03/06/2023
Un post illuminante che ricorda come la gestione della fauna richieda un approccio equilibrato in grado di considerare, sia le esigenze degli animali, che quelle delle popolazioni locali
GLI ORSI DEL PARTENIO
Negli ultimi secoli il Partenio, a seguito di profonde modificazioni ambientali, è stato interessato dall’estinzione di diversi mammiferi tra i quali l’Orso bruno
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In passato l’assetto vegetazionale del Partenio era molto diverso e il massiccio risultava ricoperto da estese foreste in continuum ecologico con i limitrofi monti del comprensorio appenninico. Questa situazione consentiva la sopravvivenza di grandi mammiferi oggi estinti
In epoca storica, ma non meno di qualche secolo fa, è scomparso l’Orso bruno, agli inizi dell’Ottocento era già estinto anche il Cervo, mentre le popolazioni autoctone di Istrice e Scoiattolo sono sparite, probabilmente, fra la fine dell’800 ed i primi del ‘900. Reperti di cervo e orso sono stati rinvenuti, allo stato subfossile, lungo il vallone Serroncello, nel territorio di Avella (Carboni & Ragni, 1986), mentre la presenza dell’Istrice nel territorio di Roccarainola è documentata da una inchiesta murattiana, del 1811, in merito alle risorse del territorio del Regno di Napoli (Capolongo, 1985). Estinzioni più recenti sono quella della Lontra, presente almeno fino al 1948 nel torrente Serretelle (Cagnolaro et al., 1975), e del Gatto selvatico, per il quale le ultime segnalazioni risalgono al 1962 a Monteforte e Mercogliano (I Vertebrati terrestri del Parco Regionale del Partenio... a cura di Filomena Carpino & Silvia Capasso, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2008)
Per quanto riguarda le ipotesi di reintroduzione, in particolare quella dell’Orso, recentemente ventilata, va sottolineato che il Partenio oggidì è un territorio che si estende per quattro province e 22 comuni. Si tratta dunque di un territorio molto antropizzato entro il quale il contatto, tra specie eventualmente reintrodotta e uomo, sarebbe pressoché continuo. Bisognerebbe poi tener conto che l’Orso Bruno potrebbe non essere piú adattabile alle attuali caratteristiche dell'Appennino meridionale ció in considerazione del fatto che gli esemplari di Orso, sopravvissuti in Appennino, appartengono alla sottospecie del Marsicano, presente in Abruzzo e Molise, che è di piccola taglia e che si nutre per l'80% di vegetali. In ogni caso, a decidere su qualsivoglia eventuale reintroduzione è il Ministero dell'ambiente attraverso il proprio organismo scientifico che è l'Ispra
Ed è proprio per informare la popolazione e i giovani, in ordine a questi argomenti, che l'Ente Parco del Partenio svolge una continua opera di informazione sul territorio. L’ultimo incontro si è svolto mercoledì 26 aprile c.a. Abbiamo infatti organizzato un incontro con gli studenti dell’Istituto De Sanctis, di Cervinara, durante il quale si è parlato proprio di gestione delle aree protette tra uomo e natura
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