ROME the Great Beauty

ROME the Great Beauty Roma, città eterna, centro dell’Italia e della sua storia, ma anche centro d’Europa e della storia dell’Occidente. Roma è la casa di tutti.

Conoscerla vuole dire amarla, amarla vuole dire proteggerla e prendersi cura di lei.

01/01/2025
Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, Roma Ca****la Sistina La Ca****la Sistina, detta “del Presepe” fu commissionata...
01/01/2025

Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, Roma
Ca****la Sistina

La Ca****la Sistina, detta “del Presepe” fu commissionata da Papa Sisto tra il 1585 ed il 1587. Domenico Fontana, architetto di fiducia del Papa, edificò la più grande ca****la nella Roma dell’epoca su una pianta a croce greca dotata di due cappelle sussidiarie. Impostata su tamburo traforato da otto grandi finestre, essa incorona l’oratorio del presepe posto al piano inferiore e raggiungibile tramite una doppia scala. L’oratorio, originariamente addossato alla navata destra della Basilica ed il cui nucleo è databile all’alto medioevo, riproduce la grotta della natività di Betlemme. Il Tabernacolo di Ludovico del Duca in bronzo dorato è un elemento teologico chiave dell’intera Ca****la Sistina. Con i suoi portici e le sue colonne avvolte da viti, rimanda al Tempio di Salomone ed esprime innanzitutto il significato letterale del nome della città in cui nacque Gesù: “Betlemme”, la casa del pane.

L’esecuzione degli affreschi e dei lavori in stucco venne affidata a una squadra di numerosi artisti, sotto la direzione di Cesare Nebbia e di Giovanni Guerra. Le loro opere illustrano la storia dell’infanzia di Gesù.

Ai lati si trovano i monumenti funebri del committente Sisto V e di San Pio V.

Il più antico calendario romano si trova a Roma a Palazzo Massimo Circa trecento frammenti ricomposti (con la ricostruzi...
01/01/2025

Il più antico calendario romano si trova a Roma a Palazzo Massimo

Circa trecento frammenti ricomposti (con la ricostruzione) appartengono al più antico calendario romano finora noto di epoca repubblicana. Il testo fu scritto a pennello con i colori nero (atramentum) e rosso (minium).
Il pannello maggiore è riferibile al calendario (Fasti annales), il più piccolo indica la lista dei magistrati, consoli e censori, succedutisi a Roma dal 164 a.C. all'84 a.C.(Fasti consulares)
La tradizione faceva risalire la prima formulazione del calendario romano a Romolo, che suddivise l'anno di 304 giorni in 10 mesi su base lunare (Martius, Aprilis, Maius, Iunius, Quintilis, Sextilis, September, October,
November, December)
La prima riforma, attribuita al re Numa Pompilio, teneva conto anche del ciclo solare: furono così aggiunti due mesi (lanuarius e Februarius) e fu stabilita una durata variabile dei mesi portando l'anno a 355 giorni.
Ogni tre anni, dopo il 23 febbraio, festa dei Terminalia, che concludeva l'anno religiosu, veniva inserito un mese intercalare per conciliare 1l sistema basato sulle fasi lunari con il ciclo solare.
Questo tipo di calendario, detto appunto "numano" rimase in vigore fino al 46 a.C. quando, su richiesta di Giulio Cesare, l'astronomo alessandrino Sosigene operò una radicale riforma che diede origine al "calendario giuliano", in uso fino all'avvento del calendario "gregoriano" istituito da papa Gregorio XIII (1582).

La Basilica Papale di Santa Maria Maggiore domina da sedici secoli la città di Roma: tempio mariano per eccellenza e cul...
01/01/2025

La Basilica Papale di Santa Maria Maggiore domina da sedici secoli la città di Roma: tempio mariano per eccellenza e culla della civiltà artistica. Situata sulla sommità del colle Esquilino, è una delle quattro Basiliche Papali di Roma. Foto: veduta dalle terrazze

  Basilica Pitagorica di Porta Maggiore Roma
01/01/2025

Basilica Pitagorica di Porta Maggiore Roma

Roma, piazza del Campidoglio
01/01/2025

Roma, piazza del Campidoglio

Oggi il papa aprirà la porta santa della Basilica di Santa Maria Maggiore.    La Porta Santa, che si trova sul lato sini...
01/01/2025

Oggi il papa aprirà la porta santa della Basilica di Santa Maria Maggiore.

La Porta Santa, che si trova sul lato sinistro del portico, evoca i Giubilei che si svolgono a Roma dal 1300 (ogni cinquant’anni, dal 1470 ogni venticinque). L’opera in bronzo, eseguita nel 2000, rappresenta un simbolo di riconciliazione con Dio e di un nuovo inizio.

La campana della “sperduta”La campana è un manufatto di grande valore culturale per la Basilica di Santa Maria Maggiore....
31/12/2024

La campana della “sperduta”

La campana è un manufatto di grande valore culturale per la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Appartiene all'apogeo artistico verificatosi durante il pontificato di Niccolò IV (1288 1292), primo Papa francescano, ed è quindi stata seguita contemporancamente al celebre Presepe di Arnolfo di Cambio 1291, al mosaico absidale di Jacopo Torriti e a quello della facciata di Filippo Rusuti (circa 1295).
La campana fu una donazione da parte del senatore romano Pandolfo Savelli
"AD HONOREM DEI ET BEATE MARIE VIRGINIS". Per la sua esecuzione, Guidotto Pisano e Andreotto Pisano rifusero una campana del tempo di Callisto II (1119-1124). Originariamente collocata nel campanile antico, fu inserita nella cella campanaria della nuova torre, costruita nel 1376 - tuttora il punto più elevato del centro di Roma.
Dalla cima dell'Esquilino ha diffuso i suoi rintocchi per tutta la città fino al 1884, quando a causa di una rottura, fu smontata ed in seguito custodita nella collezione vaticana per volere di Leone XIII (1878-1903). In sostituzione, fu posta una nuova campana alla quale si riferisce oggi il racconto della "Sperduta", precedentemente legato a quella antica. Ogni sera alle ore 21 si sentono i rintocchi della campana a ricordare la vicenda di una pellegrina persasi nella notte e che, proprio grazie alla campana, avrebbe ritrovato la sua strada.

