Bellantoniolimoservice

Bellantoniolimoservice Noleggio con conducente (Ncc) / Rent car with driver

10/12/2024
07/11/2024

DA SALVINI UN NUOVO SABOTAGGIO:
IL DECRETO SUL FOGLIO DI SERVIZIO È UN COLPO MICIDIALE PER OPERATORI, IMPRESE E UTENTI.

La tenacia con cui il ministro Salvini sta sabotando il trasporto pubblico non di linea è francamente incredibile. Negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie italiani e turisti devono attendere ore per trovare un’auto che li riporti a casa, nelle principali città italiane la domanda di trasporto pubblico non di linea è molto superiore ad un’offerta strozzata dalla carenza di licenze, la stampa internazionale racconta ogni giorno il caos taxi italiano.

E Salvini cosa fa? Promuove una nuova legge sul traporto pubblico non di linea che finalmente aggiorni quella di oltre trent’anni fa? Incoraggia la concessione di nuove licenze, accogliendo la sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso?
Niente di tutto questo.
Contrariamente al buon senso, ai bisogni di cittadini e turisti, alla necessità di tante aziende il ministro ha appena promulgato un decreto amministrativo che introduce - tra tante assurdità e complicazioni burocratiche tra cui il divieto sostanziale di lavorare fuori dal Comune (e chiunque abbia mai viaggiato con un NCC sa bene che i servizi si svolgono quasi sempre tra un Comune e un altro) o il divieto di lavorare per intermediari come gli alberghi e le agenzie di viaggi - l’obbligo per i soli NCC di un tempo minimo di attesa di 20 minuti tra un cliente e un altro. Un obbligo demenziale, che va nella direzione opposta a quanto accade in qualsiasi altro Paese europeo, che ripristina di fatto l’obbligo del rientro in rimessa già bocciato dalla Corte Costituzionale nel 2020, che metterà fuori mercato decine di migliaia di operatori e aziende NCC e che colpirà la libertà di movimento di cittadini, turisti e imprese.
Un vero atto di sabotaggio contro un settore vitale per i trasporti italiani, mosso solo dalla subalternità del ministro alla lobby dei tassisti e dalla incapacità di ascoltare sia le esigenze di cittadini e imprese che vogliono avere libertà di muoversi liberamente e le osservazioni di decine di migliaia di operatori e aziende NCC che lavorano con abnegazione rispettando le regole e pagando le tasse.

Contro questo assurdo decreto amministrativo, varato all’insaputa del Parlamento e nel totale dispregio delle osservazioni dell’Autorità Antitrust e dell’Autorità dei Trasporti, la Federazione MuoverSì promuoverà già nei prossimi giorni un ricorso al Tar e si coordinerà con tutti gli operatori del settore per promuovere una vasta mobilitazione a tutela della libertà di movimento dei cittadini e degli interessi del settore.

-Andrea Romano, presidente di MuoverSì Federazione NCC e Mobilità

Comitato AIR Sistema Trasporti ASINCC Anitrav

20/03/2024

Che cosa è nel concreto l'art. 85/4 del codice della strada?
E' questo mostro, questa violenza che si può vedere in questo verbale.
E' una norma che consente di fermare una attività in mezzo alla strada, senza nessun diritto, anche se chi lo applica sta commettendo un grosso errore.

Per i non addetti ai lavori spiego che la legge che disciplina il noleggio con conducente prevede che si debba avere obbligatoriamente una rimessa, ma la legge consente anche di avere più rimesse all'interno della stessa provincia e l'Ncc malcapitato, un collega di Napoli, rientra in questa casistica. In più, non c'è alcun obbligo, né nella L.21/92, né nel codice della strada all'art. 180 di circolare con il contratto di locazione di una rimessa.

Una volta si diceva "chiedere è lecito rispondere è cortesia", ma con gli Ncc, solo con gli Ncc e solo in Italia, diventa: "chiedere è lecito, non poter rispondere significa chiudere la saracinesca da due a otto mesi". In un mondo normale la questione si sarebbe potuta discutere in un comando o davanti ad un giudice prima di fermare un'azienda per un errore. Anche nel mondo dei tassisti si sospendono i veicoli (molto raramente e quasi mai per più di 10 giorni) nelle commissioni dove il conducente può difendersi.
Nel nostro no, anche davanti ad un errore di questo tipo, ancora meglio se con i clienti a fare da spettatori a questi abusi di stato.

Purtroppo il Parlamento ha perso anche ieri l'ennesima occasione di riportare l'Italia in uno stato di diritto indipendente da Taxiland, rinunciando a modificare l'art. 85. Salvini, dal canto suo, non ha mantenuto l'impegno preso in questo senso commentando la pubblica assemblea del 29 febbraio, ma questa non è una novità.

Ma è evidente che temono la manifestazione del 25 Marzo, solo così si spiega la cancellazione della prossima riunione del tavolo farsa che giovedì non ci sarà.

Noi dobbiamo dimostrargli che fa bene a temerci. Le leggi non si cambiano con decreti amministrativi in tavoli pilotati con norme scritte da una parte in causa. Le leggi si cambiano in Parlamento dopo un confronto e una discussione seria, alla presenza di arbitri, di uomini dello stato e non con i giocatori di una squadra. Questo è quello che vogliamo, e fino ad allora, non ci resta che la piazza. Tutte le volte che sarà necessario.

L'ora è giunta. Ci faremo trovare pronti.

Francesco Artusa

08/03/2024

La Consulta solleva dubbi sul blocco delle nuove licenze Ncc, ma queste sono l'ultimo dei problemi nella grande catastrofe italiana del servizio pubblico non di linea. La principale ragione è nell'anzianità di servizio della legge che regola il settore

07/03/2024

GIOVEDÌ 07 MARZO 2024 09.09.42

Trasporti: Ncc in corteo il 25 marzo (2)=

AGI0077 3 CRO 0 R01 / Trasporti: Ncc in corteo il 25 marzo (2)= (AGI) - Roma, 6 mar. - "Nonostante i vari comunicati del ministro e di maggioranza, il codice della strada arrivato in aula contiene solo emendamenti di opposizione sull'articolo che ferma gli Ncc da due a otto mesi per qualsiasi e presunta infrazione - dicono -. Al Ministero non si registrano ripensamenti sul divieto di intermediazione, il fermo di un'ora tra un cliente e l'altro e il tracciamento di massa degli operatori e dei passeggeri. Salvini appare sempre piu' confuso tanto da scagliarsi contro il dossieraggio e contemporaneamente convertire il ministero dei Trasporti in un pezzo dello stato che spiera' milioni di persone nelle loro vite private. Il tutto mentre e' gia' iniziata la stagione dei taxi introvabili. Un problema che non vuole risolvere, ma anzi aggravare regalando ai tassisti il nostro scalpo con un ulteriore e incomprensibile monopolio in barba agli italiani, ai turisti e all'antitrust". "Per questo continueremo a disertare il tavolo di concertazione farsa e torneremo in piazza il 25 marzo, quando in parlamento si votera' la sfiducia al Ministro, ma questa volta lo faremo in corteo con i nostri veicoli, quelli che vuole far sparire. E' necessario che la questione passi a Palazzo Chigi, altrimenti l'Italia trasformera' opportunita' come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali in figuracce internazionali con milioni di persone lasciate a piedi", concludono gli Ncc. (AGI)Eiz 070909 MAR 24


più attivi
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Matteo Salvini

Indirizzo

Positano
84017

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