MilanoArte

MilanoArte Visite guidate ed eventi aziendali a Milano e dintorni. Guided tours and cultural events in Milan Contattateci e scoprirete come. Contact us and discover how.
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MilanoArte è stata nel 2011 da Antonella Fuga e Giacomo Zavatteri con il proposito di creare e fornire servizi di turismo culturale di alta qualità a Milano ed in tutto il nord Italia. Questo non vuol dire turismo di lusso ma che curiamo ogni servizio su misura, a seconda delle esigenze dei nostri clienti. Sia che siate interessati ad un semplice tour della città della durata di poche ore, sia ad

aperture private fuori orario di mostre e musei, fino ad eventi su più giorni noi siamo quello che cercate. Dimenticate la classica idea di visita guidata, MilanoArte è stata in grado di rivoluzione il settore ed introdurre un modo totalmente nuovo di concepire le esperienze culturali. MilanoArte è anche l’unica DMC a Milano e dintorni specializzata in eventi culturali e servizi turistici per le aziende. MilanoArte was created in 2011 by Antonella Fuga and Giacomo Zavatteri. Our aim is to design high quality touristic services in Milan and North of Italy. This does not necessary means “luxury” but that we tailor made every service upon our clients’ preferences and requests. Both if interested in a classic city tour and private openings of museums and monuments, up to multiple days event, here is what you are looking for. Forget about the “classic” guided tour, MilanoArte has been a pioneer in a new concept of touristic and cultural service. MilanoArte is also the only DMC in Milan and surroundings specialized in touristic and cultural services for businesses.

Per la nostra rubrica di cucina, oggi vi raccontiamo la storia e la ricetta di un dolce mantovano di origine contadina, ...
24/08/2024

Per la nostra rubrica di cucina, oggi vi raccontiamo la storia e la ricetta di un dolce mantovano di origine contadina, una torta che non si taglia ma si spezza in tante grosse briciole: la "torta Sbrisolona"

Chiamata in diversi modi -sbrisolina o sbrisulada- il dolce deve il nome al dialetto mantovano: la "brisa"

La ricetta più antica, (fine '500 inizi 600) prevedeva il solo uso della farina di mais la cui coltivazione particolarmente economica e già molto diffusa, frutta secca, solitamente nocciole, strutto e un po' di miele.

Veniva preparata in occasioni speciali come la nascita di un bambino o la promessa di matrimonio e la sua consistenza croccante consentiva una lunga conservazione.

Se in campagna si preparava la versione più povera, alla corte dei dei Gonzaga la Sbrisolona era arricchita con ingredienti preziosi: abbondante b***o, lo zucchero, le mandorle e veniva inserita nell'impasto la farina bianca.

Il metodo di preparazione che la caratterizza è rimasto costante ed immutato nel tempo: gli ingredienti, infatti, vanno lavorati velocemente, in punta di dita, in modo da ottenere un composto sabbioso, messo in teglia senza pressarlo proprio al fine di preservarne l’aspetto disomogeneo.

Ed ecco la ricetta originale, da servire con grappa o vini liquorosi a fine pasto.

Ingredienti per due tortiere da 20 cm.
200 g farina 00
200 g farina di mais finissima
200 g b***o o strutto (metà e metà)
180 g zucchero semolato
100 g mandorle pelate
100 g mandorle con la pelle
Una decina di mandorle intere per la decorazione
2 tuorli
1 baccello di vaniglia
1⁄2 limone – sale

Procedimento
Mescolate le farine, lo zucchero, le mandorle tritate un pizzico di sale, i semi del baccello di vaniglia, la scorza del limone grattugiata, il b***o freddo a pezzetti e amalgamate tutto con la punta delle dita, finché non otterrete un composto sabbioso; lavoratelo, infine, con i tuorli, ottenendo un impasto sbriciolato.

Rivestite le tortiere con carta da forno, imburrate leggermente la carta e distribuitevi il composto. Guarnite con le mandorle tenute da parte e infornate in forno caldo a 180 °C per circa 40 minuti, finché la sbrisolona non sarà ben dorata.

foto e ricetta de "la Cucina Italiana"

Tutti sanno che a Milano è possibile ammirare uno dei più grandi capolavori della storia dell'arte: l'Ultima Cena di Leo...
18/08/2024

Tutti sanno che a Milano è possibile ammirare uno dei più grandi capolavori della storia dell'arte: l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

Meno noto è il fatto che nella nostra città potete vedere tantissime testimonianze del genio di Leonardo, dal Musico della Pinacoteca Ambrosiana fino alla Sala delle Asse presso il Castello Sforzesco.

