CAT - Cultural heritage Archaeology & Tourism

CAT - Cultural heritage Archaeology & Tourism Archeologa, ma anche progettista culturale e guida turistica. Qui condivido pensieri ed iniziative. Vivo a Napoli. Il mio sguardo è aperto al mondo.
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Mi chiamo Caterina e da qui viene il nome CAT, che in inglese è anche l'acronimo dei settori di cui mi occupo: Culture, Archaeology and Tourism. Sono archeologa, specializzata nel settore del management e della comunicazione del patrimonio culturale e sono anche guida turistica: le tre cose vanno insieme perché il mio obiettivo è proprio quello di avvicinare il pubblico alla conoscenza del passato

e del patrimonio storico artistico. Questa pagina nasce dal desiderio di condividere riflessioni, esperienze ed eventi legati al mio lavoro, per avvicinare chiunque di voi vorrà alla conoscenza del patrimonio culturale. Mi auguro che questa pagina vi piaccia e che possa essere uno strumento per entrare in contatto!

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My name is Caterina, and this is why this page is CAT, it is also the acronym of my fields of expertise: Culture, Archaeology and Tourism. I am an archaeologist and PhD in management of cultural heritage, but I am also a tour guide: the three things go together because my professional aim is to make cultural heritage accessible to everyone. The idea of this page is based on the desire to share ideas, events and experiences related to what I love the most: the world of cultural heritage and tourism. I am based in Naples, in Italy, but my perspective is global

I hope you will enjoy this page and that through this tool we will get in touch!

26/10/2021

La famosa Netflix della Cultura ha 50.000 iscritti, che sì, sono davvero pochissimi. Ed è costata 20 milioni di euro, altri 10 dovrebbero arrivare dal Recovery Fund.
Più che ITsART , ITsFLOP.
La cosa drammatica è che lo avevamo predetto tutti. Che enorme spreco di soldi per un settore che avrebbe avuto bisogno di ben altro.

Cose belle che fanno bene al cuore
07/08/2021

Cose belle che fanno bene al cuore

Servizio di Oscar De Simone

01/08/2021

L'imbarazzante siparietto tra Draghi e Franceschini al Colosseo in occasione del G20 della cultura (!) è il corollario dello smantellamento delle Soprintendenze degli ultimi anni. Niente da aggiungere.

18/07/2021

È di questi giorni la notizia dell'incendio di una gradinata in legno, inagibile da anni, all'interno dell'Anfiteatro Flavio, a , parte del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Parco Archeologico Campi Flegrei

Ho aspettato di riflettere per commentare. Lavoro dall'interno in due siti importanti della Campania e so quanto sia facile criticare dall'esterno, puntare il dito quando accade qualcosa e prendersela con chi spesso eredita situazioni incancrenite da anni nelle quali per realizzare qualcosa di semplice si devono smuovere montagne. Quindi, io proprio non me la sento di criticare il direttore, il cui entusiasmo e la cui competenza ho avuto modo di conoscere negli ultimi due anni e, anzi, gli esprimo solidarietà per le sfide enormi che questo Parco, tanto straordinario quanto difficile, gli pone davanti.

Però non possiamo non dire che quanto successo sia grave. Perché quegli spalti erano lì, a marcire, da anni. E perché il nostro patrimonio non è fatto solo dai grandi siti nei quali, con toni trionfalistici, ogni giorno si annuncia una scoperta, una mostra, un nuovo record di visitatori raggiunto. È fatto di tanti, centinaia, di siti dove, per mancanza di risorse e personale, non si riesce a smontare una pedana inagibile, a fare manutenzione del verde, a restaurare un pavimento, a manutenere un impianto elettrico, a garantire un'apertura. E questo riguarda soprattutto i siti meno noti e, spesso, che non hanno l'autonomia.

E quindi queste notizie ci devono continuare a scandalizzare. Senza facili processi e semplificazioni. Ma dobbiamo continuare a chiederci che tipo di modello vogliamo per la gestione del nostro immenso patrimonio che, ricordo sempre, nessuno ci obbliga a conservare nella sua interezza. Perché quanto successo è grave, non è un incidente, è il frutto di decenni di incuria - alla quale sicuramente ora nel sito specifico si sta ponendo rimedio - che vediamo ogni giorno in tanti piccoli luoghi del nostro territorio.

