Federico Perri - Tourist Guide / Roma

Federico Perri - Tourist Guide / Roma Personalized guided tours and private tours to discover the beauties of Rome. Visite guidate personalizzate e tour privati alla scoperta delle bellezze di Roma.
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Buon Venerdì Santo!Tiziano, Crocifissione1555, Escorial_________________Happy Good Friday! Titian, Crucifixion 1555, Esc...
29/03/2024

Buon Venerdì Santo!

Tiziano, Crocifissione

1555, Escorial
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Happy Good Friday!

Titian, Crucifixion

1555, Escorial

Oggi nel 1445 nasceva a Firenze Sandro Botticelli, lo ricordiamo con una delle donne più belle mai dipinte: Sefora, la f...
01/03/2024

Oggi nel 1445 nasceva a Firenze Sandro Botticelli, lo ricordiamo con una delle donne più belle mai dipinte: Sefora, la futura moglie di Mosè ritratta nel primo ciclo di affreschi della Ca****la Sistina tra il 1480 e il 1482.

Today in 1445 Sandro Botticelli was born in Florence, we remember him with one of the most beautiful women ever painted: Zipporah, the future wife of Moses portrayed in the first cycle of frescoes in the Sistine Chapel between 1480 and 1482.

Buon Ferragosto a tutti!Happy Feast of the Assumption!CorreggioAssunzione della Vergine(Cattedrale di Parma, 1524-1530)
15/08/2023

Buon Ferragosto a tutti!
Happy Feast of the Assumption!

Correggio
Assunzione della Vergine
(Cattedrale di Parma, 1524-1530)

4000 volte Grazie!Thank you 4000 times!
06/07/2023

4000 volte Grazie!
Thank you 4000 times!

Buona festa dei Santi Pietro e Paolo!Happy feast of saints Peter and Paul!Guido ReniSanti Pietro e Paolo, 1605Pinacoteca...
29/06/2023

Buona festa dei Santi Pietro e Paolo!

Happy feast of saints Peter and Paul!

Guido Reni
Santi Pietro e Paolo, 1605
Pinacoteca di Brera, Milano

Pietro e Gian Lorenzo BerniniSatiro molestato da putti1615, Metropolitan Museum, New YorkSimpatica opera di Pietro Berni...
16/06/2023

Pietro e Gian Lorenzo Bernini

Satiro molestato da putti

1615, Metropolitan Museum, New York

Simpatica opera di Pietro Bernini, aiutato da un diciassettenne Gian Lorenzo, mostra un satiro in procinto di cogliere i frutti di un albero. Quest'ultimo però non ha fatto i conti con due dispettosi putti, che gli stanno impedendo di gustarsi le prelibate leccornie. È un mix di classicismo (il soggetto è tratto da un rilievo di un sarcofago romano) e naturalismo, che preclude al futuro barocco, che anche grazie a lui, di lì a poco, sarebbe nato.
Bernini non nascose mai la sua passione per l'arte classica, considerandola la base di partenza per le incredibili opere successive (Ratto di Proserpina e Apollo e Dafne)in cui arrivò addirittura a superarla.

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Pietro and Gian Lorenzo Bernini

Satyr molested by cherubs

1615, Metropolitan Museum, New York

Nice work by Pietro Bernini, helped by a seventeen-year-old Gian Lorenzo, shows a satyr about to pick the fruits of a tree. However, the latter has not come to terms with two spiteful cherubs, who are preventing him from enjoying the delicious delicacies. It is a mix of classicism (the subject is taken from a relief of a Roman sarcophagus) and naturalism, which precludes the future Baroque, which would soon be born also thanks to him. Gian Lorenzo never hid his passion for classical art, considering it the starting point for the incredible subsequent works (R**e of Proserpina and Apollo and Daphne) in which he even surpassed it.

