Gruppo Ricercatori Storici Sicilia Occidentale

Gruppo Ricercatori Storici Sicilia Occidentale Il GRSSO si occupa di divulgazione storico-militare

Oggi 22 luglio 2024 ricorre l'81esimo anniversario della battaglia di Portella di Paglia, e il G.R.S.S.O ha voluto rende...
22/07/2024

Oggi 22 luglio 2024 ricorre l'81esimo anniversario della battaglia di Portella di Paglia, e il G.R.S.S.O ha voluto rendere omaggio ai caduti di questo evento, dove le forze italo-tedesche hanno cercato di contrastare l'avanzata delle truppe americane in procinto di entrare a Palermo.
Oltre al S.Ten. Barbadoro Sergio, nato a Sesto Fiorentino (FI) il 10 settembre 1920, caduto in combattimento e a cui è intitolata la lapide in foto, è doveroso ricordare anche l'Art. Luciani Arcangelo, nato a Mozzagrogna (CH) il 3 settembre 1921, entrambi appartenenti al I Gruppo Obici del 25° Rgt. Art. "Assietta".
Da documenti ufficiali, il gruppo di ricerca è a conoscenza di altri nove caduti italiani in questa battaglia, dove i nostri soldati hanno tenuto testa a più riprese finché le forze americane hanno aggirato le nostre posizioni.

Si ricordano anche i caduti tedeschi e americani in questa battaglia conosciuta dagli storici palermitani, di cui il gruppo di ricerca conosce i nomi e i volti di alcuni di loro.

Nuovo evento del GRSSO, in collaborazione con la Consulta Giovanile di Monreale, per scoprire i segreti delle difese con...
23/05/2024

Nuovo evento del GRSSO, in collaborazione con la Consulta Giovanile di Monreale, per scoprire i segreti delle difese controaeree della città di Palermo durante la Seconda Guerra Mondiale!
Vi aspettiamo"😀
413ª Batteria Contraerea - San Martino delle Scale, Palermo, Italia

🔴 VISITA ALLA 413^ BATTERIA CONTROAEREA

📆La Consulta Giovanile di Monreale, in collaborazione con l’associazione Gruppo Ricercatori Storici Sicilia Occidentale, sta organizzando un’escursione storico-naturalistica, che si terrà giorno 26 maggio, alla scoperta dei segreti delle difese contraeree di Palermo durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

📞Per info e prenotazioni, chiamate il numero 3314415435.

🏔L’escursione, adatta a tutti vista la bassa difficoltà, avrà una lunghezza di 6km. Per chi fosse interessato a partecipare, consigliamo scarpe da trekking o scarpe da tennis, una buona scorta di acqua, pranzo a sacco, abbigliamento leggero, cappellino, occhiali da sole, indumenti di ricambio.

🕑L’appuntamento è previsto domenica 26 maggio alle ore 08:30 in Piazza Padre Semeria, di fronte al Bar Di Chiara a San Martino delle Scale.

Buongiorno .Il Gruppo di ricerca ha effettuato un sopralluogo presso il monte simbolo della città di Palermo, il Monte P...
21/04/2024

Buongiorno .
Il Gruppo di ricerca ha effettuato un sopralluogo presso il monte simbolo della città di Palermo, il Monte Pellegrino, che oltre ad essere un luogo sacro per i cittadini, ha avuto una importanza strategica durante la seconda guerra mondiale.
Il primo sopralluogo presso il sito della 626ª Batteria contraerea, in località "Pizzo Volo dell'Aquila", che presenta 4 piazzole circolari dove erano collocate in ognuna i cannoni da 90/53, e una piazzola per il tiro ravvicinato; ai limiti dell'area, uno strapiombo montano che termina nelle immediate vicinanze del cimitero dei Rotoli, luogo che viene menzionato in un nostro precedente post per un episodio soprannominato "Meglio noi che voi" che vi invitiamo a leggere.
Un secondo sopralluogo invece presso il sito della 411ª Batteria contraerea, in località "Santa Rosalia", vicino al belvedere dove erge maestosa la statua della protettrice della città di Palermo; la batteria, simile nei dettagli alla 413ª Batteria Contraerea di San Martino delle Scale, presenta 6 piazzole dove erano collocati ognuna i cannoni da 102/35, e la caserma per alloggio truppa che presenta ancora la parete esterna i colori di mimetizzazione.

