Viaggi Mitici di Silvia Marchetti

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28/10/2024

Ark of Bukhara, Uzbekistan 😍🌍
Questa imponente fortezza di 1500 anni si trova al centro di Bukhara, una città di 2000 anni che ha svolto un ruolo essenziale nella Via della Seta.

Foto di:

28/10/2024

Il Torrente Frigidolfo che attraversa il Borgo di Ponte di Legno (Brescia)

📷Umair Sarfraz

28/10/2024

Duomo di Cefalù (PA)

28/10/2024

"Ieri ho adottato il cane più vecchio, più malato e più ferito del canile. Non dimenticherò mai lo sguardo sul suo viso: quando sono entrato nelle gabbie non si è nemmeno degnato di guardarmi, come se già sapesse che non lo avrei scelto. Rannicchiato in un angolo, aveva ormai accettato il suo destino.
Il volontario mi ha ripetuto diverse volte.. Ma sei sicuro di volerlo prendere? Sei sicuro? SÌ! Questo è il mio cane, non desidero altro.
Ha aperto la gabbia numero 3 e gli altri cani mi sono saltati addosso.
Corsi da lui e all'improvviso mi guardò come se avesse visto un angelo.
L'ho abbracciato e gli ho detto che d'ora in poi sarebbe stato di nuovo felice.
Dormirà tra le mie braccia e probabilmente sarà il primo sonno tranquillo che abbia mai avuto in vita sua.
Loro hanno bisogno di noi"

Da un uomo che ha salvato un'anima.

Repost da: La speranza, il cuore della vita

28/10/2024

C’era una volta, nel 1812, una bambina di 7 anni bionda e con la pelle così chiara da ricordare la neve, che aveva una mamma che voleva mangiarle fegato, cuore e polmoni conditi con sale e pepe. Così un giorno le offrì una mela avvelenata che la spedì in coma. Quindi, questa discutibile mamma, la chiuse in una teca di vetro che un principe rubò e si portò nel castello in cui viveva. E qui, un bel giorno, i suoi servi, stanchi e frustrati dall’andirivieni di questa teca, che non facevano che spostare da una stanza all’altra, si spazientirono al punto di scuotere la sua comatosa ospite che finì per sputare il pezzetto di mela che le si era incastrato in gola e svegliarsi.

C’era una volta, nel 1937, una ragazzina di circa 16 anni, mora con un cerchietto rosso a ravviarle i capelli, gli occhi scuri, le labbra rosse pure loro e la pelle chiarissima. Era, evidentemente, così bella da suscitare l’invidia della sua matrigna, una perfidissima e vanitosa matrigna che, per non perdere il suo primato di regina di bellezza del suo reame, pensò di fare uccidere la sua figliastra da un cacciatore. Cacciatore che però non ebbe il coraggio di assolvere all’ingrati compito e, per dare prova di averlo invece fatto, consegnò alla matrigna della ragazzina (che nel frattempo aveva trovato riparo presso alcuni minatori piuttosto bassini, che in miniera di spilungoni non se ne son mai visti, neanche nella realtà) il cuore di un cerbiatto. Ma la matrigna sgamò l’inganno, si trasformò in vecchina e si presentò alla porta della casa dei minatori (dove la sua figliastra nel frattempo faceva la sguattera) con un cesto di mele belle rosse. Ne offrì una, avvelenata, alla ragazza (a cui nessuno aveva mai detto che non si accettano mele e caramelle dagli sconosciuti) che, mangiandola, si addormentò, lasciando i minatori senza colf e senza cuoca.
Grande sgomento! I poveri minatori in miniatura decisero quindi di piazzare la loro ex badante in mezzo a un bosco da cui, un giorno, passò un bel principe che vista la sguattera bella è addormentata la limonò con tale convinzione da risvegliarla, portarsela al castello e farne una regina.

