Dal Giornalino
“ La Lanterna Ribelle”
“ Allorché nel cuore si abbia un’ Impresa,
per quanto f***e od inattuabile appaia
ed osteggiata che fosse da mille e mille
controversie, se in essa fermamente si crede e
se per Essa, instancabilmente ci si adopri e ci si batta,
il Successo, pur anche se tardo,
non mancherà all’ Incontro “. Chi c
iò scriveva, seduto all’Angolo del Caffè, era il chiamato maestro
Ippolito Emanuele, nativo di Sicilia. da Antica Leggenda :
“ … ed il Supremo Tiranno
il Divino, il Magnifico Malefico
Usurpatore disse :
>
ed il Buio fu!>>
Ogni luce si spense e,
si spensero gli Astri e si spense
ogni fuoco e, Terrore ed
Angoscia in ogni dove si sparse
e Gemiti e Lamenti come
Immenso Universo di Lacrime. Notte, Eterna Notte
Una lanterna, si, giusto una piccola lanterna,
piccola ed insignificante, posta su un moggio,
benché perplessa, ubbidì anch’ essa,
come tutte le sue pari, all’ Ordine,
poiché era cosa impensabile trasgredire
al Sovrano Tiranno,
porsi alla mercè della sua ira
ed a quella dei suoi feroci predatori. Lamenti e gemiti s’alzavano d’ ogni dove e, piangeva in se stessa
la piccola lanterna, privata della propria identità, della propria
funzione e, dell’ amatissima Fiammella.
“ Se sono stata fatta per essere una lanterna – questionava tra se –
Non ha senso che debba stare buia. non avrei motivo d’ esistere e, la mia stessa esistenza,
non avrebbe alcun senso “. Simili riflessioni, in vero, le maturavano sia le Lucciole che
gli Astri ma, come permettersi di violare il categorico Verbo
del Divino Tiranno? Il solo pensarlo faceva stare male e, ciò, era già una condanna.
“ Sia quel che ha da essere e sia quel che sia “ si disse
angosciata la lanterna mentre, in una delle interminabili notti,
imperversava furioso il Vento.
“ Le lanterne sono fatte per illuminare, per Amare e proteggere
la Fiamma che ad esse è affidata, per dar luce ai Viandanti e,
benché il tassativo ordine del Sovrano, non verrò ancora meno
a ciò per cui fui e sono”. Così dicendo, affidandosi al ricordo di un’ antica leggenda, la
Lanterna trasse un profondo respiro e si abbandonò al Vento
che, subito, impietosamente, la ghermì. Addio belle e curate forme di un tempo; ogni colpo che la
Lanterna riceveva, la ammaccava, le frantumava i vetri, la feriva
irrimediabilmente.
“ Desisti dal tuo intento – le gridavano intorno – pensa a te
stessa, salvati o perirai “
La lanterna non udiva neanche più simili inviti, “ forse” – era la
voce corrente – non era più in grado di udirli. Ridotta uno sfacelo, forse era neanche capace di acchiappare
gli appigli che, via via,le venivano forniti. E, non vedeva il Vento che, sembrò si fosse accanito con
particolare intenzione su lei che :
“ Finiscimi, Vita – pregava in delirio – ho dolore e paura ! “
“ Aggrappati, arrenditi “ il messaggio che giungeva alla mente,
ma, “ No, non mi arrendo ! “
Notte di incubo
Notte di duemila anni
Notte di terrore
Notte di dolore. Quando il Vento passò, il Verbo del Sovrano Tiranno, del
Malefico Dio delle Tenebre, era stato infranto. Una lanterna, benché tremendamente ridotta, brillava di Luce e
Luce emanava. Era accaduto che una scintilla, causata da quel duro e continuo
Strofinio sulla pietra, era finita nel cuore della lanterna e,
Fuoco Calore e Luce fu ! L’ ordine del Sovrano Tiranno era così violato e, quella
Lanterna, venne a e da considerarsi ad ogni effetto “ Ribelle “ ! Immaginare è facile, lo stupore di quanti, lì nei pressi, la videro
illuminarsi ed illuminare . Esultava di Gioia la piccola Lanterna.
“ Spegniti subito – le consigliarono vivamente in molti –
Spegniti subito o andrai incontro all’ ira del Sovrano Tiranno e
dei feroci predatori “.
