08/03/2024
Casa delle Nozze d'Argento, Regio V di Pompei
- 🏛 Pompei I secolo d.C. 🏛💙
- ricostruzione grafica con base 3D su fonti archeologiche e fotografiche
Questa è un immagine panoramica, cliccate sull'immagine con dito o mouse e ruotatela👇
🏛 Ancora un'immagine, in esclusiva assoluta per tutti i di Grandi Città, che abbiamo ricostruito con grande cura e che ci riporta in un tempo passato e in un luogo specifico realmente esistito!
- Per chi va di fretta
🏛 Siamo nella Regio V di Pompei e precisamente nella Casa delle Nozze d'Argento nei mesi precedenti all'eruzione del 79 d.C.
Un luogo, realmente esistito, una casa sontuosa e appartenuta a un personaggio molto famoso e influente a Pompei "Lucius Albucius Celsus" che ha subito la stessa sorte di tutta la città sepolta sotto l'eruzione del Vesuvio.
🏛 Qui vediamo un ambiente di servizio, la cucina, nella quale era inserito anche il bagno del Dominus!
Sempre nella stanza c'era una struttura che serviva a sostenere una caldaia che offriva sia calore alle attigue Terme private di Albucius che acqua calda per le sue piscine.
Una cucina in piena attività con servi intenti nelle loro mansioni e nel suo sontuoso bagno affrescato Lucius il "Cacator Dominus" della casa!! :-)
Se questo post vi è piaciuto, iscrivetevi alla nostra pagina Facebook Grandi Città:
http://fb.me/grandicitta
Grazie! 💙
- Per chi vuole approfondire
🏛 Quindi abbiamo detto che siamo nella Regio V di Pompei e precisamente nella Casa delle Nozze d'Argento nei mesi precedenti all'eruzione del 79 d.C.
Il proprietario è "Lucius Albucius Celsus", le sue tracce sono state rinvenute grazie a graffiti e iscrizioni su vari oggetti all'interno della domus. Non si hanno molte informazioni precise sulla sua vita, se non che apparteneva all'aristocrazia pompeiana e che fosse con le "mani in pasta" un poco in tutti gli affari della città.
La sua casa era ricchissima e sfarzosa, possedeva moltissime stanze, atri, giardini.
L'aspetto attuale della casa risale al 40-30 a.C., periodo in cui Albucius fece eseguire restauri in diverse stanze, soprattutto quelle che affacciavano sull'atrio. La datazione precisa e l'entità dei lavori ci suggeriscono che il proprietario fosse un uomo di notevole ricchezza e prestigio.
Il nome della casa però deriva dalle nozze d'argento di Umberto e Margherita di Savoia, celebrate proprio nel 1893, anno della sua scoperta.
La Casa delle Nozze d'Argento è uno dei siti archeologici più visitati di Pompei. Grazie ai restauri e alle accurate ricostruzioni, è oggi possibile ammirare la sua bellezza e comprendere la complessità della vita nell'antica città romana.
🏛 A differenza di tutte le attenzioni che si concentrano principalmente sulle parti più sfarzose della ricca residenza, noi abbiamo voluto concentrarci su ambienti di servizio come la Cucina, che ci danno il pretesto per capire come si svolgeva la vita quotidiana all'interno di un abitazione di lusso e, con una dose di interpretazione, immaginare la vita e i rapporti fra le persone che frequentavano questi luoghi.
🏛 Siamo quindi nella cucina, un ambiente di pochi metri quadrati, che doveva essere particolarmente angusto, poco illuminato e abbastanza fumoso, nonostante le aperture sulle pareti. Al locale si accedeva da due porte sul fondo, quella di destra accedeva direttamente a uno dei cortili e quindi le pietanze cucinate qui potevano giungere velocemente le loro destinazioni. Mentre la porta di destra affacciava su un piccolo giardino privato, di cui probabilmente la parte prossima alla porta coltivato con erbe utili per la cucina.
🏛 Dalle tracce di intonaco si evince che questo ambiente nonostante fosse di servizio era comunque curato per essere una cucina, infatti la stanza era intonacata di bianco con un'alta fascia rosa che girava tutto intorno.
