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‼️🟡 Prossimi eventi🟡‼️🟩Orvieto e dintorni🟩
18/12/2024

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🟢➡️La roccaccia di Titignano⬅️🟢📍Scopriamo il territorio📍🏞Un’atmosfera di pace tra natura rigogliosa e vigneti può essere...
17/12/2024

🟢➡️La roccaccia di Titignano⬅️🟢
📍Scopriamo il territorio📍
🏞Un’atmosfera di pace tra natura rigogliosa e vigneti può essere vissuta grazie ad una passeggiata rigenerante per la mente e il corpo nel Parco Fluviale del Tevere, alla scoperta di un posto suggestivo con una vista mozzafiato.

🎒La partenza è a Titignano, un piccolo borgo medievale fortificato nel comune di Orvieto, dove il tempo sembra essersi fermato. La sua storia affonda le radici nel lontano 937, periodo in cui Faralfo, un discendente della famiglia francese dei Montemarte, fondò un piccolo villaggio. Nei secoli, il borgo fu conteso tra Orvieto guelfo e Todi ghibellino e, solamente nel 1348, venne assegnato in maniera inconfutabile ad Orvieto.
🏰Attualmente questo gioiello arroccato su una collina è diventato una struttura ricettiva, dove si può accedere per godere momenti unici con una vista meravigliosa sulla vallata e il Lago di Corbara.

🚶Dopo aver lasciato la macchina nell’unico parcheggio di zona, inizia il percorso a piedi posto alla sinistra del castello, in discesa, per arrivare a immergersi in un sentiero sterrato di cipressi e vigneti con a destra un’incantevole veduta sul lago. Tenendosi sempre sulla sinistra, lungo il tragitto, si incontra a metà percorso, un podere abbandonato, da cui poter godere una vista panoramica che affaccia su un’altura con in cima l’antico rudere del Castello di Montemarte.
🌳La visuale è aperta, con affascinanti scorci, addentrandosi poi in una f***a vegetazione boschiva, dopo aver svoltato a destra, seguendo le indicazioni. Qui gli odori e i suoni cambiano completamente, diventando ancora più avvolgenti, per preparare all’arrivo nel punto panoramico della Roccaccia (411 m), un altro antico castello diroccato da cui poter godere un bellissimo scenario a strapiombo sul Lago di Corbara e sulle suggestive Gole del Forello, una sorta di canyon naturale scavato dal corso del fiume Tevere.
Una vista incredibile che si raggiunge con un percorso facile per un totale di quasi quattro chilometri, adatto anche a famiglie e bambini.

15/12/2024

🤩 Avete visto “Voyage Polaire”, il videomapping sul Palazzo comunale, la chiesa e la torre di Sant’Andrea in Piazza della Repubblica?

➡️ Se non lo avete fatto potrete ammirarlo oggi pomeriggio - alle 18.30, alle 19 e alle 19.30 - e in tutti i fine settimana, dal venerdì alla domenica, oltre che nei giorni 24-25-26 dicembre e 6 gennaio.

➡️ Prodotto da PlayMarche, il progetto si propone come un’esplorazione immersiva dell’immaginario invernale, fondendo il fascino del videomapping con l’intensità dell’arte contemporanea.

➡️ Ideato dall’artista parigino Jésus S. Baptista e curato da Michele Spagnuolo, “Voyage Polaire” conduce gli spettatori in un viaggio intimo e raffinato che scardina l’opposizione tra l’austerità glaciale dell’inverno e il calore avvolgente delle festività natalizie. La narrazione fluttua tra percorsi visivi di paesaggi ghiacciati e sfumature iridescenti per poi tuffare le architetture della piazza nei toni festosi del magenta, dell’oro e dello smeraldo. La dimensione sonora, affidata al sound designer Amadeo Savio, amplifica la portata emozionale della rilettura estetica degli edifici.

➡️ Il videomapping in Piazza della Repubblica è una delle attrazioni del programma di realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, la Cassa di Risparmio di , Ipc e Ceprini Costruzioni.

🟢➡️La libreria Albèri⬅️🟢📍Arte e tradizioni📍🧐La Libreria Albèri restituisce un tratto fondamentale di quel tracciato orvi...
10/12/2024

