Ovindoli snowboard club

Ovindoli  snowboard club SUGGERITE !!!! SU DOBBIAMO SALIRE !!! AVANTI !! VOGLIAMO PIU MI PIACE !! SUGGERITE !! SUSUSUUS!!!!SUGGERITE !! La neve è sempre abbondante.

Là dove un tempo viveva l'antica comunità dei Marsi, oggi ci sono piste di sci. Ovindoli, centro della Marsica dall'interessante passato storico, è diventata negli ultimi anni, una stazione turistica invernale piuttosto frequentata e fa parte del consorzio turistico “Skipass”, insieme a Campo Felice, Gran Sasso e Grotte di Stiffe. Nato come roccaforte dei Marsi a difesa dei confinanti Vestini, Ovi

ndoli venne distrutto dai romani nella cosidetta “Guerra Sociale” e poi ricostruita dai Longobardi. Qui soggiornò nel 1268 Carlo d'Angiò prima della vittoria definitiva su Corradino di Svevia. Alle bellezze della montagna, dunque, Ovindoli abbina un passato di tutto rispetto, con la possibilità di visitare testimonianze storiche. Le piste, servite da impianti moderni, con un'eccellente esposizione, si snodano tra quota 1400 e 2200 per uno sviluppo complessivo di 22 Km. Sono in funzione due modernissimi impianti seggioviari triposto e due nuove piste lunghe complessivamente 4 chilometri.Ulteriore novità: lo Stadio del Fondo con anelli di 5 + 3 chilometri. Il paese è attrezzato per qualsiasi tipo di sport come l'equitazione, lo sci, l'alpinismo, il trekking, il parapendio, tiro con l'arco, il freeclimbing, ecc. Ovindoli fa parte del parco Sirente - Velino, con possibilità di interessanti escursioni alla scoperta di una fauna caratteristica: l'orso marsicano, il lupo e il gatto selvatico, numerosi rapaci come l'aquila reale, della poiana e il gufo reale, oltre ai reintrodotti cervi e caprioli. STORIA:L`origine del nome Ovindoli è ancora incerta; alcuni la fanno derivare da obinolum, altri da ovis, altri ancora da guindulum. Quest’ultimo termine è menzionato nel 1387 nella forma Ovindulo, versione dialettale di Guindulus, a sua volta forma latinizzata del gotico Windo, cioè “terra di Guindolo”. Se è incerta l’origine del toponimo é invece conosciuto e condiviso da tutti il motto popolare: dvinnr fatt a pnnei piu’ i rmir i più é bei. Traduzione: Ovindoli fatto con il pennello più lo ammiri e più ti sembra bello. Moderna stazione di sport invernali, posta a m. 1375 s.l.m., a 35 Km dall’Aquila, a 100 km da Roma e Pescara, Ovindoli è la porta dell'altopiano Sirente- Velino, che separa i massicci del Velino e del Sirente, all'interno del Parco regionale omonimo. La magia dei boschi ammantati di neve, il centro storico arroccato su una guglia carbonatica, la traccia degli sci che arabesca un mondo bianco e irreale, il balenare del sole dietro le creste, il grande silenzio della montagna restituita alla dimensione più vera e reale, il verde intenso dei pini interrotto da macchie di colore che accompagnano, a cadenze regolari, il lento cammino delle stagioni, lo spazio ampio e libero dei piani alti, le inebrianti e adrenaliniche discese del Monte Magnola sono solo alcuni dei momenti di quelle emozioni che si vivono trascorrendo una giornata ad Ovindoli. Il Paese è facilmente raggiungibile sia dal versante tirrenico che adriatico. Collegato ottimamente all’autostrada A24 e A25 dalla strada panoramica 5.5 bis e da un efficiente servizio di bus, che parte dalle città più importanti come Roma o Pescara, si caratterizza per un’offerta turistica che copre tutto l’anno. E’ tra le migliori stazioni di sport invernali dell’Appennino, sia per la qualità che per la persistenza dell’innevamento. La stazione sciistica, dotata di un modernissimo impianto di innevamento programmato che garantisce il funzionamento efficiente della stazione, é in continuo rinnovamento per quanto riguarda gli impianti e le strutture ad essi associate. La professionalità e competenza dei maestri di sci e la presenza di servizi adeguati permette agli sciatori e