Trail House Ottaviano

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28/07/2024

IL PARCO REALE DELLA REGGIA DI CASERTA

Il Parco Reale, parte integrante del progetto presentato dall’architetto Luigi Vanvitelli ai sovrani, si ispira ai giardini delle grandi residenze europee del tempo, fondendo la tradizione italiana del giardino rinascimentale con le soluzioni introdotte da André Le Nôtre a Versailles.

I lavori, con la delimitazione dell'area e la messa a dimora delle prime piante, iniziarono nel 1753, contemporaneamente a quelli per la costruzione dell'Acquedotto Carolino, le cui acque, dalle falde del Monte Taburno avrebbero alimentato le fontane dei giardini reali.

Il giardino formale, così come oggi si vede, è solo in parte la realizzazione di quello che Luigi Vanvitelli aveva ideato: alla sua morte, infatti, nel 1773, l'acquedotto era stato terminato ma nessuna fontana era stata ancora realizzata. I lavori furono completati dal figlio Carlo (1740-1821), il quale, pur semplificando il progetto paterno, ne fu fedele realizzatore, conservando il ritmo compositivo dell'alternarsi di fontane, bacini d'acqua, prati e cascatelle.

Per chi esce dal palazzo i giardini si presentano divisi in due parti: la prima è costituita da vasti parterre, separati da un viale centrale che conduce fino alla Fontana Margherita, fiancheggiata da boschetti di lecci e carpini, disposti simmetricamente a formare una scena “teatrale” verde semicircolare.

26/07/2024
15/06/2024

POMPEI. Ecco gli eventi in programma a Pompei nell’ambito della rassegna estiva di spettacoli “Pompei è… Music Live”. Tutti gli spettacoli

26/05/2024
16/05/2024

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28/04/2024
27/04/2024

Pistrinum e bottega di Sextus Patulcius Felix, Herculaneum 💛

14/03/2024

Signori…sua maestà la regina 80k per 4800 D+

09/03/2024

Domani riaprirà al pubblico il Museo Archeologico di Stabia "Libero D'Orsi", il cui riallestimento è stato realizzato anche con reperti in prestito dal .
Ecco il commento del Direttore Generale museitaliani, Massimo Osanna: "Oggi si raccolgono i frutti di un progetto ambizioso in cui ho creduto da sempre, impegnandomi in prima linea per la valorizzazione della reggia di Quisisana, divenuta, dal 2020, il naturale e prestigioso spazio espositivo del patrimonio archeologico dell'antica Stabiae.
Visitare il Museo Archeologico di Stabia significa non soltanto comprendere la vita e la cultura del passato, ma anche proiettarsi verso il futuro: qui, infatti, si intende costruire un modello virtuoso di dialogo con il territorio, una buona pratica basata sulla sinergia interistituzionale e sulla ricerca scientifica sperimentale. L'istituto, che riapre al pubblico con un nuovo allestimento arricchito nella compagine di reperti esposti e nella metodologia di comunicazione didattica, è un invito alla scoperta della nostra storia: anche l'accordo di valorizzazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha permesso di proporre ai visitatori un viaggio straordinario tra manufatti appena sottoposti a un'attenta campagna di restauro".
Foto: Pompeii - Parco Archeologico

08/03/2024

Casa delle Nozze d'Argento, Regio V di Pompei
- 🏛 Pompei I secolo d.C. 🏛💙
- ricostruzione grafica con base 3D su fonti archeologiche e fotografiche
Questa è un immagine panoramica, cliccate sull'immagine con dito o mouse e ruotatela👇

🏛 Ancora un'immagine, in esclusiva assoluta per tutti i di Grandi Città, che abbiamo ricostruito con grande cura e che ci riporta in un tempo passato e in un luogo specifico realmente esistito!

- Per chi va di fretta

🏛 Siamo nella Regio V di Pompei e precisamente nella Casa delle Nozze d'Argento nei mesi precedenti all'eruzione del 79 d.C.
Un luogo, realmente esistito, una casa sontuosa e appartenuta a un personaggio molto famoso e influente a Pompei "Lucius Albucius Celsus" che ha subito la stessa sorte di tutta la città sepolta sotto l'eruzione del Vesuvio.

