La piccola Parigi
Il nome Tremensuoli, la frazione collinare di Minturno che domina il litorale di Scauri, secondo un’etimologia popolare, si chiamerebbe così perché tre signori francesi (tre "monsieur"), invitati dalla dolcezza e piacevolezza del luogo, costruirono sulla collina le prime abitazioni. Si pensa anche che il nome derivi da "tres montes" o "tres montoli", ossia paese circondato da tre colline o situato fra loro: Monte Rotondo, Monte Belvedere e Capo Trivio, il colle dove sorge Tremensuoli. La località "La grotte" prende il nome dai ruderi di una costruzione romana, purtroppo ora in stato d’abbandono. Tremensuoli è menzionata in un atto del X secolo (945), inserito nel “Codex diplomaticus Cajetanus”, una raccolta di documenti storici risalenti al medioevo sul territorio dell'antico Ducato di Gaeta e territori limitrofi, che nasce nell'abbazia di Montecassino, per secoli il massimo centro monastico dell’occidente. Nonostante le distruzioni subite dal monastero, ci sono giunti 648 antichi documenti concernenti la città di Gaeta ed il suo vasto territorio. Le chartae descrivono un periodo che va dall’anno 830, antecedente la formazione del Ducato (anno 840), al 1399, cioè ben oltre la fine del ducato stesso (1140). Si tratta di documenti di varia origine, per la maggior parte apografi, e trascrizioni di documenti precedenti alla redazione del Codex stesso. Il codice è stato allestito da una lunga opera di studi iniziata dal gaetano Erasmo Gattola, storico ed archivista del monastero, nel XVIII secolo. Fu lo stesso Gattola a scoprire il celebre Placito capuano. Altri illustri studiosi che contribuirono alla redazione ed alla pubblicazione del codice, furono Giovanni Battista Federici, Giuseppe Quandel, Pietro Fedele e Tommaso Leccisotti. Si narrano accadimenti del territorio che riguardano la vita pubblica, sociale ed economica, coinvolgendo di volta in volta, in un arco di svariati secoli, personalità di diversa posizione sociale, istituzioni ed autorità che rivestono diversi ruoli. I documenti sono diplomi (atti pubblici di vendita, donazione, testamento, sentenze), a volte redatti da personaggi storici di grande rilievo come papi o imperatori. L'area descritta nel codice è quella ricoperta dal Ducato di Gaeta nel X secolo che andava da Fondi al Garigliano e le aree attigue: si può quindi considerare il Codex come un'opera storica fondamentale per un territorio racchiuso tra Terracina, Aquino, Cassino, il Garigliano e l’isole ponziane. Sono citate molte località minori del basso Lazio che ancora oggi conservano gli antichi nomi, tra i quali appunto Tremensuoli. Il 2015, dunque, è il 1070° compleanno di Tremensuoli e per l’occasione, Aurelio Carlino, ha realizzato un calendario da collezione (edizioni Caramanica) usando dodici foto che rappresentano la memoria storica del “paesello” da tramandare ai posteri. Orientativamente il compleanno di Tremensuoli si festeggerà dal 17 giugno, festa liturgica di san Nicandro e nel mese d’agosto, con iniziative culturali e musicali. A Tremensuoli è possibile visitare la Chiesa Parrocchiale di San Nicandro Martire, risalente al XVI secolo: è a croce greca, con decorazioni a stucco e volte a botte lunettate, che purtroppo sono state cancellate nell’ultimo restauro. Vi si conservano statue lignee del XIX secolo che raffigurano i Patroni dell'antico borgo collinare: San Nicandro, festeggiato nel secondo fine settimana d’agosto, e San Sebastiano, festeggiato in 20 gennaio. La chiesa nuova è dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Un libro dal titolo “Tremensuoli, amore di una terra” di Carlino (edizioni Caramanica) racconta, nei dettagli, con foto e testimonianze, la vita di tutti i giorni sulla collina minturnese.