Melozzo da ForlìSisto IV nomina il Platina prefetto della biblioteca Vaticana1477, Musei VaticaniOggi, 8 giugno 1438 nas...
08/06/2023

Melozzo da Forlì

Sisto IV nomina il Platina prefetto della biblioteca Vaticana

1477, Musei Vaticani

Oggi, 8 giugno 1438 nasceva a Forlì uno dei più grandi artisti del primo Rinascimento, Melozzo. Primo pittore ad eseguire lo "scorcio dal basso", lo si trova attivo in Romagna, Urbino, Loreto, Ancona e a Roma, dove diviene il pittore di Sisto IV, lavorando anche alla chiesa dei Santi Apostoli e a San Marco. Lo ricordiamo con una delle sue opere più rappresentative, originariamente collocata nella Biblioteca Vaticana, fondata due anni prima da Sisto IV. Raffigura la nomina a prefetto del "Platina" e si può considerare un decisivo punto di partenza per gli affreschi eseguiti per essere visti dal basso, Correggio e tutta l'arte barocca successiva ne saranno memori.
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Melozzo of Forlì

Sixtus IV appoints Platina prefect of the Vatican library

1477, Vatican Museums

Today, 8 June 1438, one of the greatest artists of the early Renaissance, Melozzo, was born in Forlì. The first painter to perform the "foreshortening from below", he can be found active in Romagna, Urbino, Loreto, Ancona and in Rome, where he became the painter of Sixtus IV, also working on the church of the Santi Apostoli and San Marco. We remember him with one of his most representative works, originally placed in the Vatican Library, founded two years earlier by Sixtus IV. It represents the appointment as prefect of "Platina" and can be considered a decisive starting point for the frescoes executed to be seen from below, Correggio and all subsequent Baroque art will be mindful of it.

Giovan Battista GaulliVolta della Chiesa del Gesù1674-16798 Maggio 1639 nasceva a Genova Giovan Battista Gaulli, pittore...
08/05/2023

Giovan Battista Gaulli
Volta della Chiesa del Gesù
1674-1679

8 Maggio 1639 nasceva a Genova Giovan Battista Gaulli, pittore prediletto da Gian Lorenzo Bernini. Dal 1674 al 1679 realizzava il suo più grande capolavoro, la volta del Gesù a Roma. Tale connubio tra pittura architettura e scultura fece della volta un esempio tra i più incredibili e imitati del Barocco Romano.
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Giovan Battista Gaulli
Vault of the Church of the Gesu
1674-1679

8 May 1639 Giovan Battista Gaulli was born in Genoa, Gian Lorenzo Bernini's favorite painter. From 1674 to 1679 he created his greatest masterpiece, the vault of Jesus in Rome. This combination of painting, architecture and sculpture made the vault one of the most incredible and imitated examples of the Roman Baroque.

Rainy day in Rome, I feel a bit lazy...Marforio, I ADCapitoline Museums
18/04/2023

Rainy day in Rome, I feel a bit lazy...

Marforio, I AD
Capitoline Museums

Tour in Capitoline MuseumsGuercino, Seppellimento di Santa Petronilla
14/04/2023

Tour in Capitoline Museums
Guercino, Seppellimento di Santa Petronilla

Buona Pasqua! Happy Easter!Annibale CarracciResurrezione Angelelli, 1593Louvre, Paris
09/04/2023

Buona Pasqua!
Happy Easter!

Annibale Carracci
Resurrezione Angelelli, 1593
Louvre, Paris

El Greco Laocoonte (1610-1614)National Gallery of Art, WashingtonIl 7 aprile 1614 moriva a Toledo il visionario El Greco...
07/04/2023

El Greco
Laocoonte (1610-1614)
National Gallery of Art, Washington

Il 7 aprile 1614 moriva a Toledo il visionario El Greco, lo ricordiamo con una delle opere più rivoluzionarie della sua carriera. Durante il lungo soggiorno romano ebbe modo di ammirare il celebre Laocoonte, trasfigurando la sua immagine in una tela che quasi anticipa il surrealismo e la pittura metafisica.
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El Greco
Laocoon (1610-1614)
National Gallery of Art, Washington

On April 7, the visionary El Greco died in Toledo, we remember him with one of the most revolutionary works of his career. During his long stay in Rome he was able to admire the famous Laocoon, transfiguring his image into a canvas that almost anticipates surrealism and metaphysical painting.

