Santinello Across the WORLD

Santinello Across the WORLD Antonio e Marco, padre e figlio con due bici per girare il mondo...

Viaggiare in bici... senza assistenza al seguito, una borsa con tutto l'occorrente e solo le proprie gambe come motore...
2004-2010 Antonio across Europe
2011 USA coast to coast 2011 5999km in 28 giorni
2012 AUSTRALIA Melbourne-Cairnes 4031km in 23 giorni
2013 ISLANDA 2200 km attorno l'isola...

È disponibile su Youtube il video del mio ultimo viaggio da  casa a Londra percorrendo la Ciclovia del Reno che attraver...
15/08/2024

È disponibile su Youtube il video del mio ultimo viaggio da casa a Londra percorrendo la Ciclovia del Reno che attraversa Svizzera, Francia, Germania e Olanda.

Il videp racconta il mio viaggio in bici da casa a LOndra percoorendo la Ciclbile del Reno fino a Rotterdam per poi scendere a Calais in Francia e prendere i...

Londra.Dopo un'ora e mezza di traversata da Calais  arrivo a Dover sulla costa inglese. Sopra alle bianche scogliere un ...
10/07/2024

Londra.
Dopo un'ora e mezza di traversata da Calais arrivo a Dover sulla costa inglese. Sopra alle bianche scogliere un cielo plumbeo non prometteva nulla di buono. Salgo in bici ed esco dal traghetto, attraverso la città è mi immetto sul percorso che avevo tracciato. Dopo poco comincia a piovere ed indosso il completo goretex. Il tracciato prevedeva il transito per Centerbury, una bella città piena di turisti. Poi mi immetto in un bosco dove il fondo è sterrato ed esco tutto infangato. Percorro stradine interne strette dove le auto corrono e devo stare molto attento. Seguo la ciclabile indicata col n.16 che ha poco a che vedere con quelle olandesi o belghe. Si snoda su stradine di campagna che ogni tanto sbucano in un villaggio. Smette di piovere e tolgo il completo. Ora pedalo meglio. Il percorso è tutto un saliscendi, nelle curve devo stare attento perché le auto le tagliano e lo spazio per me si riduce. Attraverso Rochester una grande città trafficata e poi da lì prendo una lunga ciclabile che corre parallela all'autostrada che va a Londra. Ogni tanto piove ma resto solo con la mantellina, sono spruzzate di pioggia più o meno intense. Entro finalmente in periferia di Londra, una città enorme. Continuo a zigzagare fra una parte e l'altra delle strade per seguire la ciclabile. Centinaia di semafori mi rallentano. Entro in centro dove invece le ciclabili sono ben separate dalla strada e si viaggia veloci. Comincia a fare buio ed accendo le luci. Passo davanti al Big Ben e a Westminster ed attraverso il ponte sul Tamigi. Poi attraverso alcuni parchi dove la gente corre a piedi e mi dirigo verso il quartiere di Richmond dove ha casa Marco dove arrivo alle 22,30 dopo più di 150 interminabili km ondulati, centinaia di semafori che mi hanno rallentato non poco.
Con questo viaggio chiudo la “campagna del nord” dei miei viaggi. 10 giorni sotto la pioggia mi bastano e avanzano!
Una nota di merito per le ciclabili comunque la meritano: Germania, Francia, Olanda e Belgio.
In Italia siamo al medioevo!
Ho fatto più video con la GoPro che foto , avrei dovuto fermarmi ed ero troppo impegnato a seguire la traccia sul GPS.

09/07/2024

Dover, le bianche scogliere!

CalaisFinalmente una giornata senza pioggia, addirittura con un pallido sole che sparisce in tarda mattinata. Percorro c...
08/07/2024