Continua la saga dei dipinti bellici, nuova scoperta del GRSSOCome introdotto in un precedente post, un sergente geniere...
13/02/2024

Continua la saga dei dipinti bellici, nuova scoperta del GRSSO

Come introdotto in un precedente post, un sergente geniere dello US Army, al seguito delle truppe sbarcate in Sicilia durante l'Operazione Husky, rimase impressionato dalla abilità con la quale erano state camuffate le postazioni italiane, tanto da raffigurarle su un taccuino. In particolare, oggi postiamo uno splendido schizzo di una postazione in grotta del palermitano, occupata dal 1942 al 1943 dagli uomini della Guardia alla Frontiera con il compito di presidiare un importante snodo stradale e facente parte di una articolata struttura di difesa su più posizioni. Il camuffamento era tale che l'autore del disegno ha dovuto realizzare uno schizzo aggiuntivo per indicare le feritoie. La postazione, insieme ad altre, fu oggetto di studio da parte degli alti comandi statunitensi.

Continua l'opera del GRSSO, impegnato su più tematiche per la promozione storico - militare nel territorio della Sicilia Occidentale.
😉

Grazie ad una straordinaria scoperta effettuata in un archivio dello U.S. Army e alle abilità ricognitive del GRSSO, vi ...
21/01/2024

Grazie ad una straordinaria scoperta effettuata in un archivio dello U.S. Army e alle abilità ricognitive del GRSSO, vi mostriamo una vera e propria opera d'arte realizzata da un sergente del genio statunitense durante l'Operazione Husky.

Lo schizzo raffigura una postazione monoarma per difesa e osservazione situata sul lungomare di Acqua dei Corsari, nel Palermitano, al 1943 presidiata dagli uomini del 304° Btg. Costiero del Ten. Col. Carmelo Guggino Del Vasto. La peculiarità della postazione è il suo mascheramento, atto a camuffarla tra gli edifici adiacenti della storica fabbrica di mattoni della Bandita: l'abilità dei genieri italiani fu quella di sfruttare le risorse locali e, in particolar modo, le tegole e i mattoni prodotti nella adiacente industria. Inserita nel contesto del "Fronte a Mare" del Comando Difesa Porto "N", aveva ampia visuale sul golfo di Palermo.

Fu proprio tale peculiarità e "bellezza" a colpire il genio statunitense e il sergente che decise di immortalarla per sempre nel suo taccuino. Possiamo affermare che la campagna di Sicilia fu un vero e proprio "banco di scuola" per lo Us Army, che acquisì diverse nozioni dalla astuzia dei genieri degli Uffici Lavori e Uffici Fortificazioni presenti in Sicilia.

A breve una seconda postazione in grotta, abilmente camuffata e che suscitò altrettanto scalpore tra le fila dei genieri statunitensi.

IL GRSSO

Sempre in giro
27/12/2023

Sempre in giro

Felici di aver dato un piccolo contributo alla realizzazione di questo splendido libro, in occasione dell'80esimo annive...
19/11/2023

Felici di aver dato un piccolo contributo alla realizzazione di questo splendido libro, in occasione dell'80esimo anniversario dell'operazione Husky, dove abbiamo accompagnato l'amico Massimo Siragusa in un piccolo viaggio su alcuni luoghi di notevole importanza bellica, come la 413ª Batteria Contraerea - San Martino delle Scale, Palermo, Italia.
Continueremo ad essere sempre disponibili per qualsiasi attività che promuova e si dedica a non far cadere nell'ombra la nostra storia d’Italia.:) 😀

𝑰𝑵 𝑭𝑼𝑳𝑮𝑬𝑻 𝑰𝑮𝑵𝑰𝑺 – 𝑵𝑬𝑳 𝑩𝑨𝑮𝑳𝑰𝑶𝑹𝑬 𝑫𝑬𝑳 𝑭𝑼𝑶𝑪𝑶𝑴.𝑨.𝑽.𝑴. 𝑺.𝑻𝒆𝒏. 𝒅’𝑨𝒓𝒕𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒊𝒂 𝑺𝒆𝒓𝒈𝒊𝒐 𝑩𝒂𝒓𝒃𝒂𝒅𝒐𝒓𝒐A pochi giorni di quello che sareb...
22/09/2023

