Monopoli rappresenta, sull'Adriatico, uno dei porti più attivi e popolosi della regione. Il suo caratteristico centro storico di origine alto-medievale, sovrapposto ai resti di un abitato messapico fortificato già nel V secolo a.C., si affaccia sul mare circondato da alte mura. Monopoli è anche detta la città delle cento contrade. L'agro infatti è diviso in varie località denominate contrade, i cu
i toponimi rievocano antichi casali scomparsi, la presenza di una masseria, di una chiesa o altri riferimenti storico-geografici. Qui la tradizione marinara è viva e presente nei pescherecci storici, nel porto coi suoi "gozzi" (le piccole barchette dei pescatori), nelle mani callose dei maestri d'ascia e degli artigiani delle costruzioni navali, negli sguardi infiniti dei pescatori, ma soprattutto in quel senso di comunità che si ritrova e si rinnova nelle radici marinare. Il porto, integrato nel tessuto urbano, svolge una funzione di raccordo tra il centro antico e la città. E' uno scalo polivalente, in quanto dedicato sia al traffico commerciale (pesca e materiali vari) che turistico. Insistono nella zona portuale anche i cantieri navali, per cui è facile imbattersi nella costruzione di scafi di piccole e medie dimensioni. Mestieri antichi come quello del maestro d'ascia convivono con una struttura di progettazione e di realizzazione al passo con la tecnologia. Il legame della città con il mare è celebrato anche negli sport, nella vela grazie alla presenza di una sezione molto attiva della Lega Navale Italiana, nel canottaggio con una delle più antiche società remiere d'Italia, e ancora: immersioni subacquee in fondali marini ricchi di biodiversità, pesca turismo a bordo delle imbarcazioni dei pescherecci della storica flotta monopolitana.