Una Barca nel Bosco - Trekking Experiences

Una Barca nel Bosco - Trekking Experiences Stefano Sartini - Guida Ambientale Escursionistica

La Gola del Furlo è un bellissimo canyon incuneato tra i monti Pietralata e Paganuccio, originatosi grazie alla forza er...
17/01/2025

La Gola del Furlo è un bellissimo canyon incuneato tra i monti Pietralata e Paganuccio, originatosi grazie alla forza erosiva del fiume Candigliano, principale affluente del Metauro.

L'omonima Riserva Statale è un autentico paradiso naturale, in cui il fiume Candigliano si insinua tra le imponenti pareti rocciose creando spettacolari suggestioni paesaggistiche, che si accompagnano ad una incredibile ricchezza naturalistica, composta da esemplari di flora e fauna davvero singolari.

E sarà proprio questo straordinario connubio fra la bellezza paesaggistica della Gola e la ricchezza naturalistica delle montagne soprastanti che potremo ammirare durante la nostra escursione alla scoperta di questo incredibile luogo.

Allora, siete pronti a ve**re ad ammirare anche voi lo spettacolare "Grand Canyon" d'Italia?


più attivi
Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'evento: https://facebook.com/events/s/la-gola-del-furlo-il-grand-can/2942999745876297/


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La Gola del Furlo è un bellissimo canyon incuneato tra i monti Pietralata e Paganuccio, originatosi grazie alla forza er...
16/01/2025

La Gola del Furlo è un bellissimo canyon incuneato tra i monti Pietralata e Paganuccio, originatosi grazie alla forza erosiva del fiume Candigliano, principale affluente del Metauro.

L'omonima Riserva Statale è un autentico paradiso naturale, in cui il fiume Candigliano si insinua tra le imponenti pareti rocciose creando spettacolari suggestioni paesaggistiche, che si accompagnano ad una incredibile ricchezza naturalistica, composta da esemplari di flora e fauna davvero singolari.

E sarà proprio questo straordinario connubio fra la bellezza paesaggistica della Gola e la ricchezza naturalistica delle montagne soprastanti che potremo ammirare durante la nostra escursione alla scoperta di questo incredibile luogo.

Allora, siete pronti a ve**re ad ammirare anche voi lo spettacolare "Grand Canyon" d'Italia?
Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'evento: https://facebook.com/events/s/la-gola-del-furlo-il-grand-can/2942999745876297/
Stefano Sartini - Guida Ambientale Escursionistica affiliata AIGAE, tessera n° ER998

WhatsApp: +39 333/7638945
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"Essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un solo giorno e di una sola notte, tutto il complesso ...
16/01/2025

"Essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un solo giorno e di una sola notte, tutto il complesso dei vostri guerrieri di colpo sprofondò sotto terra, e l'Isola di Atlantide, allo stesso modo sommersa dal mare, scomparve".

Così narrava Platone riguardo alla tragica fine della mitologica isola di Atlantide, ma mentre l'esistenza di questo leggendario regno continua a rimanere un mito, la Rocca di Maiolo ed il suo borgo fortificato sono esistiti davvero, dominando su gran parte della Valmarecchia per diversi secoli, al pari della vicina San Leo.
Ad accomunare però la mitologica Atlantide a questa antica fortezza arroccata su uno sperone di roccia al centro della magnifica Valmarecchia è la sorte che è toccata a quest'ultima, non così dissimile da quella della leggendaria isola atlantidea.

La notte tra il 29 ed il 30 maggio del 1700, dopo 40 ore di intensa pioggia, infatti una parte della montagna su cui era costruita la rocca franò improvvisamente, travolgendo per intero il paese di Maiolo e provocando più di un centinaio di vittime: solo 4 case si salvarono miracolosamente.

I sopravvissuti si spostarono nelle zone limitrofe, dove oggi sorge l'abitato di Maiolo, che ne ereditò il nome. La rupe dove sorgeva il castello prese da allora il nome di Rocca di Maioletto, in riferimento al piccolo borgo superstite sul versante opposto della montagna.

