09/11/2024
📌 9 novembre 1943 dal binario 16 della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella parte il primo convoglio di deportati ebrei per Auschwitz
Il 9 novembre 1943, dal binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, partì il primo treno di deportati ebrei verso Auschwitz. Questo evento, avvenuto durante l'occupazione tedesca dell'Italia, segnò uno dei capitoli più bui della storia fiorentina. Dopo l’armistizio dell'8 settembre 1943, Firenze e gran parte dell’Italia centro-settentrionale caddero sotto il controllo della Germania nazista. In questo contesto, le forze di occupazione naziste iniziarono le deportazioni sistematiche degli ebrei italiani verso i campi di sterminio.
Firenze aveva una comunità ebraica antica e radicata, la cui presenza risaliva al Medioevo. Nel periodo fascista, gli ebrei fiorentini erano stati progressivamente esclusi dalla vita sociale, economica e culturale attraverso le leggi razziali del 1938, che resero gli ebrei cittadini di "seconda classe". La situazione peggiorò dopo l'occupazione tedesca del 1943, quando i nazisti iniziarono a organizzare le deportazioni, con la collaborazione del regime fascista di Salò.
La notte tra l'8 e il 9 novembre, le forze nazifasciste effettuarono un rastrellamento in città e arrestarono circa 300 ebrei fiorentini. Vennero condotti in un luogo di raccolta, spesso il carcere delle Murate o altri spazi predisposti, per poi essere trasferiti al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella. Il convoglio, costituito da vagoni merci, partì il mattino del 9 novembre e raggiunse il campo di transito di Fossoli, presso Modena, un passaggio intermedio che precedette la destinazione finale: Auschwitz.
Il viaggio verso Auschwitz era una vera e propria marcia di sofferenza: le persone, stipate nei vagoni in condizioni disumane, affrontavano giorni di fame, freddo e paura, senza la minima idea del destino che le attendeva. Ad Auschwitz, la maggior parte dei deportati venne mandata direttamente nelle camere a gas, mentre alcuni furono selezionati per il lavoro forzato. Solo pochissimi fiorentini riuscirono a sopravvivere all’inferno dei campi di concentramento.
Oggi il binario 16 della stazione di Santa Maria Novella è diventato un luogo di commemorazione per non dimenticare le vittime della Shoah e le atrocità commesse. Ogni anno, vengono organizzate cerimonie commemorative, incontri, e giornate della memoria, in particolare in occasione della Giornata della Memoria il 27 gennaio, data della liberazione del campo di Auschwitz. In questo contesto, Firenze rende onore alle sue vittime e riflette sulla necessità di ricordare e trasmettere alle generazioni future gli orrori delle persecuzioni razziali, affinché simili tragedie non possano mai più ripetersi.
Questo episodio rappresenta una ferita profonda nella storia di Firenze, che ha segnato la città e la sua comunità. Ricordare la partenza di quel primo convoglio dal binario 16 significa fare memoria collettiva, riflettere sulla Shoah e riaffermare un impegno comune per la difesa della dignità e dei diritti umani.