Calais
Finalmente una giornata senza pioggia, addirittura con un pallido sole che sparisce in tarda mattinata. Percorro ciclabili interminabili che costeggiano canali dove incrocio qualche battello che fa alzare i ponti che ostacolano il suo passaggio. Entro in Francia che in questa zona non ha le belle ciclabili di Olanda e Belgio.
Spesso si confondono con i marciapiedi e devo salire e scendere per cui preferisco la strada. Mi fermo a vedere un cimitero di guerra con centinaia di croci ognuna con il nome e la data di morte. Penso a questi uomini e ragazzi che della vita hanno visto il lato peggiore, però “sono morti per la patria”.
Seguo la costa piena di campeggi e polizia e gendarmi che sembrano cercare qualcuno.
Arrivo a Calais che è una bella cittadina.
Trovo un albergo, scarico i bagagli e vado al porto per prendere un biglietto per il traghetto che domani alle 10.30 mi porterà a Dover. L'ultima volta che l'ho preso era il 1979, ero con la mia attuale moglie Rosella e ci siamo fatti un viaggio in treno per visitare prima Parigi e poi Londra dove tra l'altro mi hanno rubato pure il portafoglio con alcune sterline dentro ma non i documenti.
Quel viaggio me lo ricordo anche perché al ritorno trovai la cartolina precetto per il servizio militare….la patria mi chiamava, aveva bisogno di me!
Da domani si pedala a sinistra, l'unico problema da affrontare sono le rotonde che all'inizio non sai da che parte andare ma ci si abitua presto.

Ciao Belgio!
08/07/2024

Ciao Belgio!

Brugges, Belgio.Al risveglio a Rotterdan apro la tenda e vedo  un pallido sole che sembrava di buon auspicio, Parto con ...
07/07/2024

Brugges, Belgio.
Al risveglio a Rotterdan apro la tenda e vedo un pallido sole che sembrava di buon auspicio, Parto con la certezza che il pallore diventerà un grigiore.
Dopo un'ora la pioggia comincia a cadere, mi vesto con il completo goretex e riparto. Saranno 140 km di vento e pioggia in tutte le varianti.
Seguo la ciclabile che corre lungo la costa dove gli olandesi hanno costruito mastodontiche dighe a difesa della loro terra. Ce ne sono di due tipi: uno ha delle grandi paratie che vengono abbassate come fossero una zappa ed altre invece che vengono abbassate da enormi pistoni idraulici in verticale. Con questi sistemi pratici ed economici hanno fatto scuola su come ci si difende dal mare. Con meno soldi del Mose hanno salvato una nazione e non una città!
Nelle spiagge ci sono decine di surfisti che approfittano del forte vento per “volare” con i wind serf.
Qualche persona coraggiosa passeggia in riva al mare.
Finisce la ciclabile e anche l'Olanda, devo prendere un traghetto che mi porterà sul versante belga di in grande canale. La traversata dura 30 minuti, il traghetto è pieno di gente in bici.
Gli olandesi sono stoici, pioggia o non pioggia se ne fregano e vanno comunque in giro in bici. Molti in tenuta estiva anche se fa freddo e piove. Sbarco e prendo una lunga ciclabile di 30 km che corre lungo un canale è mi porta fino in centro a Brugges. Aveva smesso di piovere quando ero sbarcato ma entrando in città mi è arrivato il ben arrivato con un bel scroscio di pioggia.
Mi dirigo verso l'albergo che avevo prenotato e mi rimetto a nuovo…meglio a secco!
Poi esco per un giro in città che devo dire è molto bella e piena di turisti.
Ceno e poi rientro in albergo, domani si va in Francia a Calais.

Rotterdam.Oggi riposo e ne ho approfittato per un giro in città, devo dire che non mi ha molto entusiasmato come bellezz...
06/07/2024

Rotterdam.
Oggi riposo e ne ho approfittato per un giro in città, devo dire che non mi ha molto entusiasmato come bellezza. È una città moderna, tutta grattacieli, certo qualcuno architettonicamente è avvenieristo e carino ma non sono le cose che apprezzo in una città. Sono salito sulla torre Euromast costruita tra il 1958 ed il 1960, alta 185 mt. Ora si può salire solo fino a 110 mt con l'ascensore poi ci sarebbe una piattaforma circolare con posti a sedere che l'avvolge che ti porterebbe fino in cima, ma non era in funzione.
C'era un fortissimo vento ed avevo la sensazione che dondolasse.
Poi sceso sono ritornato in hotel e ho sistemato un pò di cose sulla bici.
Domani entro in Belgio, sperando che il forte viaggio di oggi mi sia favorevole

6 Luglio, Rotterdam.Dopo 1.450 km sono arrivato a Rotterdam , una città moderna piena di grattacieli e con poca storia a...
06/07/2024