Tiziano Paolo III e i nipoti Alessandro e Ottavio 1543, Napoli, Museo di CapodimonteIl 28 Febbraio 1468 a Canino nasceva...
28/02/2023

Tiziano
Paolo III e i nipoti Alessandro e Ottavio
1543, Napoli, Museo di Capodimonte

Il 28 Febbraio 1468 a Canino nasceva Alessandro Farnese, uno degli uomini più influenti e controversi del '500 europeo. Eletto cardinale da Alessandro VI Borgia grazie alla relazione che sua sorella Giulia intesseva col pontefice, si guadagnò l'epiteto di "Cardinal Fregnese" o "Cardinal Gonnella". Salito al trono di Pietro a 66 anni, il conclave sperava in un pontificato di transizione, ma non lo fu. Quindici anni di intenso regno portarono a una smodato nepotismo (come l'opera di Tiziano suggerisce), alla formazione dell'Ordine dei Gesuiti ma soprattutto alla Controriforma, con la convocazione del Concilio di Trento.

Alla sua morte, Pasquino lo colpì così:

In questa tomba giace

un avvoltoio cupido e rapace:

ei fu Paolo Farnese

che mai nulla donò, che tutto prese.

Fate per lui orazione:

poveretto! Morì d'indigestione!
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Titian, Paul III and his nephews Alessandro and Ottavio
1543, Naples, Capodimonte Museum

Alessandro Farnese was born on 28 February 1468 in Canino, one of the most influential and controversial men of the European 16th century. Elected cardinal by Alexander VI Borgia thanks to the relationship that his sister Giulia established with the pontiff, he earned the epithet of "Cardinal Fregnese" or "Cardinal Gonnella". Having ascended the throne of Peter at the age of 66, the conclave hoped for a transitional pontificate, but it was not. Fifteen years of intense reign led to immoderate nepotism (as Titian's work suggests), to the formation of the Jesuit Order but above all to the Counter-Reformation, with the convening of the Council of Trent.

Upon his death, Pasquino struck him as follows:

In this grave he lies

a greedy and rapacious vulture:

he was Paolo Farnese

who never gave anything, who took everything.

Pray for him:

poor fellow! He died of indigestion!

Merry Christmas☃️CaravaggioNatività(1600, Oratorio di San Lorenzo, Palermo, ora scomparso)
25/12/2022

Merry Christmas☃️

Caravaggio
Natività
(1600, Oratorio di San Lorenzo, Palermo, ora scomparso)

Guido Reni is having fun in Galleria Borghese!Great temporary exhibition till may 22!
06/04/2022

Guido Reni is having fun in Galleria Borghese!
Great temporary exhibition till may 22!

Buon Sant'Andrea!Happy St Andrew day!CaravaggioCrocifissione di Sant'Andrea (1607, Cleveland)
30/11/2021

Buon Sant'Andrea!
Happy St Andrew day!

Caravaggio
Crocifissione di Sant'Andrea (1607, Cleveland)

Guido ReniMosè che distrugge le tavole della Legge(1624-1625, Galleria Borghese) Il 4 novembre 1575 nasceva a Bologna Gu...
04/11/2021

Guido Reni
Mosè che distrugge le tavole della Legge
(1624-1625, Galleria Borghese)

Il 4 novembre 1575 nasceva a Bologna Guido Reni, il pittore più celebrato dei suoi giorni. Acclamato come il nuovo Raffaello, divenne ben presto famoso in tutta la pen*sola e sin dagli esordi tutti i più grandi committenti si batterono per aggiudicarsi una sua opera, su tutti il cardinale Scipione Borghese. Lo festeggiamo oggi proprio con un dipinto della Galleria Borghese in cui troviamo uno dei rari momenti di irrequietezza tematica della sua produzione: Mosè che distrugge le tavole della Legge. Se si pensa a Reni normalmente ci si immagina tenerezza e dolcezza ma in quest'opera l'artista rivela il suo carattere iracondo, esploso probabilmente a causa degli innumerevoli screzi col cardinal nepote, che proprio non poteva soffrire.
A più di quattro secoli dalla sua nascita, da novembre 2021 il pittore bolognese tornerà protagonista alla Galleria Borghese con una mostra temporanea a lui dedicata: "BALLIAMO? Guido Reni a Roma. Danza e Paesaggio" a cura di Francesca Cappelletti.
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Guido Reni
Moses destroying the tablets of the Law
(1624-1625, Borghese Gallery)

