Tour Arcana Neapolis

Tour Arcana Neapolis Organizziamo tour storici diversi dai soliti eventi legati al teatro e all'esoterismo

🎃 Magie d’Autunno al Lago d’Averno: Streghe, Lanterne e Zucche dei Desideri nel Bosco Stregato 🎃📅 Sabato 9 e 23 Novembre...
05/11/2024

🎃 Magie d’Autunno al Lago d’Averno: Streghe, Lanterne e Zucche dei Desideri nel Bosco Stregato 🎃

📅 Sabato 9 e 23 Novembre

Immergiti in un mondo incantato nelle notti magiche che seguono Halloween, dove il Lago d’Averno, uno dei luoghi più misteriosi della nostra terra, si anima di storie di fate, streghe e antichi rituali.

✨ Una Passeggiata tra Magia e Mistero: Inizia un tour speciale nel cuore del bosco, un cammino tra racconti di miti antichi e riti segreti compiuti dalle streghe e dalle Janare. Scoprirai l’arte delle bottiglie delle streghe, sacchetti di erbe e olii magici. Tra i cerchi di zucche dei desideri e le piccole lanterne che illuminano il sentiero, il bosco prenderà vita in un gioco di ombre e incantesimi.

🎃 Il cerchio delle Zucche dei Desideri: All’interno del cerchio, ogni partecipante sceglierà una zucca da decorare con occhi, bocche e simboli ispirati a Novembre, il mese dei morti, ponendo un desiderio sotto una delle lanterne autunnali. Ma attenzione: tra le ombre, apparirà la Janara del lago, cercando di rubare più zucche e anime possibili!

👻 L’Incantesimo della Janara: In un antico rituale, la Janara guiderà i partecipanti nello scioglimento del piombo, svelando la forma che risponderà a una domanda sul futuro. Un rito unico e misterioso che svelerà verità e sorprese!

📍 Info e Prenotazioni
📲 Prenotazione obbligatoria via WhatsApp al 320 687 5887
Dove: Appuntamento presso il Ristorante Caronte (estraneo all’iniziativa) al Lago d’Averno (Pozzuoli)

Prezzo biglietto: Visita esoterica teatralizzata – 12 euro (15 euro con la zucchetta decorata inclusa)
Vivi l’incanto di una notte autunnale in un luogo dove i confini tra il mondo reale e quello magico svaniscono, per una serata che non dimenticherai facilmente.





































🎩 Cena con Delitto: Le Notti di Ognissanti nel Palazzo Nobiliare Capece - Gothic Escape Room nel Museo Settecentesco 🌑📅 ...
04/11/2024

🎩 Cena con Delitto: Le Notti di Ognissanti nel Palazzo Nobiliare Capece - Gothic Escape Room nel Museo Settecentesco 🌑

📅 Sabato 16 Novembre, ore 20:30

Entra nelle oscure atmosfere dell’Ottocento per una serata da brividi, dove il mistero e il fascino gotico si intrecciano nel cuore del Palazzo Capece. Per l'occasione, un tocco rosso nel dress code è d’obbligo, per evocare l'antico rituale che spegne le paure delle notti di Novembre.

✨ La Sera si Accende di Mistero: Nel vecchio giardino settecentesco, tra ombre e memorie sepolte, verrai accolto da una cameriera enigmatica, in attesa dell’arrivo della nobildonna Capece. Ma un urlo improvviso squarcia la notte… e da quel momento, le porte si chiudono alle tue spalle. Per uscirne vivo, dovrai svelare il volto di chi vi ha rinchiusi.

👀 Tra le Stanze e le Scale Oscure del Palazzo: Un tempo meta di nobili e intellettuali, Palazzo Capece custodisce segreti di amori, tragedie e sospetti, segnato dall'eredità della misteriosa nobildonna Maria Libertini. Vedova di due mariti e madre spezzata dalla perdita di tre figli, si dice che l’anima di Maria non abbia mai lasciato il palazzo. È stata davvero lei a compiere i delitti che le sono stati attribuiti?