Questo disastro ebbe anche un grosso impatto emotivo sulla popolazione locale, che collegò subito quest’evento ad una punizione divina inflitta per un particolare "rito della fertilità" a cui sembra fossero dediti gli abitanti del luogo dentro le mura del castello nelle notti di luna piena, il cosiddetto “ballo angelico”.

Qualunque sia stata la motivazione di questo immane disastro dell'antica fortezza non rimangono che alcuni tratti delle mura di cortina, due torrioni poligonali e i ruderi del borgo. A non essere però sparito è il fascino e la bellezza di questo luogo meraviglioso, immerso nella natura aspra e selvaggia dei calanchi.

Allora siete pronti a ve**re a scoprire anche voi ciò che resta dell' "Atlantide della Valmarecchia"?


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Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'escursione: https://facebook.com/events/s/latlantide-della-valmarecchia-/1113033616626721/


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"Essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un solo giorno e di una sola notte, tutto il complesso ...
15/01/2025

"Essendosi verificati terribili terremoti e diluvi, nel corso di un solo giorno e di una sola notte, tutto il complesso dei vostri guerrieri di colpo sprofondò sotto terra, e l'Isola di Atlantide, allo stesso modo sommersa dal mare, scomparve".

Così narrava Platone riguardo alla tragica fine della mitologica isola di Atlantide, ma mentre l'esistenza di questo leggendario regno continua a rimanere un mito, la Rocca di Maiolo ed il suo borgo fortificato sono esistiti davvero, dominando su gran parte della Valmarecchia per diversi secoli, al pari della vicina San Leo.
Ad accomunare però la mitologica Atlantide a questa antica fortezza arroccata su uno sperone di roccia al centro della magnifica Valmarecchia è la sorte che è toccata a quest'ultima, non così dissimile da quella della leggendaria isola atlantidea.

La notte tra il 29 ed il 30 maggio del 1700, dopo 40 ore di intensa pioggia, infatti una parte della montagna su cui era costruita la rocca franò improvvisamente, travolgendo per intero il paese di Maiolo e provocando più di un centinaio di vittime: solo 4 case si salvarono miracolosamente.

I sopravvissuti si spostarono nelle zone limitrofe, dove oggi sorge l'abitato di Maiolo, che ne ereditò il nome. La rupe dove sorgeva il castello prese da allora il nome di Rocca di Maioletto, in riferimento al piccolo borgo superstite sul versante opposto della montagna.

Questo disastro ebbe anche un grosso impatto emotivo sulla popolazione locale, che collegò subito quest’evento ad una punizione divina inflitta per un particolare "rito della fertilità" a cui sembra fossero dediti gli abitanti del luogo dentro le mura del castello nelle notti di luna piena, il cosiddetto “ballo angelico”.

Qualunque sia stata la motivazione di questo immane disastro dell'antica fortezza non rimangono che alcuni tratti delle mura di cortina, due torrioni poligonali e i ruderi del borgo. A non essere però sparito è il fascino e la bellezza di questo luogo meraviglioso, immerso nella natura aspra e selvaggia dei calanchi.

Allora siete pronti a ve**re a scoprire anche voi ciò che resta dell' "Atlantide della Valmarecchia"?
Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'escursione: https://facebook.com/events/s/latlantide-della-valmarecchia-/1113033616626721/
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15/01/2025

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I profili del Monte Pincio e del Monte Aquilone dominano la media valle del fiume Marecchia e sono visibili da tutto l'A...
04/01/2025

I profili del Monte Pincio e del Monte Aquilone dominano la media valle del fiume Marecchia e sono visibili da tutto l'Appennino circostante, dalle Foreste Casentinesi all'Alpe delle Luna e poi oltre fino alle rupe di San Marino.