Oggi, c’è una ragazzetta sveglia che per sfuggire al delirio narcisistico della sua matrigna va a vivere in una specie di comune con 7 persone, maschi e femmine, mediamente alte, con la pelle di tutti i colori, che la accolgono a casa loro incuranti di decreti flussi, permesso di soggiorno e identità di genere. A un certo punto però, la ragazzina, finisce col restarci mezza secca (che sia coma o narcolessia ancora non è chiaro) fino a quando non si ripiglia per conto suo, come ogni ragazzina, ragazza o donna del XXI secolo dovrebbe essere in grado di fare.

E se ancora gridate allo scandalo perché la nuova Biancaneve non è circondata da nani e non ha bisogno di un uomo che la riporti in vita, provate a considerare che le favole vengono riadattate al tempo in cui si raccontano, ai temi sociali più controversi, e ai rinnovati influssi culturali. Così capirete da soli che se nel 1937 le mamme avevano concluso il processo di beatificazione - iniziato con la rivoluzione industriale e la conseguente tutela dell’infanzia - che ne faceva vergini vestali del focolare domestico, prole compresa, ma avevano ancora bisogno di essere protette e salvate da un uomo, oggi le donne sono cambiate. E le favole si sono adeguate! ♥️

(Ps: la prima versione di Biancaneve è quella originale scritta dai Fratelli Grimm, la seconda è quella edulcorata e riattualizzata dalla Disney, la terza è quella che sta per uscire al cinema per la regia di Greta Gerwig, la prima donna che rimette le mani su una favola scritta dagli uomini)!

Deborah Dirani

27/10/2024

Costruita durante l'VIII secolo a. C. , Derinkuyu è una straordinaria città sotterranea nella regione della Cappadocia in Turchia che rivela l'ingegno delle civiltà antiche. Scoperto accidentalmente negli anni '60, questo enorme complesso raggiunge 18 piani di profondità ed è stato progettato per ospitare tra 20.000 e 60.000 persone.
Aveva tutto il necessario per la vita sotterranea, tra cui stanze, scuole, cappelle, stalle, cucine e persino un avanzato sistema di ventilazione che forniva aria fresca in tutta la città.
Gli storici credono che Derinkuyu sia stato usato principalmente come rifugio in tempi di invasione o di conflitto, specialmente durante i tempi bizantini, quando la regione ha affrontato le minacce da parte degli eserciti arabi.
Tuttavia, ci sono ancora speculazioni su ciò che avrebbe potuto portare la gente a vivere sottoterra per lunghi periodi.
Era protezione contro gli invasori, clima estremo, o forse ragioni più misteriose? La pura scala e complessità della città suggeriscono che vivere sottoterra non era una soluzione temporanea ma un sistema altamente organizzato per la sopravvivenza.
L'esistenza di Derinkuyu solleva domande intriganti sulle sfide che affrontano queste società antiche e la loro notevole capacità di adattamento.
Qualunque sia la ragione, questa meraviglia sotterranea si mantiene come una testimonianza della resistenza umana e dell'ingegneria, offrendo un affascinante sguardo al passato.

25/10/2024

🏜 I Tuareg sono un gruppo etnico nomade che abita principalmente il Sahara centrale e alcune regioni del Sahel. Il loro stile di vita tradizionale e la loro ricca cultura sono stati oggetto di fascino e studio per secoli.

Origini e Storia:
I Tuareg sono discendenti dei popoli berberi che hanno abitato il Nord Africa per migliaia di anni. La loro storia risale almeno al V secolo a.C., quando le prime testimonianze scritte su di loro apparvero nei testi classici. Nel corso dei secoli, i Tuareg si sono adattati alle condizioni desertiche del Sahara, diventando esperti nel navigare il vasto e arido territorio. Fin dai primi tempi, i Tuareg si organizzarono in confederazioni tribali e adottarono un sistema sociale e politico basato su clan e gerarchie familiari. Queste strutture permisero loro di resistere all'influenza esterna e di mantenere la loro identità culturale e autonomia in un ambiente ostile.