“ Spegniti “ era il consiglio che le davano, pur nell’ intimo
sperando che la lanterna non desse loro ascolto. Era così bello rivedere una fiammella, i colori emananti, quel
pizzico di Luce. In vero, la lanterna, trovava assolutamente dissennato quel
consiglio. Certo, il pensiero di doversela vedere direttamente col Tiranno
era alquanto tremendo : “ Il Tiranno ed i suoi predatori possono
si distruggermi – rispose – ma, senza la Fiammella è peggio
che essere morta “ e, invece di spegnersi, fece maggiormente
brillare la propria Luce. Furono molti i Viandanti che la videro brillare in terra ma, per
paura di rappresaglie da parte dei feroci predatori, tosto si
allontanavano, per ancora nel buio procedere. Non così fece un Viandante dell’ Universo che, già da
lontano, intravedendo il brillio, esultò, si commosse in cuore e,
verso quel baglio, veloce mosse i suoi passi. In quel profondo Buio, la fiamma che da essa illuminava e
colorava, per quanto in misura, l’ intorno, era come Oasi in
sconfinato deserto. ( continuazione prossima ) . STATUTO
( N.B. dopo lo Statuto segue il secondo canto di Poema )
Dell’ Associazione denominata “ Rievoluzione Siciliana”
A) DENOMINAZIONE – SEDE – SCOPI
Art. 1.- E’ costituita l’Associazione “ Rievoluzione Siciliana”
“ Rievoluzione Siciliana” è una libera Associazione di fatto, Politica,con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, regolata a norma del Titolo I Cap . III, art 36 e segg. del codice civile, nonché del presente Statuto. Art. 2.-L’ Associazione ha sede in Palermo
Art. 3.- L’ Associazione “ Rievoluzione Siciliana” persegue i seguenti scopi:
-proporsi, in Sicilia, come movimento politico di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali, laddove, in essi, compresi quelli politici, etici ed economici / finanziari, assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l’ ideale dell’ educazione e rieducazione permanente;
-ampliare, in Sicilia, la conoscenza della propria cultura storica, letteraria, musicale ed artistica in genere, nonché economica / finanziaria, politica, attraverso contatti fra persone, enti, associazioni;
-promuovere qualsiasi attività artistica, artigianale commerciale e culturale, laddove anche turismo è cultura, a mezzo di scambi economici e culturali, sia in Sicilia che all’ Estero, favorendone così lo sviluppo;
-allargare, in Sicilia, gli orizzonti di educatori, insegnanti, operatori sociali, imprenditori, finanzieri, politici e del suo Popolo, affinché sappiano trasmettere l’ amore per la Cultura come un bene per la persona ed un valore sociale;
- proporsi come punto di riferimento per quanti, svantaggiati, portatori o succubi di handicap, sia mentali. fisici che sociali, possano trovare, nelle varie sfaccettature ed espressioni del movimento politico “ Rievoluzione Siciliana” un sollievo al proprio disagio.
-proporsi come punto di riferimento per tutti gli scoraggiati
che non credono più ad una possibile rivalutazione della Sicilia né, ad un possibile suo rievolversi, soggiogata com’ è da oscure Tirannidi ;
-proporsi come arma democratica e popolare contro chi ancora, sotto l’infame ed infamante nome di “ Mafia “ umilia la Sicilia cospargendola, sino ad ammantarla, di lordume ultimo;
-proporsi come soluzione politica ai vari impasti e rimpasti tra destra, sinistra e centro che “Rievoluzione Siciliana” esula da queste differenziazioni trovando necessariamente indispensabile la compartecipazione attiva tra le parti…come in un Corpo sano con mente sana, in un saldo “ Spirito”;
- proporsi affinché nessun alto o semplice dirigente della Regione Sicilia, percepisca, ad iosa, ben oltre lo spettantegli per il lavoro svolto o svolgente; proporsi affinché a detti alti dirigenti regionali, comunali e provinciali e/o di qualunque ente, sia possibile ricondurre le loro entrate mensili ed annue, a parametri normali;