Sempre al castello, fino al 22 settembre, è possibile anche ammirare un piccolo ma preziosissimo disegno di Leonardo da Vinci, la testa di Leda. Questo è la traccia più importante di un dipinto, la Leda col cigno, eseguito da Leonardo intorno al 1509 purtroppo andato perso.
Noi conosciamo diverse copie di cui vi proponiamo quella attribuita a Francesco Melzi ora agli Uffizi.

Nel disegno di Leonardo si ammira la bellissima acconciatura di Leda, tipica delle donne italiane del primo XVI secolo. Leda è un tema erotico molto popolare nel rinascimento italiano, la giovane fanciulla fu sedotta da Zeus trasformato in cigno. Secondo alcune versioni del mito Leda partorì delle uova da cui uscirono i loro figli.

La piccola ma interessante mostra del Castello Sforzesco presenta anche un piccolo disegno preparatorio di Francesco Melzi che raffigura la pianta dell'aquilegia, pianta considerata sacra a Venere e ritenuta un afrodisiaco. La pianta è raffigurata anche nel dipinto fiorentino di cui il disegno del castello è quasi sicuramente uno studio preparatorio.

Il nostro itinerario leonardesco a Milano può comprendere tutti questi capolavori e le nostre guide vi raconteranno tutti i dettagli. Scopriamo insieme questi capolavori, scrivete a [email protected]

Castello Sforzesco di Milano Pinacoteca Ambrosiana Gallerie degli Uffizi Museo del Cenacolo Vinciano

E' uno dei luoghi milanesi più famosi, amati, detestati, desiderati al mondo: Via Montenapoleone, la più nota fra le str...
16/08/2024

E' uno dei luoghi milanesi più famosi, amati, detestati, desiderati al mondo: Via Montenapoleone, la più nota fra le strade del "quadrilatero della moda".

Ma andando oltre le vetrine luccicanti e opulente che cosa c'è?

Perchè si chiama "Montenapoleone"? e perchè proprio lì si è concentrato il commercio del lusso? Qual è la storia dei palazzi, delle strade, delle piazzette di questo angolo di Milano che tutti più o meno credono di conoscere? Lo sapete che nel raggio di pochi metri in quest'area sono presenti ben 5 straordinari musei di cui due famosissime "case museo" zeppe di opere d'arte?
..e che la zona è letteralmente costellata di cortili bellissimi e angolini romantici pieni di storia che pochi conoscono?

Ora fa un gran caldo ma per l'autunno o l'inverno, se volete regalare o regalarvi un'esperienza diversa prenotate con noi la "vostra" visita guidata per il vostro gruppo di amici nel cuore di Milano.. vi stupiremo

scrivete a [email protected]

La casa museo milanese più ricca di collezioni di arti applicate è sicuramente il Poldi Pezzoli e fra le tante meravigli...
13/08/2024

La casa museo milanese più ricca di collezioni di arti applicate è sicuramente il Poldi Pezzoli e fra le tante meraviglie qui esposte segnaliamo la sala degli Orologi: 150 orologi meccanici automi, chiavi di carica dal Rinascimento alla fine del XIX secolo che compongono la collezione più importante d’Italia.

Tra le meraviglie esposte in vetrine antiriflesso che permettono una perfetta visione dei pezzi ne segnaliamo uno in particolare: l'orologio da tasca realizzato da Jaques Goullons per Gastone d’Orléans (1608-1660), fratello del re Luigi XIII, in memoria della sua vittoria sugli Ugonotti nel 1628, quando guidò l’esercito nell’assedio della fortezza protestante di La Rochelle. L'orologio da tasca riproduce, con miniaturistica precisione, sui pochi centimetri di diametro della cassa la "battaglia di Costantino" dipinta da Raffaello e bottega nelle Stanze vaticane.

Questo capolavoro realizzato a smalto dal pittore Blois Robert Vaquer fra il 1650 e il 1660 entrò a far parte delle collezioni dell'ingegnere genovese Luigi Delle Piane (1875-1961) ed ora è tra le più recenti acquisizioni del Museo.