👻 Ombre e Prove da Superare: Nelle notti in cui le anime dei defunti vagano, Maria potrebbe ritornare per narrare la sua verità, guidandoti tra le stanze, le scale e la cucina del palazzo. Ma attenzione: solo comprendendo i racconti e decifrando gli indizi potrai svelare chi è davvero responsabile delle tragedie che hanno marchiato il palazzo.

✨ Un’Esperienza da Protagonista: Non solo una cena con delitto, ma una performance immersiva dove tu sarai parte della storia, risolvendo enigmi e indovinelli fino a che l’ultimo segreto verrà svelato sulle terrazze illuminate dalle candele.

🔹 Pacchetti:

Spettacolo con delitto, bicchiere di spritz e assaggio rustico: 20 euro
Apericena con prodotti tipici campani e vino: 26 euro
📍 Dove: Palazzo Capece, Caivano, Corso Umberto I, 302
🚗 Parcheggio gratuito in strada

Prenota il tuo posto e preparati a vivere un'esperienza indimenticabile nelle profondità del Palazzo Capece!










































🌙 Napoli Esoterica: Fantasmi, Streghe e Janare - Tour Teatralizzato nei Vicoli del Centro Storico 🌙📅 Sabato 9 e Domenica...
04/11/2024

🌙 Napoli Esoterica: Fantasmi, Streghe e Janare - Tour Teatralizzato nei Vicoli del Centro Storico 🌙

📅 Sabato 9 e Domenica 10 Novembre

Addentratevi nei vicoli sospesi nel tempo, dove la Napoli più oscura e magica prende vita sotto le arti antiche delle malie e dei sortilegi campani. Il primo e originale tour teatralizzato vi svelerà la simbologia esoterica e i segreti delle streghe di Napoli.

🔮 Il Viaggio ha Inizio: Partendo da Piazza del Gesù, ci avventureremo tra i vicoli meno battuti dei decumani, luoghi misteriosi e lontani dalle rotte turistiche... Ma attenzione, non saprete quando apparirà Lei: la Janara, la strega incantatrice. Sarà lei a raccontarvi storie antiche e a guidarvi alla scoperta dei riti e delle magie campane, portandovi a contatto con antichi incantesimi e segreti svelati solo nelle notti che precedono Ognissanti.

👀 Quali Misteri vi Attendono? Scoprirete i segreti nascosti della misteriosa chiesa della Pietrasanta e percorrerete i vicoli labirintici che conducono al fondaco di San Marcellino e Festo. Seguendo la Janara, arriveremo in un antro segreto nel cuore di Napoli, dove ogni partecipante sarà invitato a pescare una carta dal suo calderone di tarocchi. Ogni carta, accompagnata da un messaggio arcano, offrirà una visione unica del futuro.

💫 Un’Esperienza Unica: Un tour magico, emozionante e irripetibile, che si svolgerà una sola volta! Prendete appunti, perché i rituali saranno svelati solo a chi parteciperà.

📍 Dettagli Evento:

Tour Teatralizzato – 12 euro (con carta Halloween speciale, 13 euro)
Prenotazione esclusivamente via WhatsApp: 📲 320 6875887
Ritrovo: ore 19, Piazza del Gesù (accanto al giornalaio)
Unisciti a noi per un viaggio senza tempo tra incantesimi, leggende e magia!




























Piazza del Gesù, tutti la conosciamo e spesso vi transitiamo, ma senza conoscere le sue mille storie, miti e fatti stori...
03/11/2024

Piazza del Gesù, tutti la conosciamo e spesso vi transitiamo, ma senza conoscere le sue mille storie, miti e fatti storici in essa accaduti, nei secoli scorsi. Per noi di Itinerari Alchemici Napoli è spesso luogo affascinante ed evocativo, per le partenze dei nostri tour teatralizzati, che si incamminano nelle vie del centro storico.
Piazza del Gesù Nuovo è una delle piazze più iconiche e animate di Napoli, nonché un centro storico e culturale che attira ogni anno migliaia di turisti. Situata nel cuore del centro storico, la piazza ospita edifici e monumenti di grande importanza artistica e religiosa, ognuno con una storia affascinante che riflette il passato glorioso di Napoli. Tra i luoghi più noti della piazza troviamo la Chiesa del Gesù Nuovo, l’Obelisco dell’Immacolata e il Monastero di Santa Chiara, tutti legati a secoli di storia e tradizioni.