Riflettiamo, tutto qui

Ministero della cultura Dario Franceschini - pagina ufficiale International Council on Monuments and Sites (ICOMOS) ICOM Italia

Giochi di luce a Baia, nel Parco Archeologico Campi Flegrei
09/07/2021

Giochi di luce a Baia, nel Parco Archeologico Campi Flegrei

05/07/2021

Palazzo Fuga, il cosiddetto Albergo dei Poveri, situato in Piazza Carlo III a Napoli è oggetto di grande attenzione, in vista di ingenti finanziamenti che dovrebbero arrivare dal Governo per la sua riqualificazione.

Si tratta in effetti di uno degli edifici più grandi d'Europa che mai ha avuto completamento e la cui riqualificazione indubbiamente servirebbe a cambiare volto radicalmente a tutta l'area di Piazza Carlo III.

Sento, da più parti, questa idea di lanciare il "Louvre napoletano", "il museo più grande d'Europa", esponendo quanto si trova al momento nei depositi dei grandi musei napoletani.

A parte l'orrore della definizione, non mi è chiaro da chi arrivi questa proposta, ma davvero a Napoli abbiamo bisogno di un altro museo? E che Museo sarebbe un museo nato dai depositi di altri musei? O si rivede completamente la distribuzione delle collezioni, mettendo in discussione istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli e il Museo e Real Bosco di Capodimonte (e mi parrebbe una follia - oltre che un incubo amministrativo) o non so proprio che senso avrebbe. Certo a Napoli manca un "museo della città" e sarebbe bello averlo, ma la struttura è talmente grande che mi pare riduttivo pensare solo ad un museo.

Penso, invece, che nulla contribuisca alla riqualificazione di un'area quanto la presenza di giovani. E mi chiedo se non sia troppo utopico immaginare residenze per studenti fuori sede e stranieri (cosa che tra l'altro in città manca), una sorta di campus con biblioteche, auditorium e spazi creativi aperti a tutta la cittadinanza.

Io ci penso da tempo e non riesco ad immaginare soluzione diversa.

Ministero della cultura Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli

Invito tutti a firmare questa petizione. Che la crisi non sia pagata dal settore culturale e che l'università torni ad e...
29/06/2021

Invito tutti a firmare questa petizione. Che la crisi non sia pagata dal settore culturale e che l'università torni ad essere un luogo di formazione degli individui e non solo di profitto.

4719 signatures are still needed! Save Sheffield's Archaeology Department

23/06/2021

Avrete forse letto che rischia di finire nella dell' UNESCO. Cosa vuol dire?

Allora, partiamo dall'inizio. Venezia è un UNESCO site (sito UNESCO patrimonio dell'umanità). In questa lista non ci si finisce per riconoscimento dall'alto. Ciascun paese può scegliere di candidare un sito di interesse naturale o culturale (spesso su iniziativa di comitati locali), la candidatura deve poi essere accettata dall'UNESCO che da il riconoscimento ai siti che rispondono a determinati criteri. È quindi una scelta ed una richiesta diventare world heritage site.

Perché lo si fa? Perché si ritiene dia prestigio e visibilità. Non si ricevono soldi, anzi tendenzialmente tanti vincoli e regole da rispettare.

Tendenzialmente sono i paesi occidentali a fare richiesta, ci sono paesi a cui questo riconoscimento interessa poco o niente. L'Italia, che crede molto nell'essere brandizzata come paese dell'arte e quindi ad attrarre turismo, ci tiene tantissimo (e qui potrebbe partire un capitolo a parte sulla retorica senza senso sull'Italia che detiene la più alta percentuale al mondo di patrimonio culturale, che è tutta un equivoco).

Ora, se non si rispettano i criteri per cui il riconoscimento è stato dato, si finisce nella Danger List, che è una sorta di lista dei cattivi, ovvero ti da cattiva reputazione. Il passo successivo è la revoca del titolo.

A volte è una scelta consapevole. La Germania, ad esempio, aveva un sito nella lista dei siti patrimonio dell'umanità per il suo valore paesaggistico, ha preferito perdere il riconoscimento in favore della costruzione di un ponte. Scelta più che legittima e qui potremmo aprire un capitolo a parte.

Venezia rischia di finire in questa Danger List perché la sua tutela non è garantita e questo anche a causa delle grandi navi che continuano ad entrare in laguna. Allora, cos'altro deve succedere per capire che, almeno in luoghi tanto delicati, si deve cambiare modello turistico?

Se l'Italia ritiene i riconoscimenti UNESCO tanto importanti per la promozione del paese, non può permettersi che Venezia finisca nella Danger List e di ignorare questo ennesimo appello ad una gestione più sostenibile di questa delicata città, che dovrebbe appartenere ancora ai suoi cittadini. Che sia la volta buona per fermare le navi nella laguna!