On November 4, 1575, Guido Reni, the most celebrated painter of his days, was born in Bologna. Acclaimed as the new Raphael, he soon became famous throughout the peninsula and from the very beginning all the greatest clients fought to win one of his works, above all Cardinal Scipione Borghese. We celebrate it today with a painting from the Borghese Gallery in which we find one of the rare moments of thematic restlessness of its production: Moses destroying the tablets of the Law. If one thinks of Reni, one usually imagines tenderness and sweetness but in this work the artist reveals his angry character, probably exploded due to the innumerable disagreements with the cardinal nephew, who just could not suffer. More than four centuries after his birth, from November 2021 the Bolognese painter will return to the protagonist at the Borghese Gallery with a temporary exhibition dedicated to him: "SHALL WE DANCE? Guido Reni in Rome. Dance and Landscape" curated by Francesca Cappelletti.

Antoon Van DyckIl tempo taglia le ali all’Amore, 1627 Parigi, Institut de France. Musée Jacquemart-André(fino al 3 ottob...
29/05/2021

Antoon Van Dyck
Il tempo taglia le ali all’Amore, 1627
Parigi, Institut de France. Musée Jacquemart-André
(fino al 3 ottobre 2021 a Palazzo Barberini)

Caravaggio
Amor Vincit Omnia, 1602-1603
Berlino, Statlichee Museen
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Dal 15 Maggio al 3 Ottobre 2021, all’interno della cornice del più bel palazzo del Seicento europeo, è allestita la mostra temporanea “Tempo Barocco”, a cura di Francesca Cappelletti e Flaminia Gennari Santori. In questa piccola ma preziosissima esposizione si riflette sul concetto di tempo nelle sue varie declinazioni, vera e propria ossessione di tutta l’arte seicentesca, nella quale sono mostrati i più grandi artisti dei loro giorni quali Guido Reni, Algardi, Domenichino, Bernini, Pietro da Cortona, Poussin e Vouet.
Il tempo viene messo in relazione col mito, il calcolo, la vanitas, il suo apparente fermarsi e, soprattutto con l’amore. E’ proprio da quest’ultima sezione che proviene il dipinto in oggetto, opera del più dotato allievo di Rubens, il fiammingo Antoon Van Dyck. Il suo percorso di formazione ricalca inizialmente quello del maestro, compiendo anch’egli un viaggio in Italia, conoscendo l’arte rinascimentale e appassionandosi al colorismo di Tiziano. Lo ricordiamo spesso per i ritratti della nobiltà genovese e, successivamente, per quelli di Carlo I re d’Inghilterra e dei suoi membri di corte, però nella sua poliedrica carriera non disdegnò affatto i temi mitologici, da buon rubensiano qual era. In quest’opera indaga appunto il rapporto tra l’inesorabile scorrere del tempo e la cessazione di ogni cosa, raffigurando l’allegoria del Tempo Crono nel momento in cui tarpa le ali ad un sopraffatto Cupido. Il tempo uccide l’amore, la visione pessimista di Van Dyck si scontra contro altre riproposizioni del conflitto, su tutte quella del meraviglioso “Amor Vincit” Omnia di Caravaggio (da tempo a Berlino), in cui un beffardo ragazzino di strada viene trasformato in Amore che trionfa su ogni cosa.
E’ il tempo che vince su ogni cosa oppure è l’amore a prevalere? Forse aveva ragione Pirandello quando scrisse “E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno”.
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Antoon Van Dyck
Time cuts the wings of Love, 1627
Paris, Institut de France. Jacquemart-André Museum
(until 3 October 2021 at Palazzo Barberini)