Origini e storia
Le origini della Piazza del Gesù risalgono all’epoca medievale, quando Napoli stava crescendo come importante città commerciale e culturale. Tuttavia, è solo nel XVII secolo che la piazza cominciò a prendere la forma che oggi conosciamo. La trasformazione inizia con la costruzione della Chiesa del Gesù Nuovo, commissionata dai Gesuiti nel 1584 su quello che un tempo era il palazzo nobiliare dei Sanseverino, una delle famiglie più potenti del Regno di Napoli.

Il Palazzo Sanseverino era uno splendido edificio rinascimentale, ma fu confiscato dalla monarchia sp****la e in seguito affidato ai Gesuiti, che lo adattarono a scopi religiosi. La caratteristica facciata bugnata della chiesa, ancora visibile oggi, è un elemento che distingue questo edificio da qualsiasi altro in città. Si dice che i particolari motivi geometrici siano legati a simbologie alchemiche e che abbiano il potere di proteggere il luogo.

Monumenti principali
Piazza del Gesù Nuovo è dominata dalla Chiesa del Gesù Nuovo, il cui interno è riccamente decorato in stile barocco, con affreschi, sculture e altari di grande valore artistico. Tra le cappelle più famose vi è quella dedicata a San Giuseppe Moscati, il medico santo che visse a Napoli e che divenne famoso per le sue opere di ca**tà e le guarigioni miracolose. La tomba di Moscati è tutt’oggi meta di pellegrinaggio per i devoti.

Di fronte alla chiesa si erge l’Obelisco dell’Immacolata, un’imponente colonna barocca dedicata alla Vergine Immacolata. L’obelisco fu eretto nel 1747 per celebrare il dogma dell’Immacolata Concezione, particolarmente sentito nella cultura napoletana. Realizzato su progetto di Giuseppe Genoino e successivamente completato da altri architetti, l’obelisco è decorato con statue e rilievi che rappresentano la Madonna e vari santi. Ogni 8 dicembre, festa dell’Immacolata, una cerimonia suggestiva vede i vigili del fuoco di Napoli collocare una corona di fiori sul monumento, a simboleggiare la devozione della città alla Vergine.

Il Monastero di Santa Chiara
Altro elemento fondamentale della piazza è il Monastero di Santa Chiara, costruito nel XIV secolo per volere di Roberto d'Angiò e della regina Sancia di Maiorca. Questo complesso religioso ospita una chiesa, un chiostro maiolicato e un monastero. La chiesa di Santa Chiara, in stile gotico, fu gravemente danneggiata durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e successivamente restaurata, tornando al suo aspetto originale. Il chiostro maiolicato è famoso per le sue piastrelle decorate, un capolavoro dell'arte napoletana del Settecento che attira visitatori da tutto il mondo.

Aneddoti e curiosità
Un aneddoto affascinante legato alla Chiesa del Gesù Nuovo riguarda proprio la facciata bugnata. Si dice che i simboli geometrici incisi nella pietra, che per molto tempo rimasero un enigma, rappresentino note musicali, e in anni recenti si è scoperto che possono essere letti come uno spartito musicale. Suonata, la musica che ne risulta è una melodia insolita, quasi ipnotica, che ha acceso l’interesse di studiosi e appassionati.

Un'altra curiosità riguarda il nome “Gesù Nuovo”: esso deriva dal fatto che esisteva un’altra chiesa gesuita, più antica, chiamata “Gesù Vecchio”. Questa nuova chiesa, quindi, venne chiamata “nuova” per distinguerla dalla precedente.