𝑰𝑵 𝑭𝑼𝑳𝑮𝑬𝑻 𝑰𝑮𝑵𝑰𝑺 – 𝑵𝑬𝑳 𝑩𝑨𝑮𝑳𝑰𝑶𝑹𝑬 𝑫𝑬𝑳 𝑭𝑼𝑶𝑪𝑶

𝑴.𝑨.𝑽.𝑴. 𝑺.𝑻𝒆𝒏. 𝒅’𝑨𝒓𝒕𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒊𝒂 𝑺𝒆𝒓𝒈𝒊𝒐 𝑩𝒂𝒓𝒃𝒂𝒅𝒐𝒓𝒐
A pochi giorni di quello che sarebbe stato il 103esimo compleanno del S.Ten. Sergio Barbadoro e per l’80° Anniversario dell’operazione Husky, il GRSSO vuole ricordare la storia di questo giovane artigliere, morto in azione durante lo Scontro di Portella della Paglia – Valle Presti il 22 luglio 1943.
Sergio Barbadoro, figlio di Francesco Barbadoro e Pia Giovannoni, nacque il 20 settembre 1920 a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. Studente, fu chiamato alle armi presso il 23° Distretto Militare di Roma I nel 1935, identificato come Soldato di Leva classe 1920 e posto in congedo illimitato. Poiché stava frequentando il 4° anno di ragioneria, non fu richiamato alle armi allo scoppio delle ostilità con la Francia nel giugno del 1940. Per ragioni di studio non fu richiamato neanche nei primi mesi del 1941, in quanto iscritto al primo anno di ingegneria. Per motivi personali, probabilmente per un innato senso di patriottismo, Sergio decise di rinunciare ai benefici di studente e richiese di essere inviato ai reparti operanti. Dopo un periodo di formazione presso il Deposito del 27° Rgt. Art. “Cuneo”, divenne Caporale il 16 aprile 1941. Nell’agosto dello stesso anno raggiunse Durazzo e il 19° Rgt. Art.” Venezia”, per poi tornare in Italia nel marzo 1942 per essere trasferito nel 12° Rgt. Art. “Legnano” a Firenze. Reggimento ove permase per poco tempo, in quanto il 6 marzo fu ammesso alla Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Nocera Inferiore. Il 16 luglio ottenne il grado di Sottotenente d’Artiglieria di Complemento e fu inquadrato nella 52^ Btr. Costiera da 100/17 mobilitata dal 13° Rgt. Art. “Granatieri di Sardegna”. Il 15 aprile 1943 giunse in Sicilia, nominato come comandante della 1^ Sezione della 1^ Batteria del I Gruppo Obici da 100/17 del 25° Rgt. Art. “Assietta”, stanziato a Santa Ninfa (TP). Nel giugno 1943 il I Gruppo Obici da 100/17, comandato dal Magg. Ernesto Ipavec, fu spostato a Palermo, alle dipendenze tattiche del 51° Raggruppamento Art. da Posizione Costiera del Comando Difesa Porto “N”. Fu negli ultimi giorni di quel mese che la 1^ Sezione del S.Ten. Barbadoro fu posta alle dipendenze della 2^ Cp. del 825° Btg. Fanteria Complementi, comandata dal Ten. Nicolò Rizzi e organizzata a caposaldo nella gola di Valle Presti – Portella della Paglia, valico tra la Valle dello Jato e la Conca d’Oro. L’ Obice da 100/17 Mod. 16 fu posizionato in funzione controcarro su una piccola altura, a guardia della rotabile San Giuseppe Jato – Palermo, in una posizione avanzata rispetto al caposaldo principale ove era presente anche una fortificazione fissa in cemento per mitragliatrice. Barbadoro si legò alla Sicilia, ove intraprese anche una relazione amorosa con una ragazza, infermiera in un centro sanitario nei pressi del suo caposaldo. Nei primi giorni di luglio avvenne lo sbarco Alleato sull’isola e cominciarono le prime ansie e le prime preoccupazioni per i fanti di Portella della Paglia, che non ricevettero mai informazioni sulla posizione del nemico. La 7° Armata dello US Army, comandata dal Gen. George S. Patton, stava avanzando pericolosamente verso la Sicilia Occidentale, con la sua punta di diamante, la 2nd Armored Division del Gen. Hugh J. Gaffey. La mattina del 22 luglio 1943 la colonna della 2nd A.D., proveniente da Castelvetrano, entrò a San Cipirello e San Giuseppe Jato. Procedendo verso Palermo, quando le scout car in avanscoperta in testa alla colonna Alleata entrarono nella gola di Valle Presti, dopo un rapido scambio di colpi di mitragliatrice tra italiani e statunitensi, il S.Ten. Barbadoro, ricevuto l’ordine dal Ten. Rizzi, aprì il fuoco sui veicoli nemici. La prima scout car fu subito colpita, inchiodando la colonna. Il fuoco incessante dell’obice da 100/17, coadiuvato dal fuoco delle mitragliatrici e dei cannoni da 47/32 , mantenne la colonna nemica a lungo ferma lungo la rotabile San Giuseppe-Palermo. Dopo circa due ore, mentre i rangers statunitensi stavano iniziando ad aggirare la posizione del giovane Barbadoro, essa venne colpita da un Howitzer (105 mm) semovente avversario. Barbadoro, insieme all’Artigliere Arcangelo Luciani e gli altri serventi al pezzo, perì a 22 anni nell’esplosione della riservetta del suo pezzo. La colonna, fermato l’ostacolo principale, riuscì con le sue forze preponderanti a sopraffare l’interno caposaldo. Poche ore dopo sarebbe caduta Palermo, rendendo vano l’eroico sacrificio dei caduti di Valle Presti.
La storia di questi giovani artiglieri e dell’inutile sacrificio della loro vita venne dimenticata rapidamente ma, grazie alle testimonianze riportate nel marzo 1944 dal Magg. Francesco Morelli, ufficiale a disposizione del Comando Difesa Porto “N” e verso la fine del 1945 dal Ten. Nicolò Rizzi, Barbadoro fu insignito il 4 novembre 1946 della Medaglia d’Argento al Valor Militare, con la seguente motivazione:

“𝐶𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑏𝑎𝑟𝑟𝑎𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑧𝑧𝑜, 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑛𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑚𝑖𝑐𝑎, 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑣𝑎 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑢𝑜𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑜𝑛𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑛 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑓𝑒𝑑𝑒. 𝐷𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑏𝑎𝑡𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑣𝑒 𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑠𝑝𝑟𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑜𝑠𝑡𝑎𝑐𝑜𝑙𝑖 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎𝑟𝑟𝑜, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑙𝑖𝑔𝑔𝑒𝑣𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑖𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑟𝑖𝑜, 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑔𝑙𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑖. 𝐶𝑎𝑑𝑢𝑡𝑖 𝑜 𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑖 𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑣𝑎 𝑑𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑎 𝑓𝑎𝑟 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑠𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑐𝑎𝑑𝑒𝑣𝑎 𝑠𝑢𝑙 𝑝𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑙𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑒𝑟𝑜𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎𝑡𝑜𝑔𝑙𝑖. 𝐿𝑢𝑚𝑖𝑛𝑜𝑠𝑜 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟𝑒.”

Fu proprio il Magg. Morelli che, in sede di interrogatorio presso la Commissione per l’Interrogatorio degli Ufficiali del R.E. Reduci di prigionia, quel 10 marzo 1944 tenuta a Maglie (Lecce), a narrare per primo le eroiche gesta di quei serventi dell’“Assietta” e a fare il nome di Barbadoro, avvalendosi del ben noto racconto sulla Caduta di Palermo scritto dal giornalista statunitense Jack Belden e pubblicato sulla rivista LIFE. Morelli, anch’egli ufficiale dell’Arma d’Artiglieria, mosso da una particolare ammirazione nei confronti di Barbadoro, fece in modo che le gesta del giovane di Sesto Fiorentino non venissero dimenticate, trasmettendo la copia dell’articolo alla commissione presieduta quel giorno dal Gen. di C.d’A. Gian Giacomo Castagna. E fu proprio il Morelli, andato a visitare il caposaldo di Valle Presti il giorno prima dello scontro a riportare le ultime parole rivolte dal S.Ten. Barbadoro a un ufficiale superiore del Comando Difesa Porto “N”, nelle quali il giovane affermava che avrebbe fatto da puntatore al pezzo e sarebbe rimasto sul posto fino all’ultimo”. Cosa che fece, resistendo ad oltranza sul posto fino alla morte, insieme ai suoi serventi.
A Sergio Barbadoro è stato realizzato un monumento, posto nella gola di Valle Presti, è stata intitolato il Largo Sergio Barbadoro nel quartiere di Pallavicino a Palermo ed è stata intitolata una lapide in sua memoria presso la ex-Caserma del 13° Rgt. Art. “Granatieri di Sardegna” (ormai soppresso) a Roma.
Nel 2022 il GRSSO, grazie ad alcune importanze testimonianze documentali e ad un lavoro quinquiennale, è riuscito a identificare il secondo caduto dello scontro, l’Artigliere Arcangelo Luciani e sta attualmente lavorando per identificare gli altri caduti.
𝑆𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑛𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑡𝑒𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑛𝑖𝑡𝑜, 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑆.𝑇𝑒𝑛. 𝐵𝑎𝑟𝑏𝑎𝑑𝑜𝑟𝑜 𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑖𝑝𝑜𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑀𝑎𝑔𝑔. 𝐸𝑟𝑛𝑒𝑠𝑡𝑜 𝐼𝑝𝑎𝑣𝑒𝑐.

IL GRSSO

DALLA VAL PUSTERIA ALLA CONCA D'ORO CV Btg. Mitr. Da Pos. G.a.F.Terza tappa del GRSSO Summer Tour, che questa volta vi p...
25/08/2023

DALLA VAL PUSTERIA ALLA CONCA D'ORO
CV Btg. Mitr. Da Pos. G.a.F.