Museo Poldi Pezzoli

Ogni anno il 10 agosto a Milano si ricorda un tragico evento: la strage di piazzale Loreto. Non stiamo parlando delle vi...
10/08/2024

Ogni anno il 10 agosto a Milano si ricorda un tragico evento: la strage di piazzale Loreto. Non stiamo parlando delle vicende che coinvolsero i cadaveri di e dei suoi seguaci ma di un evento precedente.
I corpi dei gerarchi fascisti vennero infatti esposti al pubblico nello stesso luogo dove il 1944 le camicie nere, i lugubri assassini al servizio di Mussolini e dei nazisti, fucilarono 15 martiri della .

Ogni anno vi raccontiamo le storie di uno di loro, quest'anno vogliamo parlarvi di Mastrodomenico Emidio. Molto spesso si semplica la resistenza etichettando i partigiani come "tutti comunisti". La vicenda di Emidio è esemplare per smentire questa vulgata.
Nato a San Ferdinando di Puglia il 30 novembre 1922, Emidio si trova nell'estate del 1943 a Milano come poliziotto al servizio del comissariato di Lambrate. Con l'avvento della Repubblica Sociale entrarono in polizia fuorilegge, tagliagole, individui privi di scrupoli e corrotti, questo rivelò ad Emidio, persona intelligente ed onesta, un servitore dello stato, la vera natura del fascismo.

La ribellione fu la naturale conseguenze ed Emidio si unì nel settembre del 1943 alle brigate d'assalto partigiane. ll 16 aprile 1944, Mastrodomenico venne arrestato in piazza San Babila a Milano, portato prima nel famigerato Hotel Regina e successivamente tradotto in carcere a San Vittore.
Emidio resistette a torture e vessazioni senza mai rivelare informazioni utili ai suoi aguzzini fascisti fino al fatidico 10 agosto 1944, quando fu portato a piazzale Loreto per essere brutalmente massacrato.

Questa è l'ennesima prova, se mai fosse necessaria, che il fascismo tradì in primis chi credette nei suoi valori, chi voleva servire con onestà e rettitudine la patria. Il fascismo tradendo persone come Emidio tradì l'Italia.
Per questo noi ogni anno vogliamo ricordare la vera storia di piazzale Loreto, la storia dei 15 martiri.



ANPI Provinciale di Milano Polizia di Stato Comune di Milano

Today re-opens to the public the Via dell'Amore at the Cinque Terre. A narrow passage, between the cliffs towering the c...
09/08/2024

Today re-opens to the public the Via dell'Amore at the Cinque Terre.
A narrow passage, between the cliffs towering the crystal clear waters of the Mediterranean Sea, connecting the villages of Riomaggiore and Manarola.
12 years ago a landslide damaged the path and it was closed until now for repairings.
From today tourists from all over the world will be able again to walk the 900 metres passage and enjoy the amazing views.

We are curious to walk again, after such a long time, also to check if this "romantic" writing is still there 💏
We hope Madaleine still loves James and his pouched eggs 😁

Do you want to come with us and check? Follow the 👇

https://milanoarte.net/en/portfolio/cinque-terre-and-the-italian-riviera/

Few days ago we visited the Museo Tecnico Navale La Spezia. Located in the historical   of the Marina Militare it's an a...
06/08/2024

Few days ago we visited the Museo Tecnico Navale La Spezia. Located in the historical of the Marina Militare it's an amazing place, not just for navy and military lovers but for everybody interested into history.
It's difficult to explain here all the items and memorabilia preserved here. Be ready for a voyage into the history of the Italian Navy, from the beginning to the first years after .
You'll admire part of ships that made history, examples of how Italian science pioneered many fields of maritime technology and curious items. A place for the whole family, kids included, of course.
A special mention to the room of the Figureheads (polene, in Italian). A parade of dozens of superb examples of this art that symbolized maritime life for centuries. Are you curious now? What about a tour of this amazing place and surroundings?

https://milanoarte.net/en/portfolio/cinque-terre-and-the-italian-riviera/

Lamialiguria Museo Amedeo Lia

    1980 a bomb planted by   terrorists exploded in the railway station of   killing 85 people and wounding more than 20...
02/08/2024

1980 a bomb planted by terrorists exploded in the railway station of killing 85 people and wounding more than 200. This was the peak of political terrorism in our country. We will never forget, forever against

Oggi 1980 una bomba piazzata da terroristi fascisti esplose nella stazione di uccidendo 85 persone e ferendone oltre 200. Solo la memoria ci permettera' di non fare tornare quel periodo nero. Sempre contro ogni fascismo.

