
05/03/2025
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oltre 70 foto scattate nel corso degli anni durante le nostre visite guidate, per raccontarvi la bellezza di VILLA D'ESTE A TIVOLI
se volete, vi ci portiamo in visita SABATO MATTINA 8 MARZO ALLE 10.30
in quel giorno il biglietto di ingresso per le donne sarà gratuito (la visita guidata è a pagamento)
per partecipare alla visita inviateci una mail a [email protected]
VILLA D'ESTE
Villa d'Este fa parte della lista dei siti patrimonio dell'Umanità stilato dall'UNESCO. Si tratta di uno splendido palazzo rinascimentale con un giardino su più livelli caratterizzato da giochi d'acqua, viali, rampe e scale, fontane, grotte e meccanismi musicali idraulici.
L'edificio trasformato dal cardinale Ippolito d'Este nella propria bellissima residenza, fino alla metà del '500 era un austero convento francescano, e il giardino oggi famoso in tutto il mondo era una vallata in forte pendenza infestata da rovi, casupole e, dicono le fonti, anche dai lupi.
Il destino del luogo cambiò quando il cardinale, reduce da un conclave in cui non fu eletto, come sperava, pontefice, ricevette dal papa Giulio III il governatorato di Tivoli, con l'indicazione di risiedere nel convento francescano.
Ippolito, abituato a vivere negli agi, non accettò una sistemazione così sobria, e incaricò l'architetto napoletano Pirro Ligorio di trasformare il sito in un giardino di delizie e in una villa nobiliare.
Messo mano al progetto, Pirro Ligorio fece del punto di debolezza, la scoscesa valle alle spalle dell'edificio, un insuperabile punto di forza, pensando di sfruttare la forza di gravità per alimentare una serie di fontane su più livelli: si rese presto conto però che i giochi d'acqua che aveva ideato avrebbero avuto bisogno di molta più acqua di quella disponibile, ed ebbe la geniale idea di deviare parte del corso dell'Aniene con un cunicolo sotterraneo, per alimentare senza limitazioni le sue creazioni idrauliche, a cui contribuirono maestri fontanieri francesi.
La villa si rese famosissima sin dalla sua inaugurazione nel 1572, e divenne meta dei viaggi dei nobili e prelati di tutta Europa, anche dopo la morte del Cardinale, quando passò ai suoi nipoti Alessandro e Luigi, cardinali anch'essi.
Dopo un lungo periodo di abbandono tra la fine del '600 e l'800, tornò agli antichi splendori sotto la proprietà di un cardinale austriaco che vi ospitò anche il musicista Franz Liszt. Con la fine della Prima Guerra Mondiale passò allo Stato Italiano, che intraprese una serie di restauri sia nella villa che nel giardino, che la restituirono al suo aspetto originario.
Attraversate le splendide sale del piano privato e del piano di rappresentanza, affrescate da un'equipe di pittori (Girolamo Muziano, Livio Agresti, Federico Zuccari e Cesare Nebbia) ci si affaccia dal loggiato e si rimane stupiti e rapiti dal verde lussureggiante e dal suono cristallino dell'acqua che sgorga dalle tante fontane. Nei vari livelli che si percorrono scendendo si mostrano via via le fontane del Bicchierone, dell'Ovato, della Rometta, dei Draghi, della Civetta, di Nettuno, il viale delle Cento Fontane, la fontana musicale dell'Organo, che ogni due ore fa ascoltare ai visitatori le melodie prodotte semplicemente dal mescolarsi dell'aria e dell'acqua, e infine le tre grandi Peschiere profonde 4 metri, nella parte più bassa del giardino.
Al tramonto la cupola di San Pietro si staglia sulla linea dell'orizzonte, mentre durante le aperture serali i giochi d'acqua si mescolano all'illuminazione con magnifici effetti scenografici.
In ogni stagione e in ogni ora del giorno, una visita a villa d'Este è un'immersione nella bellezza.
Fotografie scattate durante le visite guidate di Roma Sparita da Paolo Scatarzi, Silvia Leoni, Greeny Sonlu, Carlo Grossi, Massimo Meli, Edoardo Morgia, Lucia Prandi
Testo di Lucia Prandi