20/09/2017
Sicilia, terra di storia e di bellezze.
Sorge sulla collina storica di il , da sempre, il simbolo della città.
Edificato nel 1072 per volere di d'Altavilla, fungeva da protezione della .
Sorge su costruzioni difensive arabe preesistenti.
Dalla , alta 34 metri, possiamo ammirare uno straordinario che va dal vulcano alla valle sottostante.
La sua particolarità artistica sta nel contrasto cromatico tra la pietra calcarea bianca e quella lavica nera.
Fu costruito su precisi punti cardinali, che oggi ci danno modo di pensare che avesse grande importanza astronomica (proprio durante la permanenza di di Svevia il castello pullulava di scienziati e astronomi).
Inoltre fu abitato anche da Eleonora d'Aragona, che dall'alto del castello pubblicò le "consuetudini della comunità di Paternò " e infine dalla famiglia .
Ad oggi è sotto la tutela della .
All'interno è suddiviso in tre piani, il è composto da 5 vani, di notevole importanza e vi è indubbiamente la ****la di San Giovanni, questa è caratterizzata dalla volta con anfore capovolte e dalla presenza di stelle lignee dorate che la rendono un cielo stellato.
Lungo le pareti resistono ancora delle pitture murali a tema epico-religioso (12°/13° secolo). Purtroppo tali pitture con gli anni sono state danneggiate ma si distinguono ancora la Vergine dell'Annunziata, San Giovanni Battista e San Nicola.
In queste figurazioni sono stati trovati collegamenti con la ca****la Palatina di e con la cattedrale di .
Del pianterreno fa parte un soppalco che ci guida al primo piano e al secondo soppalco. Usciti dalla scala ci ritroviamo in un enorme salone illuminato da quattro in pietra calcarea, questa è la stanza delle armi, si pensa che in passato al suo interno si svolgessero importanti riunioni e si accoglievano gli ospiti di riguardo. Su questa sala troviamo anche tre stanze che non erano altro che gli alloggi del e della cancelleria e la cucina.
Attraverso un'altra scala raggiungiamo il secondo piano, e qui immenso stupore dinnanzi alla maestosa galleria, ma soprattutto alle meravigliose bifore che di colore differente (una bianca rivolta ad ed una nera rivolta ad )parrebbero avere valore simbolico poiché rappresentanti l'una dell' e l'altra del .
Ai lati della si snodano quattro grandi stanze che fungevano da alloggi per i signori e per gli ospiti importanti, rimangono ancora tracce di affreschi risalenti al 14° secolo. Le piccole stanze annesse venivano usate come ritirata o bagni, o a volte come ripostigli.
Infine troviamo il terrazzo che, però, non è visitabile, quindi difficile ammirarne il magnifico .
Ogni anno all'interno del si svolge la festa medievale, sicuramente il momento migliore per visitarlo e insieme rivivere le epoche del suo antico splendore.