25/11/2024
Visitare Kyoto equivale ad immergersi totalmente nella cultura giapponese. L'antica capitale conserva e custodisce gelosamente importanti vestigia delle epoche passate dando modo di sentirsi avvolti dalla storia e dalle tradizioni che hanno plasmato il Giappone. Diversi sono i siti Patrimonio UNESCO con oltre duemila tempi custoditi in quella che fu l'antica capitale per oltre mille anni! Heian-kyō, così era chiamata, “città della pace e della tranquillità”, un’atmosfera che si respira ancora oggi, nonostante il milione e mezzo di abitanti. Inziamo le visite dal Tempio di Kinkaku-ji, un scintillante padiglione a tre livelli, due dei quali rivestiti con foglie d’oro puro, che si riflette in un placido laghetto, circondato da lussureggianti giardini.
Questa pagoda fu realizzata per ospitare le sacre reliquie del Buddha, parte di un tempio zen in origine costruito come residenza per lo shōgun Ashikaga Yoshimitsu, nel XV secolo. La bellezza eterna del padiglione si fonde con quella effimera della natura che lo circonda. Da qui proseguiamo per il Castello Nijo, dimora della famiglia imperiale fino al 1868, quando la capitale fu trasferita a Tokyo. Ci muoviamo tra le raffinate stanze accompagnati dal tipico cigolio del pavimento che riproduce il canto di tanti usignoli. Ascoltiamo affascinanti la storia che ha reso grande il Giappone tra imperatori, sh**un, samurai, funzionari. Altra tappa imperdibile è la zona di Arashiyama, incastonata tra i monti lungo le rive del fiume Katsura, con la sua estesa foresta di bambù, fu una zona amata da nobili e imperatori sin dal periodo Heian (794-1185) per la meraviglia della natura, tanto che viene considerato tra i 10 migliori paesaggi del paese. Tra villaggio deliziosi e templi dall'atmosfera raccolta, percorriamo una strada immersi in giochi di luce creati dal susseguirsi delle lunghe canne di bambù. Concludiamo il primo giorno dedicato a Kyoto al quartiere Gion, un suggestivo labirinto di strade fiancheggiate da tradizionali case di legno, ristoranti e case da tè illuminate dalla luce soffusa delle lanterne. Soprattutto questa è la zona delle geishe e, tra i passanti, riusciamo a catturarne qualcuna nei nostri scatti. Il secondo giorno inizia con la visita del quartiere tradizionali di Higashiyama ed il tempio buddista Kiyomizu-dera, risalente al XVII secolo. La perfetta commistione tra natura ed architettura ha contribuito a renderlo Patrimonio dell'UNESCO. La pioggia sembra darci finalmente un po' di tregua e ci spostiamo al tempio di Sanjūsangen-dō che conserva uno dei tesori più stupefacenti di arte buddista: una sala con 1.001 statue a grandezza naturale di Kannon dalle mille braccia, la dea della compassione, a cui è dedicato il luogo. Infine salutiamo Kyoto con l'ultimo sito del nostro itinerario: il Santuario shintoista Fushimi Inari-taisha dedicato ad Inari, la divinità del riso, del buon raccolto e del successo negli affari rappresentata spesso con la sua volpe messaggera. Ciò che rende unico questo luogo è il tunnel di torii, la caratteristiche porte rosse, che si susseguono in una sequenza che crea un effetto visivo unico e veramente suggestivo!
Giappone