16/04/2024
Oggi sono 1006 anni dalla sua scomparsa......
La ns. Regina, Adelasia del Vasto, Contessa di Sicilia. Regina di Gerusalemme, mamma del primo Re di Sicilia. 1074-1118
Sposata (in terze nozze) a Ruggero Primo d’Altavilla
quando egli ha già 60 anni.
La prima moglie era stata Giuditta di Evreux, la
seconda Eremburga di Mortaín. -
È figlia del marchese Manfredi Alerami del Monferrato (piemontese).
Scende nel meridione portandosi appresso una gran quantità di suoi
concittadini e parenti.
Una sua sorella sposa Giordano, figlio bastardo di Ruggero; un suo
fratello sposa Flandrina, figlia di Ruggero.
Con Ruggero avrà due figli: Simone (1093) e Ruggero come il padre; Ruggero,
malgrado i genitori di carnagione bianca, viene al mondo con capelli crespi, scuri e
carnagione olivastra. I dubbi sulla paternità sono subito evidenti (il padre ha 62 anni).
C'è chi allude ad uno strano personaggio, l'ammiraglio Cristodulo, musulmano
convertito al cristianesimo, fido consigliere di Adelaide.
Alla morte del marito si assume la reggenza del regno in nome del figlio
Ruggero (dal 1101 al 1112). Durante la sua reggenza, introduce funzionari e
personalità del nord; pone stabilmente il governo a Palermo, concentrandovi la
maggior parte delle competenze del governo.
:«La sua non fu una semplice reggenza bensì la manifestazione di
un indirizzo politico».
E.Pontierì: Adelaide del Vasto Contessa di Sicilia.
II figlio maggiore Simone, cresce malaticcio e debole.(morirà nel 1105 a
15 anni) Il regno quindi è di Ruggero.
Il futuro di Adelaide si sviluppa e prende forma a Roma; il papa Pasquale
Il° la giudica la donna adatta per sposare Baldovino; matrimonio politico e di
interesse, perché il regno di Baldovino sta cadendo a pezzi. Il regno di
Gerusalemme, infatti, ha le casse vuote; bisogna pagare i mercenari e ridare
linfa all'erario.
Gerusalemme, la città santa per eccellenza, appena strappata agli
infedeli musulmani, è nel cuore e nella mente del papa. Bisogna trovare una
soluzione adatta agli interessi della cristianità. Ed ecco la soluzione. Con
l'unione nuziale tra Adelaide e Baldovino si salvano capre e cavoli; infatti con i
soldi di Adelaide si salva il regno cristiano di Baldovino, e con Baldovino (che non ha eredi ed è notoriamente restio ad andare con donne) si conquista il
titolo di re per gli Altavilla.
Adelaide non è convinta di questo matrimonio; il papa insiste
"Questo è un matrimonio da fare in nome della chiesa"
Si fa un alleato nel figlio Ruggero, promettendogli la clausola nel
contratto di matrimonio, che se non nascono eredi da questa unione, il
Ruggero diventerà automaticamente Re di Gerusalemme, E sottovoce gli
sussurra che è questo il futuro, perché Baldovino" non ha più né l'anima né,
tanto meno, lo spirito, per avere figli ".
Arriva il momento dei commiato tra madre e figlio, tra commozione e
musi lunghi.
Il convoglio è formato da nove galee,con le stive colme di tesori. A bordo
ci sono anche arcieri saraceni e cinquecento guerrieri; tutto questo fa parte
della dote della sposa. Il matrimonio si celebra a San Giovanni d'Acri, officiata
dal patriarca Arnoldo.
Adelaide (40 anni, ben portati) si accorge subito che l'interesse del
marito è tutto per la dote, niente per la sua persona. Baldovino si mostra subito
per quello che si vocifera: tutto interesse per i soldi. Ha già provveduto a
pagare i mercenari e gli arretrati dei debitori; la regina si consola pensando
che dopotutto, un po' di sacrificio la ricompenserà col trasmettere il titolo di re
al figlio Ruggero.
All'orizzonte nubi minacciose si vanno accumulando sul cielo di
Gerusalemme. Questa regina, venuta dalla Sicilia, per la verità, non è molto
ben vista. Invidia e gelosia sono dappertutto. All'inizio Adelaide non ci fa
caso;"solo la morte, non certo le maligne dicerie, potranno scioglierlo", si sente
tranquilla.
Qualcuno, tuttavia, ha avuto l'idea di frugare tra gli archivi per vederci
chiaro su questo matrimonio.