🏛 Qui vediamo un ambiente di servizio, la cucina, nella quale era inserito anche il bagno del Dominus!
Sempre nella stanza c'era una struttura che serviva a sostenere una caldaia che offriva sia calore alle attigue Terme private di Albucius che acqua calda per le sue piscine.
Una cucina in piena attività con servi intenti nelle loro mansioni e nel suo sontuoso bagno affrescato Lucius il "Cacator Dominus" della casa!! :-)

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- Per chi vuole approfondire

🏛 Quindi abbiamo detto che siamo nella Regio V di Pompei e precisamente nella Casa delle Nozze d'Argento nei mesi precedenti all'eruzione del 79 d.C.
Il proprietario è "Lucius Albucius Celsus", le sue tracce sono state rinvenute grazie a graffiti e iscrizioni su vari oggetti all'interno della domus. Non si hanno molte informazioni precise sulla sua vita, se non che apparteneva all'aristocrazia pompeiana e che fosse con le "mani in pasta" un poco in tutti gli affari della città.
La sua casa era ricchissima e sfarzosa, possedeva moltissime stanze, atri, giardini.
L'aspetto attuale della casa risale al 40-30 a.C., periodo in cui Albucius fece eseguire restauri in diverse stanze, soprattutto quelle che affacciavano sull'atrio. La datazione precisa e l'entità dei lavori ci suggeriscono che il proprietario fosse un uomo di notevole ricchezza e prestigio.
Il nome della casa però deriva dalle nozze d'argento di Umberto e Margherita di Savoia, celebrate proprio nel 1893, anno della sua scoperta.
La Casa delle Nozze d'Argento è uno dei siti archeologici più visitati di Pompei. Grazie ai restauri e alle accurate ricostruzioni, è oggi possibile ammirare la sua bellezza e comprendere la complessità della vita nell'antica città romana.

🏛 A differenza di tutte le attenzioni che si concentrano principalmente sulle parti più sfarzose della ricca residenza, noi abbiamo voluto concentrarci su ambienti di servizio come la Cucina, che ci danno il pretesto per capire come si svolgeva la vita quotidiana all'interno di un abitazione di lusso e, con una dose di interpretazione, immaginare la vita e i rapporti fra le persone che frequentavano questi luoghi.

🏛 Siamo quindi nella cucina, un ambiente di pochi metri quadrati, che doveva essere particolarmente angusto, poco illuminato e abbastanza fumoso, nonostante le aperture sulle pareti. Al locale si accedeva da due porte sul fondo, quella di destra accedeva direttamente a uno dei cortili e quindi le pietanze cucinate qui potevano giungere velocemente le loro destinazioni. Mentre la porta di destra affacciava su un piccolo giardino privato, di cui probabilmente la parte prossima alla porta coltivato con erbe utili per la cucina.

🏛 Dalle tracce di intonaco si evince che questo ambiente nonostante fosse di servizio era comunque curato per essere una cucina, infatti la stanza era intonacata di bianco con un'alta fascia rosa che girava tutto intorno.
Da note degli archeologi che dissotterrarono questa zona si evince che sulla parete del focolare erano degli affreschi che riproducevano due serpenti Agatodemoni con il loro altare in centro e sopra un uomo che trascinava al guinzaglio un maiale recalcitrante, mentre sopra e sotto erano affrescati dei festoni.
Già nel resoconto però gli archeologi riportavano che gli affreschi erano talmente danneggiati da risultare a malapena visibili. Quindi noi abbiamo reinterpretato queste esili note riportando un affresco dove avrebbe dovuto essere. Affreschi che molto probabilmente erano più piccoli e forse più modesti di come rappresentati.
Il bancone della cucina era abbastanza ampio da poter ospitare diversi fuochi contemporaneamente.

🏛 Sulla parete sud invece c'era in un angolo un bancone di pietre al quale si accedeva tramite dei gradini.
Sul suo lato una fossa rivestita di pietra lavica che dava accesso a un cunicolo che permetteva il passaggio dell'aria calda per riscaldare il pavimento del Calidarium che era subito dietro la parete.
Quindi proprio sopra la fossa doveva essere presente la classica caldaia di piombo, che veniva caricata con l'acqua che poi sarebbe confluita nelle vasche del calidarium adiacente e la pedana serviva per caricare di acqua la caldaia dall'alto.
La fossa per il fuoco aveva uno svaso laterale per agevolare l'introduzione di legna.