Oggi parliamo di un tipico piatto estivo: ...il minestrone alla milanese!!Ma come il minestrone??Questa minestra di verd...
27/07/2024

Oggi parliamo di un tipico piatto estivo: ...il minestrone alla milanese!!
Ma come il minestrone??

Questa minestra di verdure miste accompagnate rigorosamente dal riso era infatti una ricetta che veniva preparata tutto l'anno ma in modo particolare d'estate quando le verdure sono più abbondanti.

E' un piatto la cui origine si perde nella storia: lo ritroviamo raccontato nel "De Magnalibus Urbis Mediolani" di Bonvesin de la Riva ma, come quasi tutte le ricette italiane, viene codificata nel XIX secolo: è probabile infatti che in quel periodo, si affermi tra Milano e dintorni, in particolare in Brianza, questa preparazione di basso costo, e di non difficile fattura, che affonda le sue radici nella tradizione dell’alimentazione contadina.

La particolarità del minestrone "alla milanese" è di essere accompagnato dal riso ma soprattutto essere privo di soffritto.
La minestra di verdure con l'amido del riso cotto, da fredda diventa densa quasi come un budino (il cucchiaio deve restare in piedi!)

Il minestrone freddo piaceva anche a Marinetti che insieme a Ilia nella "Cucina futurista" pubblicata a Milano nel 1932, descrivendo il pranzo architettonico Sant’Elia parla di “cinque piramidi (alte cm 40) di minestrone freddo”.

La ricetta:
Non ci sono dosi precise... servono carote, zucchine, biete, piselli, sedano, cipolle, pomodoro, fagioli borlotti freschi (d'estate) o secchi ammollati (d'inverno), tutto tagliato a tocchetti messo nell'acqua fredda e fatto stracuocere per almeno due ore a fuoco bassissimo.
Circa venti minuti prima di spegnere il fuoco si aggiunge il riso (un pugno a testa), meglio se Maratelli o Originario.

Una variazione estiva ma "di sostanza" la si ritrova nel ricettario di Perna Bozzi "Vecchia Milano in cucina" (Milano 1969): qui si consiglia, se viene servito freddo, di versarlo “bollente nelle scodelle sul cui fondo va preparata un fettina sottile e cruda di pancetta. Rovesciando poi sul piatto, la pancetta resta al centro di quella specie di piccolo budino”.

Ovviamente deve essere servito con abbondante grana padano grattugiato (e niente giro d'olio d'oliva, in Lombardia non si usava).
Buon appetito!!
foto wikipedia commons

Il prossimo 21 settembre cadrà un importante centenario: quello dell'autostrada più antica d'Italia e del Mondo. Il 21 s...
25/07/2024

Il prossimo 21 settembre cadrà un importante centenario: quello dell'autostrada più antica d'Italia e del Mondo. Il 21 settembre 1924 alla presenza del Re d'Italia Vittorio Emanuele III un corteo percorse per la prima volta la Milano-Laghi, inaugurando di fatto l'autostrada.

Il Gruppo Fotografico Arcobaleno di Castronno possiede una novantina di riproduzioni di foto esclusive del cantiere dell’Autolaghi e vorrebbe realizzare un’esposizione in occasione dell’anniversario. Ma ha bisogno del vostro aiuto.

Leggete l'articolo di VareseNews per maggiori dettagli 👇



Il Gruppo Fotografico Arcobaleno di Castronno, paese legato all'ingegnere Piero Puricelli che progettò l'autostrada, vuole allestire una mostra con 90 foto esclusive del cantiere. L'associazione cerca sponsor o studi fotografici disposti a collaborare

Tutta l'arte è contemporanea.È senza tempo, universale ed eterna.»(Bill Viola)Ci ha lasciato oggi un gigante dell'arte c...
13/07/2024

Tutta l'arte è contemporanea.
È senza tempo, universale ed eterna.»
(Bill Viola)

Ci ha lasciato oggi un gigante dell'arte contemporanea, il maestro della Video Arte Bill Viola, a soli 73 anni. (25 gennaio 1951-12 luglio 2024)