Arnoldo Malecorno, patriarca latino di Gerusalemme, compromesso con
il papa per affari suoi di simonia ed altro; trova una postilla geniale: " ho
scoperto che tu, maestà e Adelaide provenite dallo stesso ceppo, quello, per
la verità lontanissimo, del conte di Troys. Il vostro matrimonio è, dunque,
incestuoso. Come tale è vietato dalla morale e dalla legge della Chiesa. E'
nullo, insomma. Peccato, a saperlo prima."
Il re fa spallucce; a lui le donne non interessano, Adelaide non gli è mai
piaciuta, specie adesso che non ha più soldi!
Altra pegola le cade sulla testa; Baldovino è stato sposato con una
principessa armena, che vista la poca mascolinità del marito, se ne è tornata
dal padre in Armenia.
Non importa sempre matrimonio valido è per la chiesa, Papa Pasquale non perde tempo" Non puoi permetterti di vivere nel
peccato. Regolarizza la tua posizione matrimoniale, secondo i princìpi di Santa
madre Chiesa"
Nel marzo 1117, Baldovino reduce da
una campagna combattuta contro gli arabi,
viene colto da una febbre misteriosa. I medici
non riescono a capacitarsi. La malattia è
tanto perniciosa che suggeriscono un prete
al capezzale, per alleggerire il fardello
dell'ultimo viaggio. Alla confessione, viene
fuori il peccato conseguente all'incestuoso
legame che lo lega ad Adelaide "questa
malattia può essere il segno della giusta
punizione divina", mormora il sacerdote
all'orecchio del moribondo.
Tanto basta per convincere il re alla
estrema opportunità di sciogliere il suo matrimonio, e subito! A questa
decisione segue l'improvvisa guarigione, inspiegabile anche dai medici.
" Che quella donna sia imbarcata su una nave diretta alla Sicilia. Dio non
vuole che Adelaide dorma sotto il mio stesso tetto"
II ritorno a casa è mesto e pieno di sconforto per Adelaide. Il sogno di
diventare regina è svanito per sempre, assieme alle ricchezze. Adesso è una
donna sola. Non è più sposata; il papa Pasquale ha dichiarato nullo il
matrimonio. Il figlio Ruggero non intende incontrarla; la corte di Palermo si
rifiuta di accettarla.
Si ritira in un convento a Patti.
Morirà l'anno dopo il 26 aprile 1118; verrà sepolta nell'abbazia di San
Salvatore a Patti. Il figlio vuole una tomba sontuosa, degna della madre di chi,
come lui, è deciso a fare della Sicilia un regno che comprenda tutto il sud della
pen*sola fino all'Abruzzo.- Per pagare quel monumentale sepolcro Ruggero dona a Patti il casale di
Rahalzuchar, con le famiglie che vi abitano, composto di trenta contadini, le
mogli e trentacinque figli.
Le sue origini familiari- sono state oggetto di molte controversie fra gli
studiosi di genealogie. Già il normanno Oderico Vitale la diceva erroneamente” filia
Bonefacii Liguris”. Gli storici danno però credito a Goffredo Malaterra, biografo ufficiale
del conte Ruggero d'Altavilla, che la indica come:”nepotem Bonifacii, famosissimi
Italorum marchionis, filiam videlicet fratris eius”. Secondo le cronache siciliane
Adelasia sarebbe stata spogliata dei suoi beni dallo zio e sarebbe fuggita in Sicilia. La
vicenda del re, che sposa una povera orfanella, potrebbe però essere leggendaria.
Sembra più verosimile che dopo la morte nel (1079) di Manfredi del Vasto, padre di
Adelasia, e di Anselmo, fratello di Manfredi, Bonifacio sia diventato tutore di Adelasia
e ne abbia combinato il matrimonio nel 1089 (e per questo Orderico lo indica come
padre). Per il matrimonio sarà stata versata una congrua dote in quanto esso era parte
di ampi rapporti diplomatici, commerciali e militari fra gli Aleramici e i Normanni.
Tuttavia, secondo la legge salica, seguita dagli aleramici Del Vasto, la terra era
proprietà (spesso indivisa) dei soli figli
maschi; Adelasia non poté quindi
portare in dote feudi piemontesi e ciò
spiegherebbe la leggenda della sua
spoliazione. Il fratello di Adelasia, Enrico
del Vasto compare nel 1097 assieme a
Bonifacio in una donazione alla
canonica di Ferrania nel retroterra
savonese, dimostrando, così che i propri
diritti ereditari erano ancora in vigore.
Una sua sorella sposò Giordano, figlio
illegittimo di Ruggero I