Cultura e Tradizioni:
La cultura Tuareg è caratterizzata dalla sua ricca tradizione orale, dalla musica, dall'artigianato e da un codice di condotta noto come "imuhagh." Gli uomini Tuareg indossano abiti distintivi, tra cui un velo blu indaco che copre il viso, guadagnandosi il soprannome di "uomini blu." Anche le donne Tuareg indossano il velo e spesso ricoprono un ruolo di alto status nella società, partecipando attivamente alle decisioni e tramandando la loro cultura alle generazioni future. Musica e poesia occupano un posto centrale nella vita Tuareg. Gli strumenti musicali tradizionali, come l’imzad (un violino a una corda) e il tende (un tamburo a mano), sono usati in festival e celebrazioni. Le canzoni e le poesie raccontano storie di coraggio, amore e resilienza, e riflettono il profondo legame dei Tuareg con la terra e il loro ambiente.

Società e Struttura Politica:
La società Tuareg è basata su una struttura patriarcale ed è organizzata intorno a tribù e clan familiari. Ogni tribù è guidata da un capo, noto come "amenokal," che prende decisioni importanti e rappresenta la comunità in questioni esterne. L'amenokal è scelto per consenso e la sua leadership si basa su saggezza, esperienza e capacità di risoluzione dei conflitti. Storicamente, i Tuareg sono stati noti per le loro abilità come guerrieri e commercianti lungo le rotte trans-sahariane. La loro conoscenza del deserto e la capacità di adattarsi alle dure condizioni del Sahara conferivano loro un vantaggio nel commercio delle carovane e nella protezione delle rotte dagli invasori.

Sfide Contemporanee:
In tempi moderni, i Tuareg hanno affrontato varie sfide. Cambiamenti politici, urbanizzazione e influenze culturali esterne hanno avuto un impatto sul loro stile di vita tradizionale. I conflitti armati in paesi come Mali, Niger e Libia hanno provocato lo sfollamento di molte comunità Tuareg e generato tensioni sociali e politiche. Inoltre, la desertificazione e i cambiamenti climatici hanno influito sulla disponibilità di acqua e pascoli, rendendo più difficile la vita nomade dei Tuareg e la loro capacità di allevare bestiame e commerciare.

Conclusioni:
I Tuareg sono un gruppo etnico con una storia, cultura e tradizioni radicate nel deserto del Sahara. La loro capacità di adattarsi a condizioni ambientali estreme e la loro resilienza nel corso dei secoli li hanno resi un simbolo di coraggio e determinazione. Sebbene affrontino sfide contemporanee, i Tuareg continuano a lottare per preservare la loro identità culturale e il loro stile di vita nomade. Promuovere l'istruzione, l'empowerment delle donne e la protezione dei loro diritti sono aspetti chiave per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile della comunità Tuareg nel futuro. In sintesi, i Tuareg sono una testimonianza vivente della ricchezza e diversità culturale dell'Africa, e la loro storia e i loro contributi meritano di essere riconosciuti e apprezzati a livello globale.

20/10/2024

La Cappadocia, situata nel centro della Turchia, è una regione nota per i suoi paesaggi surreali e la ricca storia, che la rendono una meta affascinante per i viaggiatori. Celebre per le formazioni rocciose uniche chiamate "camini delle fate", la sua conformazione è stata plasmata dall'attività vulcanica e dall'erosione per milioni di anni. Oltre a queste meraviglie naturali, la Cappadocia ospita città sotterranee e abitazioni scavate nella roccia. La regione è anche un importante centro culturale e storico, con antiche civiltà e chiese scavate nella roccia a Göreme, arricchite da affreschi. Un'esperienza iconica è il volo in mongolfiera all'alba, con viste mozzafiato.