THE BRONZE BELL "LA SPERDUTA"

The bell is an artefact of great cultural value for the Basilica Santa Maria Maggiore.
It belongs to the artistic apogee that occurred during the pontificate of Nicholas IV (1288-1292), the first Franciscan Pope. It is therefore contemporary to the famous Nativity scene by Arnolfo di Cambio (1291), the apsidal mosaic by Jacopo Torriti and the façade mosaic by Filippo Rusuti (circa 1295).
The bell was a donation by the Roman senator Pandolfo Savelli MD HONOREM DEI ET BEATE MARIE VIRGINIS'. For its ex*****on, Guidotto and Andreotto Pisano recast an ancient bell from the time of Pope Callistus II (11 19-1124). Originally hung in the ancient bell tower, it was rehung in the belfry of the new tower, buile in 1376, still the highest point in the centre of Rome.
From the top of the Esquiline it spread its sound throughout the city until 1884, when it was dismantled and housed in the Vatican at the behest of Leo XIII (1878-1903). Asa replacement, a new bell was hung, to which the story of the Sperduta (The 'Lost One') refers, originally linked to the old one. Every evening at 9pm, one hears the bell tolling to recall the story of a pilgrim who got lost in the night and who, thanks to the bell, would find her way back.

Roma, piazza del Campidoglio. Statua di Marco Aurelio
31/12/2024

Roma, piazza del Campidoglio. Statua di Marco Aurelio

  the Euphronios Krater, Museum of Ceri, RomeThis vase comes from the looting of a tomb in the necropolis of Greppe Sant...
31/12/2024

the Euphronios Krater, Museum of Ceri, Rome
This vase comes from the looting of a tomb in the necropolis of Greppe Sant'Angelo in 1971.
From there, within a few days it was transferred to Switzerland and then sold to the Metropolitan Museum in New York.
Finally in 2006, after a lengthy legal process, this exceptional find was returned to Italy in January 2008. The krater represents one of the milestones of red-figure Attic pottery, signed by Euxitheos as potter and by Euphronios as vase painter. The death of Sarpedon is depicted on side A, where Sleep (Greek: Hypnos) and Death (Greek: Thanatos) lift the prince's body from the battlefield to bring him back to his homeland, for his funeral in Licia. The removal of the body is directed by Hermes and flanking the slain prince are Leodamas, on the left, and Hippolytus, on the right.

Il 31 dicembre 1999, durante i lavori di scavo per un parcheggio a Piazza Euclide, viene rinvenuta una fonte. Gli archeo...
30/12/2024

Il 31 dicembre 1999, durante i lavori di scavo per un parcheggio a Piazza Euclide, viene rinvenuta una fonte. Gli archeologi compresero subito la rilevanza eccezionale della scoperta ed identificarono la divinità a cui era dedicata la fonte sacra: Anna Perenna.
Una non ben definita divinità arcaica delle messi e della fertilità. La festa a lei consacrata cadeva alle Idi di Marzo, capodanno Romano. Il detto latino “annare perannareque commode” (passare un buon anno dall’inizio alla fine) era l'augurio che ci si scambiava in questa occasione.
Durante la sua festa le donne potevano abbandonarsi ad atteggiamenti lascivi ed accoppiarsi nelle tende allestite presso la fonte sacra alla dea. Era come un rito di iniziazione per le giovani… Molto vino scorreva e la natura dei festeggiamenti era spiccatamente sessuale. Questa divinità è stata onorata per quasi mille anni dal IV secolo a.C. al V secolo d.C., fino al 390 quando Teodosio mise al bando i culti pagani in tutto l’impero.
https://morerome.travel.blog/2022/01/14/la-fonte-di-anna-perenna/

LA LEGGENDA DI SAN SILVESTRO - perché si festeggia il 31 dicembre?Papa Silvestro I (314-335 d.C.) morì il 31 dicembre 33...
30/12/2024

LA LEGGENDA DI SAN SILVESTRO - perché si festeggia il 31 dicembre?
Papa Silvestro I (314-335 d.C.) morì il 31 dicembre 335. Molte leggende circolavano su di lui nel medioevo. Una delle quali riguarda un terribile drago che si nascondeva nei pressi del Palatino e divorava le persone.
Gli abitanti chiesero l'intervento del santo, Silvestro scese per 365 gradini, nella tana del drago. Qui lo trovò e pregando lo addomesticò

https://morerome.travel.blog/2023/02/11/lantico-borgo-di-ceri-e-la-chiesa-di-nostra-signora/ -san-silvestro

Modalità di accesso alla Galleria Borghese in occasione della   Domenica 5 novembre ingresso gratuito alla Galleria Borg...
30/12/2024

Modalità di accesso alla Galleria Borghese in occasione della

Domenica 5 novembre ingresso gratuito alla Galleria Borghese. Ricordiamo che anche per le aperture gratuite l’accesso alla Galleria Borghese prevede la prenotazione obbligatoria (2 €) secondo le consuete modalità: chiamando il numero +39 06 32810, attivo dal lunedì al venerdì 9.00-18.00, oppure cliccando su ACQUISTA

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Qui potrete ammirare i capolavori di Bernini
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Rome
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