Diva Futura è molto più di un semplice biopic. È un ritratto sfaccettato di un’epoca, un’indagine sulle dinamiche del desiderio e una riflessione su come la sessualità sia cambiata nel tempo. Con tre interpretazioni di altissimo livello, una regia capace di fondere passato e presente e un racconto che non ha paura di affrontare temi complessi, è un film che sorprende e fa discutere. #divafutura
Incontro stampa con il protagonista “Captain America: Brave New World“, Anthony Mackie, il nuovo film dei Marvel Studios.
Dal 12 febbraio nelle sale italiane. #captainamericabravenewworld
Se amate la magia, il teatro e il puro stupore, Supermagic Arcano 2025 è lo spettacolo che fa per voi. Una serata al Teatro Sistina diventa un’esperienza unica e memorabile, tra illusioni spettacolari, artisti straordinari e un’atmosfera carica di meraviglia. #supermagicfestival
Per quanto vasta possa essere la produzione musicale di un artista, sono i brani iconici che lo legano indissolubilmente al proprio pubblico. E così, sulle note di capolavori intramontabili, il concerto si è trasformato in una celebrazione collettiva, in cui ogni spettatore ha potuto rivivere frammenti di vita e ricordi personali attraverso la musica di Baglioni. #pianodivolosolotris #claudiobaglioni
Premiato alla Festa del Cinema di Roma 2024 con il Miglior Opera Prima (ex aequo) e con il Premio Speciale della Giuria al Tallinn Black Nights Film Festival, Ciao Bambino si afferma come un esempio di cinema fresco, moderno, ma radicato nella tradizione del realismo italiano. Una testimonianza di come il dolore e il degrado possano convivere con la vitalità e la poesia dei sogni.
Giovanna Gagliardo riesce nell’impresa di trasformare Cesare Pavese in un compagno di viaggio per lo spettatore contemporaneo. Non è solo un documentario su uno scrittore, ma una riflessione sulla complessità dell’esistenza, sull’eredità culturale e sull’importanza di non cercare risposte semplici. Un film che non solo si guarda, ma si vive. #cesarepavese #ilmestieredivivere
“Better Man” non è solo un omaggio alla musica di Robbie Williams, ma anche una riflessione sulla vulnerabilità umana e sulla ricerca di autenticità in un mondo che richiede costantemente di “intrattenere”. Un film che lascia il segno, sia per la sua creatività visiva che per la sua profondità emotiva. #betterman
Con oltre 100 opere provenienti da collezioni private e gallerie d’arte di fama mondiale, la mostra esplora le similitudini e le differenze tra il re della Pop Art e l’enigmatico maestro della street art, approfondendo il loro approccio unico alla comunicazione e alla costruzione della propria immagine pubblica. #warholbanksyexhibition
In mostra il confronto tra i due artisti geni della comunicazione, fino al 6 giugno 2025 @wegil
La mostra Warhol Banksy, curata da Sabina de Gregori e Giuseppe Stagnitta (che in questo video ci racconta la curiosa storia di questa opera di Warhol), rappresenta uno degli eventi culturali più attesi del 2024-2025. Ospitata al WeGil di Roma e patrocinata dalla Regione Lazio, questa esposizione straordinaria mette a confronto due figure rivoluzionarie dell’arte contemporanea: Andy Warhol e Banksy.
Il film è ricco di scene memorabili, ma una spicca su tutte: Paolo Calabresi nei panni di un boss russo nel dialogo con Lillo in cui spiega i propri problemi di vista è una delle perle comiche del film, capace di strappare risate fragorose.
Eros Puglielli, con la sceneggiatura di Tommaso Renzoni, confeziona una commedia di evasione che non rinuncia a una narrazione curata. Il risultato è un film che, pur rimanendo leggero e spensierato, si distingue per la qualità del cast e per la capacità di raccontare storie intrecciate con ironia e calore.
La mostra mette in luce le opere di tre artisti selezionati per la loro capacità di esplorare temi complessi e attuali.
• Riccardo Benassi, con ASSENZAHAH ESSENZAHAH, usa due cani robotici che eseguono coreografie accompagnate da musica e testi proiettati in laser. L’opera riflette sull’impatto delle tecnologie nelle nostre vite, trasformando l’interazione tra uomo e macchina in una danza simbolica che rappresenta la fusione di emozioni e automazione.
• Binta Diaw, in Juroom ñaar, commemora un evento storico del 1819 in Senegal, quando sette donne del villaggio di Nder si sacrificarono per sfuggire alla schiavitù. Le colonne di carbone e le trecce di capelli evocano la memoria collettiva e il coraggio femminile, mentre i suoni e le voci in lingua Wolof immergono il visitatore in un’atmosfera che richiama la forza della resistenza culturale.
• Monia Ben Hamouda, con Theology of Collapse (The Myth of Past) I-X, usa pannelli di ferro incisi a laser e dipinti con spezie come paprika e ibisco. L’opera riflette sulla fragilità delle identità contemporanee, ispirandosi alla calligrafia islamica e ai rituali familiari. Attraverso l’uso di materiali deperibili, l’artista suggerisce il continuo mutamento delle culture e delle tradizioni .
Il nuovo capolavoro targato Disney ridefinisce i limiti dell’animazione digitale. Sotto la direzione di Barry Jenkins, ogni scena prende vita con un realismo straordinario: i leoni sembrano autentici, ma conservano un’espressività quasi umana. Il lavoro degli artisti e dei tecnici della MPC è monumentale, con un’attenzione minuziosa ai dettagli somatici e ambientali che cattura lo spettatore sin dalla prima scena . Questo approccio rende il film una vera esperienza “post cinematografica”, dove il confine tra realtà e finzione si dissolve completamente. #mufasa