🟢➡️La libreria Albèri⬅️🟢
📍Arte e tradizioni📍
🧐La Libreria Albèri restituisce un tratto fondamentale di quel tracciato orvietano rinascimentale che si sviluppò nel cantiere quattrocentesco del Duomo intorno ai grandi artisti presenti: Gentile da Fabriano, Piermatteo d’Amelia, Antonio da Viterbo, Pinturicchio e, sulle impalcature della Ca****la Nova, Beato Angelico e Luca Signorelli.
📖Il suggestivo ambiente, inserito tra la cattedrale e i palazzi Papali fu edificato nel 1449 per accogliere la biblioteca dell’arcidiacono Antonio Albèri (1423ca – 1505), che nel testamento (1482) dispose di lasciare al Duomo la sua raccolta: oltre 300 volumi, tra manoscritti e preziosi incunaboli. E’ sull’esempio della Libreria Piccolomini, realizzata all’interno della cattedrale senese (1492-1507), che Albèri progettò di far costruire un nuovo ambiente per ospitare la sua biblioteca. Esso fu decorato tra il 1501 e il 1503, negli stessi anni in cui era attivo il cantiere della Ca****la Nova affidato a Luca Signorelli. La Libreria Albèri accoglie un oggetto straordinariamente prezioso, carico di storia e di tradizione e di una valenza simbolica che ne supera il valore culturale e fa tuttora parte di una storia viva e reale: il Reliquiario del Corporale, il tabernacolo d’argento firmato dall’orafo senese Ugolino di Vieri nel 1338 che nei suoi smalti contiene il racconto figurativo più antico della storia del miracolo eucaristico avvenuto a Bolsena nel 1263.

IL GRANDE ALBERO DI PIAZZA DUOMO, VIDEOMAPPING D’AUTORE E PARCHEGGI GRATIS: “A NATALE REGALATI ORVIETO” PRENDE FORMA✨ Il...
06/12/2024

IL GRANDE ALBERO DI PIAZZA DUOMO, VIDEOMAPPING D’AUTORE E PARCHEGGI GRATIS: “A NATALE REGALATI ORVIETO” PRENDE FORMA
✨ Il Natale di prende forma e colore. Nel fine settimana dell’Immacolata entra nel vivo il programma di “A Natale regalati Orvieto”. Domani, venerdì 6 dicembre alle 18, l’accensione del grande albero di Natale in Piazza Duomo e dell’Albero di luce in fondo al Pozzo di San Patrizio. Per l’occasione, come di consueto, ingresso gratuito al Pozzo dalle 18 alle 19.
✨ Sempre nel pomeriggio di venerdì si accenderanno i Palazzi Magici – il Palazzo comunale, la Torre e la chiesa di Sant’Andrea – ma da sabato 7 dicembre alle 18.30 si potrà ammirare un coinvolgente videomapping che rappresenta la novità di quest’anno “Voyage Polaire”, un racconto di luce, suono ed emozione che trasformerà Piazza della Repubblica in un palcoscenico incantato.
➡️ Prodotto da PlayMarche, il progetto si propone come un’esplorazione immersiva dell’immaginario invernale, fondendo il fascino del videomapping con l’intensità dell’arte contemporanea. Ideato dall’artista parigino Jésus S. Baptista e curato da Michele Spagnuolo, “Voyage Polaire” conduce gli spettatori in un viaggio intimo e raffinato che scardina l’opposizione tra l’austerità glaciale dell’inverno e il calore avvolgente delle festività natalizie. La dimensione sonora, affidata al sound designer Amadeo Savio, amplifica la portata emozionale della rilettura estetica degli edifici e accompagna il pubblico in questa esperienza.
➡️ “Voyage Polaire” sarà proiettato tutti i fine settimana, dal venerdì alla domenica, alle 18.30 e alle 19.30. Repliche speciali anche il 24, 25 e 26 dicembre, dal 28 dicembre al 1 gennaio in occasione di Umbria Jazz, e lunedì 6 gennaio.
🅿️ Dall’8 al 24 dicembre, infine, si ripropone l’iniziativa voluta dal Comune di Orvieto per incentivare lo shopping natalizio in città con i parcheggi di superficie gratuiti dalle 16 alle 20.
⬇️ Il programma completo di “A Natale regalati Orvieto”
🔗

Dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 il regalo più bello da mettere sotto l'albero: l'esperienza autentica di Orvieto! Scopri il programma

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04/12/2024

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🟢➡️Il convento di Sant'Angelo in Pantanelli⬅️🟢📍Scopriamo il territorio📍🕍Il Convento di Sant’Angelo in Pantanelli si trov...
03/12/2024

🟢➡️Il convento di Sant'Angelo in Pantanelli⬅️🟢
📍Scopriamo il territorio📍
🕍Il Convento di Sant’Angelo in Pantanelli si trova a 2 chilometri da Baschi, lungo la strada che conduce verso Todi. E’ luogo suggestivo di memorie francescane: alla sua fondazione, risalente al 1216, prese parte personalmente San Francesco al quale era stato donato il terreno sui cui si trova l’edificio.
Nelle vicinanze del convento è ancora visibile la grotta in cui il santo dimorò e lo scoglio sul fiume Tevere da cui predicò ai pesci. Ospite del convento fu anche Jacopone da Todi religioso e poeta considerato tra i più rilevanti del medioevo. La tradizione vuole che nel convento, vi compose varie laudi, tra cui la celeberrima “Stabat Mater“.

