Circle of Hannibal-Little St. Bernard Pass

Circle of Hannibal-Little St. Bernard Pass Tracing General Hannibal's path
By The Phoenicians Progetto Archeo Cuisine

10/12/2022

LA THUILE E: IL CERCHIO "MAGICO" DEI SALASSI
Molti e molti anni fa, nell’età paleolitica, il nostro paese era tutto ricoperto dal ghiaccio che arrivava fino ad Aosta e forse anche fino ad Ivrea. Nell’età mesolitica, mentre il ghiacciaio stava ritirandosi, qualche uomo primitivo cominciò a popolare il nostro paese. Nell’età neolitica, senz’altro la nostra Valle e quindi anche LA THUILE era abitata da uomini primitivi che sapevano già lavorare la pietra. Poi, verso il 1200 a.C. arrivarono i salassi, un popolo la cui origine è incerta. C’è chi dice che erano Celti, c’è chi dice che erano Liguri; nessuno lo sa con precisione. Il loro capo era Cordélus. I Salassi credevano in un solo dio che si chiamava Penn. A questo dio sono state dedicate le Alpi Pennine. I Salassi non hanno lasciato tracce della loro esistenza, ma vicino a LA THUILE, al colle del Piccolo San Bernardo, c’è un cerchio di pietre chiamato “CROMLECH”. Sembra che esso fosse già stato costruito prima dell’arrivo dei Salassi, ma nessuno lo può sapere, perché i Salassi non conoscevano ancora l’alfabeto e non hanno lasciato scritti. Però una cosa è certa: se i Salassi non hanno costruito il cromlech, certamente l’hanno usato. I druidi, sacerdoti della religione druidica, si riunivano lì per i loro riti religiosi e i capi delle tribù anche si riunivano in quel luogo per discutere le leggi e per decidere le battaglie. Nel mezzo del cromlech, sembra che ci fosse un dolmen, ma di questo non è rimasta adesso nessuna traccia. Il cerchio non è preciso: misura m. 71 per 72 di diametro ed è formato di pietre grezze (menhir) a metà conficcate nel terreno. Le pietre distano tra loro da un minimo di metri due ad un massimo di metri sedici e settantacinque. Quest’ultima distanza è così grande perché il cromlech è tagliato in metà dalla strada nazionale e per forza hanno dovuto levare qualche menhir e probabilmente anche il dolmen. Molti menhir sono lunghi e non tanto spessi, altri sono molto spessi e bassi e qualcuno si vede appena perché è sprofondato nel terreno. Sul dolmen probabilmente i druidi sacrificavano qualche animale, frutto della loro caccia. Si dice che un archeologo, scavando, trovò sotto terra delle grossa ossa di animale e disse che erano di elefante. Allora penso che fu per quello che il cromlech fu chiamato “cerchio d’Annibale”. Ancora adesso tutti i vecchi di LA THUILE lo chiamano così. Ma secondo me quelle ossa non erano altro che qualche avanzo dei sacrifici che i Salassi facevano al dio Penn. Non sembra infatti che Annibale sia passato dal Piccolo San Bernardo. Tutt’intorno al cromlech, tra un menhir e l’altro, si intravede ancora una specie di piccolo fossato. Forse i Salassi non potevano attraversarlo perché senz’altro l’interno del recinto doveva essere considerato zona sacra. Chi oltrepassava quel fossato commetteva forse un sacrilegio. I menhir del cromlech sono ora quarantasei ed alcuni sono proprio belli, come quelli che si vedono sui libri. Chissà come era LA THUILE al tempo dei Salassi! Perché senz’altro dovette essere abitata, se a così poca distanza c’era una costruzione così importante come il cromlech. Forse era un villaggio di capanne di legno e di paglia o forse i salassi andavano a ripararsi nelle grotte naturali. Il Mont du Parc ad esempio è pieno di caverne lunghissime e buie. Noi vorremmo andare ad esplorarle, ma è troppo pericoloso entrarci.
Firmato:I bimbi delle scuole elementari

09/12/2022

"Alpibus aeriis, ubi Graio numine pulsae
descendunt rupes et se patiuntur adiri,
est locus Herculeis aris sacer: hunc nive dura
claudit hiemps canoque ad sidera vertice tollit."
- Petronio, Satyricon 122

Buongiorno :) E' iniziata bene la vostra settimana o già siete in attesa del nuovo fine settimana?