Viola ha realizzato in 50 anni di carriera installazioni e ambienti visionari, tra video immersivi e paesaggi sonori, concentrandosi sulle esperienze umane fondamentali: la nascita, la coscienza, la morte. Sviluppando così una riflessione che – con la guida costante dei grandi nomi della storia dell’arte, in primis Michelangelo – ha accompagnato il suo pubblico in una riscoperta de “lo sviluppo della coscienza, la rivelazione della bellezza, presente anche dopo la morte, il momento di stupore, lo spazio senza parole, il vuoto che costruisce montagne, la gioia di amare, il dolore della perdita, il dono di lasciare qualcosa per il prossimo viaggiatore“

Fondamentale nell'opera di Viola è stato infatti il rapporto con le opere del Rinascimento Italiano che ebbe modo di conoscere durante un lungo soggiorno a Firenze: un legame iconografico fortissimo che si vede chiaramente in tutte le sue opere che sono, tutte, uno sguardo, intenso e profondamente vero, sull'uomo e il suo destino.

nella foto: Bill Viola, Catherine’s Room, 2007. Photo Kira Perov © Bill Viola Studio, opera esposta l'ano scorso in una grande retrospettiva a Palazzo Reale di Milano.

Sapevate che il 12 luglio del 1956 fu posta la prima pietra del Grattacielo Pirelli?ll "Pirellone", venne commissionato ...
12/07/2024

Sapevate che il 12 luglio del 1956 fu posta la prima pietra del Grattacielo Pirelli?

ll "Pirellone", venne commissionato da Alberto Pirelli allo studio di Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Alberto Rosselli, sul luogo degli stabilimenti Pirelli distrutti dalla guerra per la nuova sede dell’azienda.

In quel momento un edificio così innovativo simboleggiava la rinascita, lo sviluppo economico e di fiducia nel futuro dopo il devastante conflitto.

Il progetto di Giò Ponti e Giuseppe Valtolina in collaborazione con Pier Luigi Nervi è unico per aver portato all'estremo le possibilità del cemento armato che ne forma la struttura portante.
E' alto 127 metri, distribuiti su 31 piani (+ 2 piani sono sotterranei) ed è uno degli edifici in calcestruzzo armato più imponenti al mondo.

Ancora oggi è ammirato per la bellezza e l'eleganza della sua linea: è configurato infatti come una sottile lastra trapezoidale posta in modo non allineato alla strada e che rende leggera il materiale altrimenti molto massiccio e pesante.
Il design del grattacielo è stato d'ispirazione per la costruzione del Pan Am Building (oggi MetLife Building) a New York, della torre del Banco Atlantico di Barcellona e il grattacielo della Lonza Group di Basilea, inltre gli architetti Schwebes e Schoszberger, dopo aver visitato il cantiere, ne rimasero impressionati e lo presero a modello per il grattacielo Telefunken di Berlino.

Ha subito due importanti restauri: nel 1977 dal grande architetto Bob Noorda per diventare sede del Consiglio Regionale della Lombardia e nel 2004 dopo il tragico incidente aereo che causò tre vittime (il pilota e due dipendenti della regione) e sventrò tre piani.
Oggi il 26º piano ospita il "Luogo della memoria" dedicato alle due vittime, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito.



foto da wikimedia commons

In questi giorni continua la discussione sull'intitolazione di un aeroporto milanese ad un famoso politico scomparso di ...
10/07/2024

In questi giorni continua la discussione sull'intitolazione di un aeroporto milanese ad un famoso politico scomparso di recente.
Con molto piacere siamo venuti a conoscenza che in consiglio comunale a è stato proposto il nome di Rosina Ferrario.

Ne abbiamo parlato più volte qui, se cercate troverete i nostri post al riguardo, non sappiamo se la Ferrario abbia compiuto imprese degne per ottenere l'intitolazione di un aeroporto intercontinentale ma sicuramente ebbe a che fare con .

Infatti la Ferrario ottenne il brevetto di volo, prima donna in Italia, ottava al mondo, presso la scuola di aviazione di Vizzola Ticino. Scuola diretta dall'Ingenere Giovanni Caproni, un gigante della storia aeronautica mondiale che aveva presso l'attuale Malpensa le sue officine aeronautiche. Nei capannoni delle officine Caproni si trova ora l'interessantissimo Parco e Museo del Volo di Volandia.

Non sappiamo se la proposta di intitolare a Rosina Ferrario il più importante aeroporto del nord Italia verrà mai accolta, sicuramente lei sta volando lassù da qualche parte "rapida, libera di godermi lo sconfinato orizzonte, di sognare nel grande blu”.