non, di trascorrere interessanti giornate di sport e relax. Il periodo estivo enfatizza le particolarità di questo borgo ameno dell’appennino centrale. Natura incontaminata, elevata qualità dell’aria, acqua e suolo fanno si’ che Ovindoli sia il naturale rifugio per i turisti delle vicine città: Roma, Napoli, Perugia, Firenze, ma anche Bari e Lecce. Passeggiare tranquillamente tra i prati ed i boschi, utilizzare la bici o il cavallo per muoversi liberamente ad esempio per raggiungere Val D’Arano, considerata valle tra le più belle del Centro-Sud, praticare il volo a vela anche con la nuova specialità del Kai, tirare con l’arco, fare percorsi di trekking più o meno impegnativi, sentire lo spirito e il ritmo naturale dimenticando le frenesie dei nostri giorni costituiscono il fulcro dell’offerta estiva del Paese. Un nutrito programma di manifestazioni culturali e musicali, la gentilezza e cordialità degli abitanti, la riscoperta degli antichi sapori completano le numerose attrattive del posto. Ma Ovindoli è da vivere anche in primavera e autunno, periodi nei quali si può apprezzare la tranquillità e genuinità del posto con passeggiate a piedi o a cavallo, alla ricerca di frutti di bosco o di pregiate varietà fungine e tartufigene, ammirare la bellezza e varietà della flora e fauna, anima e motore delle zone dell’Abruzzo interno e scoprire i resti delle civiltà romane e medioevali, ben conservati soprattutto nei borghi di S. Potito e Santa Jona .( questa era la panoramica di ovindoli,ora leggerete quella di campo felice )La località Campo Felice fu scelta sul finire degli anni sessanta per la felicità dei “navigatori del bianco”. Si trova al centro di una vasta conchiglia, fatta con i bordi di cinque montagne, tutte alte più di 2000 metri ed innevate da novembre ad aprile. Da una di queste cime, il Monte Rotondo, si può godere nelle giornate nitide, di un panorama eccezionale, che abbraccia in un solo sguardo le vette più alte d’Abruzzo: il Gran Sasso, il Sirente, il Velino, la Duchessa e la Maiella. Questi luoghi immersi nel silenzio sembrarono al Cavaliere del Lavoro Dott. Aldo Jacovitti degni di una valorizzazione turistica per lo sviluppo dell’Altopiano delle Rocche. Quella conca incastonata tra le pendici del Nibbio e del Serralunga, delimitata ad oriente dalla sagoma del Monte Rotondo, sembrava ai suoi occhi, di appassionato della montagna, il posto ideale per creare una stazione sciistica di ottimo livello. Furono chiamati in Abruzzo autentici specialisti: l’urbanista Jean Cognet, realizzatore di alcune delle più importanti stazioni francesi della cosidetta “terza generazione”, gli emeriti architetti Moretti di Roma ed il Prof. Gardella di Milano, il due volte campione del mondo di discesa libera Emile Allais, il direttore sportivo di Chamrousse (Grenoble) durante le Olimpiadi Invernali del 1968 Andrè Simond, il Capitano Giuseppe Lamberti, allora Direttore sportivo di Cervinia e Gigi Panei leggendaria guida alpina abruzzese a Courmayer ed il Generale degli Alpini Giuseppe Fabre, organizzatore delle Olimpiadi di Roma, Tokio, e Città del Messico. Fu proprio questo emerito Generale, che con l’intuito delle “penne nere” individuò, su una cartina militare della zona, mentre si avvicinava a Roma in treno, invitato dal Dott. Jacovitti, il luogo esatto dove oggi sorge la stazione. Tale schiera di tecnici aveva l’incarico di studiare, nel bacino montano di Campo Felice, una stazione invernale integrata, per cui oltre gli impianti e le necessarie infrastrutture, il piano operativo aveva previsto un insediamento abitativo-alberghiero alla base del sistema neve, e la realizzazione di una galleria sotto club di snowboard nazionale

Indirizzo

Piazzale Magnola 63
Ovindoli

Telefono

39/0863 705058

Sito Web

www.snowclubcampostaffi.IT www.snOWPARK.IT www.

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