6 Luglio, Rotterdam.
Dopo 1.450 km sono arrivato a Rotterdam , una città moderna piena di grattacieli e con poca storia alle spalle se non di navigazione. Ha il più grande porto del nord Europa e il fiume Reno che si addentra fino in Svizzera ne fa la sua ulteriore importanza per il trasporto delle merci che arrivano via mare. La ciclabile ,che lo affianca in parte, attraversa oltre a grandi città una quantità infinita di piccoli paesi ordinati e puliti, dove trovare un bar o qualcosa del genere per mangiare è quasi impossibile. Se non mi fossi portato da mangiare e da bere dall'hotel da dove partivo avrei avuto dei seri problemi. Spesso la ciclabile attraversa boschi che non fanno passare la luce, altre volte corre in mezzo a campi coltivati o sull'argine del Reno. Il clima da queste parti è veramente inclemente, la pioggia è frequente e quando non piove soffia sempre un forte vento da ovest. Per una persona del sud Europa vivere da queste parti deve essere un continuo rimpianto del sole. Colpisce l'educazione degli automobilisti per come rispettano i ciclisti. In Olanda più che in Germania. Ormai la maggior parte delle bici sono elettriche e dai ragazzini agli adulti tutti le usano come mezzo di trasporto per le brevi distanze al posto delle auto. Oggi faccio riposo , domani lascio l'Olanda ed entro in Belgio seguendo la costa del mar del nord sulle strade-dighe che proteggono questi “paesi bassi”. Farò tappa Bruges, poi andrò in Francia a Calais dove prenderò il traghetto per l'Inghilterra per andare Londra a trovare mio figlio Marco. Per il ritorno ci penserò, perché il bello dell'avventura, come della vita, è non pensare troppo al domani e vivere alla giornata. Sulla soglia dei 70 anni questo vale per me ancora di più!
Purtroppo a causa della pioggia non sono riuscito, per questioni pratiche, a fotografare alcune cose che mi piacevano che invece ho ripreso con la GoPro e che userò per fare un video.

Addio Germania!
04/07/2024

Addio Germania!

04/07/2024

Quasi In Olanda!

3 luglio, Duisburg.La Germania non si smentisce, sono ormai 3 giorni che pedalo in questa nazione che sarà pur la prima ...
03/07/2024

3 luglio, Duisburg.
La Germania non si smentisce, sono ormai 3 giorni che pedalo in questa nazione che sarà pur la prima potenza industriale europea ma in quanto a clima non si può invidiare. Finora non ho mai visto il sole. Il cielo è sempre grigio e spesso scuro. Per poche ore al mattino non piove ma dopo mezzogiorno comincia una interminabile pioggia intermittente da qualche goggia a veri e propri temporali.
Seguo sempre la ciclovia del Reno trafficato più che mai da navi turistiche e mercantili. Ho percorso quasi sempre ciclabili e raramente strade interne ai quartieri delle città attraversate. Finora mi sono lasciato alle spalle dopo la francese Strasburgo, Hockenheim, Mannehin, koblenz, Bonn, Colonia, Dusseldorf e oggi mi trovo a Druisburg. Questa città è sorta alle cronache per la strage di ferragosto del 2007, quando una vendetta della ‘ndrangheta fece una strage davanti ad un locale italiano uccidendo 6 persone italiane, che stavano festeggiando un compleanno, appena usciti dal locale per poi finirli con un colpo di pi***la alla testa.
La città è un importante snodo logistico oltre che una zona piena di industrie chimiche. Mi viene da pensare che sia più la logistica ad essere oggetto dell'interesse della malavita organizzata. Domani dovrei entrare in Olanda, dipenderà dalla pioggia quanta strada potrò fare. Finora faccio tappe dai 120 ai 150 km al giorno sempre su ciclabili ben segnalate e facendo molti incontri con cicloviaggiatori e talvolta famiglie intere.

Il viaggio continua, sto percorrendo la Ciclovia del Reno che ho iniziato a seguire da Basilea, dove sono arrivato in tr...
30/06/2024

Il viaggio continua, sto percorrendo la Ciclovia del Reno che ho iniziato a seguire da Basilea, dove sono arrivato in treno da Brig ai piedi del versante francese del passo dello Sempione che scalato da Domodossola dove sono arrivato in bici da casa. Partito da Basilea sono arrivato a Strasburgo , bella città, che oggi mi sono lasciato alle spalle. La pioggia mi ha fatto compagnia tutto il giorno ma con maggiore intensità dopo aver passato la frontiera tedesca. Seguendo la Ciclovia mi sono fermato oggi ad Hockenheim. La Germania non si smentisce, questa è la terza volta che l'attraverso sempre sotto la pioggia. Il fiume Reno mi ha colpito per la portata d'acqua e l'estensione. Ho pedalato su ciclabili per il 90% dei km fatti sia in Francia che ora in Germania, il resto su strade secondarie. Insomma un altro mondo rispetto all'Italia!

