08/08/2022
In fondo cosa rende felice un essere umano?
Poche cose in verità.
Lavorare su questa terra a qualcosa di bello, costruire.
Far crescere altre persone: figli e figlie, allievi, donne affaticate, uomini oppressi, malati senza più speranze, e così via.
Sperimentare stati profondi di gioia, meditare.
Sperimentare stati mentali estremi di gioia, entusiasmarsi, contemplare.
Sperimentare stati spirituali di libertà dalla morte, e da ogni sofferenza, vedere cioè Dio, per come qui è possibile, col cuore più silente e generoso.
Stare con una donna uniti dinanzi al mare.
Stare con un uomo uniti sotto un abete profumato.
Stare con una donna a cena, e fare la rivoluzione.
Stare con un uomo, uniti in preghiera, e fare la rivoluzione.
Respirare con calma, espiro dopo espiro, e fare la rivoluzione.
Tutto il resto mi pare secondario.
Ma allora perché non ci dedichiamo a realizzare solo ciò che ci rende felici, e impieghiamo così tante energie a distruggerci?
Da questa semplice domanda ha inizio la via del ritorno, che è conversione personale, e appunto rivoluzione storica, gentile e non violenta, di tutte le strutture folli, stravaganti, e omicide di questo mondo.
Che questo Movimento però parta ogni giorno da cuori abbastanza appagati, abbastanza sazi, e non dalla rabbia della pura frustrazione.
Allora la Musica del cosmo, riaccordata coi nostri cuori beati, darà il giusto ritmo alle Rivoluzioni stellari, ai grandi mutamenti che ci attendono.
Marco Guzzi