Da note degli archeologi che dissotterrarono questa zona si evince che sulla parete del focolare erano degli affreschi che riproducevano due serpenti Agatodemoni con il loro altare in centro e sopra un uomo che trascinava al guinzaglio un maiale recalcitrante, mentre sopra e sotto erano affrescati dei festoni.
Già nel resoconto però gli archeologi riportavano che gli affreschi erano talmente danneggiati da risultare a malapena visibili. Quindi noi abbiamo reinterpretato queste esili note riportando un affresco dove avrebbe dovuto essere. Affreschi che molto probabilmente erano più piccoli e forse più modesti di come rappresentati.
Il bancone della cucina era abbastanza ampio da poter ospitare diversi fuochi contemporaneamente.
🏛 Sulla parete sud invece c'era in un angolo un bancone di pietre al quale si accedeva tramite dei gradini.
Sul suo lato una fossa rivestita di pietra lavica che dava accesso a un cunicolo che permetteva il passaggio dell'aria calda per riscaldare il pavimento del Calidarium che era subito dietro la parete.
Quindi proprio sopra la fossa doveva essere presente la classica caldaia di piombo, che veniva caricata con l'acqua che poi sarebbe confluita nelle vasche del calidarium adiacente e la pedana serviva per caricare di acqua la caldaia dall'alto.
La fossa per il fuoco aveva uno svaso laterale per agevolare l'introduzione di legna.
🏛 E ora parliamo di C***A!
Nell'angolo sud ovest della stanza si trova un piccolo gioiello, un water di lusso dell'epoca!
Dalla posizione all'interno di tutta la struttura, dalla forma e dalla sua disposizione, si evince che Albucius aveva studiato molto bene la sua costruzione per trarne il maggior "beneficio" possibile.
Si, perché da come è costruito si capiscono molte cose.
La prima è che la struttura che sporge rispetto alla parete della casa è stata ricavata in un tempo successivo.
Tempo che ha dato ad Albucius di progettare il suo bagno perfetto.
La caldaia e il suo fuoco emettevano un calore continuo e costante quando erano in funzione, quindi un bagno con la porta rivolta verso quel calore sarebbe stato ottimale da usare anche in giornate fredde e vicino anche all'acqua calda della caldaia per potersi pulire comodamente anche con acqua tiepida!
Insomma un vero lusso, cacare al caldo, pulirsi con acqua calda, e volendo anche farsi aggiornare dei fatti della giornata dai propri inservienti mentre si compiva l'atto :-) altro che cellulare seduti al gabinetto :-)
Un cubicolo completamente affrescato, con una seduta comoda, con una ribalta in legno (non fredda pietra) comoda per riversare l'acqua e far defluire gli escrementi direttamente in un profondo pozzetto nel giardino.
Questo locale è stata la vera sorpresa di questa ricostruzione.
🏛 Moltissime considerazioni ha portato la rievocazione di questa struttura, una su tutte ci ha colpito, ovvero che in una casa come questa ed evidentemente per un personaggio come Albucius, tutto era "mischiato". Lusso e povertà, schiavi e signori, privato e pubblico, tutto era mescolato in un unico che manteneva sicuramente le differenze ma che era comunque amalgamato in qualcosa di unico.
🏛 Abbiamo provato ad immaginare quindi la vita quotidiana che va avanti nei suoi gesti comuni, come badare al fuoco sotto una pentola, fare battute sconce sul cibo appena comprato al mercato, attendere al fuoco della caldaia o semplicemente rilassarsi cacando al caldo nel proprio bagno affrescato!
Insomma la vita non era fatta solo di Imperatori ricoperti d'oro o di legioni alla conquista di nuovi territori, ma anzi per la maggioranza era piena di persone normali che facevano cose normali.
⭐ Per chi volesse vedere una foto panoramica delle Terme private della casa dove Albucius intratteneva i suoi ospiti, segua questo link di approfondimento: 👇
👉 https://www.facebook.com/grandicitta/posts/957565306369640 👈
Se questo post vi è piaciuto, iscrivetevi alla nostra pagina Facebook Grandi Città:
http://fb.me/grandicitta
Grazie! 💙