Oggi è considerata un must, uno dei luoghi da vedere in Salento si o si, ma quando ci sono stata la prima volta, qualche anno fa, era un piccolo angolo di paradiso che richiamava a sé anime solitarie in cerca di pace, tranquillità e bellezza.
La cava di Bauxite regala uno scenario unico nel tacco d'Italia e per quanto mi sia dispiaciuto non ritrovare l'atmosfera bucolica e quasi mistica di qualche anno fa, l'ho rivista con piacere e grande emozione.
Le pareti di terra rossa, ricche di ferro, contrastano con il verde del laghetto interno formatosi, probabilmente, per l'accumulo di piogge piovane e per le infiltrazioni provenienti dalle falde vicine. La presenza di minerali sul fondo ne colora l'acqua che brilla come uno smeraldo.
La cava di Bauxite si trova lungo la strada che collega Otranto a Santa Cesarea, in una traversa (ben segnalata) che si innesta in una piccola stradina di campagna. Quando inizia lo sterrato si lascia la macchina al parcheggio (3 €) e si procede a piedi per una decina di minuti.
E voi di che fazione siete? "La bellezza va condivisa" o "Chiamami egoista, ma voglio tenerla tutta per me"
Due settimane fa ero a Cornuda (TV) ospite della rassegna letteraria Libri Viandanti e non potete immaginare la mia gioia quando ho scoperto che tra gli autori che mi avevano preceduta c'era stato Mauro Buffa (se non lo conoscete ve lo consiglio), viaggiatore verace e gran bella penna.
Tornando a noi, è stata la prima volta che mi sono auto-presentata. Non c'era nessuno a interrogarmi e a condurre la chiacchierata.
Ero un po' intimorita all'inizio, avevo paura di prendere la tangente e perdermi via, invece è andata benone e mi sono divertita un sacco a interpretare gli sguardi dei presenti, anticipandone le domande!
Qualcuno direbbe che sono una strega, la verità è che mi piace osservare. I luoghi, ma soprattutto le persone.
Lungo lo stivale è il racconto del viaggio da ciclista neofita della scorsa estate che mi ha vista attraversare l'Italia, da Milano a Santa Maria di Leuca.
Un libro che narra di luoghi, sapori e tradizioni, ma anche di incontri. Perché senza di loro il mio viaggio in solitaria non sarebbe stato così denso di emozioni e la scoperta di luoghi, sapori e tradizioni non sarebbe stata così autentica.
Io narro ma sono loro, gli incontri, i protagonisti della storia. Sono loro che parlano e trasmettono i valori della terra che abitano. A partire dai luoghi vicini, come il lodigiano e il cremonese, fino al basso Salento e al Capo di Leuca.
Oltre a raccontare la ricchezza e la varietà di una parte d'Italia, Lungo lo stivale può essere letto come una "guida" che stuzzichi la curiosità e il desiderio di scoprire, o riscoprire, il Bel Paese.
E poi c'è la dimensione del viaggio lento, in bicicletta, che unita a quella della solitudine scuote l'animo e induce alla riflessione.
Insomma, può essere un'idea carina e facilmente reperibile da spacchettare sotto l'albero di Natale. Lo trovate in libreria, negli store di vendita online e se siete a Milano, direttamente dalla sottoscritta (con dedica, nel caso scrivetemi in privato che ci me
Durante il mio weekend a Sofia di due settimane fa mi sono spinta fuori città per visitare il Monastero di Rila, uno scrigno d'arte e bellezza dalla storia ultra millenaria adagiato sulla catena montuosa più alta dei Balcani, a 1.147 di altezza.
Dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 1983, fu edificato dai discepoli di San Giovanni di Rila - le cui reliquie sono esposte nella chiesa del santuario - nel X secolo e raggiunse l'apice del suo splendore tra il XII e il XIV secolo accogliendo i doni provenienti da re e nobili della Bulgaria
Distrutto durante l'occupazione ottomana e ricostruito in epoca risorgimentale, il Monastero di Rila è dotato di mura di cinta e feritoie che lo fanno assomigliare a una fortezza più che a un luogo di culto.
Gli affreschi dell'interno, come potrete notare, sono un'esplosione di forme e colori che la mia penna non è in grado di descrivere senza togliergli armonia.
Avete mai visitato un Monastero Ortodosso? Quale?
Dopo il Kosovo e la Bulgaria me ne sono innamorata, me ne consigliate altri per completare il quadro? 🙏
Con Diana Maria Facile
VIA BALZARETTI 4
Non sono una patriottica innamorata della città natale ma ogni tanto, e forse anche più di ogni tanto, Milano mi sorprende positivamente.
Da appassionata di Street Art non potevo perdermi la nuova istallazione di via Giuseppe Balzaretti 4, dove c'è la sede del magazine Toiletpaper con gli enormi rossetti che da tempo ravvivano la facciata dell'edificio: un'opera d'arte permanente, accessibile a tutti, inaugurata in occasione della Milano Design Week 2022.
Chiaramente mi sono guardata bene dall'andarci durante la settimana delirante del Fuori Salone e me la sono goduta qualche giorno, nella quasi totale solitudine: giusto un paio di curiosi come me a fare foto e gli abitanti di passaggio. Bello no?
Chi di voi va a caccia di Street Art? Lo fate anche nella vostra città o solo quando siete in trasferta? 🤪
Buon weekend a tutti
con Diana Maria Facile
Presentazione di "Lungo lo stivale" _ Giardino condiviso - Alle Docce- Rogoredo
Sulle strade del Kenya. Una mzungu tra le contraddizioni dell'Africa
Sabato scorso, al Lord Caffe di Cremona, ho avuto un piacevolissimo confronto con Enrico - inviato speciale della Libreria del Convegno - che ha presentato il mio libro sul Kenya.
È stata una splendida esperienza nonché l'occasione per rivedere vecchi amici e farne di nuovi. Oltre, chiaramente, a visitare la Città dei Violini.
Abbiamo dialogato sul libro, sui viaggi e sull'Africa ma anche sulla scrittura, sugli incontri di viaggio e sulla condivisione.
Ecco un piccolo stralcio che sono riuscita a salvare.
Se non l'avete ancora letto lo trovate in libreria, negli store online, sul sito di Alpine Studio Editore e se siete di Milano, o ci passate, potete chiederlo a me davanti a un buon caffè!
❤