La piazza è anche un punto di ritrovo per gli artisti di strada, musicisti e giovani che qui si radunano, conferendo al luogo una vivace atmosfera bohemien. Ogni giorno, tra i vicoli circostanti, si possono trovare botteghe artigiane, negozi di antiquariato e librerie storiche che contribuiscono a mantenere viva la tradizione napoletana.

La piazza oggi
Oggi Piazza del Gesù è uno dei punti centrali della vita sociale e turistica di Napoli, un luogo che collega il passato della città con il presente, dove storia e modernità si fondono in un’atmosfera unica. Che si tratti di ammirare i capolavori artistici delle chiese o semplicemente di godersi un caffè all’aperto, Piazza del Gesù Nuovo è una meta imprescindibile per chiunque voglia immergersi nella cultura e nelle tradizioni di Napoli.

La chiesa di San Giovanni a Carbonara è uno degli esempi più affascinanti di architettura gotico-rinascimentale napoleta...
01/11/2024

La chiesa di San Giovanni a Carbonara è uno degli esempi più affascinanti di architettura gotico-rinascimentale napoletana. Situata a Napoli, vicino alla Porta Capuana, questa chiesa offre un autentico viaggio nella storia e nell'arte della città. Costruita tra il Trecento e il Quattrocento, rappresenta un esempio straordinario di complesso religioso che unisce architettura, scultura e pittura.

Origini e contesto storico
La fondazione di San Giovanni a Carbonara risale al 1343, quando l'edificio venne eretto per volere di Carlo di Durazzo, appartenente alla casata d’Angiò-Durazzo. Il terreno su cui sorge la chiesa era, all’epoca, periferico e destinato alla lavorazione del carbone, da cui deriva il nome "Carbonara". Carlo di Durazzo concepì il progetto di costruire un monastero per i Padri Agostiniani, i quali avevano bisogno di un luogo per le loro attività di culto e per accogliere i fedeli.

Nel 1418, il re Ladislao di Durazzo, discendente di Carlo, intraprese un’opera di ampliamento e decorazione della chiesa, facendone un luogo di prestigio e di culto monumentale. È proprio grazie a questo intervento che oggi San Giovanni a Carbonara si distingue per il suo stile gotico-italico unito a elementi di matrice rinascimentale, una rarità per Napoli, città dominata in quell'epoca dallo stile gotico internazionale.

Architettura e arte
L’edificio è un capolavoro di architettura, un esempio emblematico di come il gotico italiano abbia saputo fondersi con influssi rinascimentali. Il monumentale ingresso introduce in un ampio spazio a navata unica che conduce il visitatore verso l'altare maggiore, sottolineato da uno dei gioielli scultorei del Quattrocento napoletano: il mausoleo di re Ladislao, opera di Andrea da Firenze. Questo monumento, riccamente decorato e finemente scolpito, rappresenta una vera e propria celebrazione della regalità angioina.

All'interno della chiesa, il visitatore può ammirare diverse cappelle laterali, ciascuna delle quali ospita preziosi affreschi e sculture. Tra queste, spicca la Ca****la Caracciolo del Sole, commissionata nel 1427 da Sergianni Caracciolo, grande condottiero del regno. La ca****la è un capolavoro di decorazione rinascimentale, con affreschi di Perinetto da Benevento e statue di santi, ed è coronata da una cupola decorata con affreschi raffiguranti scene della vita di San Giovanni Battista.

Aneddoti e curiosità
San Giovanni a Carbonara è anche sede di storie e leggende. Una delle più suggestive riguarda il rapporto tra Ladislao di Durazzo e la sorella Giovanna II. Si dice che il re, noto per il suo spirito guerriero e ambizioso, fosse legato alla sorella da un rapporto complesso e travagliato; alla morte di Ladislao, Giovanna fece erigere una ca****la in suo onore all’interno della chiesa, come gesto di riconciliazione postumo.

