquinamento e soprattutto lo smaltimento dei rifiuti.
Negli ultimi anni sono sorti numerosi movimenti di protesta contro il governo locale di Jakarta e tante ONG per la salvaguardia della cultura e del territorio balinese.
Ho avuto la fortuna di incontrare personalmente un attivista di uno di questi movimenti, l'organizzazione Tolak Reklamasi: un movimento di protesta volto a sensibilizzare le autorità locali e pubblica l'opinione pubblica nel bloccare un progetto di costruzione di edifici simili al complesso della Marina Bay di Dubai all'interno della Baia di Benoa. Progetto sfarzoso, chitch, assolutamente distante dagli usi e costumi locali ma anche pericoloso da un punto di vista ambientale in quanto porterebbe ad un innalzamento del livello del mare inondando un villaggio locale.
Direi che è il caso di mettere un like, no?

https://lm.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.forbali.org%2F&h=AT1DzSwudkcQY8UYJYefGJxAfB89-dXWCG_ma6mAIMLWzNgANgloJqoJNDJyPpIBzLQWohi5Oaoe0T1AbJd15E6rwZbsWhEQv87Lvdk2UD6pWfWys_ULjOt-6IsOk5dc3IL74_s

06/08/2018

Guida semiseria per autostoppisti globali.
100 cose da fare in Asia + una che sarebbe da evitare

Uscire indenni da un evento naturale catastrofico.

Viaggiare in Asia significa mettere in conto che questa è una parte di terra molto soggetta ad eventi catastrofici: eruzioni vulcaniche, terremoti, Tsunami.
Proprio perché situata in una posizione di slittamento tra le zolle oceaniche, l'Asia è piena di vulcani e spesso esposta a malaugurati eventi catastrofici.

Chiaramente ci si auspica di non dover mai trovarsi a vivere uno di questi eventi ma, averne coscienza, può essere d'aiuto qualora qualcosa di spiacevole dovesse accadere.

Ieri ho fatto esperienza di un terremoto, il più forte della mia vita, con epicentro a circa 100 km di distanza dal luogo dove mi trovavo.

30 secondi: solo 30 interminabili secondi in cui si confondono mille emozioni

Curiosità.
La cosa strana è che per i primi 5/10 secondi l'evento è così fuori dal comune che si fa fatica a capire cosa stia accadendo: si cerca una spiegazione logica al rumore sussultorio, al movimento di tavoli, lampadari e mobili, al rompersi di vetri e specchi.
Io in quel momento stavo ultimando un rilassantissimo massaggio alla schiena in una spa di Kuta, a Bali: a un certo punto ho cominciato a sentire un rumore sempre più forte, delle vibrazioni crescenti... il primo, sciocco, pensiero è stato: "vedi questa quanta forza ci mette..." "come fa a muovere così il lettino senza alzare le mani dalle mie spalle?"

Paura.
Solo qualche secondo poi si realizza che si tratta di un terremoto...
La massaggiatrice ha cominciato ad urlare "earthwake! heartwake!" ed è scappata via lasciandomi lì, in mutandine di carta, a cercare di capire quale fosse il punto più sicuro del centro massaggi. La razionalità vinceva ancora sull'istinto di sopravvivenza e mi sembrava sconveniente uscire fuori all'aperto in mutande...

Istinto di sopravvivenza.
Ancora qualche secondo ed il cervello rettile spara una scarica di adrenalina pura: si realizza che la situazione è nuova ma di vero pericolo. Tutto continua a muoversi in maniera inesorabile... si cerca la fuga. Ad ogni costo.
Sono scappato via, in mutande, ma sono uscito fuori all'aperto e al sicuro.. (?)

Panico.
Ecco diciamo i secondi di scossa sono attimi di adrenalina pura... il vero panico subentra solo nel momento in cui la terra smette di muoversi: solo all'ora razionalizzi, cerchi di capire dov'è stato l'epicentro...
La terra ha smesso di ballare, mi guardo attorno e continuo a vedere terrore negli occhi dei locali (la paura è contagiosa, si sa) poi sento urlare una parola, a tutti, non la capisco subito, "what?"
Tsunami.
Una parola lontana che mi riporta al Natale di anni fa, ad immagini crudeli...
Ora è paura, vera, inesplorata.
Tutti cercano di capire se c'e una allerta Tsunami.
Si, è scattata.
Terrore e ansia. Per minuti.