E chi siamo noi per dirvi di smettere di sognare?

Comune di Milano VOLANDIA - Parco e Museo del Volo

Una delle chiese meno conosciute di Milano è la Basilica di Sant'Eustorgio. Eppure il suo campanile è ben visibile per c...
05/07/2024

Una delle chiese meno conosciute di Milano è la Basilica di Sant'Eustorgio. Eppure il suo campanile è ben visibile per chiunque frequenti la zona dei e di Corso di Porta Ticinese, tanto da ve**re utilizzato come riferimento per gli appuntamenti. Il turista frettoloso, il milanese che vuole accaparrarsi il posto migliore per l'aperitivo o il professionista distratto che aspetta il tram, spesso ignorano un luogo ricchissimo di storia e bellezza.

Vi abbiamo già parlato della Ca****la Portinari, oggi ci soffermiamo su un gioiello di scultura gotica presente al suo interno: l'Arca di San Pietro Martire.

Prima del 1736 l'Arca era collocata nella navata della chiesa, poi fu spostata nel coro della Ca****la Portinari per essere collocata nel 1875 nella posizione centrale attuale che finalmente permette di ammirarla da tutti i lati.
Scelta veramente opportuna perchè trattasi di un capolavoro dello scultore pisano Giovanni di Balduccio e della sua bottega. Eseguita in marmo di tra il 1336 ed il 1339 ci mostra lo splendore della Milano dei Visconti durante la parabola politica che culminerà pochi decenni dopo con l'ascesa di Gian Galeazzo al titolo ufficiale di duca della città ed al sogno di realizzare quel regno italico che mancava dall'epoca dei re longobardi.

Il sogno regale dei Visconti, come sappiamo bene, fallì ma ci rimangono le testimonianze della Milano trecentesca in grado di rivaleggiare con la più famosa città rinascimentale dei tempi di Ludovico il Moro e Leonardo da Vinci.

Se volete saperne di più potete prenotare un tour di Sant'Eustorgio, magari abbinato ad una passeggiata dei Navigli, alla scoperta del sogno dei Visconti.

Scrivete a [email protected] per informazioni.

Solidarietà da parte di MilanoArte ai nostri amici del Tempio del Futuro Perduto, un posto bellissimo a   dove tutti/e s...
03/07/2024

Solidarietà da parte di MilanoArte ai nostri amici del Tempio del Futuro Perduto, un posto bellissimo a dove tutti/e sono accolti senza nessun tipo di discriminazione.
Qui si svolgono corsi, si fa beneficenza, si organizzano concerti ed eventi musicali, attività culturali e bellissime mostre.
Tutto sostenuto da fantastici volontari/e.

Sosteniamoli partecipando alle loro attività. Andate sui loro social e scoprirete un bellissimo mondo per tutti/e.

We want to stand for il Tempio del Futuro Perduto in . Volunteers have been attacked by a gang of neofascists that were disrupting the traffic in front of the location. Volunteers tried to help, in exachnge they received homophobic insults and even physical aggression. One of the volunteers was hospitalized afterwards.



I sentinelli di Milano Comune di Milano

Oggi per la nostra rubrica di cucina parliamo di ..nocciole!Originaria dell'Asia, la pianta del nocciolo era già conosci...
29/06/2024

Oggi per la nostra rubrica di cucina parliamo di ..nocciole!
Originaria dell'Asia, la pianta del nocciolo era già conosciuta nell'antica Roma dove le sue foglie e i suoi rami si regalavano come augurio di felicità.

Il nocciolo trovò il suo habitat ideale nel bacino del Mediterraneo (Turchia, Francia Spagna e un po' in tutta Italia) ma è in Piemonte, dove la migliore varietà di "tonda trilobata" detta anche "tonda gentile" dà i suoi risultati migliori.
La coltivazione di noccioli iniziò nel cuneese verso la fine del 1800 quando la peronospora, una malattia della vite, colpì la viticoltura della zona e si dovettero cercare delle alternative. Le nocciole di Langa e le nocciole del Piemonte IGP sono classificate tra le migliori nocciole al mondo per il suo delicato, aromatico sapore, davvero unico.

Le ricette con le nocciole sono tantissime ma questa è assolutamente SPETTACOLARE oltre che super tradizionale.

Torta di nocciole senza farina.