Terza tappa del GRSSO Summer Tour, che questa volta vi porta in una delle postazioni occupate dal CV Battaglione Mitraglieri Da Posizione Guardia alla Frontiera del Ten Col. Giordano. Nato come unità Mitraglieri per il XV Settore di Copertura "Pusteria" del Vallo Alpino Settentrionale, con centro di mobilitazione a Brunico, il battaglione giunse dal Trentino in Sicilia tra la fine del 1941 e l'inizio del 1942, dislocandosi in provincia di Palermo alle dipendenze del Comando Difesa Porto "N" e della 208° Divisione Costiera. Dopo un periodo di costruzione e apprestamento delle opere difensive ( e probabile familiarizzazione con il clima e il territorio siculo), nel novembre 1942 il battaglione si attestò nelle postazioni da esso realizzate. La Guardia alla Frontiera aveva un nuovo compito: proteggere non solo le frontiere alpine, ma anche le coste, che per la Sicilia sono vere e proprie frontiere marittime. Postazioni fisse a prova di medi calibri, ben mimetizzate seguendo i canoni delle fortificazioni alpine, che è possibile trovare proprio qui in provincia di Palermo. Aggiungiamo al post le tracce dei fanti G.a.F., che dentro la postazione hanno deciso di ricordare ai posteri le loro origini trentine, incidendo i loro nomi, provenienza e data di nascita.
Ci riserviamo di omettere numerosi particolari che saranno presenti in una nostra futura pubblicazione.

Tappa 2 del GRSSO Summer Tour: 416^ Batteria CA da 76/40 – 80° Gruppo Art. CA – 22^ Legione MACA Prosegue il tour estivo...
21/08/2023

Tappa 2 del GRSSO Summer Tour: 416^ Batteria CA da 76/40 – 80° Gruppo Art. CA – 22^ Legione MACA
Prosegue il tour estivo del GRSSO, che non si ferma dinanzi al caldo e all’erba alta.
Il 17 agosto siamo andati in un luogo molto importante per il nostro membro Athos, la sua “casa”, uno dei primi luoghi che ha visitato e sui quali fa ricerche da oltre 15 anni, la 416^ Batteria CA sita in località CDL (PA). Successivamente a minuziosi studi documentali, abbiamo finalmente proceduto nella ricerca in situ mediante metal detector, per avvalorare alcune nostre ipotesi che saranno contenute in una prossima pubblicazione.
La 416^ Batteria CA da 76/40 era inquadrata nel contesto della difesa antiaerea della città di Palermo, alle dipendenze dell’80° Gruppo CA del Seniore Gaetano Caruso, a sua volta alle dipendenze della 22^ Legione Milizia Artiglieria Contraerea comandata dal Console Santini. Siamo attualmente a sconoscenza del comandante della batteria, ma sappiamo che al luglio 1943 il comando della batteria era del comandante interinale, il Capomanipolo (Tenente) Annibale Giannitrapani. La batteria era armata con 4 Cannoni da 76/40 R.M. Mod. 1916, affiancati da una mitragliera per la difesa antiaerea ravvicinata Saint Etienne Mod. 1907 di preda bellica francese. Dal punto di vista infrastrutturale, si costituiva su 4 vasche per i pezzi antiaerei, posto comando e stazione direzionamento tiro, riservette munizioni, postazione per aerofono/fotoelettrica, casermetta ufficiali e casermetta truppa. La batteria presentava anche un collegamento telefonico con il comando di gruppo sito in Palermo. A sbarco già avvenuto, a metà luglio ’43 la batteria ricevette una serie di ordini dal Comando Difesa Territoriale di Palermo e dal Comando 22^ Legione MACA sulle modalità di difesa dei cieli della città e sulle eventuali modalità di abbandono della batteria. Il 22 luglio 1943, infatti, la batteria si trovò in totale assenza di comunicazioni da parte dei comandi superiori e data la incessante notizia proveniente da fonti attendibili che il nemico aveva già occupato Palermo, il C.M. Giannitrapani, di concerto con il Centurione Luigi Barbieri ufficiale a disposizione del comando di gruppo., che si trovava presso la batteria per motivi amministrativi, decise di abbandonare la batteria e arrendersi agli statunitensi. Il personale della batteria si consegnò allo US Army presso il campo di prigionia allestito nella caserma comando del 22° Rgt. Art. Div “Aosta”, dopo aver consultato i locali CC.RR. *(dati tratti da fondo archivistico presso archivio dipendente dal Ministero della Difesa)*
La batteria purtroppo oggi versa in uno stato di totale abbandono, piena di detriti e schegge dovute ai bombardamenti alleati e allo scoppio delle riservette munizioni avvenuto durante l’inutilizzazione bellica della batteria attuata dal personale MACA. Ma tra i detriti, tra le centinaia di schegge e di bossolame esploso, sono affiorate alcune perle che saremo fieri di mostrarvi in apposita sede museale.
Ringraziamo Rosario, amico di Athos, per averci permesso di lavorare in questo splendido sito.
Alla prossima puntata del GRSSO Summer Tour.

