10/04/2024
Neapolis greco romana vista dal mare
- 🏺 Napoli - IV sec. a. C. circa 🏛💙
- nostra elaborazione grafica con base 3D su fonti archeologiche e storiche
Vi abbiamo portati qui tra le onde a vivere le stesse emozioni di chi arrivava da sud e vedeva per la prima volta l'antica Napoli in tutta la sua bellezza, una gemma rara ed esotica dell'impero.
Un punto di vista unico, e mai tentato prima, della città vista dal mare da una piccola imbarcazione commerciale in rotta verso il porto.
Una nuova spettacolare immagine in esclusiva assoluta per i di Grandi Città.
🏺 Per chi va di fretta:
Siamo su una nave greca in rotta verso il porto di Neapolis insieme all'equipaggio indaffarato nelle manovre.
Possiamo spaziare con il nostro sguardo in ogni direzione e provare l'emozione di vedere la città con le sue mura e i suoi monumenti visibili da questa speciale angolazione.
Il nostro sguardo può spaziare a 360 gradi per capire anche come era il circondario e tutto il paesaggio del golfo.
Abbiamo inserito delle comode etichette per aiutarvi nell'orientamento.
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Immergiti nella storia con noi! 🏛💙
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🏺 Per chi vuole approfondire:
🏺 Siamo su una piccola imbarcazione commerciale proveniente dalla Grecia. Questa ha affrontato migliaia di miglia marine in una condizione non ottimale data dalla struttura della vela che non permetteva di sfruttare al meglio tutte le angolazioni del vento. Quindi se questa imbarcazione è giunta fin qui, integra, ancora abile per commerciare e soprattutto cosi lontano dalla madre patria, è sicuramente per merito e perizia dell'equipaggio e del capitano.
🏺 La prima cosa da ammirare in questa illustrazione è una cosa che non si vede! Ed è l'assoluta bravura degli uomini che governavano questi mezzi che erano abilissimi nel capire le condizioni meteorologiche e a sfruttarle a proprio favore facendo dare il massimo a mezzi di trasporto tecnicamente molto limitati.
In genere l'equipaggio era di tre o cinque persone in media. In questa illustrazione si scorge al nostro fianco il capitano al timone , intento a tenere la rotta (i timoni in realtà erano due, l'altro è in posizione di "riposo" sotto di noi).
Ci sono poi alcuni marinai addetti alle manovre e uno di questi, molto giovane, che estasiato vede per la prima volta da vicino una coppia di Delfini tra le onde.
🏺 Delfini, che la tradizione Omerica greca identificava con i Tirrenoi, i Tirreni, ovvero gli Etruschi.
La leggenda riportava del mitico rapimento di Dioniso da parte dei pirati Tirreni, narrato nel VII inno omerico: nel quale il dio, dopo essere stato preso in ostaggio dai pirati, si vendicò trasformandoli tutti in delfini.
Nell'antichità ogni cosa che accadeva era la manifestazione della potenza degli dei e di certo per il nostro giovane mozzo vedere dei delfini che accompagnavano la barca sarebbe stata di certo interpretato come un messaggio divino.
🏺 La nave, per le sue caratteristiche e limiti intrinseci, avrebbe navigato più possibile lungo la costa e possibilmente facendo molte soste. Quindi presumibilmente questa nave avrebbe salpato la mattina presto da qualche parte della costiera Sorrentina o da Capri per poter essere a mezzogiorno circa, con il vento a favore, in prossimità del porto di Neapolis.
🏺 La visuale è molto bassa, quasi a pelo d'acqua e di conseguenza moltissime caratteristiche del territorio sembrano distorte o "schiacciate" l'una sull'altra. Questo si nota nella mancanza delle colline di Capodimonte alle spalle della città, di quella di Posillipo schiacciata sul monte di Pizzofalcone e Megaride e cosi via. Della stessa città non si scorge la sua reale estensione.
🏺 Per questo motivo guardando il Porto (o i Porti) con l'insenatura di Piazza Bovio e con l'ingresso vero e proprio di Piazza Municipio i punti di interesse risultano schiacciati tra loro e poco distinguibili.
Essendo stato ricostruito tutto da una base 3D che riproduce il territorio con la linea di costa dell'epoca, per quanto apparentemente imperfetta, quella che vedete è una visuale molto realistica di come poteva presentarsi la vista dal mare.
Punto del mare che attualmente corrisponderebbe da qualche parte fra il molo dell'Immacolatella e il molo Pisacane, quindi attualmente già sulla strada. Questo lascia intendere come la linea di costa fosse molto diversa allora rispetto ad oggi.
🏺 Abbiamo segnato diversi punti di interesse antichi e moderni per lasciar intendere com'era la costa e il paesaggio nel passato e come si incastrerebbe nella conformazione attuale.
Quindi le mura di tufo giallo avrebbero risaltato con i loro caldi colori al sole del mezzogiorno. Sulla costa si sarebbero visti due Templi già presenti e costruiti all'epoca. Il tempio delle Isolimpiadi (attualmente in Piazza Nicola Amore) subito fuori le mura e quasi sulla spiaggia. E il tempio di Aphrodite sulla spiaggia (nei pressi dell'attuale Corso Umberto), costruito proprio per i marinai e i naviganti.
🏺 Degni di nota sono anche la forma del promontorio di Pizzofalcone con l'insediamento di Parthenope in cima e l'isolotto antistante di Megaride con il suo grande arco naturale a traforarla da parte a parte (visibile da questo punto di vista).
Insomma abbiamo desiderato regalarvi una visione, un'immagine che ci ha colpito la fantasia e che, con grande determinazione, abbiamo portato fino ai vostri occhi perchè possiate goderne.
Che tu sia un Napoletano che ammira la sua città ogni giorno o un turista diretto o di ritorno dalle isole del golfo, quando volgerai lo sguardo al profilo della città moderna, speriamo che questa scena rimanga impressa nei tuoi occhi e nel tuo cuore.
💙 Vi chiediamo la cortesia di ricambiare il nostro sforzo con una condivisione di questo elaborato così da farci conoscere a un pubblico sempre più vasto.
🏛 Nota tecnica: abbiamo semplificato all'estremo il cordame e la struttura dell'imbarcazione per dar modo di mostrare meglio lo sfondo, altrimenti il reale cordame ed equipaggiamento per governare e tenere in assetto l'albero dell'imbarcazione avrebbe reso illeggibile parte della città. Quindi ci scusiamo con gli esperti di vela e archeologi navali per le omissioni e la estrema semplificazione.