La sagoma di queste due montagne prende colloquialmente il nome di "Dante dormiente della Valmarecchia", perché da certe angolazioni sembra ricordare il profilo di Dante, supino in posizione addormentata.

In questa escursione saliremo proprio sulla vetta di queste due imponenti montagne, che ci regaleranno scorci panoramici di indescrivibile bellezza su tutta la Valmarecchia, ma anche sulla Valle del Savio, sul Monte Fumaiolo e sul crinale delle Foreste Casentinesi.

Toccheremo inoltre i borghi storici di Talamello e Perticara, il primo noto per il formaggio di fossa (la famosa "ambra" di Talamello, come la definiva Tonino Guerra), mentre il secondo per l'enorme miniera, ora museo, di zolfo.

Allora, siete pronti a percorrere anche voi il suggestivo profilo del "Dante dormiente" della Valmarecchia?
Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'escursione: https://facebook.com/events/s/sul-dante-dormiente-della-valm/1367352160950848/
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Questo sabato andremo alla scoperta del Cardamagna, una selvaggia e scenografica cresta montuosa nel massiccio del Monte...
03/01/2025

Questo sabato andremo alla scoperta del Cardamagna, una selvaggia e scenografica cresta montuosa nel massiccio del Monte Nerone.

Immerso nella natura incontaminata dell’Appennino umbro-marchigiano, questo percorso ci saprà regalare panorami mozzafiato, scenografiche ed imponenti creste montuose, alte cascate e profonde marmitte dove l'acqua s’inabissa nella forra sottostante per diverse centinaia di metri.

Durante il nostro cammino ci imbatteremo però anche nei segni lasciati dall'attività dell’uomo nei secoli scorsi, fra cui i resti dell'antica "Rocca della Cardaccia" e quelli di un vecchio mulino, ora abbandonato.

La cosiddetta “Cardaccia”, un tempo Castello della Carda (costruito dai Conti Ubaldini, signori di Apecchio), ha rappresentato nei secoli passati una delle più importanti fortificazioni della zona. Questo castello sorgeva infatti su di un’altura particolarmente strategica, da cui era possibile controllare tutta la vallata sottostante fino a Piobbico, territorio dei rivali Conti Brancaleoni.

La fortificazione era decisamente imponente e tutt’attorno alla vetta su cui sorgeva un tempo è possibile osservarne ancora alcuni ruderi, a testimonianza della passata presenza di un'intensa attività umana, oggi completamente scomparsa (al pari di quella del vicino mulino).

A non essere però scomparsa è la bellezza di questi luoghi meravigliosi, resi ancor più selvaggi e affascinanti dopo che la natura è tornata a riappropriarsi dei propri spazi.


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Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'escursione: https://facebook.com/events/s/le-creste-del-cardamagna-e-lan/1317777042968843/


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Il Cardamagna è una selvaggia e scenografica cresta montuosa nel massiccio del Monte Nerone. Immersa nella natura incont...
02/01/2025

Il Cardamagna è una selvaggia e scenografica cresta montuosa nel massiccio del Monte Nerone.

Immersa nella natura incontaminata dell’Appennino umbro-marchigiano, questa escursione saprà regalarci panorami mozzafiato, scenografiche ed imponenti creste montuose, alte cascate e profonde marmitte dove l'acqua s’inabissa per diverse centinaia di metri.

Durante il nostro cammino ci imbatteremo però anche nei segni lasciati dall'attività dell’uomo nei secoli scorsi, fra cui i resti dell'antica "Rocca della Cardaccia", già Castello della Carda, e quelli di un vecchio mulino.

Dell’intensa attività umana del passato ora non resta che qualche rudere, ma a non essere scomparso è il fascino e la bellezza di questi luoghi meravigliosi, resi ancor più selvaggi dopo che la natura è tornata a riappropriarsi dei propri spazi.
Per maggiori informazioni ed iscrizioni all'escursione: https://facebook.com/events/s/le-creste-del-cardamagna-e-lan/1317777042968843/
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