GRSSO, diffidate dalle imitazioni e dai ricercatori dilettanti della domenica. La storia è importante, non rendiamola un semplice un fenomeno del web.
PER LA STORIA, CON LA STORIA

La competenza del GRSSO nella archeologia bellica è di fondamentale importanza per l'attività di ricostruzione storica d...
11/08/2023

La competenza del GRSSO nella archeologia bellica è di fondamentale importanza per l'attività di ricostruzione storica della Battaglia per Palermo, 21-23 luglio 1943. Questa mattina è stata bonificato un campo di battaglia avvalendosi di tecnologie avanzate e documenti provenienti da diversi archivi dipendenti dal Ministero della Difesa e dallo United States Defense Department. In futuro verranno mostrati gli interessanti reperti in apposita sede museale, tutti corredati di apposita descrizione e storia relativo al reparto che li ha adoperati. Si ringrazia la proprietaria per averci fatto accedere a questo esclusivo luogo privato.

FISCHER X DEUS X GRSSO

Il GRSSO sempre attivo! Oggi ricordiamo la presa della Portella della Torretta, avvenuta il 23 luglio 1943. La difesa de...
23/07/2023

Il GRSSO sempre attivo!
Oggi ricordiamo la presa della Portella della Torretta, avvenuta il 23 luglio 1943. La difesa dei passi montani era stata affidata al Comando Fronte a Terra della Difesa Porto "N", retto dal Col. Salvatore Di Stefano, che per il passo in questione decise di inviare all'inizio del giugno 1943 una compagnia dell'825° Btg. Complementi del Maggiore Mistretta, comandata dal Cap. Gatti e la 3^ Batteria del I Gruppo Obici da 100/17 " Assietta" del Maggiore Ipavec, comandata dal Ten. Tomei. Le unità si disposero in difesa controcarro sulla Rotabile che collegava Montelepre/Torretta con Palermo, forti della posizione di vantaggio sulla collina e delle postazioni in cemento a loro affidate dal Comando Difesa Territoriale di Palermo, tra cui il famoso "Castello" della foto copertina . Il comando del caposaldo fu affidato al Cap. Gatti. Il 22 luglio 1943, mentre avveniva lo scontro di Portella della Paglia, il caposaldo fu rafforzato da una compagnia del 539° Btg. Costiero in ripiego da Paparella (TP) , comandata dal Ten. Musesti. A causa della mancanza totale di collegamenti con i grandi comandi e gli ufficiali, i fanti e gli artiglieri, ignari dell'andamento del conflitto, rimasero in postazione fino al 23 luglio 1943, dopo che Palermo era caduta già il giorno prima. Le colonne esploranti della 2nd Armored Division, infatti, non avevano potuto raggiungere il loro caposaldo a causa di una interruzione sulla rotabile effettuata dal Comando Genio della Difesa Territoriale di Palermo. Il morale era basso e il vitto assente da oltre tre giorni. Quando un plotone di ricognizione dello Us Army salì da Palermo/Passo di Rigano in esplorazione, colse gli italiani alle spalle. Poiché tutte le armi controcarro e le mitragliatrici erano puntate in direzione opposta, il comandante del caposaldo, conscio che una difesa non poteva essere attuata con i soli moschetti, decise di arrendersi, evitando una inutile strage. Tutti i fanti e gli artiglieri ufficiali vennero catturati e smistati nei vari campi di prigionia provvisori a Palermo, tra cui quello nella Caserma del 22° Rgt. Art. "Aosta".

Numerosi dettagli sulla vicenda saranno contenuti in una pubblicazione futura del GRSSO.

23/07/2023

MONREALE, 22 luglio – La storia viene scritta dai vincitori. E’ un dato di fatto incontrovertibile e al quale ci siamo abituati accogliendo spesso supinamente quanto ci viene proposto.

Commemorazione della battaglia di Portella di Paglia, avvenuta proprio in questo luogo 80 anni fa, ove si fronteggiarono...
22/07/2023

Commemorazione della battaglia di Portella di Paglia, avvenuta proprio in questo luogo 80 anni fa, ove si fronteggiarono il Regio Esercito, unitamente ad un nucleo tedesco, e l'esercito americano.
Un incontro, questo odierno, dove abbiamo voluto fortemente, oltre commemorare i nostri caduti, il S.Ten. Barbadoro S. e Art. Luciano A., anche raccontare i fatti accaduti in quelle calde ore di 80 anni fa, ricordando anche i nomi di chi ha combattuto questa battaglia.
Ringraziamento forte a Anarti Palermo Sezione Provinciale e Federico Ganci per la collaborazione, oltre all'instancabile Claudio Burgio.
E un ringraziamento a tutti i presenti che hanno voluto onorare, con la loro presenza, questo anniversario.

Vi aspettiamo in tanti!
19/07/2023

Vi aspettiamo in tanti!

In occasione dell'ottantesimo anniversario dello scontro a fuoco di Portella della Paglia tra il Regio Esercito Italiano e lo US Army, occorso il...