E' una prodotta nelle Langhe, dove la coltivazione del nocciolo è molto diffusa ed è considerata il dolce tradizionale di Cortemilia, un paese in provincia di Cuneo, dove la ricetta viene gelosamente custodita dalla Confraternita della Nocciola Tonda e Gentile di Langa.

150 g di nocciole del Piemonte IGP tostate
3 uova
150 g di farina
30 g di b***o
150 g di zucchero
1 cucchiaio di cacao amaro
1 bustina di lievito

Preparazione
Dividere i tuorli dagli albumi
Preparare la farina di nocciole tostate tritandole insieme a 75 g di zucchero, ba***re i tuorli con i restanti 75 g di zucchero e aggiungere il b***o fuso.
Unire la farina zuccherata di nocciole al composto di tuorli sbattuti
Mo***re gli albumi a neve.
Amalgamare il tutto delicatamente e aggiungere il cacao, il lievito e gli albumi montati;
Versare il composto il tutto in una tortiera imburrata;
Cuocere in forno a 170° per 30-40 minuti.

Servire con un'abbondante cucchiaiata di zabaione e un bicchiere di Moscato d'Asti.
Foto: la Cucina Italiana

Lo sapete che i coriandoli furono inventati a Milano?Ecco la loro storiaL’ingegner Enrico Mangili nella seconda metà del...
27/06/2024

Lo sapete che i coriandoli furono inventati a Milano?

Ecco la loro storia

L’ingegner Enrico Mangili nella seconda metà del ‘800 era proprietario di una stamperia di tessuti che operava sul naviglio della Martesana, perchè per far funzionare i macchinari sfruttava la forza idraulica della corrente del Naviglio tramite una ruota.

Sull'edificio, Villa Lecchi, posta fra via Padova e via Meucci, è ancora visibile il segno della ruota.

Nell 1875 Mangili ebbe l'idea di riutilizzare i piccoli dischetti di scarto dei fogli che venivano bucati per essere utilizzati come lettiere per i bachi da seta, per lanciarli sui carri di Carnevale.

Una geniale trovata di riciclo dei materiali di scarto ante litteram!

Il nome "coriandoli" deriva dai piccolissimi semi aromatici dell'omonima pianta che venivano ricoperti di zucchero e utilizzati da lanciare sui carri di carnevale prima della "economica" invenzione del Cavalier Mangili.. Invenzione che ebbe subito un grande successo!

Mangili iniziò così a commercializzare i coriandoli, contribuendo a cambiare il volto del Carnevale, infatti, i piccoli colorati cerchi entrarono subito a far parte della tradizione meneghina e poi di tutto il mondo.

Il Cav. Mangili fu anche un benefattore perchè finanziò l'asilo per i bimbi delle filatrici ed è ancora ricordato da un busto con la sua effige nel giardino della scuola materna, ancora esistente, in via Padova 269.

Milano ha tanto da raccontare, anche nelle sue periferie se volete programmare una tour per un gruppo di amici o per la vostra famiglia contattateci.
[email protected]

Nella prima foto, l'edificio sulla Martesana che ospitava la Stamperia Mangili. Foto tratta da http://www.lagobba.it/?p=482 e dove potete trovare la storia del Cav. Mangili e della sua fabbrica.

nella seconda foto il busto del cavalier Enrico Mangili nel giardino dell' asilo, in via Padova 269, di cui fu benefattore.

  24 giugno 1910 nasce a   la "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili", in breve  . Lo sapete che nella nostra città si tr...
24/06/2024

24 giugno 1910 nasce a la "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili", in breve .
Lo sapete che nella nostra città si trova un meraviglioso museo con tutti i modelli che hanno fatto la storia di questa marca leggendaria?

Scopritelo con noi scrivendo a [email protected]

1910 in a small company of tailor made cars was born, the name "Anonima Lombarda Fabbrica Automobili", in short Alfa Romeo.
Do you know in our city there is an amazing museum dedicated to this legendary car company with all the iconic models that made the history of car style and racing?
Write to [email protected] for infos

Museo Alfa Romeo ALFA ROMEO Alfa Romeo USA

    1885 the Statue of Liberty arrived in New York Harbour from France. Do you know that one of the most iconic monument...
17/06/2024

1885 the Statue of Liberty arrived in New York Harbour from France. Do you know that one of the most iconic monuments in the world was inspired by a statue from the Duomo di Milano - Milan Cathedral?

