16/07/2017
Giovedì 20 luglio alle 21.30 a Racale.
Per non dimenticare.
Antimafia all'aperto e per tutti, ci vediamo nel Il Giardino dei Sensi e dell' Arte con InDisciplinati - Società Cooperativa e Témenos Recinti Teatrali
Giovedì 20 luglio 2017 alle ore 21.30, 25 anni dopo le stragi di Capaci e Via D'Amelio, in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sarà ospite presso Biblioteca Comunale Città di Racale (Giardino dei Sensi e dell'Arte), il Gen. Dell'Arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini.
L’ex generale dei carabinieri Angiolo Pellegrini, Comandante della Sezione Anticrimine dei Carabinieri di Palermo dal 1981 al 1985, presenterà il suo libro, “Noi, gli uomini di Falcone – La guerra che ci impedirono di vincere”.
Palermo, gennaio 1981. Il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell'Arma dei carabinieri. Un ruolo scomodo: la mafia in Sicilia ha seminato una lunga scia di cadaveri eccellenti e tiene l'isola sotto scacco. Molto più di quanto si voglia ammettere. Unica speranza, un giudice palermitano che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini a modo suo. E Pellegrini non si tira indietro: mette insieme una squadra di fedelissimi – la banda del «capitano Billy The Kid» – e va a infilare il naso dove nessuno ha mai osato, guadagnandosi l'amicizia e la stima del magistrato. Mentre i viddani di Totò Riina e Binnu Provenzano falcidiano a colpi di kalashnikov le vecchie famiglie, carabinieri, polizia e magistrati si alleano in un'azione congiunta che culmina nel rapporto dei 162 e nell'estradizione di Tommaso Buscetta.
Questo libro ricostruisce dall'interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra: quello che vide uno sparuto gruppo di uomini coraggiosi combattere davvero e dare nuova speranza alla Sicilia; ma anche quello che vide cadere Dalla Chiesa, D'Aleo, Chinnici, Cassarà, Montana. Forse inutilmente, perché il vero nemico rimase senza volto: un oscuro, ambiguo potere politico che prima negò mezzi, risorse e possibilità, e poi smantellò la squadra. In fondo, a voler vincere quella guerra, erano davvero in pochi.
Una narrazione intensa ed avvincente, raccontata per una volta dalla parte di chi “si sporcava le mani” a fare le indagini, arricchita da materiale investigativo inedito e immagini esclusive di Giovanni Falcone e dei magistrati che indagarono su Cosa Nostra.
“Noi, gli uomini di Falcone” è un omaggio alla figura del giudice ucciso a Capaci nel ’92, ma anche a tutti quei valorosi uomini (come il collega e amico Paolo Borsellino, ucciso con la sua scorta in Via D'Amelio a Palermo il 19 luglio del '92) che combatterono quella stagione epica e che hanno pagato con la vita la loro sfida.
Un libro di denuncia, chiara e forte, contro chi, quella guerra non ha voluto vincerla
Evento inserito all'interno del progetto ministeriale We Legality - Ass. V. Bachelet di Taviano, in collaborazione con la compagnia Témenos Recinti Teatrali e la Società Cooperativa Gli InDisciplinati.