-proporsi affinché sia possibile confiscare a detti dirigenti somme o beni indebitamente ottenuti a danno della Sicilia intera e del suo Popolo,, e devolverli in investimenti atti per il bene comune della Sicilia e del suo Popolo;
-proporsi, ad esempio, tra gli innumerevoli proponimenti, che via via saranno sottoposti al vaglio della Comunità, affinché il biglietto dei mezzi pubblici cittadini sia ridotto ad euro 1,00 valente 24 ore ;
- proporsi affinché le Tasse, se necessarie, siano come un contributo devoluto, con amore di compartecipazione, al ben Essere Comune ed allo sviluppo della Nazione Sicilia, anche, in attesa che come Tale sia riconosciuta;
-proporsi affinché alla Sicilia venga riconosciuto il diritto di fornire Energia, sotto qualsivoglia forma ottenuta (petrolifera, eolica,solfifera, gassifica, Solare marina, etc…etc…) allo Stato italiano che a qualunque Stato richiedentela;
-proporsi, affinché siano riaperte le “ Case Chiuse “ con le dovute precauzioni sanitarie, ribaltando una legge culturalmente incomprensibile, bigotta, manifestamente tirannica ed apportatrice di infiniti mali sociali e sanitari:
-proporsi per la definitiva liberalizzazione della coltivazione e dell’ uso della Cannabis Indica e dei suoi derivati, togliendo di fatto il di essa monopolio alla chiamata mafia;
-proporsi per la liberalizzazione di Casinò:
-proporsi per un’ arricchimento strutturale e tecnologico;
-proporsi, come non ultimo proponimento, quale Movimento di Indipendenza, dallo Stato italiano, restituendo così alla Sicilia, ciò di cui è stata, a larga mano, illegittimamente, defraudata, compresa la Dignità;
- proporsi, qual di fatto, come “ Rievoluzione Siciliana”
-proporsi affinché alla Sicilia venga riconosciuto, dalle Nazioni Unite e da Tutti gli Stati, il Diritto di proprietà dei pozzi petroliferi e di ogni bene in Essa, da altri sfruttati con concessioni indebite, vergognose e di stampo mafioso, quindi Nulle, Invalide ed invalidabili;
- proporsi come Riunificazione del Popolo Siciliano, sotto la Bandiera della Nazione e dello Stato Sicilia, popolata da esseri pensanti aventi dignità e non da pecore e o pecoroni ! Art. 4. - L‘Associazione “ Rievoluzione Siciliana” per il raggiungimento dei suoi fini Culturali / Politici presenta il proprio
Oggetto Sociale :
-utilizzare tutti i mezzi di informazione e di propaganda, creandoli anche da se stessa;
-svolgere manifestazioni, convegni, dibattiti, mostre d’ Arte e di Artigianato nonché dei
prodotti tipici siciliani;
-provvedere all’ organizzazione di concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche, seminari e
ricerche di ogni tipo per il raggiungimento e la diffusione dei propri obiettivi culturali e
politici;
-promuovere attività di ricerca di documentazione, di sperimentazione, di conservazione e di
archivio in campo artistico, artigianale e culturale;
-promuovere il reperimento archeologico;
-organizzare e svolgere ogni altra attività intesa alla diffusione ed alla conoscenza delle Arti in genere, anche in aderenza alle disposizioni legislative in materia ed in particolare riferimento alla legge della Regione Siciliana n. 44 del 10/12/1985 fruendo dei benefici da tale legge disposti;
-promuovere e curare direttamente e/o indirettamente la produzione di corto, medio lungo metraggi;
-promuovere il settoriale sartoriale;
-procedere all’edificazione di Villaggi artigianali/artistici compresi di ogni struttura e servizi atti anche ad ospitare turismo nonché, quali ad esempio, funzionale ed efficienti centri di Pronto Soccorso, la realizzazione in essi di eliporto e di quanto normalmente atto ad essere ospitato quali bar, gastronomie, ristorazione in genere, sale cinematografiche, arene e spazi per rappresentazioni artistiche teatrali, musicali,sfilate di moda;
-provvedere alla cura, all’ attrezzatura ed alla manutenzione di aree di Sanità pubblica.