Il mio Tour...
30/06/2024

Il mio Tour...

Ho pubblicato su Youtube il video del mio viaggio in Oman.
12/03/2024

Ho pubblicato su Youtube il video del mio viaggio in Oman.

Video racconto del mio viaggio in bici fatto a febbraio 2024 in Oman lungo la costa e l'interno alla scoperta di un paese accogliente e ricco di una natura d...

Comincia il viaggio di ritorno.
11/02/2024

Comincia il viaggio di ritorno.

10/02/2024

Muscat, fine del viaggio.

È l'ultimo giorno di bici, finisce il mio Tour dell'Oman.
Tutto è andato bene, avevo un pò di timore legato al traffico che avrei trovato ma devo dire che è andata meglio di quanto pensassi.
In Oman non ci sono mezze misure, le strade le hanno costruite molto grandi.
Ho percorso molte superstrade perché non avevo molte alternative.
Le poche strade secondarie erano più pericolose delle prime, perché non c'era una, seppur minima, corsia di emergenza e le auto correvano.
Ho il rammarico di non essermi portato la tenda perché avrei potuto vedere alcuni luoghi molto belli fuori dai circuiti turistici raggiungibili attraverso strade sterrate del massiccio centrale.
La costa indubbiamente bella e bagnata da un mare turchese.
I servizi alberghieri si trovano prevalentemente a un centinaio di km a sud e a nord di Muscat. Oltre questo limite l'offerta non è molta buona e talvolta rara.
L'interno è desertico con qualche oasi di verde.
Mi ha stupito vedere l'abbondanza di acqua che pensavo invece scarsa.
In Oman di gente in bici ne ho vista veramente poca, tutti si muovono in auto spesso dalle dimensioni notevoli.
Suv, pick up, auto sportive, più grandi sono e più piacciono agli omaniti.
Fuori dalle città principali, le cose cambiano radicalmente.
Povere case, attaccate l'una all'altra, bambini con vestiti logori a piedi nudi e per le strade uomini con tuniche segnate dagli anni.
Il denominatore comune di tutti I paesi e città sono le donne vestite rigorosamente con tuniche nere, velo che copre i capelli e spesso pure il viso.
Gli uomini, probabilmente quelli benestanti, vestono sempre con tuniche bianche e con la Kefiah (il copricapo tipico) in testa.
La cucina omanita non è male e non è idonea ai vegani/vegetariani.
La carne ed il pesce sono il cibo preferito.
Si possono trovare cucine di tutti i tipi essendo l'Oman un mix straordinario di nazioni.
Ci sono alberghi per tutte le tasche, mediamente con 50/60 euro se ne possono trovare di buoni.
I più lussuosi superano i 100 euro ed i servizi sono di qualità raffinata.
Di monumenti da vedere non ce ne sono molti.
In alcune paesi ci sono castelli restaurati e torri di avvistamento sulle cime delle montagne attorno, la natura compensa però.
Insomma in un panorama medio orientale da incubo l'Oman è l'unico paese che merita di essere visitato.
La stagione migliore è l'inverno per il clima mite.
In estate da queste parti i 50° sono all'ordine del giorni.

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09/02/2024

Oggi alla partenza della gara ciclistica Muscat Classic c'era un pò di folclore locale.

In Oman sedersi su un water dorato non ha prezzo....
08/02/2024

In Oman sedersi su un water dorato non ha prezzo....

07/02/2024

In centro alla zona VIP di Almouj.

Oggi giro turistico in periferia di Muscat passando prima per il mercato ittico.
07/02/2024

Oggi giro turistico in periferia di Muscat passando prima per il mercato ittico.