Un altro elemento interessante è la presenza della statua equestre di Ladislao, posizionata sul suo monumento funebre: è l’unico esempio di scultura equestre in tutta Napoli, simbolo della potenza e della gloria di questo re, che durante la sua vita aveva cercato di unificare l’intero regno d’Italia sotto il proprio dominio.

La chiesa oggi
Oggi, San Giovanni a Carbonara è una tappa irrinunciabile per chi visita Napoli e vuole scoprire angoli nascosti di straordinario valore storico e artistico. La chiesa conserva il fascino di un tempo, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia della città attraverso opere d’arte che spaziano dal gotico al rinascimento napoletano.

Nonostante la sua importanza storica e artistica, San Giovanni a Carbonara è spesso meno conosciuta rispetto ad altre chiese napoletane, come il Duomo o Santa Chiara. Tuttavia, per chi ha la fortuna di scoprirla, rappresenta una delle esperienze più autentiche e intense che la Napoli antica possa offrire.

Le Mura di NapoliLe Mura di Napoli rappresentano una parte fondamentale della storia della città, testimonianza delle di...
24/10/2024

Le Mura di Napoli
Le Mura di Napoli rappresentano una parte fondamentale della storia della città, testimonianza delle diverse epoche e delle influenze culturali che hanno plasmato Napoli nel corso dei millenni. Questo complesso sistema di fortificazioni, che ha subito numerose modifiche e ampliamenti nel tempo, ha contribuito a difendere la città dalle incursioni nemiche e a delineare l’espansione urbana. Oggi, sebbene ne restino solo pochi frammenti, le mura antiche ci parlano di un passato di battaglie, di conquiste e di una città sempre pronta a difendere la propria identità.

Le Prime Fortificazioni: le Mura Greche
Le origini delle mura di Napoli risalgono al V secolo a.C., quando i Greci fondarono Neapolis, la “città nuova,” accanto alla più antica Parthenope. Per proteggere questo nuovo insediamento, i Greci costruirono una cinta muraria che seguiva un tracciato molto diverso da quello attuale. Le mura greche circondavano un’area piuttosto contenuta, sviluppandosi lungo quello che oggi è il centro storico, e sono state costruite utilizzando grossi blocchi di tufo. Si ritiene che il sistema difensivo greco includesse anche torri e porte, delle quali, purtroppo, oggi rimangono solo pochi frammenti, in parte visibili in Piazza Bellini e lungo la Via Mezzocannone.

L’Età Romana: le Mura di Neapolis
Con l’arrivo dei Romani, Neapolis divenne una città prospera e culturalmente attiva, ma le mura originarie non furono abbandonate. Al contrario, i Romani le rafforzarono, ampliando l’area difesa e aggiungendo nuove sezioni per proteggere la città in espansione. Durante il I secolo d.C., sotto l’impero di Augusto, la città conobbe un notevole sviluppo urbano, con la costruzione di templi, teatri e altre opere pubbliche, ma anche le fortificazioni furono potenziate per tenere sotto controllo le continue minacce dei pirati e degli eserciti nemici.

Le mura romane abbracciavano un perimetro più esteso rispetto a quelle greche, e si pensa che lungo il percorso vi fossero numerose torri di avvistamento, delle quali sono stati ritrovati alcuni resti durante gli scavi archeologici. Queste fortificazioni permettevano alla città di mantenere una fortezza ben difesa, capace di resistere agli attacchi e di garantire sicurezza alla popolazione locale.

Le Mura Medievali e la Dinastia Normanna
Il periodo medievale fu un’epoca di grande turbolenza per Napoli. Dopo la caduta dell’Impero Romano, la città subì numerose invasioni da parte dei Goti, dei Longobardi e dei Saraceni. Fu proprio in questo periodo che le mura subirono ampliamenti significativi. Con l’arrivo dei Normanni, nel XI secolo, il sistema difensivo venne ulteriormente rafforzato e adattato alle nuove esigenze militari.