As a matter of facts, a curious statue watches the visitors of Milan's cathedral from the balcony in the middle of the facade. If you watch it very carafelly you can notice the resemblance with the Statue of Liberty in . This the New Law "La Legge Nuova" by Camillo Pacetti, executed in 1810, well before Bartholdi's masterpiece.

A clear source of inspiration for Pacelli was the sketch of "La Religione" by Canova, 1786-1787, now at the Accademia Tadini.

If you want to know more stories like this, contact us at [email protected]

Quando passeggiate o fate shopping per via Torino avete mai fatto caso ad una curiosa chiesa cilindrica con una copertur...
16/06/2024

Quando passeggiate o fate shopping per via Torino avete mai fatto caso ad una curiosa chiesa cilindrica con una copertura a cono?

Si tratta dell'unico edificio sacro di proprietà civica e in fatti si chiama "Tempio Civico di San Sebastiano"

Questo luogo venne costruito dall'architetto Pellegrino Tibaldi su commissione della Chiesa ma soprattutto della municipalità.
La sua costruzione (o meglio ricostruzione, in quanto in quel luogo già sorgeva la Chiesa di San Sebastiano) nasce come adempimento al voto del 1576 per liberare la città dalla peste.

Il grande architetto, nel progettare la nuova chiesa, dovette tener conto di alcune condizioni: lo spazio assai ridotto in cui si trovava il vecchio edificio, ma anche i fondi modesti stanziati dalla Fabbriceria.

Perciò studiò l’idea insolita di un edificio perfettamente cilindrico. Idea che richiamava i martyria paleocristiani, la basilica milanese di S. Lorenzo ma che si ispirava soprattutto al Pantheon, edificio che Pellegrino amava molto.

L'esterno è particolarmente austero ma se si entra si viene colpiti dalla ricchezza dell'apparato decorativo e soprattutto della cupola che venne affrescata Agostino Comerio nel 1833.

Nei suoi otto grandi spicchi ci sono, dipinti immersi fra le nubi, i quattro Evangelisti e i quattro Dottori della Chiesa latina (S. Gregorio, S. Ambrogio, 5. Gerolamo, S. Agostino)mentre nel tamburo della cupola sono raffigurati alternativamente immagini di profeti e di sibille che hanno preannunciato l’avvento del Messia.

Questa grande coloratissima opera ottocentesca, fino a qualche anno fa era poco visibile e ricoperta di polvere, smog e incrostazioni, oggi dopo un lungo restauro è visibile in tutto il suo luminoso splendore.

Milano è bellissima e anche se è sempre più amata dal turismo di tutto il mondo, è ancora piena di luoghi poco conosciuti e visitati che però sono accessibilissimi e meritano di essere ammirati.

Organizzate una visita della nostra città con noi, con la guida riservata al vostro gruppo di amici o per un evento aziendale. Sarà indimenticabile.

scrivete a [email protected]

La foto della cupola è di MilanoArte
La foto dell'esterno è di Urbanfile
Alzato per la chiesa di San Sebastiano nel progetto del Pellegrini Secolo XVI (sempre da Urbanfile)

Domenica 9 giugno siamo stati in visita a Castel Grumello in  . Collocato su un dosso roccioso da cui prende il nome, gr...
11/06/2024

Domenica 9 giugno siamo stati in visita a Castel Grumello in . Collocato su un dosso roccioso da cui prende il nome, grumus o grumello, cioè poggio nella toponomastica lombarda, domina la città di Sondrio.

La forma allungata della collina ne determina la forma caratterizzata da due nuclei fortificati che lo rendono un castello bicefalo. Il primo nucleo che si incontra è potentemente fortificato con un massiccio torrione che lo protegge dal lato più esposto agli attacchi, il secondo nucleo invece ha funzioni prevalentemente residenziali.

La parte centrale, che con lunghe cortine collega i due capisaldi, contiene numerosi ambienti come alloggi per le truppe, depositi di materiali e una cisterna che ci raccontano di una fortezza importanti, molto più imponente di quella che si può ammirare oggi.

Il fortilizio immerso nella bellissima natura delle Alpi lombarde è un luogo affascinante che non può mancare in una visita della Valtellina. Le vigne dei famosi vini locali circondano le rovine e ci introducono alle numerose specialità enogastronomiche locali.

Per scoprire la Valtellina insieme a noi scrivete a [email protected]



Indirizzo

Milan
20132

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

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