12/10/2024

C’è una piccola striscia di terra nel mondo, avvolta da un mare calmo e da cime montuose che la proteggono.

Su questa striscia di terra vive meno dell’1 per cento della popolazione mondiale. Eppure questo lembo di terra così minuscolo, da sempre, è il Faro della Civiltà, della Bellezza e della Cultura e viene ammirata, sognata, e amata da chiunque nel mondo.

Difendiamo questo enorme patrimonio! 🩵🇮🇹

02/10/2024

Sapevi che il viaggio in treno da San Francisco a New York è uno dei più lunghi e panoramici degli Stati Uniti? Anche se non esiste un treno diretto, Amtrak offre una combinazione di tratte che ti permetterà di attraversare paesaggi mozzafiato e diverse regioni. Ecco un riassunto del percorso:

Partenza: San Francisco, California (Stazione di Emeryville)
Il viaggio inizia presso la stazione di Emeryville, poiché a San Francisco non c’è una stazione Amtrak. C’è però un servizio di autobus che collega il centro di San Francisco con Emeryville.

Treno: California Zephyr
I passeggeri salgono a bordo del California Zephyr, uno dei treni più iconici di Amtrak, che attraversa il cuore degli Stati Uniti passando per paesaggi spettacolari come le Montagne Rocciose e la Sierra Nevada.

Principali destinazioni: Sacramento, Reno, Salt Lake City, Denver, Omaha.
Durata del viaggio: Circa 51-52 ore da Emeryville a Chicago.
Cambio a Chicago
Alla Union Station di Chicago è necessario cambiare treno. La tratta per New York è solitamente coperta dal Lake Shore Limited.

Treno: Lake Shore Limited
Questo treno segue la costa del Lago Michigan e il fiume Hudson fino a New York.

Principali destinazioni: Toledo, Cleveland, Buffalo, Albany.
Durata del viaggio: Circa 20 ore da Chicago a New York.
Arrivo: New York (Penn Station)
Il viaggio termina a Penn Station, situata nel cuore di Manhattan.

Tempo totale di viaggio:
Circa 70-75 ore in totale, a seconda del tempo di attesa e dei cambi a Chicago.

Un viaggio perfetto per chi ama esplorare gli Stati Uniti in modo rilassato e godersi panorami indimenticabili!

Honeymoon a Villa Park Sun Island di Stefania e Walter: “Comunque ci tenevo veramente a ringraziarti di cuore sia da par...
30/09/2024

Honeymoon a Villa Park Sun Island di Stefania e Walter: “Comunque ci tenevo veramente a ringraziarti di cuore sia da parte mia che da parte di Walter per averci aiutato a realizzare la luna di miele che abbiamo sempre sognato. Anzi è stata anche oltre le nostre aspettative. Posto meraviglioso con paesaggi mozzafiato tra flora, fauna e mare pazzeschi. Un’esperienza che sicuramente resterà per sempre nei nostri migliori ricordi ❤️”.

28/09/2024

Mura della città di Khiva, Uzbekistan

La città di Khiva ha più di 2500 anni, era il centro del ramo settentrionale della Grande Via della Seta.

È stata originariamente concepita dagli architetti (secondo una delle leggende fu fondata dal figlio del biblico Noè, scavando un pozzo in mezzo al deserto).

La città fu conquistata dallo stato achemenide. Dal 305 al 995 Khiva fece parte dello stato Khorezm. Durante i secoli, dal nono all'undicesimo, fu governata da diverse potenti dinastie.

La città era un grande centro culturale. C'erano molte istituzioni educative e grandi centri di astronomia, matematica e chimica. Nel 1220 la città fu distrutta da Gengis Khan e non poté riprendersi dalle devastazioni per molto tempo.

Nel 1511 Khiva divenne parte dello stato Sheibanid e nel 1598 la capitale del Khanato di Khiva.