🏛 E ora parliamo di C***A!
Nell'angolo sud ovest della stanza si trova un piccolo gioiello, un water di lusso dell'epoca!
Dalla posizione all'interno di tutta la struttura, dalla forma e dalla sua disposizione, si evince che Albucius aveva studiato molto bene la sua costruzione per trarne il maggior "beneficio" possibile.
Si, perché da come è costruito si capiscono molte cose.
La prima è che la struttura che sporge rispetto alla parete della casa è stata ricavata in un tempo successivo.
Tempo che ha dato ad Albucius di progettare il suo bagno perfetto.
La caldaia e il suo fuoco emettevano un calore continuo e costante quando erano in funzione, quindi un bagno con la porta rivolta verso quel calore sarebbe stato ottimale da usare anche in giornate fredde e vicino anche all'acqua calda della caldaia per potersi pulire comodamente anche con acqua tiepida!
Insomma un vero lusso, cacare al caldo, pulirsi con acqua calda, e volendo anche farsi aggiornare dei fatti della giornata dai propri inservienti mentre si compiva l'atto :-) altro che cellulare seduti al gabinetto :-)
Un cubicolo completamente affrescato, con una seduta comoda, con una ribalta in legno (non fredda pietra) comoda per riversare l'acqua e far defluire gli escrementi direttamente in un profondo pozzetto nel giardino.
Questo locale è stata la vera sorpresa di questa ricostruzione.

🏛 Moltissime considerazioni ha portato la rievocazione di questa struttura, una su tutte ci ha colpito, ovvero che in una casa come questa ed evidentemente per un personaggio come Albucius, tutto era "mischiato". Lusso e povertà, schiavi e signori, privato e pubblico, tutto era mescolato in un unico che manteneva sicuramente le differenze ma che era comunque amalgamato in qualcosa di unico.

🏛 Abbiamo provato ad immaginare quindi la vita quotidiana che va avanti nei suoi gesti comuni, come badare al fuoco sotto una pentola, fare battute sconce sul cibo appena comprato al mercato, attendere al fuoco della caldaia o semplicemente rilassarsi cacando al caldo nel proprio bagno affrescato!
Insomma la vita non era fatta solo di Imperatori ricoperti d'oro o di legioni alla conquista di nuovi territori, ma anzi per la maggioranza era piena di persone normali che facevano cose normali.

⭐ Per chi volesse vedere una foto panoramica delle Terme private della casa dove Albucius intratteneva i suoi ospiti, segua questo link di approfondimento: 👇
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25/02/2024

Casa del Giardino della Regio V di Pompei
- 🏛 Pompei I secolo d.C. 🏛💙
- ricostruzione grafica con base 3D su fonti archeologiche e fotografiche
Questa è un immagine panoramica, cliccate sull'immagine con dito o mouse e ruotatela👇

🏛 Ancora un'immagine, in esclusiva assoluta per tutti i di Grandi Città, che abbiamo ricostruito con grande cura e che ci riporta in un tempo passato e in un luogo specifico.

- Per chi va di fretta
🏛 Siamo nella Regio V di Pompei e precisamente nella Casa del Giardino nei mesi precedenti all'eruzione del 79 d.C.
Un luogo, realmente esistito, una casa veramente deliziosa che ha subito la stessa sorte di tutta la città sepolta sotto l'eruzione del Vesuvio.

🏛 Qui vediamo il porticato, il giardino e le sale principali (un triclinio e una sala di rappresentanza) tutte animate da persone di un unica famiglia, in un momento intimo di vita quotidiana.

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- Per chi vuole approfondire

🏛 Quindi siamo nella casa del Giardino scavata nel 2019 e che prende il nome proprio dal suo giardino.
La casa ha il suo ingresso in via dei Balconi nella Regio V recentemente liberata da una parte del banco di terra che ancora la ricopre. Ci sono diversi ambienti di servizio modestamente decorati per lo più con una fascia di colore rosa in basso mentre in alto di colore bianco. Ma le parti che sono più pregiate sono quelle che affacciano sul giardino.
Questo ha diverse ipotesi, probabilmente i proprietari avevano iniziato a decorare ed arricchire l'immobile proprio dalle parti di rappresentanza essendo utili alla vita sociale in città. Oppure che erano in previsione lavori in tutta la casa vista la presenza in diversi punti di materiale edile e che quindi il resto della casa sarebbe stato continuato con la stessa ricchezza.
In ogni caso tutto venne fermato drasticamente dall'eruzione del Vesuvio.

🏛 Il Giardino

Ha una forma rettangolare e irregolare e da il nome a questa casa. Aveva diversi alberi e cespugli di cui sono state trovate le tracce durante lo scavo. Alla fine di un vialetto era posta una base di una colonna che in origine doveva avere una vasca in cima, ma quando è stata ritrovata aveva un pezzo di marmo di recupero.
In un angolo verso la casa sono state trovate diverse anfore poggiate al muro.
Anche se la struttura era fatta in modo da poter ricavare un accesso direttamente sulla strada dal giardino, per permettere agli ospiti di non attraversare il resto della casa che era decorato piuttosto poveramente questo non venne realizzato, segno che probabilmente i proprietari avevano intenzione di arricchire anche il resto della casa e lasciare il giardino come luogo privato il che era usanza in Pompei.

