25/06/2022
IL MATRIMONIO A POLIGNANO - UN'AVVENTURA EPICA
(LA DEGUSTAZIONE DEI MENU)
Come dicevamo in precedenza, la location rappresenta lo spartiacque delle famiglie e la componente che decreta questa caratterististica è la scelta del menù...
Difficlmente si è in disaccordo per la scelta del posto, dal punto di vista estetico organizzativo.. In puglia devo dire abbiamo delle location, molto belle, curate, che riescono ad accontentare anche i gusti piu difficili.
IL MENU'..... Ecco, il menù è l'ago della bilancia tra le famiglie degli sposi. Quando gli sposi con relative famiglie si recano in sala, per la prova di degustazione dei piatti, sono destinati a passare una notte insonne infernale. Avete presente come ci si sente prima di una risonanza magnetica con mezzo di contrasto?? bene cosi!
E il riferimento è calzante, perchè prima o poi il contrasto ci sarà e bisognerà capire come dirimerlo.
E' con la scelta del menù che si pongono le basi di un divorzio pre e post matrimoniale, e si configura un " precedente legale" senza precedenti nella storia.
Diciamo che se le due famiglie viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda, tutto ok! Ma adesso voi immaginate come si faccia a mettere d'accordo due pensieri non solo diversi, ma addirittura opposti.. IMMAGINATE che la mamma della sposa, signora di cultura e di raffinate maniere, sia per una cucina gourmet, ricercata e raffinata, e il padre dello sposo esiga una cucina tipica Tradizionale, con piatti regionali ricchi e abbondanti..
per darvi un' immagine pensate alla maxi braciola col ragù da una parte e al mini filetto di branzino alle verdurine dall'altra..
EH! COME SI FA?
Sembra uno scherzo, ma qui si rischia davvero l'incidente diplomatico.
Ahi voglia che il direttore di sala provi a convincere il padre dello sposo, che la loro cucina vanti la presenza del servizio di banqueting dello chef pluristellato del momento, e che i piatti gourmet ben presentati siano piu adatti ad un evento raffinato da alta borghesia... per il signor Vito (tipico nome polignanese e padre dello sposo) tutti quei meravigliosi piatti di porcellana bianca e colorata a seconda del concept dell'evento, con porzioni mignon di pietanze sapientemente elaborate per LUI sono, udite udite!
DISCHI VOLANTI CON CACATINE DI PICCIONI!!!
Non potete immaginare gli imbarazzi di questa giornata...
IL giorno della degustazione è il giorno della ginnastica facciale... tutti i muscoli del viso sono funzionanti e in piena attività: chi mangia, chi beve, chi ride, chi ride istericamente, chi serra le labbra, chi deforma lo sguardo, chi inchioda i denti.. insomma una sorta di saggio di danza improvvisato di fine anno !!
Arriviamo al punto!! il menù del matrimonio, a Polignano deve misurarsi con una credenza popolare, di tradizione millenaria, da cui, NOI per ca**tà da bravi e diligenti cittadini, neanche ci proviamo a sottrarci, fa parte delle nostre tradizioni dell'epoca del bronzo, vuoi mettere?!, perchè evolversi?! quella è storia, cultura tradizionale.. quasi quasi la segnalo pure all'UNESCO, metti che ci riconoscano la paternità, diamo dignità a questa credenza di rilievo socio-filo-antropologico con proiezione futuristico-tecnologica.
Bene la credenza ancestrale è:
" COSA DEVE DIRE LA GENTE!?"
Adesso io dico, un'impresa faticosa, gioiosa a tratti stressante, ultra costosa, come quella dell'organizzazione di un matrimonio, tra: chiesa, sala, abiti, fotografo, fiori, bomboniere, dolci, torta ..................................................................................................
qual è il pensiero ricorrente che attanaglia le menti dei poveri genitori?
"cosa deve dire la gente?"
E non se ne esce da questa palude!! non esistono tecniche di persuasione, non fatevi incantare quando vi dicono, ci pensa Giucas Casella...nooooo... se non si trova l'alternativa alla braciola col sugo , alle polpette fritte, alla parmigiana di melanzana... ci sI puo ritrovare di fronte allo scenario" di contrasto" ( ricordate? ve lo avevo detto!)
de " I promessi sposi ":
" QUESTO MATRIMONIO NON S'HA DA FARE!"
Nella tensione crescente, ciascuno si adopera per trovare una soluzione.. Allora il direttore di sala, che ha tutto l'interesse di chiudere il contratto, pronuncia le parole magiche..
" E se proponessimo un menù a base di cotto pesce con crostacei nobili?" Ed ora vi voglio!!