- provvedere alla cura, alla attrezzatura ed alla valorizzazione di aree marine;
-curare il recupero di aree verdi, sia parchi che giardini, ville, castelli e/o aree abbandonate o
sequestrate provvedendo anche alla loro pulizia, manutenzione e valorizzazione;
-provvedere all’ edificazione di sale cinematografiche, teatri, musei e di strutture alberghiere favorenti il turismo, l’economia/finanza e la cultura in genere;
-istituire e gestire corsi di studio, a tutti i livelli scolari, organizzando servizi per Università e Scuole di ogni grado, nonché corsi scolastici e pre-scolastici, seminari per docenti, studenti, lavoratori, etc,,,;
-svolgere corsi di aggiornamento culturale e professionale;
-promuovere e curare direttamente e/o indirettamente la redazione e l’ edizione di libri e di testi di ogni genere, nonché di pubblicazioni periodiche, pubblicare inoltre notiziari, indagini, ricerche, studi bibliografici, oltre che di un proprio organo di stampa;
-provvedere alla costruzione di ricoveri per animali randagi e o abbandonati,
compresi di strutture veterinarie altamente qualificate;
-provvedere ad eventuali demolizioni di edifici e/o strutture rischianti l’ incolumità pubblica, e smaltimento di rifiuti tossici e non;
-provvedere al recupero dei mercati storici;
-favorire la promozione culturale, all’ estero, dei prodotti tipici e dei lavorati siciliani;
-provvedere all’edificazione ed alla promozione di parchi giuochi per bambini e non;
-favorire la nascita di aree agrituristiche complete, comprese di maneggi, di animali da cortile, di piscine di itinerari naturalistici e di quanto di altro adeguato ad attrarre Turismo;
-favorire la nascita e/o la edificazione di palazzetti di Arti marziali ove potere svolgere, onorevolmente, stage, gare regionali, internazionali e mondiali, supportate da adibiti spazi d’ alloggio, ristorazione etc…etc.. atte all’ uopo;
-favorire e promuovere la costruzione di palestre, stadi, palazzetti della musica e dello sport, ippodromi, piscine e quant’altro in tema;
-promuovere l’ attuazione di campi di tiro a segno per armi da fuoco “ piattello e percorsi di caccia simulatori”;
-promuovere l’attuazione di campi di tiro a segno per archi e balestre, nonché di qualunque settore in tema;
-promuovere la produzione di Energia alternativa al petrolio (eolica, solare, marina etc…etc…);
-promuovere studi ed indagini riguardanti il manifesto settore sotto la definizione U.F.O., nonché la creazione di centri atti alle comunicazioni extra galattiche;
-promuovere e/ o realizzare centri per le scienze e tecnologie per la Natura;
-promuovere e/o realizzare centri per le scienze e per la tecnologia dell la lettura del pensiero e della trasmissione delle onde celebrali tramite attrezzature atte all' uopo;
-promuovere o realizzare centri geologici;
-promuovere o realizzare centri biofisici;
-promuovere o realizzare qualunque centro di Studi apportante ulteriore “ Conoscenza “ contrastante la limitatezza e la ristrettezza culturale acquisita o coatta;
-promuovere la promozione e lo sviluppo delle risorse acquatiche e la creazione di impianti di acquicoltura;
-promuovere e favorire la cantieristica navale;
-promuovere, curare e/ o creare centri atti alla pulizia delle acque marine, nonché fluviali, da elementi naturali e non, arrecanti danno o pericolo per persone, animali o cose;
-promuovere, curare e/o creare centri cultura anti mafia, dove i giovani e non, rendersi realmente conto che mafia equivale a disonorare la Sicilia; che mafia La ammanta di lordume rendendola, quindi, facilmente vendibile… come una vittima di Prostituzione, come una Schiava !!!
-promuovere centri di studio ed approfondimento dove apprendere che ai mafiosi non importa che la Nostra Isola, sia infamata; ove apprendere che a codesti importa solo far soldi e credersi, stupidamente rispettati… come bestie idrofobe !;
-promuovere, curare e/o creare centri culturali anti mafia, dove a chiare lettere si spieghi che la mafia siede e risiede ed impera dai palazzi in Roma, e che i boss siciliani sono soltanto della bassa manovalanza, per quanto brutale, omicida, vigliacca e da nessun Santo, ne in Cielo ne in Terra, difendibile. Per il raggiungimento delle sopra citate finalità, l’Associazione potrà inoltre:
-ricevere contributi e sovvenzioni di qualsiasi natura, sia da enti che da privati di qualunque nazionalità, offrendo la propria assistenza e consulenza in ognuno dei campi in cui svolge la propria attività;
-ricevere contributi da privati, sotto forma di sponsorizzazioni, siano esse destinate in toto alla attività dell’ Associazione che ad una singola specifica attività;
-associare, altresì, in partecipazione alle proprie attività, privati. Tale rapporto potrà anche avere durata limitata nel tempo come limitarsi ad una sola specifica attività dell’ Associazione. L’Associazione potrà accettare donazioni e lasciti a titolo di sostegno e supporto ai propri ideali e fini statutari. Nota bene :