Lo dice ICOM
15/06/2021

Lo dice ICOM

𝗣𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗺𝘂𝘀𝗲𝗮𝗹𝗶: 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝗽𝗮𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗮𝗴𝗮𝘁𝗼 | 𝗟𝗮 𝗥𝗮𝗰𝗰𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗜𝗖𝗢𝗠 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮

ICOM Italia esprime forte preoccupazione per la diffusione del lavoro sottopagato o non pagato nei musei e invita le amministrazioni pubbliche e tutti i datori di lavoro a riconoscere le specifiche competenze professionali e a corrispondere compensi adeguati alle funzioni richieste, come previsto dalla nostra Costituzione, a tutela della dignità umana dei lavoratori e nel rispetto del principio di equità di trattamento a fronte di analoghe mansioni svolte.

Leggi la raccomandazione completa 👇🏼
http://bit.ly/ICOMIT_RaccLavoro

𝘍𝘰𝘵𝘰: 𝘊𝘢𝘴𝘢 𝘥’𝘈𝘳𝘵𝘦 𝘍𝘶𝘵𝘶𝘳𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘋𝘦𝘱𝘦𝘳𝘰

A Napoli è nata una bella iniziativa, divenuta una realtà nazionale, si chiama Affido Culturale ed il soggetto capofila ...
13/06/2021

A Napoli è nata una bella iniziativa, divenuta una realtà nazionale, si chiama Affido Culturale ed il soggetto capofila è il Pio Monte della Misericordia (pagina ufficiale) .

In pratica, grazie ad una rete di 25 realtà, tra enti del terzo settore e luoghi di cultura, famiglie che hanno il tempo, i mezzi e l'abitudine di frequentare luoghi di cultura, attraverso lo strumento dell'affido familiare, possono portare in visita bambini di altri nuclei familiari.

Un'ottima iniziativa di inclusione sociale e socializzazione che vede al centro il
.
Sono contentissima che il CSI Gaiola Onlus con cui lavoro ne faccia parte.

Vi invito a visitare il sito, perché è un'esperienzainteressante: https://affidoculturale.org/

Affido Culturale (AC) è un progetto che si apre all'esterno, grazie alla volontà di tessere nuove relazioni e di stipulare solidi Patti educativi, selezionato da Con I Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. È stato ideato da un soggetto capofila, il Pio M...

A volte questo movimento, sempre molto attivo, lo trovo pretestuoso. Stavolta hanno ragione: il sistema di accesso al Mi...
11/06/2021

A volte questo movimento, sempre molto attivo, lo trovo pretestuoso. Stavolta hanno ragione: il sistema di accesso al Ministero, in gravissimo sotto organico, va rivisto.

"AL MINISTERO SI ENTRA SOLO PER CONCORSO": quante volte l'abbiamo sentito ripetere?

Oggi sono state pubblicate le prime graduatorie della selezione che porterà 500 persone, individuate attraverso i centri per l'impiego, a lavorare come custodi per il Ministero della cultura. Una selezione contestatissima fin dall'inizio: ma come, chi ha studiato anni e anni viene ignorato dal Ministero, e invece si assume personale non qualificato senza concorso, con una veloce prova d'idoneità?
Fin dall'inizio però noi abbiamo spiegato che la guerra tra poveri non ci interessa: in un Ministero che funziona c'è spazio per ruoli non specializzati, c'è spazio per persone che hanno studiato poco, molto, moltissimo, ognuna con compiti diversi e specifici. Peccato che tutto questo nel MiC, dove abbiamo pochissimi gradini (custodi, assistenti all'accoglienza e vigilanza, funzionari, con differenze di stipendio ridicole) oggi non succeda. 👉 https://www.facebook.com/miriconoscibeniculturali/posts/2587514718198087

Poi sono passati due anni, e mentre queste assunzioni procedono, i concorsi per ruoli più specializzati sono congelati, o spariti dai radar. E ciò non può che far aumentare la rabbia di chi aveva scelto il Ministero della Cultura come professione a cui aspirare.
Ma oggi vogliamo soffermarci su un altro aspetto: non è vero che nella Pubblica Amministrazione si entra solo per concorso, esistono già diverse selezioni legali per assunzioni che derogano a quella regola costituzionale. E quindi dobbiamo decidere che fare: riformare i concorsi, renderli più funzionali, meno escludenti, meno costosi e farraginosi, ed evitare situazioni come questa, in cui chi sta affrontando il concorso è in attesa da due anni; oppure riformare l'intero sistema delle assunzioni nella pubblica amministrazione, e quindi evitare situazioni come quelle che si verranno a creare, di personale esternalizzato specializzato, che lavora nello stesso museo da dieci o vent'anni, che si troverà affiancato (o peggio sostituito) da colleghi meno qualificati assunti perché in situazioni di difficoltà economica.