La cinta muraria medievale si espanse a nord e a est, per includere i nuovi insediamenti sorti fuori dalle antiche mura romane. I Normanni costruirono torri robuste e una serie di porte monumentali per controllare il flusso di persone e merci, tra cui la Porta Capuana, che divenne uno dei principali punti di accesso alla città. La Porta Nolana, ancora esistente, fu un altro ingresso importante, riccamente decorato e capace di ospitare gli arcieri per la difesa della città.

Il Periodo Aragonese: le Mura di Ferrante I
Nel XV secolo, con l’arrivo degli Aragonesi, Napoli divenne una delle città più importanti d’Italia. Ferrante I d’Aragona, re di Napoli dal 1458 al 1494, avviò una serie di progetti di fortificazione per proteggere la città dalle minacce esterne, in particolare dai francesi. Le mura aragonesi furono costruite con mattoni e pietre laviche, un materiale più resistente rispetto al tufo utilizzato in precedenza. Il sistema difensivo aragonese prevedeva anche la costruzione di numerose torri cilindriche, come la Torre di San Giovanni, che avevano la funzione di sorvegliare e difendere le mura dagli assalti.

Tra le innovazioni militari introdotte da Ferrante I vi fu l’uso di artiglieria moderna, e le mura vennero modificate per ospitare cannoni e altre armi da fuoco. A partire da questo periodo, Napoli divenne una città imprendibile, dotata di una cinta muraria talmente efficace da resistere a numerosi attacchi. Le mura aragonesi contribuirono a dare alla città un nuovo volto, e il loro perimetro abbracciava ormai un’area vasta che comprendeva gran parte del centro storico attuale.

Le Mura e i Borboni: il Declino delle Fortificazioni
Durante il periodo borbonico, nel XVIII secolo, le mura di Napoli persero progressivamente la loro funzione difensiva. I Borboni favorirono la costruzione di edifici pubblici, palazzi e nuove strade, aprendo la città verso l’esterno e riducendo l’importanza strategica delle fortificazioni. Con l’ampliamento della città, le mura vennero in parte smantellate per fare spazio a nuovi edifici, mentre alcune porte, come Porta Capuana, vennero trasformate in strutture decorative.

Il declino delle mura proseguì anche durante il XIX secolo, quando Napoli si unì al Regno d’Italia e subì importanti trasformazioni urbanistiche. Molti tratti di mura furono abbattuti per costruire strade, edifici residenziali e infrastrutture moderne. Il processo di demolizione e rinnovamento urbano fu accelerato anche dal piano di risanamento del Risanamento di Napoli, avviato alla fine del XIX secolo per migliorare le condizioni igieniche della città.

Le Mura Oggi: i Resti e la Conservazione
Oggi, delle antiche mura di Napoli restano solo frammenti, ma questi pochi tratti sono testimoni silenziosi di una storia millenaria. Tra i più noti, vi è il tratto di mura greche in Piazza Bellini, dove i blocchi di tufo riportano alla memoria le antiche origini della città. A Porta Capuana e Porta Nolana, i resti delle mura medievali e aragonesi ci ricordano l’importanza strategica e difensiva che Napoli ha ricoperto per secoli.

Le mura sono oggi oggetto di interesse da parte di storici e archeologi, e si sta lavorando per preservare i frammenti rimasti. Grazie agli scavi archeologici, è stato possibile portare alla luce altre sezioni delle mura, che oggi fanno parte del patrimonio culturale della città e sono accessibili ai visitatori. Le passeggiate storiche lungo le mura di Napoli permettono di scoprire la città da una prospettiva diversa, immersi in un’atmosfera che riporta all’epoca in cui la città era cinta da solide e imponenti fortificazioni.

Aneddoti e Curiosità
Un curioso aneddoto riguarda la Porta Capuana, che venne considerata una delle porte più belle e imponenti del periodo aragonese. Si racconta che, durante un assedio francese nel 1495, i cittadini di Napoli abbiano usato ogni mezzo possibile per difendere la porta, perfino lanciando dalle mura pezzi di marmo pregiato sottratti a statue e edifici sacri. Questo evento alimentò l’idea di un popolo particolarmente devoto e orgoglioso, disposto a sacrificare le proprie ricchezze pur di difendere la città.

