12/07/2023
Condivido questo sfogo critico costruttivo e lo rivolgo ai nostri amministratori locali e regionali, va bene la propaganda tipo D&G ma se non viene surrogata da tutto il resto resterà un episodio sterile, vogliamo fare del turismo la nostra principale fonte economica ⁉️ FACCIAMOLO BENE
Angelo Pomes
Il post è un po' polemico perché sono un po' stufo di far finta di nulla. Sono per natura un ottimista . Vorrei vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
Ma la situazione quest'anno mi sembra più critica del solito, soprattutto alla luce dei tanti turisti che, anche grazie a questa pagina che dal 2014 promuove il territorio quando tutti contavano le disgrazie per costruirci le proprie "campagne", iniziano ad affacciarsi con curiosità al territorio jonico.
So che attirerò un bel po' di antipatie con questo post, ma la situazione deve cambiare. E subito.
Voglio dire solo questo a chi fa politica (da Taranto ad Avetrana): prima di promettere aeroporti, stazioni, grandi eventi, dovreste pensare a rendere attrattivo il nostro territorio.
E non lo è affatto con il Siderurgico "che fuma", le strade ridotte ad uno schifo, collegamenti quasi inesistenti, sanità da paura, zero infrastrutture, verde pubblico ridotto al nulla cosmico, immondizia ovunque ai lati delle principali arterie stradali per recarsi nei luoghi turistici. Per non parlare della Regionale 8, ferma da una vita.
E per non parlare poi della litoranea: di buono ha solo il mare, le belle dune (curate e rispettate) solo nelle zone di Torre Ovo e Campomarino.
Piste ciclabili farlocche, segnaletica inesistente, sicurezza ai minimi termini, spiagge pubbliche sporche, inciviltà diffusa.
E chi si lamenta degli stabilimenti balneari che vi tolgono spazi dovrebbe ripensare a cosa erano ridotte quei tratti di spiaggia: cumuli di immondizia ovunque!
Non voglio fare lezioni a nessuno, ma permettetemi di dire che, se viaggiaste un po' di più varcando la soglia dei confini nazionali, vi accorgereste che siamo quasi da terzo mondo. Non serve andar lontano: andate in Istria, in Croazia, persino in Albania, giusto per citare qualche nostro "cugino".
E va bene il cibo, l'ospitalità, il calore delle nostre tradizioni. Ma quando ci sveglieremo?
Ci lamentiamo che i nostri figli vanno via, ma cosa facciamo per cambiare questo stato di cose e per rendere più promettente la nostra terra?
L'economia non si fa a parole o solo d'estate, il sabato o la domenica. L'economia si fa con gli investimenti, le assunzioni (quelle vere), la creazione di un brand autentico, il marketing (quello serio e vero, non quello delle 4 sponsorizzate delle agenzie squattrinate che si accontentano di 4 spiccioli per campare o che lavorano a nero), le infrastrutture, i controlli, la sicurezza, i piani di sviluppo, la rigenerazione urbana.
Il resto è solo propaganda. E chi lo dice è il primo ad aver creduto in una certa politica, quella della fermezza, del cambiamento, della rinascita.
Spero davvero che questo post non rimanga solo uno sfogo o un'occasione per suscitare l'ilarità di qualche buontempone. Ma sia una reale occasione di confronto costruttivo. Di serio confronto costruttivo.