Il Giornalino “ La Lanterna Ribelle “ è ufficialmente l’Organo di Stampa interno
di “ Rievoluzione Siciliana”
P.s. Laddove si volessero elargire delle quote di danaro, a qualunque titolo, lo si può fare inviandole al fondatore, Ippolito Emanuele, su Post Pay card n. 4023 6005 7035 1504 o contattandolo direttamente
all’Angolo del Caffè, sul Viale Strasburgo n. 177 Palermo. Sul Giornalino vi sarà uno spazio riguardante il riscontro economico dell’ Associazione
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02 Agosto 2011
2°INTERVENTO
Agosto 2011
Dal secondo canto di Poema ( scritti del “ maestro “ anni ‘90 )
>
AZIENDA
Ci si dimentica troppo spesso, che uno Stato è da considerarsi, ad ogni
Effetto, Azienda. Posto il principio, risulta evidente quanto inconfutabile, che ogni singolo
Cittadino è Azionista dello Stato di appartenenza. Quanto in queste righe enunciato, determina il fatto che i Cittadini rivestenti
Cariche pubbliche e cariche di Alta Responsabilità, quali quelle dei Ministri,
dei Deputati, dei Senatori e dei vertici della Scala Istituzionale, debbano,
allorché non si tratti di Tirannide e o Dittatura, rendere conto agli Azionisti
dell’ andamento dell’ Azienda e del loro operato, sia individuale
che di coalizione che collettivo. La politica di un’ Azienda ha per principio insito il vertere verso il Successo
di Essa ed al profitto paritario di ciascun Azionista. AZIENDA ITALIA
L’ Azienda Italia versa apertamente ed eclatantemente in gravi Situazioni,
agli Azionisti, pertanto, è richiesto un’ estenuante continuo versamento di
Capitali portanteli a grande scontento e ad enormi sacrifici, in taluni casi
persino insostenibili. A ciò si contrappone un’ inammissibile “ baldanza “ del Corpo e del Nucleo
Dirigenziale dell’ Azienda, autoarricchentesi, sia in toto, che nella singola
persona, di inauditi ed intollerabili benefici, costanti pluri miliardi di Euro. Non illazioni ma dati di fatto matematici dimostrabili conti alla mano. Quanto espresso mostra, purtroppo inequivocabilmente, l’ incapacità,
dei designati alla conduzione, di concepire il termine “ Azienda “ laddove,
detti designati, mirando ad interessi privati a discapito degli interessi Pubblici,
hanno coscientemente defraudato, persistendo e perseverando nel Reato,
la Tesoreria dell’ Azienda. I chiamati “ onorevoli “ ed a seguire, devono essere considerati, giacché
tali sono, oltre che dei normali Azionisti, soltanto degli Stipendiati dell’ Azienda
e non i Padroni di Essa. Inammissibile per un’ Azienda che i propri Vertici, oltre che ad arricchirsi
indebitamente a danno degli Azionisti, appaiano sulle pagine scandalistiche
mondiali e che siano perseguitati, per illeciti anche di stampo mafioso
e camorristico, dalla risvegliata Magistratura. Inammissibile che mentre l’ Azienda versa in pessime acque,
detti Dirigenti Zavorra se la spassino, alla grande, alla faccia
dell’ impoverimento dello Stato e del Popolo! Liberarsi della Zavorra, in una “ Barca “ facente acqua e prossima all’
Inabissamento, è, più che legittimo, doveroso.
“ Zavorra a mare! Zavorra fuori bordo “ e le Caste / Cosche tutte sono
pesantissima ZAVORRA; quella nei Ministeri è ancora più pesante del
peso specifico del mercurio. Lasciate che costoro gridino al complotto ma che vengano buttati fuori
bordo come Zavorra e come Traditori, Traditori della Patria che, tali sono ! Fuoribordati questi Indegni e loschi figuri dell’ Oscura schiera del
Tiranno che si applichino le norme di Ben’ Essere Comune e che
a ciascun Operaio la sua degna e rispettiva mercede che in un’ Azienda,
anche il Presidente rappresentante di Essa è un proprio Operaio e nulla più. Tutti eguali agli occhi della Legge, tutti accomunati da pari diritti e doveri,
tutti sotto lo stesso Cielo, Tutti sulla stessa “ Barca “, dal Comandante
al Mozzo. ( prossima imminente proseguio di questo secondo intervento ; si ringraziano i quanti hanno inviato le sempre ben accolte piccole somme di danaro)
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AZIENDA SICILIA
da:
“ Un Cantu ra Sicilia “
“ Tu t’ inni vai luntanu,
oltri ogni mari
a la ricerca dill’ Oro,
oh Figghiu miu,
e mi lassi sula e abbannunata
cririennu a cu ti rici ca semu senz’ acqua,
senza cibu, senza risursi e,
senza rumani. Tu t’ inni vai o figghiu miu,
e l’ antica stirpe ri li Proci
u tò tisuru ti sacchiggia,
tu c’ unnu viristi,
tu ca nunt’ innadunasti
ca c’ eri assittatu supra. Unn’ è corpa tua,
ca,nun t’inni ficiru addunari,
ca, p’ arrubbariti, t’ infrusaru
e ancora t’ infrusanu. Figghiu, figghiu miu, semu ricchi
e c’ è cu sapi ma,
t’ unn’ u sai e luntanu tinni vai
p’ accucchiari quattru sorda e
di chi calari n’ ta pignata. Figghiu miu, sangu ru me cori,
ciatu di l’ arma mia,
figghiu miu, sugnu tò Matri e
semu ricchi e arrispittati.