Seeb.Parto un pò tardi, continua l'avvicinamento a Muscat anche se i piani erano diversi.Il tappone mi ha scombussolato ...
06/02/2024

Seeb.
Parto un pò tardi, continua l'avvicinamento a Muscat anche se i piani erano diversi.
Il tappone mi ha scombussolato i programmi.
Ne approfitterò per fare il turista invece che il ciclista.
Anche oggi seguo la strada costiera con i suoi piccoli villaggi di pescatori e tanti bambini vestiti con le tuniche bianche che aspettano lungo la strada i pulmini che li porteranno a scuola.
Oggi sono riuscito ad evitare l'autostrada seguendo una strada parallela.
Ancora una volta un automobilista si è fermato e mi ha riempito di bottigliette di acqua.
Mi ha sorpreso vedere molta polizia presidiare tutti sottopassi dell'autostrada con mitra e giubbotto antiproiettile.
Questa autostrada deve essere molto importante.
Ormai non sono lontano da Muscat dove arriverò sabato.
Le prossime giornate le passerò più fermo che in movimento, domani cerco un albergo sul mare e provo a prendere un pò di sole che mi faccia perdere la classica abbronzatura da ciclista solo su braccia, gambe e viso!

I'm starting my trip, follow along at my MapShare!
06/02/2024

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Tharmad.Oggi mi sono lasciato alle spalle la caotica città di Sohar.Avevo pianificato  il percorso prediligendo più la s...
05/02/2024

Tharmad.
Oggi mi sono lasciato alle spalle la caotica città di Sohar.
Avevo pianificato il percorso prediligendo più la strada costiera che altre strade.
È stata una buona scelta perché di traffico ce n'era poco.
Tratti asfaltati si sono alternati a tratti sterrati e sabbiosi.
Alla mia sinistra il Mare Arabico calmo e la spiaggia.
Ho attraversato per km e km villaggi di pescatori con le loro barche a terra sotto tettoie di legno e foglie di palme.
Mi ha sorpreso vedere delle persone che portavano a spasso un toro in spiaggia ed altre che facevano camminare una mucca dentro al mare.
Sulla spiaggia c'erano parecchi gazebo dove delle mamme facevano giocare i loro bambini.
Povere case si alternavano a belle ville ed altre in costruzione.
Devo dire che l'edilizia da queste parti è fiorente anche senza il superbonus.
I cantieri però non rispondono ai canoni di sicurezza italiani.
Ho visto operai su impalcature senza alcuna protezione.
Tra l'altro credo siano più stranieri che omaniti.
Le nazioni più ricorrenti, a giudicare dalla fisionomia, sono Pakistan, India, Bangladesh.
Lungo il percorso c'erano grandi scuole da cui uscivano le grida dei ragazzi.
Ho anche incrociato pulmini scolastici che trasportavano a casa i bambini.
È stata una giornata piacevole sia per il clima che per il percorso.
Naturalmente non poteva mancare un pò di superstrada verso la fine, per fortuna solo una decina di km su 130 oggi.
Nel tardo pomeriggio sono arrivato a destinazione e come sempre sono andato alla ricerca di un posto per la notte.
Non ho fatto molta fatica a trovarne uno.
Nelle vicinanze c'era un villaggio turistico in riva al mare, peccato per l'ora che non mi ha permesso di fare un bel magno.

Sohar.E dopo un tappone una giornata di riposo era inevitabile!
04/02/2024

Sohar.
E dopo un tappone una giornata di riposo era inevitabile!

Sohar.Vatti a fidare di google!Oggi tappone da 190 km.Parto un pò prima del solito, il rumore del  traffico  mi ha svegl...
03/02/2024