"Che ne direste se uno dei primi fosse un pacchero all'astice con mezzo astice a testa?"
E' fatta!! Vito è conquisato.. " direttore mi scusi, questa proposta mi piace, ma facciamo paccheri con l'aragosta!!!" perchè l'astice è poco...cosa deve dire la gente? ahhahhahhah
Di fronte ad una soluzione che sembra calmare gli animi si profila però uno scenario di cui non potete avere idea..
Ora chi conosce bene i crostacei nobili, astice, aragosta e cicala greca, sa che per quanto prelibati e moolto pregiati, non sono facilissimi da mangiare. E' vero che il crostaceo, al ristorante, arriva già tagliato e pronto per essere degustato.. ma c'è un trucco molesto, sapete quale? le chele!!!! beh ora come si mangiano le chele? Con le pinze!! Si è vero...e quanti le sanno usare correttamente le pinze? mmmm
Niente paura, a tutto c'è rimedio!
La sala, ( scaltrissima!) propone per questo, l'acquisto di un webinar on demand, da seguire comodamente a casa, per apprendere il corretto utilizzo delle pinze: 180 ore racchiuse in 200 lezioni, abilmente spiegate, dopo le quali non avrai piu dubbi sull'utilizzo delle pinze da crostacei nobili. E se non bastasse, il corso mette a disposizione anche un tutor a cui ci si possa rivolgere per sciogliere ogni dubbio sull'argomento. Compreso anche uno stage per mettere in pratica le nozioni apprese, con tanto di attestato di partecipazione, spendibile in 164 paese europei. Il tutto alla modica cifra di 3500 euro esclusa iva! UN vero affare direi!! soprattutto molto utile nella vita di tutti i giorni.
Silenzio tombale...Sguardi raggelati...imbarazzo dirompente e...
Vito con fare sornione e quasi imprevisto, dopo un cenno della testa...irrompe :" E' il mio unico figlio, una volta ci si sposa
( pensa lui!!!) , ma sì, sono d'accordo! va bene per i crostacei nobili e per il corso incluso!!"
bene!! sembra fatta! ma non è finita... l'utilizzo delle pinze è risolto... mah!!!! la preferenza per i crostacei nobili prevede una tutela legale della sala da parte dei clienti. In fase di contratto, infatti, alla voce crostacei nobili* c'è sempre una clausola piccolissima che recita piu o meno così: " la sala si esonera da ogni responsabilità derivante da diritti di terzi" ... che vorrà mai dire questa voce???!!
Ve lo spiego subito..
Immaginate la scena.. Pensate che arrivi in tavola il pacchero all'aragosta, e che tutti siano pronti e preparati al corretto utilizzo delle posate..
Ora... accanto a Vito, padre dello sposo, siede, in posto d'onore, la signora LAURA, commissario prefettizio, di tutto punto vestita: trucco da bambola di cera, capelli cotonati che sfidano le piu aspre leggi di gravità, unghie smaltate di rosso corallo ( perchè sapeva dell'aragosta e doveva fare pandan), imbalsamata in un meraviglioso abito verde salvia, della casa Gucci, stile bella epoque ( diciamo che sembra piu una abat - jour!) con corpino ricamato in un elaboratissimo ramage... ecco!!!! ora immaginate che dopo il primo, la dottoressa Laura si ritrovi il suo corpino puntinato di delicate macchioline rosse, stile corallo di Sardegna, così regolarmente distribuite e poi dal caratTeristico profumo di mare di puglia....
ORRORE!!!!
Vito il corso l'ha comprato, ha pure cercato di seguirlo e le pinze ha più o meno imparato ad uilizzarle correttamente, ma con l'insidiosa minaccia degli " schizzi" da crostacei, senza l'utilizzo del DPI ( dispositivo di protezione individuale), ossia della bavetta di TNT, CHE DICIAMOCELO PURE!!! NON è PROPRIO un ausilio ELEGANTE, ANZI!!!! non esiste protezione che tenga...E se la mamma della sposa questa evenienza l'aveva preventivata, Vito accecato dal
COSA DEVE DIRE LA GENTE...si è messo in UN bel guaio giudiziario.. non sa che l'abito del commissario costa quanto metà cerimonia... e che non puo neanche rivalersi con la sala ricevimenti, che si è ben tutelata a riguardo con quella postilla invisibie.
A VOLTE SAREBBE IL CASO DI PENSARE
non a cosa deve dire la gente ma piuttosto a
COSA FA STARE BENE LE PERSONE!!!
alla prossima puntata e al crudo mare!!
[testo di Vanna Netti ]
foto dal web