25/06/2023
Arte e fede, un connubio di bellezza.
Entrare nella ****la di , a ,
è come entrare nella trascendenza, c'è silenzio, c'è aspettativa di qualcosa che ci può cambiare il nostro modo di vedere Cristo, di vedere l'arte.
È posto al centro della navata , ed è come un miraggio per l'occhio che guarda.
Il Cristo Velato, è una delle opere più note e suggestive al mondo, 1753.
Nelle intenzioni del committente l'opera doveva essere eseguita da Antonio Corradini, che aveva già fatto la Pudicizia, ma Corradini morì nel 1752 , fece appena in tempo a finire il bozzetto in terracotta del Cristo.
Fu così che Raimondo di Sangro incaricò un giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino , esecutore di raffinati presepi.
Chiese di realizzare una statua di marmo, scolpita a grandezza naturale, che rappresentasse nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua.
Come nella Pudicizia il messaggio stilistico è nel velo.
La sensibilità dell'artista scolpisce, scarnifica, il corpo senza vita, che le morbide coltri accolgono misericordiosamente, sul quale i tormentati, convulsi ritmi delle pieghe del velo incidono una sofferenza profonda, quasi che la pietosa copertura rendesse ancora più n**e ed esposte le povere membra.
La vena gonfia e ancora palpitante sulla fronte, le trafitture dei chiodi sui piedi e sulle mani sottili, il costato scavato e rilassato finalmente nella morte liberatrice , sono il segno di una ricerca intensa che non dà spazio a preziosismi.
Lo scultore ricama i bordi del sudario , si sofferma sugli strumenti della Passione
posti ai piedi di Cristo.
L'arte di Sanmartino è una evocazione drammatica che fa della sofferenza di Cristo il simbolo del riscatto dell'intera umanità.
Post by La Lucia