“ Matri, Matri mia,
l’ untisi stu tò cantu
e, n’ avuta vota ancora,
mi si straziò lu cori
e dintra ri mia chiancivi
ma, unn’ era un chianti amaru
picchì stu tò cantu
mi grapi a speranza u cori. Matri, amatissima Matri,
iu ‘n pozzu chi criririci
a chiddu ca Tu rici ma,
rimmi, runni sunnu sti Misura
e, ‘nsoccu s’ ha fari p’ attruvarli ?” e, ‘nsoccu s’ ha fari p’ attruvarli ?”
“ T’ ha ghiunciri c’ u Nostru Populu,
oh Figghiu miu,
vaviti a ghiuncirivi,
oh Figghi mia e,
Figghu i miu è puru cu,
r’ avutra Terra,
muri pì mia e, pì mia s’ arruvidda. Figghiu miu unn’ è chiddu ca mi cummuogghia i fangu tutta,
chiddu ca mi sdisonora,
chiddu ca m’ ammazza i figghi,
chiddu c’ addumanna u Pizzu,
chiddu ca si fa chiamari “ Omu d’ Unuri “ ! Chisti un su Figghi mia,
su ri sarbaggia spici,
su chiddi c’ addannanu a Terra tutta
e, che ammazzanu e, si putissiru,
vulissiru ammazzari puru lu Patri Eternu. Chisti ri sta spici,
un vuonnu ca si viri Luci e,
si si grapi nu spiragghiu,
ammazzanu, cunsumanu casati e famigghie. Vu stai riciennu, Chisti umm’ appartennu,
chisti su i Dannati ri l’ Infernu ! Nun v’ unciti cu Chisti,
oh me Figghi,
ca vi fannu addivintari com’ iddi,
ca v’ arrobbano a Vita,
ca v’ accattanu l’ Arma vostra
cu u sangu ri l’ avutri. Unciti e ghiunciti cu tò Populu,
uncitivi e ghiuncitivi ‘nsemmula
oh Figghi mia ca,
semu a Sicilia,
e chiù bedda un si putia fari. No, umm’ abbriuognu i Vuavutri figghi,
umm’ abbriuognu i tia,
oh fighhiu c’ arrubbi ‘na mela pi manciari;
iu m’ abbriuognu, m’ affruntu e m' addannu
ca un ti fannu campari;
m’ abbriuognu ca c’ è
cu s’ inni futti e strafutti i tia,
e m’ abbriuognu ri chi Cumanna ’in capu i mia ! Figghi mia, nisciti i palli i fora
ca vi vonnu ammazzari tutti e,
di mia, farini na latrina
china di schifiarie ca 'ntuossicano. Grapitivi l’ occhi e l’ aricchi, Figghi mia,
v’ aviti a rievoluzionari,
aviti a fari a Rievoluziune Siciliana.
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Ideatore " Rievoluzione Siciliana "
Quale ideatore di Rievoluzione Siciliana, come ampiamente documentato, si chiede ai tanti coloro che ne hanno usato ed usano o plagiono iltermine, di almeno attenersi al rispetto delle idee da "Rievoluzione Siciliana " espressi,
I Forconi non sembra abbiano compreso ma si sono semplicemente appropriati di un qualcosa non proveniente dal sacco della loro farina. Appropriarsi o far proprio qualcosa nato da altri è semplicemente un' atto di arroganza..un' atto mafioso è Rievoluzione Siciliana aborrisce e combatte la mafia e gli atteggiamenti mafiosi. Ciò vale per tutti quei coloro che non hanno chiesto neanche il permesso di utilizzare, per propri interessi, un qualcosa ed un lungo lavoro, di altri.