Rasserenamento.
Ad un certo punto, qualcuno sorride (abche questo è contagioso, più della paura). Vedi qualcuno che tira il fiato. L'allerta Tsunami scatta per sicurezza anche nel momento in cui si generano delle onde anche di 50 cm.
50 cm. È il nostro caso. Dopo qualche minuto le informazioni cominciano ad arrivare: si è saputo dov'e l'epicentro. Sostanzialmente in corrispondenza di quello avvenuto 10 giorni prima.

Condivisione.
I minuti successivi sono molto strani: ognuno ha fermi nella mente i propri 30 secondi ma deve scaricarli, ha voglia di condividerli con chiunque pur di esorcizzare la paura.Ti trovi a parlare con perfetti sconosciuti da ogni parte del mondo.
Io mi sono trovato con una ragazza canadese e con un americana: abbiamo deciso di scherzarci su, di farci coraggio l'un l'altro con un Mojito. Abbiamo cercato di accantonare ogni pensiero negativo: che il terremoto potesse tornare da un momento all'altro, che da un'altra parte avesse potuto generare vittime distruzione.

Tra le 101 cose da fare questa qui è quella che non raccomando a nessuno.
Ciononostante credo sia importante condovidere e generare consapevolezza.
È importante avere coscienza di due cose: la prima, in caso di terremoto è indispensabile cercare un punto all'aria aperta chiaramente lontano dalla possibile caduta di calcinacci. Secondo, soprattutto se siete al mare, in caso di allerta tsunami, il prima possibile cercate di mettervi al sicuro un una altura: basta un'altezza anche di 25-30 metri sul livello del mare per scongiurare pericolo di vita.

Alla prossima... sicuramente migliore!

06/08/2018

State viaggiando o ha in programma di viaggiare a Bali e Lombok?
Qui trovate aggiornamenti utili dai nostri Tex Hunter su terremoto e situazione attuale.

05/08/2018

Perdere un volo.
Perdere un volo, Sì: è una di quelle cose che bisognerebbe fare.
Non per follia o incentivare lo spreco di risorse conomiche.
A ben vedere si può anche fare una bella assicurazione da €50 che copre la disdetta, l'annullamento o la perdita di un volo e chiudere la cosa a saldo positivo.
Parlo di perdere un volo perché significa viaggiare assumendo che ciò che è realmente importante in un viaggio sia il percorso e non la meta.
Perdere un volo o, ancora meglio, assumere di poterlo perdere vuol dire reagire a quello che accade in modo diverso, immediato e attivarvi in maniera adattiva, cercando di prendere il meglio anche della disavventura ed imboccare le porte che si aprono a scapito di quelle che si chiudono
Perdere un volo non è un dramma.
A un problema così si deve risponde semplicemente valutando quali carte si hanno in mano e scegliendo qual è la cosa giusta da fare.
Perdere un volo, cambiare meta, vi farà surfare la vita diversamente: rinunciate ad imprecare contro il fato, abbracciatelo ed assecondatelo.
Non che vada pianificata la perdita di un volo... Io, ad esempio, ho perso un volo nonostante uno scalo da ben 8 ore. Si, un genio!
Ma un paio di alibi li l'ho: Emirates ha pensato bene di fare due voli da Dubai per Singapore (dove ero inizialmente destinato) a distanza di 10 minuti l'uno dall'altra e con i due Gate a soli 5 km di distanza all'interno dello stesso aeroporto... Quindi un consiglio: se non ci tenete a prendere il volo o se non avete fatto l'assicurazione da €50, verificare sempre il numero del volo e la sua corrispondenza tra carta d'imbarco e schermo.
Sicuramente la mia è stata imperizia nonostante la lettura del dell'imbarco l'ha fatta una amica conosciuta nello scalo.
Comunque bando alle vinace se non volete fare la figura dei "p***a" quando si vola, bisogna sempre verificare l'orario di partenza, la compagnia, la destinazione e il numero di volo.
Svelato l'arcano!
Visto che alcuni di voi mi hanno chiesto come cavolo avessi fatto a perdere un volo con uno scalo di 8 ore, la risposta è semplice: mi sono messo comodamente in coda, nella coda sbagliata.