Un’altra storia popolare riguarda i sotterranei di Napoli, che si estendono sotto le mura e che, secondo alcune leggende, nasconderebbero ancora tesori e passaggi segreti utilizzati durante le guerre e gli assedi. Si narra che alcuni cunicoli fossero talmente intricati che soltanto le guide locali riuscivano a orientarsi senza perdere la via.

Napoli e le Sue Mura: Un Patrimonio di Storia e Memoria
Oggi, le mura di Napoli sono un simbolo della città, una testimonianza della sua forza e della sua capacità di resistere. Sebbene non siano più integre, ciò che resta di queste antiche fortificazioni continua a ispirare coloro che camminano per il centro storico, tra le vie strette e i vicoli che un tempo delimitavano il perimetro della città. Attraverso i resti delle mura, possiamo rivivere la storia di una Napoli che ha saputo difendersi e reinventarsi, tramandando ai posteri una preziosa eredità di tradizioni, cultura e bellezza.

La Statua del Nilo a Napoli, tra storia e mito, è uno dei simboli più affascinanti della città. Le sue origini risalgono...
15/10/2024

La Statua del Nilo a Napoli, tra storia e mito, è uno dei simboli più affascinanti della città. Le sue origini risalgono al II secolo d.C., quando Napoli, allora Neapolis, ospitava una comunità egiziana composta in gran parte da schiavi e mercanti provenienti da Alessandria d'Egitto. Questi egizi, desiderosi di mantenere vive le loro tradizioni e il legame con la loro terra d'origine, decisero di erigere una statua dedicata al Dio Nilo, in omaggio al fiume sacro e alla loro cultura. Questa scelta non fu casuale: il Nilo rappresentava per loro il simbolo della vita e della fertilità, ed era strettamente associato alla loro identità religiosa e culturale.

La Comunità Egiziana a Neapolis e il Culto di Iside
L'area dove sorge oggi la statua, Largo Corpo di Napoli, non era soltanto un luogo di passaggio per i mercanti, ma un vero e proprio centro spirituale per la comunità egiziana. Qui sorgeva anche il Tempio di Iside, divinità lunare e simbolo di fertilità e magia. I sacerdoti alessandrini vi praticavano rituali segreti dedicati alla dea, una delle figure più venerate della religione egizia, e si dice che l’intero centro storico fosse impregnato di culti e simboli legati a divinità egizie e greche, creando un melting pot di credenze che ha influenzato profondamente la cultura napoletana.

La Statua del Nilo: Uomo o Donna?
La Statua del Nilo è sempre stata avvolta da un alone di mistero. Quando fu ritrovata nel Medioevo, durante i lavori di riqualificazione del Seggio di Nilo, si presentava acefala, senza testa, il che fece nascere diversi interrogativi sulla sua identità. Alcuni storici dell'epoca specularono che si trattasse di una rappresentazione della sirena Partenope, il mito fondativo di Napoli, interpretazione che alimentò ulteriormente l'aura leggendaria attorno alla statua. Tuttavia, le aggiunte e i restauri successivi permisero di ricostruire la sua figura originaria, quella del Dio Nilo, con la tipica barba, la cornucopia e i simboli egizi come la Sfinge e il coccodrillo.

Restaurazioni e Cambiamenti
Il primo intervento documentato sulla statua avvenne nel 1657-58, ad opera di Bartolomeo Mori, che collocò il blocco di marmo su un basamento a parallelepipedo, per volere degli Eletti di Nilo. Successivamente, furono aggiunti dettagli iconografici come la testa barbuta, la cornucopia e gli altri simboli che possiamo vedere ancora oggi. Questi elementi miravano a celebrare le radici egiziane dell'opera. Nel 1734, la lapide dettata da Matteo Egizio venne posta per rendere omaggio all'antica divinità, e tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, l’allievo di Giuseppe Sanmartino, Angelo Viva, restaurò l’intera scultura, contribuendo a darle l’aspetto attuale.

