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ISCRITTO ALL'ALBO DELLA REGIONE PUGLIA

03/04/2025
28/03/2025

In Puglia, alcuni ulivi hanno iniziato a crescere quando l'antica Roma era ancora una repubblica. Questi giganti silenziosi punteggiano il paesaggio come sentinelle del tempo, custodi di storie che nessun libro potrebbe contenere.

La regione ospita oltre 50 milioni di ulivi secolari. Provate a immaginare: molti di questi alberi erano già adulti quando Giulio Cesare attraversava il Rubicone. Alcuni hanno visto sorgere e tramontare imperi, assistito alla costruzione delle grandi cattedrali...

E hanno un'età che sfida l'immaginazione. I più antichi superano i 3000 anni, rendendoli tra gli esseri viventi più vecchi del pianeta. Eppure, continuano instancabilmente a produrre: da questi patriarchi verdi proviene il 40% dell'olio italiano.

Questi nonni arborei della Puglia hanno nutrito centinaia di generazioni e continuano a farlo. La prossima volta che condite l'insalata, ricordate che quella goccia d'olio potrebbe provenire da un testimone vivente dell'antichità, un filo d'oro che ci collega direttamente alla storia.

Ogni assaggio di olio pugliese è un viaggio nel tempo, un sorso di millenni di paziente attesa.

28/03/2025

Il 4 e il 5 luglio 2025 Monopoli sarà protagonista dell’estate italiana con l’RDS Summer Festival 2025, unico appuntamento nel Sud Italia di un evento che

22/03/2025
21/02/2025

Largo Gelso come era prima
Polignano a Mare Puglia 💙

14/02/2025

《PERCHÈ LA NOSTRA PIANURA SI CHIAMA TAVOLIERE E COSA S'INTENDE PER BASSO TAVOLIERE E ALTO TAVOLIERE?》
Tutti pensano che il Tavoliere delle Puglie si chiami così perché piana e liscia come un piano da tavolo, ma non è affatto così.
Anche la pianura Padana è molto estesa e piana, eppure non è denominata Tavoliere.

Il TAVOLIERE delle Puglie è chiamato così non per le sue caratteristiche fisiche ma per motivi di ordine storico, che risalgono all'epoca Aragonese, dove nel 1447 Re Alfonzo I d'Aragona istituì la Dogana delle pecore.

l nome "Tavoliere", dunque, deriverebbe dalle tavole censuarie (in latino Tabularium, in
francese Tablier, in provenzale, Taulièr),
Su ogni "tabula" era certificata la proprietà e le caratteristiche di ogni fondo, in pratica vi erano annotate le proprietà terriere adibite al pascolo.

La Dogana delle pecore (1447-1806),
ufficialmente "Regia dogana della mena delle
pecore di Puglia," era un'antica istituzione
aragonese. Istituita nella città di Lucera nel
1447 da re Alfonso l, poi dal 1468
trasferita a Foggia in piazza Federico II, successivamente in Piazza XX Settembre.
La dogana assicurava uno dei principali cespiti dell'erario del Regno di Napoli, poichè tutti i pascoli dell'Abruzzo e del Molise scendevano in Puglia durante la stagione invernale (la famosa Transumanza) per proteggere le greggi dal freddo montano e sfamarli, dato che un tempo il Tavoliere era pervaso da campi incolti ma anche paludosi. In primavera o tarda primavera, quando le temperature superavano i 26/28°C circa, i pastori abruzzesi e molisani tornavano nuovamente nelle proprie regioni di appartenenza.
Dal 1900 il Tavoliere venne pian piano bonificato, ora di paludi c'è ne sono ben poche.
Adesso la pianura è coltivabile al 90% e risulta essere la pianura più grande del sud Italia!

GEOGRAFIA DEL TAVOLIERE OGGI:
Il Tavoliere delle Puglie è diviso in due aree geografiche più o meno distinte, ovvero, l'alto Tavoliere e il basso Tavoliere. La suddivisione si rende opportuna per le differenze geomorfologiche e pedologiche che caratterizzano le due zone, sono invece simili per quantità di precipitazioni e per la
scarsa presenza di boschi o foreste.

L'alto Tavoliere è contraddistinto da un'alternanza di terrazze fino a 300 m s.l.m. e da ampie valli fluviali fino a 150m s.l.m. con orientamento sud-ovest nord-est (ossia discendenti dai Monti della Daunia verso il Gargano); in quest'area il clima è di tipo continentale con estati calde ma non afose e inverni piuttosto freddi con sporadiche nevicate. Questo perchè l'alto Tavoliere è proprio l'area dove finisce il subappennino Dauno e scende a valle.