Sohar.
Vatti a fidare di google!
Oggi tappone da 190 km.
Parto un pò prima del solito, il rumore del traffico mi ha svegliato prima della sveglia.
Colazione leggera , non c'era purtroppo molto di digeribile per un ciclista.
Foto davanti al sultano e parto.
Attraverso Ibri su strade trafficate e piene di negozi di ogni tipo.
Guardando lo specchietto mi accorgo che un'auto della polizia mi sta seguendo, accende la sirena ma io faccio finta di niente.
Allora mi sorpassa e il poliziotto alla guida mi intima di fermarmi.
Obbedisco, l'altro scende e mi si avvicina, mi chiede come mi chiamo e il passaporto.
Lo guarda, poi mi chiede da dove vengo e dove vado, glielo dico e lui mi dice di stare attento alle auto e ai camion.
Ci salutiamo e riparto.
Dopo alcuni km entro in superstrada.
Mi metto le cuffie per ascoltare la musica e pedalo in scioltezza.
Km e km senza nulla di particolare, poi svolto a sinistra e cambio superstrada.
Su questa si affacciano delle montagne con molte cave di marmo. Vedo in lontananza I grossi cubi pronti per la spedizione e qualche camion che li trasporta.
Il GPS mi dice di uscire e dirigermi verso una strada secondaria, in questo caso c'era un'alternativa alla superstrada.
Seguo le indicazioni, la strade secondarie sono più strette e non sono molto sicure per andarci in bici ma c'è poco traffico per fortuna.
Entro in un villaggio e mi fermo in un supermercato per prendere qualcosa da bere e un gelato.
Davanti alla porta c'è un ragazzo che entra con me.
In ogni negozio ce ne sempre uno che mette nella busta gli articoli che il cassiere gli passa per porgerla al cliente.
Nel mio caso non serve, esco e lui esce con me ci sediamo davanti al negozio e, mentre io mangio il gelato, parliamo.
Mi fa lo solite domande che tutti mi fanno: ovvero di che nazione sono, che giro faccio, etc.
Poi le domande gliele faccio io, lui mi dice che è del Bangladesh e mi racconta tutta la sua vita.
Mi dice che è venuto con tutta la famiglia da piccolo in Oman, poi è morta la mamma e il papà con gli altri figli è ritornato in Bangladesh e lui invece è rimasto.
Mi confessa che il suo sogno è ve**re in Italia ma purtroppo l'Italia non dà il visto a quelli del Bangladesh e lui mi dice che ve**re da clandestino via mare ha paura.
Poi aggiunge che noi italiani trattiamo bene anche i clandestini!
Certo che in giro per il mondo le notizie di questo tipo girano alla grande!
Non ci rendiamo mai conto di quanto fortunati siamo stati ad essere nati in Europa, esclusa però l'Ungheria di Orban, il “ricattatore”, che non sopporto!
Lo saluto e riparto, arrivo poco dopo a Yanqul e mi fermo a mangiare in un ristorante che noi in Italia chiameremo “bettola”.
Mi guardo attorno ed io sono l'unico che mangia con forchetta e cucchiaio, tutti gli altri mangiano con le mani ravanando nel piatto e mescolando per bene le pietanza per poi mettersela in bocca.
Paese che vai abitudini che trovi!
Sazio riparto, avrei dovuto fare altri 35 km e fermarmi in una cittadina dove google mi diceva che c'erano due guesthouse addirittura!
Prima di arrivarci cominciano a cadere delle gocce di pioggia che non patisco.
Arrivo e vado alla ricerca delle guesthouse e scopro che una è la moschea e l'altra una casa privata!
Ma chi ha messo il simbolo del letto a queste costruzioni?
Cerco di capire il da farsi.
Apro google e guardo se intorno c'è qualcosa.
Nulla, i primi alberghi sono a 70 km da qui a Sohar sul mare!
Ho già fatto 120 km e sono le 16,45 e alle 18 comincerà il tramonto!
L'unica consolazione è il fatto che sono a più di 800 mt di altezza e ci sarà quindi molta discesa.
Maledico google e parto.
Pedalo su una strada in mezzo alle rocce e superato un passo a 880 mt comincia la lunga discesa.
Devo fare più strada che posso prima dell'imbrunire.
Nel frattempo accendo le luci a LED , ad alta visibilità, davanti e dietro della bici e via a testa bassa.
Per fortuna la strada è larga ed ha una piccola corsia di emergenza che mi consente, anche con il buio, di pedalare abbastanza in sicurezza.
Di questi 70 km ne faccio 20 con la luce, 30 al buio con le luci della bici e gli ultimi 20 su una strada con lampioni.
Sono le 19,30 quando arrivo a Sohar, una grande città, dove trovo un buon albergo e scendo dalla sella dopo quasi 9 ore.
Domani faccio sciopero contro google e mi riposo!
Viva l'avventura che ti insegna a superare le difficoltà e ad avere più fiducia in te stesso.

03/02/2024

Pausa viaggio.