Noi non abbiamo una ricetta univoca per sbloccare questo macello trentennale, ma sappiamo che dobbiamo avere il coraggio di riflettere e dibatterne, perché il Ministero della Cultura sta collassando su sé stesso e cambiare (quasi) tutto è l'unico modo per non uscirne travolti.

Questa iniziativa del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è davvero bella.Un'idea realmente inclusiva, non finalizza...
06/06/2021

Questa iniziativa del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è davvero bella.
Un'idea realmente inclusiva, non finalizzata a far numero di visitatori, ma a rendere il museo un luogo di grande funzione civica, dove il patrimonio culturale diventa strumento terapeutico e di azione sociale.
Come dovrebbe essere, sempre.
Grazie al Museo per quest'iniziativa che ispira a fare altrettanto.

Domani a Napoli riapre l'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola CSI Gaiola Onlus. Le aree marine protette sono lu...
04/06/2021

Domani a Napoli riapre l'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola CSI Gaiola Onlus. Le aree marine protette sono luoghi importanti, spesso anche ricchi di storia come il Parco Archeologico Sommerso di Baia e appunto il Area Marina Protetta Parco Sommerso Di Gaiola . Ricordiamoci però che non sono solo luoghi dove andare a fare il bagno, ma dove si tutela e si può conoscere la ricchezza del nostro immenso patrimonio storico e naturalistico. Entriamo sempre in punta di piedi. E questo vale sempre quando andiamo al mare.

02/06/2021

Per far ripartire il turismo, il ministro Massimo Garavaglia propone, in occasione di una visita al Parco archeologico del Colosseo, di dare un premio a chi visiterà nel minor tempo possibile i siti UNESCO italiani.
Durante il lockdown si stava finalmente parlando di valorizzare non solo i grandi attrattori ma soprattutto i siti meno noti e spesso ritenuti a torto "minori", le aree interne, di abbandonare la ricerca spasmodica dei grandi numeri, di rendere il turismo più sostenibile passando, inevitabilmente, per una conoscenza più profonda dei territori, di turismo lento.

Mi fa piacere che, come ad ogni inizio anno, si sono fatti tanti buoni propositi che si stanno velocemente dimenticando.

26/05/2021

La mia città, Napoli, è tappezzata di cartelloni che pubblicizzano l'ennesima "esperienza immersiva", stavolta su Claude Monet.
Ora, non voglio essere snob. Ma di cosa stiamo parlando?
Queste "mostre" sono operazioni puramente commerciali. Legittime? Assolutamente sì, ma con l'arte non hanno nulla a che vedere.

In breve si tratta di questo: si costruisce un prodotto partendo da un artista molto noto e popolare, le cui opere sono amate, familiari e tendenzialmente impressioniste o espressioniste.
L'esperienza poi consiste in entrare in un luogo dove sono proiettate immagini ad alta risoluzione dei dipinti dell'artista in questione, per dare l'impressione di essere "dentro l'opera" qualsiasi cosa voglia dire.

Gli eventi vengono ripetuti in batteria in giro per il mondo senza nessun legame con i luoghi dove si espone. Non c'è nemmeno un'opera originale esposta. E Monet avrebbe voluto che si guardassero le sue opere, credo
Tendenzialmente il biglietto d'ingresso è costoso.

La "mostra" in questione a Napoli viene organizzata nella Chiesa di San Potito, un luogo splendido che avrebbe bisogno di essere apprezzato e restaurato, compreso e non di ospitare eventi che nulla hanno a che fare con il luogo.

Vedere una cosa del genere non significa apprezzare l'opera di un'artista, che si apprezza guardando le sue opere originali, cercando di capire il perché ed il per come di quelle opere.

Un'opera d'arte è qualcosa di unico, che spesso assume senso legata ad un contesto. Ed una mostra è frutto di studio, di scelte di narrazione, di nuove scoperte, è costruzione di un racconto.

Questi sono prodotti commerciali che hanno fondamentalmente lo scopo di vendere tanti biglietti e fare cassa. Ed è legittimo, se ne siete consapevoli andateci pure. Ma se siete interessati ad avvicinarvi all'arte, andate in un museo di quelli veri, che hanno come missione non di fare soldi, ma di promuovere la conoscenza dell'arte e della storia come strumenti di comprensione del presente.