Il basso Tavoliere presenta, invece, zone
completamente pianeggianti e solo debolmente ondulata che partono da una quota di 150 metri s.l.m. fino a 1 solo metro s.l.m.; il clima è di tipo sub-mediterraneo con estati molto calde e afose e inverni poco rigidi. Un clima diverso dall'alto Tavoliere, poiché è l'area della pianura più lontana dai monti e sopratutto bassa, sino ad affacciarsi sul mare Adriatico.

Tuttavia, con "alto Tavoliere" molto spesso si intende erroneamente la parte settentrionale della pianura e con "basso Tavoliere" quella meridionale, benché nessun
elemento naturale separi nettamente i due
settori Nord e Sud, in realtà, come detto prima li contraddistingue l'altitudine e la geomorfologia dell'area.

Grazie a Clima&Scienza
Giovanni C. L.

Ph.: Ennio Mascia Photos

13/12/2024

Dal prossimo mese di giugno via al volo diretto Bari-New York. A partire da martedì 3 giugno 2025 la compagnia Neos avrà una nuova rotta diretta che collegherà l’aeroporto Karol Wojtyla di Bari-Palese a New York JFK. Il volo sarà attivo fino al 15 ottobre 2025 e opererà una volta la settimana con un Boeing 787-9 Dreamliner configurato con due classi di servizio (Premium ed Economy) e dotato di un totale di 355 posti. L’aereo partirà da New York ogni martedì alle 16 (ora locale) e atterrerà a Bari il mercoledì alle 8, da dove ripartirà lo stesso giorno alle 11:30, con arrivo a New York alle 13:50.

08/12/2024

Puglia, lo spot per il turismo invernale in onda su Cnn e Bbc: il protagonista è San Nicola Da Vescovo di Myra a San Nicola di Bari, da Sinterklaas (come viene chiamato in Olanda) a Babbo Natale. Così l’assessorato regionale al Turismo con Pugliapromozione, dedica il video “Santa Claus is in t...

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❄️ Il lungomare di Bari imbiancato dopo il forte rovescio di gragnola dell'alba

📸 Adesso Bari

06/11/2024

La storia dei trulli pugliesi

L’origine dei trulli è davvero singolare: alcuni studiosi ritengono che fossero presenti già nel XIV secolo ma è nel XV secolo che hanno la loro massima espansione, in concomitanza di un editto del Regno di Napoli che imponeva tributi a ogni nuovo insediamento urbano. L'ingegno portò il popolo a concepire delle costruzioni che si potessero demolire con facilità; infatti, quando il delegato del re stava per arrivare a riscuotere le tasse, bastava togliere la chiave di volta ed ecco le case si trasformavano in cumuli di pietre.

I trulli della Puglia: la tecnica costruttiva

Oggi sono utilizzati ancora come abitazioni e sono oggetto di continui studi da parte di ingegneri e architetti internazionali (alcuni dei quali hanno anche tentato di riprodurli altrove). Geniale esempio di architettura spontanea, il trullo è costruito su una solida base (si vedano, infatti, le mura molto spesse) su cui si innesta la pesante muratura in calce. Antichissime tecniche di costruzione danno vita a una struttura che, seppur priva di elementi di sostegno, possiede una straordinaria capacità statica.

La pianta del trullo è, solitamente, circolare e gli ambienti interni si distribuiscono intorno al vano centrale. Lo spessore delle mura e le poche finestre assicurano un ottimale equilibrio termico: calore in inverno e fresco in estate. Importantissima è la chiave di volta, spesso chiusa da un pinnacolo decorativo con motivi di carattere esoterico, spirituale o propiziatorio.

Il cornicione sporgente dal tetto è stato pensato per raccogliere le acque piovane in apposite cisterne mentre i gradini esterni permettevano di riempire i coni (almeno lì dove era possibile) dall'alto con paglia e grano. I materiali da costruzione erano poveri, infatti nei trulli non vi è traccia di cemento ma solo malta e pietra calcarea locale.

Il mastro trullaro

Un trullo può essere maneggiato solo da un buon mastro trullaro. Questo antico mestiere si è trasmesso di padre in figlio, finchè, piano piano è andato dissolvendosi. Oggi scovare un buon mastro è impresa ardua ma non impossibile grazie a molti giovani volenterosi che stanno riscoprendo gli antichi mestieri artigiani.

Indirizzo

Monopoli
70043

Sito Web

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