🏛 Il Portico

Tutti questi ambienti riccamente affrescati sono comunicanti con il portico, che occupa il lato nord del giardino.
Inizialmente prevedeva tre colonne equamente distanziate, ma nel tempo vennero ricavate due sale ai suoi estremi inglobando quindi una colonna e rendendo il porticato a due colonne.
Un basso muretto, affrescato con vegetazione su fondo nero e ripiano in giallo ocra unisce le colonne e delimita lo spazio con il giardino. Oltre il muretto un basso fossato permetteva di raccogliere l'acqua del tetto.
Sulle pareti dei riquadri, con una sequenza di rosso e giallo intervallati, ricoprono tutta la superficie.
In alto una fascia di colore bianco ne delimitava l'altezza. Oltre questo punto in altezza non ci è dato sapere come erano i soffitti, se erano in legno, in muratura, affrescati o altro, quindi li abbiamo ipotizzati coerentemente con lo stile dell'abitazione.
Al centro del portico è stato rinvenuto un braciere e alcuni vasi in diversi punti. Questo ha fatto ipotizzare che fosse in utilizzo e quindi coerentemente con la data di eruzione che è stata spostata nell'autunno e non in estate.
Abbiamo immaginato un momento veramente intimo della famiglia, dove la Domina seduta su una panca alla parete sta conversando allegramente con sua nuora. Le due ridono forse a una battuta. Fra di loro il famoso braciere che è stato ritrovato.
Sullo sfondo il Dominus discute di affari con suo figlio maggiore porgendogli una piccola cassa e facendogli le ultime raccomandazioni.
Accanto all'osservatore i figli della giovane coppia ci osservano curiosi e molto divertiti dalla nostra presenza.

🏛 Il Triclinium
Girandoci verso destra scorciamo il Triclinio, la sala più grande di tutta la casa, proprio con l'affaccio di fronte al giardino. Riccamente affrescata su tre pareti con scene mitologiche, le pareti avevano spazio per ospitare comodamente quattro triclini, i letti tipici per i pasti della classe agiata. In un angolo sulla sinistra una piccola porcina dava accesso direttamente all'atrio della casa e quindi verso l'uscita. Abbiamo ipotizzato la possibilità di chiudere l'uscio verso la veranda con porte scorrevoli.
Questo era il luogo dove festeggiare in famiglia, dove accogliere gli ospiti di maggior riguardo e i clienti più facoltosi.

🏛 Il Tablinium

Ovvero il Tablinium, il luogo dove fare affari o discutere di questi. Questa casa non aveva la disposizione degli spazi canonici di una casa romana, con il Tablinium subito dopo l'atrio di ingresso e a sua volta a dividere questo dal giardino. Quindi non avendo gli spazi classici di una casa romana, i proprietari avevano adattato questo locale, ricavato accorciando la lunghezza del portico, a studio o luogo di ozio e discussione.
Anche questa sala è riccamente decorata e presenta una finestra sul lato sud per consentirne un illuminazione migliore.

🏛 La sala sul fondo e i resti degli abitanti

Sul lato opposto del Tablinium si apriva una porta che dava accesso all'unica altra sala decorata dell'abitazione.
Sul fianco di questa, in un altra stanza attigua sono stati trovati i resti degli abitanti della casa.
I resti ritrovati si fanno risalire ad almeno 6 individui che hanno trovato un ultimo rifugio in quella stanza che evidentemente ritenevano la più sicura dell'abitazione.
Dalle prime ricerche si evince che non tutti erano imparentati e quindi probabilmente alcuni di loro forse o erano schiavi o vicini di casa.
I corpi sono stati ritrovati scomposti da precedenti scavi clandestini in ricerca di materiali preziosi.
Pochi piccoli oggetti sono scampati ai tombaroli solo perché nascosti dai corpi stessi, come anellini scampati solo perché una mano era finita sotto delle tegole di crollo o piccoli oggetti preziosi trattenuti in una mano e quindi difficilmente identificabili.
Noi nella nostra immaginazione abbiamo creduto che le persone ritratte in questa scena si siano rifugiate in parte in quella sala (i più anziani con gli schiavi o i vicini) e in parte siano scappate (i giovani con i bambini), ma questo resta solo una fascinazione che nulla toglie al dramma e contemporaneamente alla bellezza di questa casa e dei suoi abitanti che hanno riso, pianto e trovato la morte fra queste pareti.

Se ti interessano le nostre immagini per un tuo progetto contattaci pure.