⚱️Nella Chiesa del convento sono sepolti i signori di Baschi che dominarono il territorio circostante per vari secoli. Sull’altare maggiore della chiesa del convento si trova un pregevole affresco del 1400 rappresentante una crocifissione con una delle prime raffigurazioni di San Francesco ai piedi del Cristo. Altra opera di rilievo è l’Annunciazione di Antonio del Massaro detto il Pastura ed allievo del Pinturicchio.

🟢➡️Ippolito Scalza⬅️🟢📍Arte e tradizioni📍🧐Scultore e architetto nato ad Orvieto intorno al 1532, dal 1554 fu collaborator...
26/11/2024

🟢➡️Ippolito Scalza⬅️🟢
📍Arte e tradizioni📍
🧐Scultore e architetto nato ad Orvieto intorno al 1532, dal 1554 fu collaboratore di Raffaello da Montelupo e dal 1567 capomaestro del duomo di Orvieto, dove sono anche conservate le sue opere scultoree più importanti: Pietà (1579), teatrale versione del tema michelangiolesco; Ecce homo (1608). Progettò e curò l'ornamentazione in stucco di tutte le cappelle e di altre parti dell'interno del duomo, per il quale dette anche disegni di riammodernamento con nuovi pilastri sormontati da capitelli ionici (museo dell'Opera del duomo). Sempre a Orvieto progettò i palazzi Clementini e Buzi, poi Mercedari, in forme sangallesche. Fu consultato per l'erezione della cupola della chiesa della Consolazione di Todi.

🎨Uno dei suoi capolavori è sicuramente la Pietà o Deposizione realizzata per il Duomo di Orvieto tra il 1570 e il 1579. Un’opera meravigliosa, ricavata da un unico blocco di marmo e composta da quattro figure: il Cristo esanime, adagiato sul grembo della Vergine Maria, Nicodemo con il volto chino verso la figura di Gesù, mentre con una mano regge la scala ed il martello e nell’altra stringe le pinze, gli strumenti della crocifissione e la Maddalena, inginocchiata con il volto sulla mano di Cristo. Questa Deposizione mette in risalto come la Madonna nell’accogliere il corpo esanime del Figlio Gesù, lo stringe sfiorandolo solo con le sue vesti, senza sfiorarlo con le mani. Questo riporta alla celeberrima Pietà di Michelangelo Buonarroti, in Vaticano, nella Basilica di san Pietro, realizzata intorno al 1497-1499.

“A NATALE REGALATI ORVIETO”, SESSANTA APPUNTAMENTI DAL 29 NOVEMBRE AL 6 GENNAIO🎄La magia del Natale in un’atmosfera unic...
21/11/2024

“A NATALE REGALATI ORVIETO”, SESSANTA APPUNTAMENTI DAL 29 NOVEMBRE AL 6 GENNAIO

🎄La magia del Natale in un’atmosfera unica e autentica. Oltre 60 appuntamenti in 39 giorni per l’ottava edizione di “A Natale regalati Orvieto”, il programma delle iniziative promosso e coordinato dal Comune di con la collaborazione di più di 30 enti e associazioni cittadine.

❄️ Dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 un ricco cartellone di appuntamenti per tutti i gusti e tutte le età che unisce le tradizioni natalizie all’offerta culturale, storica, artistica, musicale ed enogastronomica della città.

🌟 Il grande albero in Piazza Duomo
🌟 L’Albero di luce nel Pozzo di San Patrizio
🌟 Videomapping sui Palazzi Magici 🆕
🌟 Il Quartiere dei presepi
🌟 Mercatino di Natale in Piazza della Repubblica
🌟 Il villaggio di Babbo Natale
🌟 Orvieto città del gusto e dell’arte
🌟 Umbria Jazz Winter & Uj4Kids
🌟 Orvieto Christmas tour
🌟 Concerti candlelight
🌟 Musica e teatro
🌟 Mostre e conferenze
🌟 Visite guidate

➡️ Il programma completo e aggiornato è consultabile sul nostro sito www.liveorvieto.com

🟢➡️Il coccio ficullese⬅️🟢📍Arte e tradizioni📍🏺Il coccio ficullese ha una lunga tradizione, è un prodotto ottenuto dalla c...
12/11/2024

🟢➡️Il coccio ficullese⬅️🟢
📍Arte e tradizioni📍
🏺Il coccio ficullese ha una lunga tradizione, è un prodotto ottenuto dalla cottura dell’argilla e prevalentemente si distingue per due colori: il marrone manganese (colore derivante dalle argille bianca di località Le Piane e nera proveniente dai terreni verso Montegabbione) ed il tipico verde ramina (generato dalla sapiente miscela di rame e zolfo).
🥣Della produzione del coccio, essendo per lo più legata a prodotti per l’uso quotidiano, si trovano tutt’ora ziri (recipienti per contenere l’olio), pignatte per la cottura dei cibi, piatti, bicchieri e panate (contenitori per acqua e vino). A questo tipo di produzione si affianca, in misura minore, anche quella di vasi, anfore ed altre realizzazioni da arredo.

