29/06/2025
IVilla Pietrosa: Il Santuario Terrestre di Leonida Repaci
A Palmi si cela un luogo di rara bellezza, un angolo incantato che Leonida Repaci, figura eminente della letteratura calabrese, definiva il suo "paradiso in Terra": Villa Pietrosa. Questa dimora, che ha ospitato lo scrittore e sua moglie Albertina negli ultimi anni della loro vita, è stata la fucina di innumerevoli opere e fonte inesauribile di ispirazione.
Conosciuta anche come "Villa Repaci", questa proprietà è stata generosamente donata dall'autore al Comune di Palmi con l'intento che diventasse un bene prezioso, capace di stimolare la creatività in chiunque la visitasse. Restaurata nel 2008 grazie a fondi della Regione Calabria, la villa è ora un riconosciuto patrimonio culturale. Il suo vasto parco, esteso per circa 5 ettari, accoglie i visitatori attraverso un ingresso suggestivo, situato al di sotto di un antico sottopassaggio ferroviario.
Un Viaggio tra Storia e Natura
La residenza è un'antica casa colonica ottocentesca, articolata su due livelli e magnificamente immersa tra ulivi secolari. All'interno, ampie stanze, ciascuna dotata di un proprio caminetto in cotto o granito, si susseguono senza corridoi, creando un'atmosfera di accogliente continuità. Il secondo piano vanta una grande terrazza, mentre al piano terra una cantina conserva ancora botti e macchinari che testimoniano la passata vocazione vitivinicola della proprietà, un tempo arricchita da un esteso vigneto. Nelle immediate vicinanze sorgono altre strutture affascinanti: una grotta, che Repaci desiderava fosse la sua ultima dimora insieme alla moglie (un desiderio purtroppo inesaudito, su cui torneremo presto), la casa del custode, l'antico casello ferroviario e, al termine di un viale alberato, immersa in un silenzio quasi sacro, una piccola "guardiola".
La Guardiola: Un Faro sull'Infinito
La guardiola è il vero simbolo di questo luogo. Questa piccola costruzione in cemento, quasi la prua di una nave protesa nel vuoto, si erge a strapiombo sul mare. Fungeva da osservatorio privilegiato per la caccia al pesce spada ed è strategicamente posizionata su uno sperone roccioso da cui la vista spazia incontrastata sulla Costa Viola, l'Etna e le Isole Eolie. Era qui che Repaci, con amici e familiari, trovava un profondo senso di pace e un terreno fertile per la sua immaginazione, ascoltando il suono ipnotico delle onde. Non a caso, questo punto panoramico fu cruciale per la sua più celebre saga letteraria, La Storia dei Rupe.
Nel secondo volume di quest'opera, lo scrittore narra l'acquisto della villa nel 1915 per sedicimila lire da parte della famiglia Rupe, un alter ego letterario della sua stessa famiglia. I Rupe rientrarono così in possesso della dimora, originariamente costruita dal padre di Repaci per l'avvocato Sandulli.
Un Cenacolo di Artisti e Intellettuali
Nei primi anni del Novecento, la villa divenne un importante salotto mondano. Leonida Repaci, che oltre a essere un rinomato scrittore e poeta era anche un abile pittore, ebbe il privilegio di ospitare tra le sue mura "compagni di strada" di fama mondiale, inclusi artisti del calibro di Boccioni, Modigliani, Morandi, De Pisis e Mazzacurati.
Con il passare degli anni, Repaci e sua moglie Albertina dedicarono la loro vita a trasformare quella vecchia casa colonica in un autentico "paradiso". Ogni stanza si arricchì di libri, dipinti, tele, sculture e stampe, testimoniando una passione per l'arte e la cultura. A partire dagli anni '50, la villa fu oggetto di numerosi lavori di ammodernamento che proseguirono ininterrottamente. Il magnifico giardino si popolò di una vasta varietà di piante e alberi, mentre gli uliveti iniziarono a sostituire i vigneti, accompagnando l'evoluzione e l'abbellimento degli interni.
www.calabriadreamin.it/cosa-vedere-in-calabria-il-blog/post/223561/villa-repaci-a-palmi:-un-gioiello-liberty-affacciato-sul-mare
Foto: Eugenio Crea