24/02/2024
L'Arabia Saudita ha recentemente tolto il velo su "The Red Sea", una nuova e splendida meta turistica che si affaccia sulle acque cristalline del Mar Rosso, promettendo un'esperienza di lusso senza precedenti e un impegno verso la sostenibilità ambientale. Questo ambizioso progetto si inserisce nel quadro dei piani di sviluppo del paese mirati al 2030 e si estende su un'area di circa 500 km a nord di Gedda. Un vero e proprio paradiso sta nascendo in un arcipelago di 90 isole, delle quali soltanto 22 saranno destinate all'ospitalità, in un contesto dove la natura regna sovrana, ospitando uno degli ultimi reef corallini immacolati del pianeta. La visione è quella di trasformare l'area in un esempio di turismo carbon negative.
Non lontano dalle sponde egiziane e giordane, ma con una proposta di lusso che si distingue nettamente, l'Arabia Saudita sta investendo per rendere "The Red Sea" il nuovo punto di riferimento per chi cerca un'esperienza esclusiva. Attraverso Red Sea Global, una compagnia sotto il completo controllo del Fondo pubblico di investimento saudita, è stato dato il via alla realizzazione di questa maxi destinazione turistica. Già nel 2023, i primi visitatori hanno avuto l'opportunità di soggiornare in due hotel di punta, il Six Senses Southern Dunes e The St. Regis Red Sea Resort, frutto della creatività di rinomati studi di architettura.
Mentre il Six Senses offre un'esperienza unica, immersa nelle dune del deserto e progettata da Foster + Partners, The St. Regis, opera di Kengo Kuma & Associates, si ispira alla bellezza della barriera corallina e del paesaggio desertico circostante, offrendo un lusso sostenibile su un'isola incontaminata raggiungibile solo via mare. Entrambi gli hotel rappresentano solo l'inizio di un progetto che vedrà, entro la fine del 2025, l'apertura di altri 13 hotel, segnando il completamento della prima fase di sviluppo.
"The Red Sea" non è solo un luogo dove il lusso incontra la natura, ma anche un modello di sostenibilità. Con l'obiettivo di preservare e migliorare gli ecosistemi locali, il progetto punta a una sostenibilità energetica del 100%, grazie all'installazione di 760.000 pannelli fotovoltaici e al divieto di plastica monouso. La conservazione della biodiversità è al centro dell'attenzione, con aree designate alla protezione ambientale e limiti rigorosi sull'accesso alle isole per preservare il fragile ecosistema marino, che ospita coralli, pesci e specie a rischio di estinzione.
All'orizzonte del 2030, "The Red Sea" si prefigura come una destinazione completa, capace di offrire non solo 50 hotel di lusso ma anche marina, campi da golf, e un nuovo modello di turismo responsabile. La promessa è quella di un futuro in cui lusso e rispetto per l'ambiente si intrecciano, offrendo ai visitatori un'esperienza indimenticabile nel rispetto della natura che li circonda. Un'impresa che non solo trasformerà il panorama turistico del Mar Rosso ma che si propone di essere un esempio virtuoso per il mondo intero.
Nella foto: Shura Island