Spesso i musei hanno sbagliato, tenendo lontano il grande pubblico con comunicazioni difficili e troppo tecniche, ma le cose stanno cambiando.

Ora, il mio parere non conta niente, ma se volete avvicinarvi all'arte, non buttate i vostri soldi con queste cose. Cercate il museo più vicino casa vostra, magari è un luogo meno pubblicizzato, ma probabilmente potrà stupirvi. Potrà emozionarvi come solo l'arte, quella vera, può fare. Più di un'esperienza immersiva che probabilmente avrebbe fatto inorridire la maggior parte degli artisti che ne sono, loro malgrado, protagonisti.

 Il mondo dell'  è scosso dalle notizie sulla possibile chiusura del dipartimento di archeologia di Sheffield, che rappr...
25/05/2021


Il mondo dell' è scosso dalle notizie sulla possibile chiusura del dipartimento di archeologia di Sheffield, che rappresenta un'eccellenza nel settore. In questi stessi giorni si parla di ridimensionare, se non di chiudere, le facoltà umanistiche.
Le università devono formare e preparare le nuove generazioni. Non possono essere giudicate solo su ragioni di profitto. E poi basta con questa con questa continua contrapposizione tra cultura umanista e scientifica. Le due cose possono e devono andare insieme.

Ma non dovevamo ripartire dalla ?

University of Sheffield’s archaeology team argue vital work will be lost if threatened closure goes ahead

Nella dichiarazione dei redditi, si può decidere di devolvere il 5 x mille ad associazioni e realtà no profit, come le t...
21/05/2021

Nella dichiarazione dei redditi, si può decidere di devolvere il 5 x mille ad associazioni e realtà no profit, come le tante che lavorano nel settore dei beni culturali. È un piccolo contributo che può rappresentare un grande aiuto per tante realtà. Io sono di parte e sponsorizzo la donazione alla Gaiola, un luogo a cui sono molto legata, ma se avete una realtà a cui tenete, potete chiedere il codice fiscale per la donazione da indicare nella vostra dichiarazione.
Sostenete il no profit!

Tanti auguri a Ercolano - Parco Archeologico ed all'Herculaneum Conservation Project. Quest'esperienza ha segnato l'avvi...
17/05/2021

Tanti auguri a Ercolano - Parco Archeologico ed all'Herculaneum Conservation Project. Quest'esperienza ha segnato l'avvio delle collaborazioni pubblico-privato e dell'avvio del mecenatismo in Italia. I livelli di serietà, professionalità, competenza e senso puro del mecenatismo del Packard Humanities Institute, ad oggi, restano per me un modello a cui guardare perché ancora non raggiunti altrove. Auguri Ercolano, auguri HCP, ad maiora!

Venti anni fa partiva il progetto pionieristico che ha cambiato il volto degli Scavi“Un bellissimo esempio di mecenatismo culturale...

Credo che questo articolo ponga la questione in modo intelligente e più profondo, al di là delle polemiche di questi gio...
16/05/2021

Credo che questo articolo ponga la questione in modo intelligente e più profondo, al di là delle polemiche di questi giorni. È sbagliato porre la questione su quello che fa o non fa il FAI. Ci deve interessare di quello che fanno o non fanno le istituzioni preposte alla tutela e "valorizzazione" (che br**ta parola!) dei beni culturali.
E l'Italia, indipendentemente dal FAI, ha bisogno di fare una riflessione seria sul ruolo del volontariato nel settore dei beni culturali (così com'è oggi è tutto sbagliato, ma potrebbe invece essere una risorsa e non una minaccia per i professionisti) e sulla figura della guida turistica ed i criteri di accesso alla professione. Anche perché, e con questo so di attirarmi molte ire, se spesso le guide turistiche fungono da educatori museali o si cambiano i criteri di accesso alla professione o si fa distinzione tra i due lavori.

Tante critiche quest'anno contro il FAI per l'uso di volontari nelle Giornate di Primavera. Il FAI però è un soggetto privato e fa quello che vuole: il problema è più complesso e riguarda la sua visibilità, le istituzioni e la considerazione dei professionisti.

12/05/2021

La letteratura - come tutte le forme d'arte - ha un potere enorme. Può farci entrare nella storia in maniera empatica. Non lo fa in maniera oggettiva, ma può connetterci ai sentimenti di un popolo o di una singola persona e può farlo in maniera travolgente, trasformandosi in uno strumento di conoscenza dell'animo umano e di noi stessi.