80° Anniversario della Battaglia per Palermo 22 luglio 1943 - 22 luglio 2023Il GRSSO vi invita a partecipare alla cerimo...
18/07/2023

80° Anniversario della Battaglia per Palermo
22 luglio 1943 - 22 luglio 2023
Il GRSSO vi invita a partecipare alla cerimonia di commemorazione dei caduti e narrazione dello scontro di Portella Della Paglia - Valle Presti, che si terrà sabato 22 luglio alle 9:30, presso il monumento al S.Ten. Sergio Barbadoro MAVM.
Durante l'evento verranno svelati inediti retroscena dello scontro a fuoco, da parte del GRSSO.
Si ringraziano il Comune di Monreale, l'Osservatorio per lo Sviluppo e la Legalità "Giuseppe La Franca", Anarti Palermo Sezione Provinciale , AssoFante Palermo.
Si ringrazia Света Казак per la foto copertina dell'evento.

10/07/2023
Oggi il GRSSO ha avuto il piacere di incontrare il preparatissimo collezionista Giuseppe Nasta , proprietario della Nast...
06/07/2023

Oggi il GRSSO ha avuto il piacere di incontrare il preparatissimo collezionista Giuseppe Nasta , proprietario della Nasta Collection. Durante il proficuo incontro sono stati riscontrati numerosi interessi storici in comune e, pertanto, abbiamo deciso di unire le nostre forze per una attività di ricerca storica sempre più accurata. Siamo subito entrati in sintonia e crediamo che dalla collaborazione possano nascere una serie di interessanti progetti e iniziative per la promozione della cultura storico-militare in Sicilia.
Il GRSSO

Oggi è l'anniversario dell' Arma del Genio e vogliamo onorare tutti i genieri d'Italia ricordando gli uomini del 12° Rgt...
24/06/2023

Oggi è l'anniversario dell' Arma del Genio e vogliamo onorare tutti i genieri d'Italia ricordando gli uomini del 12° Rgt. Genio di Corpo d'Armata a Palermo, che tra il 1920 e il 1943 non solo hanno servito il Regio Esercito e l'Italia garantendo prontezza d'intervento e soprattutto i collegamenti telegrafici e telefonici, ma hanno aiutato la popolazione siciliana in tutte le calamità avvenute in quegli anni, dimostrando il loro spirito di sacrificio.
Onore ai d ' ⭐🇮🇹

18/06/2023

Una delle fortificazioni antisbarco in grotta del settore sorvegliato dal 423° Btg. Costiero del Maggiore Balduino Innocenti, facente parte del 133° Rgt. Fanteria Costiero della 208^ Divisione Costiera. Da notare la maestria con la quale è stata realizzata l'opera fortificata (seguendo i canoni delle circolari sulle difese costiere dello S.M.R.E., come la 3 C.S.M. del 1941) da parte degli zappatori alle dipendenze del Comando Genio della Difesa Territoriale di Palermo e del Comando Genio del XII C.d'A.

Un ringraziamento alla rivista Military&Militaria Magazine per averci dato l'opportunità di poter scrivere un articolo r...
07/05/2023

Un ringraziamento alla rivista Military&Militaria Magazine per averci dato l'opportunità di poter scrivere un articolo riguardante le nostre attività, tra cui la valorizzazione e il recupero del sito contraereo di San Martino delle Scale.
Grazie mille a Giuliano Artpapel Camilleri per aver scelto anche il nostro gruppo, in concomitanza con l'80° anniversario dell'operazione Husky

"Discorsi tra gruppi"P.M.3550Lettera inviata dal comando del XXI Gruppo da 105/28 al comando del C###IV Gruppo da 105/15...
08/04/2023

"Discorsi tra gruppi"

P.M.3550
Lettera inviata dal comando del XXI Gruppo da 105/28 al comando del C###IV Gruppo da 105/15 da P.C., costituiti entrambi dal 12°Raggruppamento Artiglieria di C.d'A., ex 12° Rgt. Art. Pesante Campale
Gennaio 1943
Archivio privato GRSSO

"FULGENT IGNIS"25° Reggimento Artiglieria Div. "Assietta" Battaglia di Sicilia, 1943Collezione Privata GRSSO
06/04/2023

"FULGENT IGNIS"
25° Reggimento Artiglieria Div. "Assietta"
Battaglia di Sicilia, 1943
Collezione Privata GRSSO

Buonasera.Grazie alla gentile concessione, da parte del proprietario dell'area, siamo entrati per la prima volta dentro ...
29/03/2023