Caravaggio
Amor Vincit Omnia, 1602-1603
Berlin, Statlichee Museen

From 15 May to 3 October 2021, the temporary exhibition "Tempo Barocco", curated by Francesca Cappelletti and Flaminia Gennari Santori, will be set up within the setting of the most beautiful building of the European seventeenth century, Palazzo Barberini. In this small but very precious exhibition we reflect on the concept of time in its various declinations, a real obsession of all seventeenth-century art, in which the greatest artists of their days are shown such as Guido Reni, Algardi, Domenichino, Bernini, Pietro from Cortona, Poussin and Vouet.
Time is related to myth, calculation, vanitas, its apparent stopping and, above all, with love. It is from this last section that the painting in question comes from, the work of Rubens' most gifted pupil, the Flemish Antoon Van Dyck. His training path initially follows that of the master, also making a trip to Italy, getting to know Renaissance art and becoming passionate about the colorism of Titian. We often remember him for the portraits of the Genoese nobility and, subsequently, for those of Charles I, King of England and his members of the court, but in his multifaceted career he did not disdain mythological themes at all, as a good Rubensian he was. In this work he investigates the relationship between the inexorable passage of time and the cessation of everything, depicting the allegory of Time Cronus when he clips the wings of an overwhelmed Cupid. Time kills love, Van Dyck's pessimistic vision clashes with other re-propositions of the conflict, above all that of the wonderful "Amor Vincit" Omnia by Caravaggio (in Berlin), in which a mocking street kid is transformed into Love that triumphs over everything.
Is it time that wins over everything or is it love that prevails? Perhaps Pirandello was simply right when he wrote "And love looked at time and laughed, because he knew he didn't need it".

Back to the Vatican Museums!
18/05/2021

Back to the Vatican Museums!

Centauri Capitolini(II d.C )Musei CapitoliniAll’interno  del salone più suggestivo dei primi musei di arte antica del mo...
22/04/2021

Centauri Capitolini
(II d.C )
Musei Capitolini

All’interno del salone più suggestivo dei primi musei di arte antica del mondo, non si può fare a meno di notare due colossi di pietra che dominano il luogo da più di due secoli, i centauri. Tale sala del Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini può considerarsi il nucleo più rappresentativo della collezione: per la prima volta si era tentato di collocare l’arte antica in un contesto espositivo coerente, in modo da poter creare un’indissolubile legame tra contenuto e “contenitore”. Il complesso soffitto a cassettoni secentesco si sposa perfettamente con la spettacolare esposizione monumentale, il sapiente utilizzo cromatico, l’uso di edicole e di mensole che sarà di ispirazione per tutte le grandi collezioni moderne.
In questo luogo intatto dalla fine del Settecento a far da padrona è la coppia di centauri rinvenuti a Villa Adriana a Tivoli durante gli scavi del cardinale Furetti e acquistati da Clemente XIII nel 1765. Il primo elemento che colpisce lo spettatore è il pregiatissimo materiale di cui sono composte, il raro bigio morato di Grecia, che tende ad ingannare gli sguardi meno attenti simulando il bronzo. La ricerca degli effetti metallici nella riproduzione di chiome, code e barbe fa presumere proprio che queste opere siano state ispirate da antiche statue bronzee greche, ormai andate perdute.
I padri di queste creature mitologiche sono Aristeas e Papias, artisti di Afrodisia, città dell’Asia Minore in cui vi era una famosa scuola di copisti di arte “antica” (ovvero greca), che scelsero di trasferirsi a Roma per cercare – ed evidentemente trovare - la generosità degli imperatori sensibili al bello. Siamo in epoca Adrianea (II sec. d.C.) e il maggior numero di utilizzi di questo marmo sono collocabili proprio in tale arco temporale.
Uno dei centauri è giovane, spensierato, allegro. Sa che ha davanti tantissimi giorni, amori e avventure davanti a sé. L’altra creatura è invece sul viale del tramonto, dal volto stanco e sofferente, solcato dalla consapevolezza che a breve tutto finirà.
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Capitoline Centaurs
(II d.C)
Capitoline Museums