04/08/2018

100 COSE DA FARE IN ASIA
breve guida per autostoppisti del mondo

1 FARE IL BAGNO TURCO A DUBAI

Ovunque voi andiate in ASIA, avete una alta probabilità di fare scalo a Dubai.
Non negatevela ed approfittate dello scalo scegliendo una combinazione di voli che vi conceda una decina di ore a Dubai: sicuramente una città ricca di contraddizioni ma che vale la pena di essere visitata.
È come essere a Futurama, come fare un salto nel futuro. Bello o brutto che sia, che possa piacere o meno... é il futuro.
Una Sodoma di luci in mezzo al deserto.
Una città priva di cittadini e cittadinanza.
Uno showroom immenso di lusso estremo
Quindi datevi l'opportunità di sgattaiolare fuori dall' aeroporto, prendere la metro rossa che in poco più di 30 minuti vi porterà nel centro, al Bush Allora, nel cuore dello shopping, o a Dubai Marina.
in ogni caso considerate che Logo siamo oltre i 40 gradi di giorno e attorno e 30 di notte ma... non è la temperatura il problema quanto invece la l'umidità: farete fatica a non sudare come non mai in vita vostra. una sorta di bagno turco all'aperto
Passeggiate lungo il lungomare di Dubai Marina. una passeggiata di 7 km a forma di palma.
Datevi l'opportunità di entrare nei locali più in.
Refrigeratevi quanto basta all'interno di qualche locale sfarzoso tanto da toccare il chitch.
L'esperienza è veramente forte, suderete come mai in vita vostra. Soprattutto attenzione all'escursione termica perché vi capiterà di entrare in metropolitana e passare dai 50 gradi percepiti a una temperatura buona per Foche e Pinguini.
Portate con voi un cambio e soprattutto una bella felpa.
Un ultimo consiglio. In metro, occhio a non fare gaffe... la legge qui non si infrange. Mai.😓

22/07/2018
In The Know Innovation

Esperienza Incredibile!
Chi viene a farla con noi?

This thrill ride in Chicago tilts you from the 94th floor 😱

22/07/2018

Youlisse's cover photo

05/07/2017

É tempo di lauree? Quale onore poter essere proclamati in un'aula cosí...una perla dell'Universitá degli Studi di Pavia 🎓

26/05/2017

Piazza delle Sorgenti, luogo di villeggiatura di illustri personaggi sin dal 1500. Ci siete mai stati?

25/05/2017
Ponte Tibetano - Sospesi tra storia e avventura

Lo scorso mese hanno inaugurato il "Ponte alla Luna", un ponte tibetano lungo 300mt. Questo weekend andremo in esplorazione! Venite con noi?

Ponte Tibetano "ponte alla luna" - Sospesi tra storia e avventura

21/05/2017

Siamo saliti fino in cima e stiamo per organizzare un'altra passeggiata sulle Prealpi lombarde. Chi si unisce? 💪🏻

20/05/2017

Dal XVI secolo si puó attraversare la bocca dell'orco e lasciarsi travolgere dall'atmosfera onirica del Parco dei Mostri di Bomarzo. Ci siete mai stati?

19/05/2017
trecentesca 2017 | Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo

Questo WE Youlisse vi propone un salto nel Medioevo tra scudi, spade ed armature nella antica battaglia di Casorate.
Pronti a rispolverare l'elmetto dalla soffitta?

Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo - Morimondo, sito web istituzionale, fondazione senza scopo di lucro per la promozione e la tutela dell'abbazia

18/05/2017

Un simbolo di Milano illuminato dal sole al tramonto...per una passeggiata primaverile davvero romantica!

Indirizzo

Milan
20146

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