A proposito dell'Oman.Quando vado in un paese mi piace conoscere la sua storia.È l'Oman mi ha stupito per la sua gestion...
02/02/2024

A proposito dell'Oman.
Quando vado in un paese mi piace conoscere la sua storia.
È l'Oman mi ha stupito per la sua gestione.
L'Oman è un sultanato.
L'attuale sultano Qabus, è asceso al trono dopo aver rovesciato suo padre, uomo amato dal popolo ma all’antica, in modo pacifico, nel 1970.
Qabus, ha subito attuato una politica di sviluppo con varie opere e migliorando i collegamenti nel Paese. Ha intrecciato relazioni internazionali, liberalizzato i giornali, creato università, costruito autostrade, aperto alberghi e centri commerciali.
Qābūs ha dimostrato la sua tolleranza religiosa finanziando la costruzione e il mantenimento di molte moschee, ma anche di altri edifici religiosi. Inoltre ha messo in atto una politica per la quale il popolo lo adora:
– Ospedali gratis
– Nel caso di necessità di cure all’estero, sono comunque pagate dal Sultano
– Chi è bravo a scuola ha gli studi pagati, università compresa
– A 20 anni ai giovani che ne hanno bisogno vengono regalati 100 mq di terreni per poter costruire la propria casa.
Il sultano intraprende regolarmente dei viaggi attraverso il suo reame, nei quali ogni cittadino con una richiesta o una protesta può appellarsi personalmente al sovrano che da quello che si racconta, accontenta sempre le richieste del suo popolo, anche consegnando importanti cifre a chi ha bisogno di soldi. Recentemente, Qābūs ha permesso elezioni parlamentari, nelle quali le donne hanno potuto votare e candidarsi; è stata loro inoltre promessa grande apertura e partecipazione al governo.
In Oman non esiste il crimine perché nessuno ne ha bisogno.
Saranno anche gli effetti di avere il trono sopra giacimenti di petrolio ma non mi sembra male se paragonato ad altri stati arabi o islamici!

Ibri.Stanotte a 2.000 mt faceva freddo, ho dormito con il giubbino da ciclismo pur avendo una bel piumino.Alle 9 arriva ...
02/02/2024

Ibri.
Stanotte a 2.000 mt faceva freddo, ho dormito con il giubbino da ciclismo pur avendo una bel piumino.
Alle 9 arriva il taxi che mi porta fino a 1.500 mt per evita il pezzo più brutto della discesa.
Ci fermiamo al bivio per Ibri e mi chiede il doppio per accompagnarmi per gli altri 12 km di sterrato, ma mi pare esagerato.
Il tratto più brutto era ormai alle spalle.
Lo ringrazio, scarico la bici, attacco le borse, programmo il GPS e mi butto giù in discesa.
È molto ripida, riesco a frenare a fatica perché i dischi si surriscaldato.
Mi devo fermare ogni tanto per buttarci un pò d'acqua e raffreddarli.
La strada segue un profondo canyon di roccia scura che contrasta con il marrone delle montagne.
Ogni tanto mi vengono dei dubbi se questa è la strada giusta, il GPS non sbaglia mai ma io dubito sempre.
Mi fermo davanti ad una abitazione dalla quale esce un bambino che mi si avvicina, gli chiedo se la strada va ad Ibri indicandone la direzione col dito, lui me lo conferma.
Riparto dopo una ventina di minuti arrivo alla fine dello sterrato, finalmente comincia l'asfalto.
Mi fanno un pò male le mani da quanto ho frenato.
Attraverso un villaggio e vedo sulla destra il solito distributore di acqua fresca che però questa volta uso per lavare la bici e le borse impolverate all'inverosimile.
Da qui in avanti una lunga e lenta discesa per qualche km poi deviazione verso destra ed entro in una superstrada.
Dapprima ho il vento a favore ma poi gli ultimi 10 km sono tutti con un forte vento contrario.
Arrivo a Ibri, una grande città dove non ho difficoltà a trovare un albergo.
Rimesso a nuovo vado a mangiare qualcosa nel ristorante annesso dove c'è una cameriera nepalese e uno del Bangladesh.
Quando ho finito di mangiare il ragazzo si avvicina e mi chiede da dove sono, gli rispondo dall'Italia
Sorride e mi dice che il suo sogno è ve**re a lavorare in Italia perché è bella e ha storia.
Mi elenca le città più importanti e poi aggiunge che qualsiasi lavoro va bene per lui.
Mi chiede il mio numero di telefono che salva nella sua rubrica perché crede che lo possa aiutare.
Gli rispondo che entrare in Italia non è semplice, poi gli chiedo se ha studiato lui risponde: poco, perché in Bangladesh vanno tutti a lavorare molto giovani!
Mi rendo ancora una volta conto di quanto l'Italia sia vista come il Paradiso in terra per le persone che vivono in quello che noi chiamiamo il Terzo Mondo!
Ancora una volta: Viva l'Italia!

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Padua
35042

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