19/07/2022
Oggi è una giornata da ricordare per la climatologia europea, e i motivi per farlo non sono per niente positivi.
Solo in Francia sono stati stracciati quasi CENTO record storici di temperatura, in alcuni casi con delle differenze di 4-5 gradi rispetto ai record precedenti, valori totalmente folli e clamorosi.
E non è finita qui: domani l'onda di calore che ha dapprima investito pesantemente Portogallo e Spagna con temperature in vaste aree comprese tra i 43 e i 47 gradi, picco raggiunto in Portogallo, vedrà la sua massima espressione su Francia e Inghilterra dove alcune previsioni per la prima volta mostrano temperature oltre i 40 gradi, oltre QUINDICI gradi sopra le medie del periodo. Di fronte a scarti così elevati, è normale chiedersi se un simile evento possa essere ritenuto compatibile con quelli che hanno costruito la climatologia di questa regione europea. Ebbene, i dati sono inequivocabili: siamo di fronte a valori di temperatura che cadono abbondantemente al di fuori della statistica climatica del vecchio continente.
E in Italia? Al momento siamo stati toccati più o meno marginalmente dal grande caldo, nonostante si siano già toccati quasi i 40 gradi in vaste aree della pianura padana. Mercoledi avremo una recrudescenza del caldo e iniziera' la fase piu' bollente.. Da una prima stima, si può pensare che sull’Italia temperature massime tra i 35 e i 40 °C possano essere quelle più frequenti specie sulle aree interne prima del Centro-Nord e poi anche del Sud, con picchi localmente superiori non esclusi ma che andranno valutati più avanti, alla luce dei calcoli più affidabili che saranno effettuati della modellistica numerica a scala locale.
Una situazione del genere deve far riflettere anche i negazionisti più estremi che cercano foto di neve a 4500 metri o che pescano disperatamente una manciata di record di freddo in altre parti del mondo per supportare le loro pseudoteorie senza fondamento scientifico.. Simili condizioni sono devastanti per la salute, per le nostre montagne con ulteriore colpo al cuore dei ghiacciai, rendono ancora più estrema la siccità e con essa il rischio di incendi che stanno già colpendo vaste zone di Francia o Spagna.
Matteo
Sulla base delle previsioni di Andrea Corigliano
Grafica e dati: Scott Duncan