Se non avete mai fatto latino probabilmente vi starete chiedendo cosa significa questo piccolo frammento del Satyricon di Petronio. Beh, significa... "Perché andare a cercare i luoghi sacri neolitici in paesi lontani quando ne abbiamo anche in Italia?". Ok, non significa esattamente questo ma potremmo comunque sintetizzarlo in questo modo (Io risponderei comunque "Perché finché posso vado lontano, poi quando inizierò a far più fatica farò mete più vicine". E voi?) Forse non molti lo sanno, ma sul colle del Piccolo San Bernardo, in Val d'Aosta, esiste un luogo alquanto suggestivo. Si tratta di un cromlech, cioè un luogo composto da pietre poste nel terreno, situato alla considerevole all'altezza di quasi 2200 metri, quasi a sfidare la frase "Gli esseri umani hanno conquistato le montagne solo recentemente" che ogni tanto si sente in riferimento all'occupazione umana dei territori. E' vero, ma ci sono luoghi che fanno eccezione. E questo cromlech è uno di quelli.

La sua datazione vaga tra III e II millennio a.C. e, nonostante appaia citato proprio nelle parole di Petronio, la sua riscoperta è avvenuta solo recentemente (XX secolo). Oggi non rimane che una parte dell'originale cromlech che al suo centro doveva forse possedere, così come citato nelle fonti, un dolmen (Una tomba megalitica). Oggi, delle originarie pietre, è possibile osservarne solo quarantasei, ma la passata costruzione di una strada potrebbe averne eliminate molte di più. Oggi è possibile osservare il solstizio d'estate tramite tre pietre di dimensioni maggiori allineate al punto in cui il sole tramonta in quel giorno. Un campo dell'archeologia, l'archeoastronomia, studia allineamenti simili in questo e molti altri monumenti analoghi. Nonostante questo non è possibile, in base alle conoscenze attuali, sapere se le tre pietre non furono aggiunte in seguito da altre popolazioni oppure vennero poste direttamente dai costruttori originari.

L'identificazione di questo sito con alcune citazioni nelle fonti romane pare essere sicura e si sta ancora discutendo se il grosso sperone di porfido, posto molto vicino e sul quale oggi sorge la statua di San Bernardo, facesse parte del monumento oppure no. Nonostante questo è conosciuto come Columna Jovis (Colonna di Giove) e sembrerebbe che, in epoca romana, sopra di esso si trovasse un grande rubino chiamato "Occhio di Giove". Una cosa interessante da notare è che questo cerchio, uno dei più importanti (quanto forse sconosciuto ai più) a livello europeo con i suoi circa 80 metri di diametro, è posto esattamente sulla spalla del valico del Piccolo San Bernardo, dove oggi si trova il confine tra Italia e Francia in quanto naturalmente ben definito.

E per chi si stesse ancora chiedendo la traduzione del verso iniziale...
"Sulle altissime Alpi sconfitte dal Greco divino,
dove i sassi si abbassano e cedono il passo a chi sale,
lì c'è un luogo che a Eracle è sacro: dura neve lo copre
d'inverno e su fino al cielo lo innalza con bianca vetta."
[Marco]

Foto di Genevieve Romier [CC BY 2.0]

Indirizzo

Via Del Thovex, 64 La Ruine
Morgex
11017

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Circle of Hannibal-Little St. Bernard Pass pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Circle of Hannibal-Little St. Bernard Pass:

Condividi


Altro Morgex agenzie di viaggio

Vedi Tutte