Inside the most evocative hall of the first museums of ancient art in the world, one cannot help but notice two stone giants that have dominated the place for more than two centuries, the centaurs. This room of the Palazzo Nuovo of the Capitoline Museums can be considered the most representative nucleus of the collection: for the first time an attempt was made to place ancient art in a coherent exhibition context, in order to create an indissoluble link between content and "container ". The complex seventeenth-century coffered ceiling blends perfectly with the spectacular monumental display, the skilful use of color, the use of newsstands and shelves that will be an inspiration for all the great modern collections.
In this intact place since the end of the eighteenth century, the couple of centaurs found in Villa Adriana in Tivoli during the excavations of Cardinal Furetti and purchased by Clement XIII in 1765 are the main characters. The first element that strikes the viewer is the precious material of which they are composed, the rare gray morato of Greece, which tends to deceive less attentive gazes by simulating bronze. The search for metallic effects in the reproduction of hair, tails and beards suggests that these works were inspired by ancient Greek bronze statues, now lost.
The fathers of these mythological creatures are Aristeas and Papias, artists from Aphrodisias, a city in Asia Minor where there was a famous school of "ancient" (or Greek) art copyists, who chose to move to Rome to look for - and evidently find - the generosity of emperors sensitive to beauty. We are in the Hadrianic period (II century AD) and the greatest number of uses of this marble can be placed in this time frame.
One of the centaurs is young, carefree, cheerful. He knows that he has many days, loves and adventures ahead of him. The other centaur is instead on the avenue of the sunset, with a tired and suffering face, furrowed by the awareness that soon everything will end.

Buona Pasqua!Happy Easter! 🐣El Greco, Resurrection1597-1600(Prado, Madrid)
04/04/2021

Buona Pasqua!
Happy Easter! 🐣

El Greco, Resurrection
1597-1600
(Prado, Madrid)

Pietro da CortonaRatto delle Sabine (1627-1629)Musei CapitoliniEgli può considerarsi come uno dei grandi protagonisti di...
29/03/2021

Pietro da Cortona
Ratto delle Sabine (1627-1629)
Musei Capitolini

Egli può considerarsi come uno dei grandi protagonisti di un momento aureo per l'arte romana, periodo che oggi identifichiamo come Barocco. Assieme a Bernini e Borromini contribuisce a irradiare un nuovo modo di concepire le arti in tutto il mondo occidentale. Quest'opera proviene dalla ricca collezione del fiorentino Marcello Sacchetti e costituisce uno dei suoi primi capolavori, influenzato ovviamente dal fondamentale soggiorno di Pieter Paul Rubens nell'Urbe.
Tito Livo, nella sua "Ab Urbe Condita" racconta che Roma era così potente che poteva permettersi di competere con chiunque ma per la penuria di donne, rischiava di dominare soltanto per una generazione. Su consiglio dei senatori Romolo allora inviò ambasciatori alle genti limitrofe per stipulare un trattato di alleanza col nuovo popolo, ma non furono ascoltati. Allora Romolo organizzò dei giochi in onore di Nettuno (Consualia), invitando allo spettacolo i popoli vicini. I Sabini vennero con figli e consorti e mentre erano concentrati sui giochi, come convenuto, scoppiò un tumulto e la gioventù romana, a un preciso segnale, si mise a correre per rapire le ragazze. Le più avvenenti vennero trascinate dai plebei nelle case dei senatori e in seguito sarebbe divenuto così possibile garantire prole per il futuro della città.
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Pietro da Cortona
R**e of the Sabine Women (1627-1629)
Capitoline Museums

He can be considered as one of the great protagonists of a golden moment for Roman art, a period that we now identify as the Baroque. Together with Bernini and Borromini he contributes to radiate a new way of conceiving the arts throughout the Western world. This work comes from the rich collection of the Florentine Marcello Sacchetti and constitutes one of his first masterpieces, obviously influenced by the fundamental stay of Pieter Paul Rubens in the city.
Tito Livo, in his "Ab Urbe Condita" says that Rome was so powerful that it could afford to compete with anyone but due to the shortage of women, it risked dominating only for a generation. On the advice of the senators, Romulus then sent ambassadors to the neighboring people to stipulate a treaty of alliance with the new people, but they were not heard. Then Romulus organized games in honor of Neptune (Consualia), inviting neighboring peoples to the show. The Sabines came with their children and spouses and while they were concentrating on the games, as agreed, a riot broke out and the Roman youth, at a precise signal, started running to kidnap the girls. The most attractive were dragged by the plebeians into the houses of the senators and later it would become possible to guarantee offspring for the future of the city.

Auguri a tutte le donne!Raffaello SanzioDama col liocorno(1505-1506, Galleria Borghese)_________________________________...
08/03/2021

Auguri a tutte le donne!