Un Emblema della Cultura Napoletana
L’ultimo intervento risale al 2014, quando, grazie alla mobilitazione dei cittadini, fu restaurata la Sfinge, simbolo egizio che aveva subito atti di vandalismo nel dopoguerra. Oggi, anche se poco rimane dell'originale statua egizia, il “Corpo di Napoli” è diventato un simbolo del centro storico, un punto di incontro tra passato e presente. Ogni elemento aggiunto alla scultura, ogni restauro, ha contribuito a trasformarla in una contaminazione di stili e significati che riflettono l'anima cosmopolita della città.

In definitiva, la Statua del Nilo rappresenta l’antica fratellanza tra culture differenti, un legame che ha resistito attraverso i secoli e che oggi continua a vivere, raccontando una storia di integrazione e rispetto per le diversità culturali, in perfetta sintonia con lo spirito di Napoli, città che da sempre accoglie popoli e tradizioni diverse.

Magie d'Autunno al Lago d'Averno: Streghe Lanterne e Zucche dei Desideri nei Boschi al tramonto       👉 Domenica 29 Sett...
29/09/2024

Magie d'Autunno al Lago d'Averno: Streghe Lanterne e Zucche dei Desideri nei Boschi al tramonto
👉 Domenica 29 Settembre h 19. 30
e Ottobre Sabato 5 domenica 6 e Sabato 12
Speciale Halloween Sabato 19 Domenica 20 Sabato 26 Domenica 27 e Giovedì 31 Ottobre h. 20
💖 Un tour unico nelle magiche notti dell'equinozio d'autunno e per Halloween popolate di Storie di Fate e Streghe e soprattutto di zucche al Lago d'Averno uno dei luoghi più misteriosi della nostra terra💖
✨Oltre alla passeggiata quest’anno verrete messi alla prova nel labirinto dei cerchi delle zucchette dei desideri! Inizieremo con Una passeggiata che consentirà di immergerci in un’esperienza magica tra i racconti di miti e dei riti che le janare compivano in autunno intorno ai laghi!✨vi spiegheremo come realizzare la bottiglia della strega, sacchetti oli e unguenti magici. INFO E PRENOTAZIONI OBBLIGATORIA AL 📳 320 6875887
✨🎃Quest’anno nel bosco al tramonto ad attenderci ci saranno diverse sorprese piccole lanterne(solo decorative) sotto gli alberi per riscaldare la sera autunnale e il labirinto delle zucche dei desideri formato da diversi cerchi di piccole zucchette colorate (di plastica )
Ogni partecipante sceglierà la sua zucca da disegnare con occhi naso bocca o altri disegni che vorrà ispirati all’autunno con gli acquerelli messi a disposizione per ogni cerchio il compito sarà finire il disegno il prima possibile così da poter poi mettere il proprio desiderio sotto la lanterna e portarsi la zucca a casa ..ma attenzione durante questo lavoro e luci si spegneranno e la Janara del lago apparirà tra le ombre cercando di rubare più zucche e anime...possibili
👻Poi in attesa che la Luna d'autunno esaudisca il nostro desiderio scioglieremo il piombo con la Janara. La tradizione narra che si può porre una domanda al futuro e la forma che assumerà il piombo sarà la risposta alla domanda. La Janara aiuterà l'interpretazione della forma Per chi vorrà potrà acquistare i sacchetti delle erbe dell'equinozio.
Poi si tornerà verso l’uscita con la zucchetta e la forma del piombo
Evento a numero chiuso con ☎️Prenotazione obbligatoria con un messaggio di WhatsApp al 320 687 5887
👉Dove: Appuntamento davanti al Ristorante Caronte (estraneo all'iniziativa) sul lago d’Averno (Pozzuoli)
👉Prezzo biglietto: Visita esoterica teatralizzata 12 euro con la forma del piombo se si vuole portare con se la zucchetta il contributo è di 15 euro























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