Da poco ho finito di leggere "Ogni mattina a Jenin" di Susan Abulhawa. È un romanzo intenso, lacerante. Mi sono dovuta prendere delle pause durante la lettura per poter sopportare il dolore della Palestina, tutto il dolore di una famiglia.

Certo è un romanzo, ma come dicevo, l'arte ha il potere di entrare in connessione con la nostra umanità.

Mai come in questi giorni, vi consiglio di leggerlo.

See you on Thursday!
10/05/2021

See you on Thursday!

📢Only 3 days left for our Conference!
The 2nd International Conference “Dive in Blue Growth” in the Promotion of Accessible Underwater Cultural Heritage Sites will be held virtually from Wednesday, 12 to Friday, 14 May, 2021.
❓Have you registered?

Find out more information and register here ➡️ https://bit.ly/3vTGSac
❗️Stay tuned for 12 - 14 May, 2021!!

Mi dispiace che, come al solito, la comunicazione del FAI - Fondo Ambiente Italiano non mi piace. Alcuni dei siti intere...
07/05/2021

Mi dispiace che, come al solito, la comunicazione del FAI - Fondo Ambiente Italiano non mi piace.
Alcuni dei siti interessati dalle giornate del FAI, parlo per la zona di Napoli, sono aperti SEMPRE. Tipo la Certosa di San Martino ed il Parco Archeologico del Pausilypon, tra l'altro anche grazie al lavoro di altre associazioni che si fanno carico della manutenzione. Allora sarebbe più onesto dire che il FAI organizza delle visite guidate per la propria campagna tesseramenti. Invece in questo calderone, sembra quasi che alcuni siti, aperti sempre grazie alle istituzioni o al lavoro di altre realtà, li aprano loro. Non è la prima volta che lo noto e non mi piace.

Coraggio, orgoglio e generosità. Proprio nel significato più profondo di queste parole è racchiuso lo spirito della 29ª edizione delle Giornate FAI di Primavera in...

03/05/2021

🇮🇹 il 12 maggio con il CSI Gaiola Onlus parteciperemo alla seconda edizione della conferenza internazionale Dive in Blue Growth per parlare di patrimonio archeologico sommerso. Certo sarebbe bello poter tornare ad Atene, ma per quest'anno dobbiamo tutti accontentarci del web!

🇬🇧 On May 12 I will partecipate together with CSI Gaiola onlus to the 2nd edition of the International Conference Dive in Blue Growth. Looking forward to discussing about underwater cultural heritage!



https://medrydive.eu/dive-in-blue-growth-ii/ #:~:text=Following%20the%20great%20impact%20of,promotion%2C%20sustainability%20and%20blue%20growth.

Facevo la stessa riflessione non molto tempo fa su questa pagina, per cui non posso che condividere questo post.
29/04/2021

Facevo la stessa riflessione non molto tempo fa su questa pagina, per cui non posso che condividere questo post.

Sembra un immagine di un secolo fa, eppure era solo il 2019...

In questo periodo il Parco Sommerso di Gaiola, come tante altre oasi naturali, parchi archeologici e luoghi della cultura sarebbe nel pieno delle attività didattiche, ospitando centinaia di studenti e scuole che in questi luoghi vengono a riscoprire le bellezze del nostro territorio.
Dal marzo 2020 è arrivato il COVID e tutto è cambiato...
Tra chiusure prolungate, blocco della attività didattiche e assenza di visitatori, questi luoghi, custodi del nostro patrimonio culturale ed ambientale sono caduti in un silente oblio.
E' importante sapere che gran parte dei siti culturali e naturali italiani, per assolvere al fondamentale compito di tutela e conservazione, basano la propria sussistenza sull'autofinanziamento derivante dalle attività divulgative quali visite guidate, attività didattiche, ecc... Del resto non potrebbe essere altrimenti in un Paese con un così ricco ed eterogeneo patrimonio da difendere.
Sappiamo che le difficoltà scaturite dalla pandemia hanno toccato tutti i settori della società civile eppure in tutti questi mesi in cui si è sentito parlare quotidianamente di ristoratori ed altre categorie danneggiate, mai si è posta l'attenzione sui tanti luoghi della cultura "cosiddetti minori" sparsi nel Paese che senza polemiche con grande spirito di responsabilità hanno pedissequamente osservato le disposizioni governative restando chiusi per interminabili mesi... Molti di questi siti, come il Parco della Gaiola, hanno alle spalle onlus e cooperative sociali che, attraverso percorsi di recupero dal basso, hanno dato nuova luce a siti una volta dimenticati e spesso oltraggiati... Soprattutto Napoli e il sud Italia è pieno di queste realtà.
Sono realtà fatte di persone abituate a combattere per superare le difficoltà e siamo certi che supereranno/supereremo anche questa. Sarebbe bello però che di tanto in tanto ci si ricordasse anche di loro...


