11/01/2023
Buona Festa di Ognissanti!
Particolari...d'Abruzzo:...Castelli (Te), Il soffitto di San Donato...
La chiesa castellana di San Donato รจ un unicum nellโambito del patrimonio ceramico italiano. Si tratta di un importante soffitto maiolicato, che per la sua singolaritร รจ stato definito da Carlo Levi โ la Sistina della Maiolicaโ, mentre per lo studioso Ashmolean Musuem di Oxford, Timothy Wilson, rappresenta โuna delle imprese piรน ambiziose della maiolica italiana sul finire del Rinascimentoโ.
Il soffitto si deve agli abitanti di Castelli che lo realizzarono per devozione, come attesta una scritta latina dipinta su una sequenza di mattoni, che dice: โle genti della terra di castelli fecero questo soffitto ad onore di Dio ed allo stesso tempo a perpetua memoria della Beata Vergine Mariaโ. I maiolicari castellani riuniti in una confraternita attuarono questo progetto per produrre un opera che tramandasse ai posteri una testimonianza dellโalta qualificazione raggiunta dalla loro categoria. Realizzarono cosรฌ una vera e propria volta maiolicata composta da oltre 800 mattoni recanti le date 1615, 1616, 1617.
La struttura del grande soffitto รจ costituita da travi che dividono le capriate spioventi in comparti dove sono allineate file di cinque mattoni, trattenuti da travicelli. Il nuovo soffitto andรฒ a sostituirne uno piรน piccolo e antico, risalente al cinquecento. Questโultimo soffitto, era ugualmente costituito da un pregevole mattonato maiolicato che, in tale circostanza, fu in gran parte riutilizzato per pavimentare unโarea posta allโinterno della nuova chiesa. Per lungo tempo i mattoni cinquecenteschi utilizzati per detta pavimentazione furono sottoposti al calpestio e vennero danneggiati. Tuttavia, nel secolo scorso furono prelevati dalla chiesa e trasferiti nel Museo delle Ceramiche di Castelli, dove sono attualmente custoditi ed esposti al pubblico.
Il soffitto, a causa delle deformazioni intervenute nelle travature, dovette perdere diversi mattoni, ma รจ stato oggetto di un radicale restauro nel 1968, con il consolidamento e la sostituzione delle strutture lignee. In tale occasione sono stati anche sostituiti i mattoni perduti o deteriorati, ma alcuni esemplari originali furono depositati nella locale Raccolta Civica.
Circa la illustrazione del soffitto, va subito osservato che unโimpresa decorativa di cosรฌ rilevanti proporzioni, presuppone un organico progetto programmatico e concettuale alla base della sua ideazione, per cui il raro monumento รจ storicamente connotabile quale lโespressione non solo dโun preciso clima culturale, quello controriformistico, ma altresรฌ delle predilezioni e delle esigenze celebrative di una classe sociale, quale appunto baronale ed alto prelatizia dei committenti.
Per quanto riguarda la decorazione del soffitto, innanzitutto รจ caratteristica la presenza di temi geometrici e stereometrici, dal ricercato effetto di trombe-lโoeil, a rombi, a triangoli, a lacunari, a rosoni, con motivi radiali e poi ricchi ornati, girali a foglie dโacanto, festoni floreali e racemi di impronta cinquecentesca, a cui seguono la decorazione vegetale ed animale: volatili,cani da caccia, levrieri, cavalli in corsa, piccoli cervi, serpenti e lepri. Abbondano poi i motivi cari al repertorio decorativo dei ceramisti: il nodo di Salomone, il sole dai raggi taglienti e serpentiformi, il raro partito ornamentale a treccia, ed ancora gli emblemi nobiliari delle famiglie: DโAquino, Brancaccio, un vescovo di casa di Sangro.
Suggestiva e di rara forza espressiva รจ la decorazione figurata per la ricchissima serie di immagini di personaggi maschili e femminili che costellano il soffitto, si tratta di ritratti dal vero, dovuti a ceramisti dal forte talento di caratterizzatori, veri e propri pittori di fisionomie.
Testo da comune.castelli.te.it/
Emmepi Photo per Md'A