Buonasera.
Grazie alla gentile concessione, da parte del proprietario dell'area, siamo entrati per la prima volta dentro questa postazione sita nel comune di Ficarazzi, a ridosso delle strada statale 113.
Questa postazione è mascherata da edificio tecnico, nello stile futurista tipico del periodo nella quale fu edificata.
A differenza di molte altre postazioni, questa si sviluppa in altezza, contando ben 4 piani:
piano superiore, probabilmente alloggio per soldati, con due finestre circolari direttamente affacciate sulla strada;
camera di combattimento, ad altezza strada, che presenta tre feritoie di cui una ancora presenta la freccia direzionale di tiro (purtroppo è stato asportato il plinto);
due piani consecutivi a scendere, presumibilmente adibiti a deposito.
Tutti i locali sono collegati con una scala interna in cemento.
Considerando i rifiuti e lo sterco di colombe depositati lungo questi anni, la struttura si presenta in ottimo stato e al contempo abbiamo potuto capire l'importanza del mimetizzarsi nell'ambiente circostante: la postazione ancora oggi risulta essere difficile da individuare se osservata in lontananza. Ciò fa riflettere sulla ottime competenze del Comando Genio del Comando Difesa Territoriale di Palermo e dell'Ufficio Fortificazioni del XII Corpo d'Armata che progettarono queste strutture.
Ringraziamo Emanuele Maida e Giuseppe Longo per l'impegno nel voler recuperare questa struttura.

Sempre al lavoro sul materiale presente nell'Archivio Foto-Documentale della Collezione Privata GRSSO 🖊📄🗄🗂XII Corpo d'Ar...
12/03/2023

Sempre al lavoro sul materiale presente nell'Archivio Foto-Documentale della Collezione Privata GRSSO 🖊📄🗄🗂

XII Corpo d'Armata
1940
PALERMO

Cartolina Reggimentale del 75° Reggimento Fanteria "Napoli". Viaggiata, spedita da Siracusa nel 1938. Archivio documenta...
11/02/2023

Cartolina Reggimentale del 75° Reggimento Fanteria "Napoli". Viaggiata, spedita da Siracusa nel 1938.
Archivio documentale della collezione privata GRSSO

"MEGLIO VOI CHE NOI..."Tutti noi – alcuni appassionati dilettanti, altri veri studiosi – siamo accomunati dall'abitudine...
19/01/2023

"MEGLIO VOI CHE NOI..."

Tutti noi – alcuni appassionati dilettanti, altri veri studiosi – siamo accomunati dall'abitudine di individuare strutture ed edifici che hanno subito un bombardamento aereo durante la seconda guerra mondiale. Ferite che parlano di quegli avvenimenti ormai remoti, la cui lontananza nel tempo è spesso sottolineata dalla vicinanza di strutture ed edifici moderni.
Ci sono però delle rare volte in cui quelle pagine di storia fatte di pietra e cemento prendono vita grazie ad aneddoti. È successo oggi a me mentre ero in visita al cimitero dei Rotoli di Palermo, un luogo dalla immensa pianta semicircolare che sorge alle pendici del Monte Pellegrino, ai piedi di un'alta e ripidissima parete calcarea.
Dopo avere osservato per un po' una stele con quattro fasci littori, eretta in memoria dei combattenti ungheresi del primo conflitto mondiale morti nei campi di prigionia in Sicilia (uno era a Monreale), mi sono voltato.....ed ecco la seconda guerra mondiale, finita per noi siciliani ottant'anni fa con lo sbarco degli alleati, venirmi incontro con la prepotenza delle immagini e delle parole.
Le immagini erano quelle del muro perimetrale del cimitero, vistosamente danneggiato da schegge di bombe sganciate su Palermo fra la fine del 1942 e il luglio 1943.
Le parole, quelle dell'aneddoto che il nostro amico Carlo Barbieri mi aveva raccontato non molto tempo fa.
In quel periodo suo padre, Luigi Barbieri, comandava la batteria contraerea di Pizzo Volo dell'Aquila, situata proprio sul bordo della parete che mi sovrastava in quel momento. La postazione era fatta di continuo oggetto di bombardamenti da parte delle fortezze volanti angloamericane, e di mitragliamenti e spezzonamenti da parte dei loro caccia di scorta che cercavano di neutralizzarla. Per fortuna molte delle bombe mancavano il bersaglio e finivano sul cimitero sottostante, e il comandante Barbieri le accompagnava con le parole: "MEGLIO VOI CHE NOI".
Una frase che detta oggi, in un momento in cui il ricordo collettivo della guerra vissuta è scomparso, può sembrare irrispettosa o addirittura indurre una risata; ma per chi stava vivendo allora quelle forti emozioni, per chi poteva perdere la vita da un momento all'altro, esprimeva solo una logica in cui c'era poco posto per la pietà: meglio pensare a sopravvivere che occuparsi di chi la propria vita l'ha già persa.
Ho pensato "Eccomi qua, comandante Barbieri, nel posto in cui esplodevano le bombe destinate a lei e ai suoi uomini che da lassù tentavano ottant'anni fa di proteggere questa nostra città. Grazie per averci provato. E grazie a Carlo Barbieri per questo aneddoto che ha voluto condividere con noi. A Carlo Barbieri che non sarebbe nato se qualcuna di quelle bombe avesse raggiunto i vivi lassù anziché i morti quaggiù."

Indirizzo

Monreale
90046

Sito Web

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