Qui un link con una visuale notturna del portico:👇
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27/12/2023
26/07/2023

“Vesuvio ‘e nott”: dal 30 luglio al 3 settembre escursioni sul vulcano al tramonto.
Scoprire il Vesuvio nella sua ora più bella, quella in cui il vulcano incontra le luci del firmamento. E’ la magia di “Vesuvio ‘e nott’” manifestazione che da ventuno anni unisce trekking ed enogastronomia, panorami mozzafiato e l’incanto di una notte all’ombra del Gran Cono. Ma anche un evento ecosostenibile che mette al bando la plastica.
Dal 30 luglio al 3 settembre, per sedici serate, insieme ad Umberto Saetta e alle preziose guide vulcanologiche dell’associazione “I Vesuviani” vi accompagneranno con i loro racconti di miti e leggende legate alla ‘muntagna’.
Degustazione di vino Docg e taralli napoletani.
I partecipanti dovranno rispettare poche ma importanti regole: portare con sé un bicchiere per la degustazione del vino, una felpa, scarpe da trekking o da ginnastica, colazione a sacco, k-way, borraccia e un telo per sedersi a terra, una torcia.
Sono previste due partenze, alle 19 e alle 19.15 dal Rifugio Imbò di via Vesuvio Ercolano (Piazzale di Quota 1000). La durata è di circa 3 ore (andata e ritorno)
Il costo è di 20 euro per i maggiorenni e di 10 euro per i minorenni.

EVENTO A NUMERO CHIUSO – PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
INFO telefoniche: +39 335 584 2706 (ore 9 - 19)
INFO su WhatsApp: 393 242 0995 - 392 175 7658 - 335 584 2706 (ore 9 - 23)

DATE
LUGLIO: 30.
AGOSTO: 5; 6; 10; 11; 12; 13;1 4; 15; 16; 19; 20; 26; 27.
SETTEMBRE: 2; 3.

DATI NAVIGATORE
Rifugio Imbò di via Vesuvio Ercolano,80056 NA (Piazzale di Quota 1000 del Gran Cono)
https://goo.gl/maps/csgaTV4eTkUM8WZr7
40.829220, 14.430188
Ercolano,80056 NA

FEATURING:
ZEUS abbigliamento sportivo,
Azienda vitivinicola Sorrentino.

25/07/2023
25/07/2023

Il nome di deriva dal greco πημπο o πομπη o dall’osco pompe. La città venne fondata forse dagli opici, che occuparono la base delle pendici del Vesuvio, vicino al golfo di e alla foce del fiume Sarno, ma i primi edifici furono degli osci, che fondarono alcuni villaggi, riuniti in una singola città (le attuali regio VII e VIII degli scavi), passata probabilmente sotto l’influenza etrusca poco dopo il 524 a.C., anno in cui fondarono .

Gli etruschi dunque in quel periodo non controllavano solo ma il loro potere politico si era spinto molto più a sud. Tale potere, indebolito dalla ribellione di Roma del 509 e la strenua resistenza ai tentativi di riprendersela di Porsenna e Tarquinio, culminati nella vittoria romana del lago Regillo del 494 a.C., cominciò a scricchiolare ovunque e gli etruschi persero la Campania dopo la sconfitta inflitta dai cumani nel 474 a.C.

La Campania, liberata dall’influsso etrusco tornò a gravitare verso quello greco e osco-sannita e la stessa Pompei divenne greca-sannita nel 424 a.C.; venne restaurato il tempio di Apollo e quello di , rinforzate le mura e fondata una nuova parte della città nella attuale regio VI.

Dopo più di un secolo di dominazione sannita, durante la seconda guerra sannitica la città capitolò e passò ai romani, ai quali rimase fedele anche nella seguente terza guerra contro i sanniti e contro . Nel III e II secolo la città raggiunse la sua attuale forma e sotto la spinta romana ebbe un forte sviluppo sociale e urbanistico e una floridezza data dalla grande produzione agricola della zona, favorita dal terreno vulcanico e la vicinanza al mare. Non molto lontano da Pompei avrebbe stanziato a Capo Miseno la flotta più importante dell’impero.

I Pompeiani, sconfitti da nell'80 a.C., ottennero la cittadinanza. La città prosperò fino al 79 d.C. quando l'eruzione del Vesuvio la ricoprì completamente di cenere e lapilli, uccidendo gran parte della popolazione.

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Scopri di più su Storie Romane: www.storieromane.it

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10/07/2023

Le discese a mare di Napoli sono una più incredibile dell'altra. Dalla celebre Gaiola alla spiaggia delle Monache, l'acqua è una costante di questa...

17/06/2023

Indirizzo

Ottaviano

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