Sud Innovation
Associazione Respiriamo Arte
Catacombe di Napoli
Galleria Borbonica
Museo delle Arti Sanitarie e Farmacia Storica degli Incurabili
Progetto Museo
Oasi WWF Cratere degli Astroni

Gladiatori al Museo Archeologico di Napoli.         Una bel lavoro di divulgazione scientifica.La mostra ricostruisce a ...
28/04/2021

Gladiatori al Museo Archeologico di Napoli. Una bel lavoro di divulgazione scientifica.
La mostra ricostruisce a tutto tondo una delle figure più amate dal grande pubblico: il gladiatore.
Chi erano, come vivevano, come nacquero i giochi gladiatori, i luoghi che li riguardavano. Forse avrei solo dedicato un po' di spazio in più alla spiegazione della funzione sociale dei giochi gladiatori nell'antichità. Bella anche la menzione ai numerosi anfiteatri campani (anche se anche qui forse si poteva dire qualcosa in più, ma la mostra può essere comunque un ottimo volano per spingere il pubblico a visitarli).

La mostra comunque fa quello che l'archeologia deve fare, restituirci uno spaccato di vita dell'antichità incrociando fonti scritte, oggetti, resti di strutture, resti umani. Tutto questo la mostra lo fa con reperti straordinari e bellissimi ed un linguaggio comprensibile a tutti. Le armi, i corni, per non parlare degli elmi sono tutti reperti che da soli valgono il biglietto per l'eccezionalità dello stato di conservazione. E poi finalmente vediamo i gioielli ritrovati nel quadriportico dei teatri di Pompeii - Parco Archeologico - che nell'800 alimentarono il mito degli amori tra gladiatori e matrone romane - e le ricostruzioni delle pitture dell'anfiteatro di Pompei ormai p***e.

L'unica pecca: avrei pensato ad una legenda all'inizio della mostra per spiegare termini quali "lanista", "editor" e così via. A parte questo, anche gli allestimenti sono chiari ed esaustivi senza essere pedanti.

Una menzione speciale alle ricostruzioni: bellissime, degne, finalmente di un museo moderno dal respiro internazionale. Peccato solo siano state allestite troppo distanti dalla mostra, quando avrebbero potuto arricchire il discorso (anche quello accennato con le opere di De Chirico e Morelli), ma capisco la necessità di valorizzare il nuovo braccio (tra l'altro molto bello). Per la prossima esposizione mi auguro di vedere le ricostruzioni integrate con la mostra in un unico percorso, sarebbe ancora più efficace.

Non mi resta che dire: correte a visitarla!

Parco archeologico del Colosseo Parco Archeologico Campi Flegrei Parco Archeologico Paestum

In zona gialla riaprono i   ed i  . Finalmente. Sono luoghi dove ci si può muovere in sicurezza. Andate, visitate, scopr...
27/04/2021

In zona gialla riaprono i ed i . Finalmente. Sono luoghi dove ci si può muovere in sicurezza. Andate, visitate, scoprite, siate curiosi! Fate bene a voi e a tanti luoghi meravigliosi.

Io per ora vi invito ad andare tutti al Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon , il mio luogo del cuore e faccio un grande in bocca al lupo per la ripartenza a tutti i lavoratori del settore culturale.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4163345547084881&id=322034111216063

Dario Franceschini - pagina ufficiale

Il 1 Maggio riprendono le visite al Parco Archeologico del Pausilypon!
Ogni sabato e domenica - Prenotazione obbligatoria https://www.gaiola.org/pausilypon

25/04/2021

Buon 25 aprile e buona festa della liberazione a tutti!
Si discute tanto sul senso che ha questa ricorrenza oggi e se valga la pena festeggiarla ancora. Io lavoro con il racconto della storia ogni giorno e a tal proposito mi sento di ricordare a chi ritiene questa festa inutile che le celebrazioni servono agli stati (e a tutte le forme di governo) per ricordare i propri valori e principi, anche in maniera retorica. Qualsiasi comunità ha bisogno di racconti dal valore fondativo in cui riconoscersi e farlo sul valore dell'antifascismo è importante.
In un paese che non ha mai fatto i conti con il suo passato e in cui ancora è ancora diffuso il mito "italiani brava gente" il 25 aprile resta una celebrazione necessaria.
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI

Quanto accaduto è grave e va diffuso.Qualche giorno fa Striscia la notizia ha mandato in onda un servizio esecrabile nel...
23/04/2021

Quanto accaduto è grave e va diffuso.
Qualche giorno fa Striscia la notizia ha mandato in onda un servizio esecrabile nel quale uno pseudo-inviato violava un'area archeologica e scopriva un mosaico ricoperto per ragioni di conservazione per una millantata azione di denuncia.
Non mi dilungo su quanto sia grave tutto ciò e mi limito a condividere il messaggio di risposta del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia che invito tutti a leggere, soprattutto chi guarda Striscia la notizia. Non smettete mai di approfondire e di andare al di là di una comunicazione fatta solo di sensazionalismo.

Veio: una “città scomparsa” alle porte di Roma.

L’attenzione portata martedì 20 aprile, in prima serata su Striscia la notizia, alla questione della valorizzazione dell’antica è stata quanto mai gradita e opportuna, in un momento in cui la chiusura forzata dei luoghi della cultura a causa della pandemia rischia di far dimenticare o passare in secondo piano alcune delle bellezze del nostro territorio.

Ciò nonostante, va sottolineato che penetrare nelle aree archeologiche chiuse e recintate senza autorizzazione della e manomettere i beni archeologici (sia pure con buone intenzioni) è un reato e mette a rischio proprio quelle testimonianze di arte e di cultura che si intendono apprezzare e proteggere. Ad esempio, non è bene rimuovere lo strato di terra lasciato di proposito dagli archeologi a protezione di un mosaico, a meno che non si intenda restaurarlo.

Il pianoro urbano della città di Veio è un sito archeologico e naturalistico di grande estensione, compreso nel Parco di Veio e incuneato nel XV Municipio di Roma Capitale, che spesso viene trascurato e dimenticato dai normali percorsi turistici. Ma il territorio riserva ancora scorci meravigliosi e paesaggi sorprendenti per i visitatori che vi si avventurano, magari come pellegrini lungo la Via .

Il rapporto difficile che ancora oggi caratterizza Roma e Veio continua quello che già nell’antichità ha contrapposto le città rivali sui due lati del e ha fatto della metropoli etrusca la prima grande avversaria a cadere sotto i colpi dell’espansione romana.

Oggi un recupero di tale rapporto è finalmente possibile e deve essere p***eguito con tutte le risorse disponibili.

Per questo motivo, già da alcuni mesi il Ministero della cultura ha condiviso un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione con la Sapienza Università di Roma e l’ Ente Regionale Parco di Veio, che da molti anni spende impegno ed energie per la promozione del territorio (www.parcodiveio.it).

Il titolo del progetto, “Veio: Lost City”, richiama l’aura leggendaria di una città scomparsa, da riscoprire e valorizzare e non da esplorare e saccheggiare alla maniera dei ‘cercatori di tesori’.

La collaborazione dei dipartimenti della di Architettura e Progetto e di Scienze dell’Antichità fornisce le competenze necessarie a programmare un piano strategico di riqualificazione dell’area archeologica e naturale, alla quale prendono parte attiva la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale, competente per territorio; la Direzione Musei Statali della città di Roma, titolare del santuario di ; e il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dove le maggiori testimonianze archeologiche di Veio sono esposte.

Gli interventi di progetto coniugano gli obiettivi di riqualificazione e valorizzazione con le esigenze di messa in sicurezza e accessibilità delle aree archeologiche attualmente chiuse al pubblico. A tempo debito saranno coinvolti nella progettazione, anche gli enti locali interessati al territorio di Veio, che si estende su diversi comuni e arrivava nell’antichità fino alla riva destra del Tevere.

Un primo risultato è stato già ottenuto dal Parco di Veio, che in accordo con la Soprintendenza ha portato a termine la nuova edizione della “Guida Archeologica del Parco di Veio”, che a breve verrà presentata nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, inaugurando così la nuova stagione di valorizzazione della “città scomparsa” etrusca e romana.​

In foto: Apollo, statua acroteriale, terracotta policroma plasmata a mano, 510-500 a.C. Roma, Veio, santuario loc. Portonaccio, sala 40 Museo ETRU.

Indirizzo

Via Niutta
Naples

Sito Web

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