Poi Khiva rimase sotto il dominio della dinastia Kungrat. Muhammad Amin, un brillante rappresentante della famiglia uzbeka Kungrat, che salì al potere a Khorezm nel 1763.

Sotto la sua guida Khiva divenne il centro spirituale dell'Asia centrale. Grazie a lui, furono costruiti e restaurati molti edifici, tra cui le mura e le torri di Ichan-Kala e la famosa moschea Friday Juma.

A metà del XIX secolo fu costruito il cerchio di difesa Dishan-Kala su iniziativa di Allakuli Khan. Così, Khiva combino le due città: la Dishan-Kala esterna e la Ichan-Kala.

Nel 1873 Khiva fu conquistata dalle truppe russe. Tutti i monumenti architettonici di Khiva furono conservati. Oggi questa fantastica città è un sito dell'UNESCO.

24/09/2024

Mura della città di Khiva, Uzbekistan

La città di Khiva ha più di 2500 anni, era il centro del ramo settentrionale della Grande Via della Seta.

È stata originariamente concepita dagli architetti (secondo una delle leggende fu fondata dal figlio del biblico Noè, scavando un pozzo in mezzo al deserto).

La città fu conquistata dallo stato achemenide. Dal 305 al 995 Khiva fece parte dello stato Khorezm. Durante i secoli, dal nono all'undicesimo, fu governata da diverse potenti dinastie.

La città era un grande centro culturale. C'erano molte istituzioni educative e grandi centri di astronomia, matematica e chimica. Nel 1220 la città fu distrutta da Gengis Khan e non poté riprendersi dalle devastazioni per molto tempo.

Nel 1511 Khiva divenne parte dello stato Sheibanid e nel 1598 la capitale del Khanato di Khiva.

Poi Khiva rimase sotto il dominio della dinastia Kungrat. Muhammad Amin, un brillante rappresentante della famiglia uzbeka Kungrat, che salì al potere a Khorezm nel 1763.

Sotto la sua guida Khiva divenne il centro spirituale dell'Asia centrale. Grazie a lui, furono costruiti e restaurati molti edifici, tra cui le mura e le torri di Ichan-Kala e la famosa moschea Friday Juma.

A metà del XIX secolo fu costruito il cerchio di difesa Dishan-Kala su iniziativa di Allakuli Khan. Così, Khiva combino le due città: la Dishan-Kala esterna e la Ichan-Kala.

Nel 1873 Khiva fu conquistata dalle truppe russe. Tutti i monumenti architettonici di Khiva furono conservati. Oggi questa fantastica città è un sito dell'UNESCO.

23/09/2024

Spettacolare veduta panoramica del monte Ararat, che con i suoi 5.137 metri sul livello del mare è la montagna più alta della Turchia moderna. Il monte Ararat appartiene alla storica Armenia e si trova vicino al confine con l'attuale Repubblica di Armenia, da cui è visibile in gran parte, in particolare dalla capitale Yerevan.

Il monte Ararat passò dall'Armenia alla Turchia in seguito a un accordo di confine con l'URSS, che all'epoca occupava l'Armenia. Si tratta di un vulcano, formatosi grazie a successive eruzioni di lava. Oggi è inattivo e non esistono registrazioni storiche di eruzioni, anche se un terremoto legato all'attività vulcanica colpì la zona nel 1840.

L'Ararat è una vetta leggendaria. Secondo la Bibbia, sarebbe proprio qui che si fermò l'Arca di Noè dopo il diluvio universale. Alcune fotografie aeree recenti mostrano quello che potrebbe sembrare un’imbarcazione sepolta, e sono stati ritrovati frammenti di legno risalenti a migliaia di anni fa.

Nota: Nella foto, la nube che si vede sulla cima del monte Ararat è chiamata "nube a cappuccio".

Indirizzo

Paullo
20067

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 19:00
Martedì 09:30 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 19:00
Giovedì 09:30 - 19:00
Venerdì 09:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 13:00

Telefono

3384006281

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