🟢➡️La torre di Maurizio⬅️🟢📍Scopriamo la città📍🧐Luogo simbolo di Orvieto, sebbene distanziata dal Duomo, la Torre di Maur...
05/11/2024

🟢➡️La torre di Maurizio⬅️🟢
📍Scopriamo la città📍
🧐Luogo simbolo di Orvieto, sebbene distanziata dal Duomo, la Torre di Maurizio è strettamente legata alla sua storia. Fu infatti destinata ad accogliere un “ariologium de muricio” ovvero l’orologio posto a servizio del cantiere (da “muricio” cioè muro, per estensione edificio in costruzione)🕰.
🤖Questo complesso meccanismo includeva anche l’automa di bronzo che fu collocato sulla sommità della torre e al quale nel tempo fu attribuito il nome di “Maurizio”, derivato dall’alterazione in chiave popolare della parola latina “muricium” che, per estensione, aveva il significato di cantiere.
⚒L’orologio fu fatto costruire dall’Opera del Duomo tra il 1347 e il 1348 per una duplice finalità, di utilità e ornamento: doveva scandire regolarmente i turni quotidiani di lavoro degli operai della cattedrale e dare alla città la sua “meraviglia”, un’opera semovente di straordinario effetto. Nel 1348 venne fusa in bronzo la statua del jaquemart, il più antico automa segna-tempo ancora oggi esistente e funzionante: collegata al cronometro sottostante, allo scoccare di ogni ora percuote con il martello di ferro la campana che ha di fronte🛎. Un divertente scambio di battute corre dall’uno all’altra, in due iscrizioni: l’una, lungo la cintura indossata dall’automa, tiene alto il ruolo del “battitore”- Da te a me, campana, furo i pati: tu per gridar et io per far i fati; l’altra sulla corona della campana, lo avvisa in risposta Se vuoi ch’attenga i pati, dammi piano. Se no io cassirò e darà invano.

🟢➡️Il merletto orvietano⬅️🟢📍Arte e tradizioni📍🧐 Agli inizi del XX secolo, un’idea del senatore Conte Eugenio Faina e rea...
22/10/2024

🟢➡️Il merletto orvietano⬅️🟢
📍Arte e tradizioni📍
🧐 Agli inizi del XX secolo, un’idea del senatore Conte Eugenio Faina e realizzata dal figlio Claudio fu quella di creare una società di patronato, l’Ars Wetana, che avrebbe dovuto fornire alle donne un’ opportunità di lavoro a domicilio. A tale scopo fu dato un primo fondo alla figlia Maria Vittoria e alle nobildonne Eugenia Petrangeli e Paolina Valentini per poter iniziare questa ricerca. Venne così individuato il “merletto d’Irlanda” come tipo di lavoro congeniale. Da subito la lavorazione del merletto acquisì, nell’esecuzione e nei motivi decorativi, una sua tipicità locale. Infatti le decorazioni e gli ornamenti creati prendevano spunto dai soggetti e gli ornamenti del Duomo di Orvieto. 🕍
🪡Ben presto, la lavorazione del merletto si diffuse anche al di fuori del contesto della società Ars Wetana e, nel tempo, ha generato creazioni sempre più varie e raffinate raggiungendo livelli di lavorazione sempre più complessi e artistici.
A cavallo tra le due guerre mondiali il merletto orvietano era una vera e propria fabbrica e dava lavoro a oltre 600 persone a Orvieto. Durante gli anni del Fascismo anche gli uomini, quelli non allineati che non trovavano lavoro, prendevano in mano filo e uncinetto. C’era chi disegnava, chi lo produceva, chi stirava e chi lo commercializzava.
L’ Ars Wetana ha cessato la sua attività di società di patronato nel 1974 per trasformarsi in azienda privata ma ancora oggi artiste del merletto di Orvieto continuano la tradizione di questa particolare lavorazione artigiana.🧵

Indirizzo

Via Garibaldi, 8
Orvieto
05018

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Un territorio ricco di storia, arte e cultura che prima di questo è accomunato da un inconfondibile stile di vita nel quale agricoltura, enogastronomia, tradizioni e folklore scandiscono mesi e stagioni.

Lasciatevi incantare da questi favolosi luoghi, immergetevi in un’esperienza di vita prima ancora di viaggio perché qui non siete solo turisti o ospiti ma “cittadini temporanei”. Venite a scoprire Orvieto, venite a vivere come viviamo noi!

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