Raffaello Sanzio
Dama col liocorno
(1505-1506, Galleria Borghese)

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Best wishes to all women!

Raffaello Sanzio
Young woman with a unicorn
(1505-1506, Borghese Gallery)

Back on the pitch!
04/03/2021

Back on the pitch!

Gian Lorenzo BerniniEstasi della beata Ludovica Albertoni(1671-1674, San Francesco a Ripa)Nel cuore di Trastevere, nello...
26/01/2021

Gian Lorenzo Bernini

Estasi della beata Ludovica Albertoni

(1671-1674, San Francesco a Ripa)

Nel cuore di Trastevere, nello stesso luogo in cui Giorgio De Chirico decise di farsi seppellire, vi è forse l’ultimo capolavoro marmoreo del più grande scultore del suo tempo, Gian Lorenzo Bernini. All’epoca, sebbene anziano, è ancora il più rispettato e influente artista dell’Urbe e nel 1671 si vede commissionare da Baldassarre Paluzzi un monumento dedicato a una veneratissima terziaria francescana: Ludovica Albertoni.
La famiglia Paluzzi Albertoni è imparentata con quella del papa Clemente X Altieri, che fu ben felice di procedere alla beatificazione della donna vissuta tra Quattrocento e Cinquecento, in modo da poter vantare una potenziale santa tra i suoi avi. Bernini accettò l’incarico e decise di scolpire di suo pugno l’opera, ispirandosi alla precedente Estasi di Santa Teresa nella chiesa di Santa Maria della Vittoria. Come nella ca****la Cornaro egli non vuole rappresentare il mero corpo defunto della donna ma, in piena continuità con la sua poetica, vuole semplicemente fermare un attimo, trasmettere all’osservatore un senso di stupore, di movimento, come se quell’evento stesse accadendo proprio in quel momento. La donna è rappresentata in conflitto con la sua anima, che troverà pace solamente al momento del trapasso, è la morte fisica che si trasforma in battaglia mistica, vinta da Ludovica che sta spirando in quel preciso istante. E’ un Bernini in età avanzata che si sofferma con una punta d’ansia a pensare all’aldilà, identificandosi col dramma della donna, destinato però ad avere un lieto fine in paradiso.
In quest’opera Gian Lorenzo non rinuncia al lato fisico e umano dell’avvenimento, in barba al pubblico decoro, poiché rappresenta la francescana in atto di estasi sensuale, quasi or****ica, in un trapasso mistico che non avrà mai fine.
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Gian Lorenzo Bernini

Ecstasy of Blessed Ludovica Albertoni

(1671-1674, San Francesco a Ripa)

In the heart of Trastevere, in the same place where Giorgio De Chirico decided to be buried, there is perhaps the last marble masterpiece by the greatest sculptor of his time, Gian Lorenzo Bernini. At the time, although old, he was still the most respected and influential artist of the city and in 1671 he was commissioned by Baldassarre Paluzzi a monument dedicated to a venerable Franciscan tertiary: Ludovica Albertoni.
The Paluzzi Albertoni family is related to that of Pope Clement X Altieri, who was happy to proceed with the beatification of the woman who lived between the fifteenth and sixteenth centuries, in order to be able to boast a potential saint among his ancestors. Bernini accepted the assignment and decided to sculpt the work himself, drawing inspiration from the previous Ecstasy of Santa Teresa in the church of Santa Maria della Vittoria. As in the Cornaro chapel he does not want to represent the mere deceased body of the woman but, in full continuity with his poetics, he simply wants to stop for a moment, convey to the observer a sense of amazement, of movement, as if that event was happening precisely. in that moment. The woman is represented in conflict with her soul, which will find peace only at the moment of passing away, it is the physical death that turns into a mystical battle, won by Ludovica who is expiring at that precise moment. He is a Bernini in old age who pauses with a touch of anxiety to think about the afterlife, identifying himself with the drama of the woman, but destined to have a happy ending in heaven.
In this work, Gian Lorenzo does not renounce the physical and human side of the event, in spite of public decorum, since he represents the Franciscan woman in an act of sensual, almost or****ic ecstasy, in a mystical transition that will never end.

Indirizzo

Rome

Telefono

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