Velvet music experience

Velvet music experience Scrivo e parlo di musica
Gestisco un negozio di dischi e hifi a Rovereto (TN)

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Ragazzi, dateci dentro. Le copie in vinile  autografate in esclusiva per i clienti di Velvet music experience di Io Io I...
17/01/2025

Ragazzi, dateci dentro. Le copie in vinile autografate in esclusiva per i clienti di Velvet music experience di Io Io Io di Irene Buselli stanno finendo. Accaparratevi il vostro disco prima di rimpiangere l'occasione perduta ;)

Si rafforza il nostro settore hip-hop con alcuni titoli di grandissimo interesse: Resurrection e Like Water for Chocolat...
16/01/2025

Si rafforza il nostro settore hip-hop con alcuni titoli di grandissimo interesse: Resurrection e Like Water for Chocolate di Common e Doris di Earl Sweatshirt. Colgo l'occasione per ricordare che alcuni pezzi di pregio, come il celebre DJ Kicks di Kruder & Dorfmeister, Igor di Tyler the Creator o la Histoire de Melody Nelson di Serge Gainsbourg sono di nuovo in stock. Venite ad ascoltarli da .musicexperience

È ufficialmente arrivato Tales from the Old Dominion di DJ Harrison , uno dei dischi più groovy degli ultimi anni, con u...
15/01/2025

È ufficialmente arrivato Tales from the Old Dominion di DJ Harrison , uno dei dischi più groovy degli ultimi anni, con una bella versione di Coffy di Roy Ayers e altre chicche per intenditori. Harrison, originario di Richmond, Virginia, è un polistrumentista e producer di altissimo livello e questo è il suo sesto lavoro dal 2013 ad oggi, il secondo uscito per la Stones Throw di Peanut Butter Wolf (al secolo, Chris Manak). Venite ad ascoltarlo in negozio da .musicexperience , sono sicuro che ne rimarrete affascinati.

Paolo era una persona colta e molto intelligente, e attraverso la sua rara sensibilità sapeva cogliere aspetti apparente...
10/01/2025

Paolo era una persona colta e molto intelligente, e attraverso la sua rara sensibilità sapeva cogliere aspetti apparentemente marginali, ma in realtà fondamentali, degli altri artisti. Senza volerlo santificare (per ca**tà!), ma apprezzandone se non altro la profondità e la lucidità dello sguardo che si rifletteva nei suoi brani. Qui parla di un grandissimo (checché ne dica il borioso Scaruffi) di cui proprio oggi ricorre il nono anniversario di morte

"Eppure, come tutti, cercava un Margine.
Un Senso alla Fuga. Ovunque.
Da qui le intuizioni. E la disciplina. E il controllo. E l’ascesa.
David Bowie lo immagino come un bambino felice. Spesso nella corsa, più spesso ancora nel fantastico, negli orizzonti lunghi, nell'innamoramento a balzi, nei calzoni corti del secondo dopoguerra. Cosa può averlo spinto a forza verso la frammentazione controllata di sé che contraddistingue ogni suo movimento visibile? La noia degli inverni? L'instabilità di suo fratello? Il greve familiare?
David Bowie è il Novecento, insieme all'impassibilità iperbolica e spericolata di Buster Keaton, alla rigorosa ricostruzione dell'urbanità umana di Jacques Tati.
Ancora di più, Bowie è il Secondo Novecento, quello che andrà a sfociare nel terziario e nel lusso democratico. La Verità e la contrapposizione del fantasma, il Vero veicolato dalla Maschera, la Maschera che si nutre del Vero. E poco importa, se si parla di spazio, di detective, di ragni da Marte, di duchi bianchi, di piccole meraviglie, di mettere le scarpe rosse…David Bowie è stato ed è questo: il contrappunto, l’esecuzione musicale del Masterplan cinematografico. Il Mistero come seduzione, l’improbabile che si realizza, l’allegoria della Verità, l’eleganza densa di chi descrive gli eroi…".

- Paolo Benvegnù (da "L'ultimo dei marziani" di Leo Mansueto).

La notizia di oggi è che la colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross per Challengers, il nuovo film di Luca Guadagn...
09/01/2025

La notizia di oggi è che la colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross per Challengers, il nuovo film di Luca Guadagnino, ha vinto il Golden Globe. La seconda notizia è che già da quasi un mesetto questo splendido movie score gira in alta rotazione da .musicexperience . Alcuni avveduti clienti l'hanno già fatto loro. E voi? Cosa aspettate a venirla a sentire in negozio?

VELVET ha riaperto da qualche giorno con alcune novità nell'usato. Una è questa prima stampa tedesca di Damn the Torpedo...
08/01/2025

VELVET ha riaperto da qualche giorno con alcune novità nell'usato. Una è questa prima stampa tedesca di Damn the Torpedoes, per me il primo capolavoro di Tom Petty, uscito nel 1979 e trainato dall'esplosivo singolo Don't do me like that. Gran disco, scaletta memorabile. Naturalmente lo trovate qui in negozio assieme ad altri pezzi di pregio come il famoso Marvin & Diana di Marvin Gaye e Diana Ross, un superclassico del soul, ed altri titoli per intenditori.
Prossimamente ripartiremo con le listening experience, stay tuned!

Thanks Harry Crum  Speriamo davvero che sia un anno importante, e meno doloroso di quello passato
03/01/2025

Thanks Harry Crum
Speriamo davvero che sia un anno importante, e meno doloroso di quello passato

CHE IL 2025 SIA UN ANNO COME NON SE VEDONO DA UN PO’!
I nostri auguri sono accompagnati dal lungo e parziale elenco delle cose che ricorderemo di questo 2024 di librai: tanta strada abbiamo fatto insieme, lettrici e lettori, e tanta ancora ne percorreremo.
La copertina del The New Yorker che abbiamo scelto apparteneva all’ultimo numero del 1944, un anno nel quale ci si augurava la guerra finisse: ora come allora siamo tutti a chiedere soprattutto pace in questo travagliato mondo perché il resto verrà.

Ricorderemo che è stato un anno complicato il 2024.
Rammenteremo l’ombra pesante di due guerre a gravare su noi.
Ricorderemo che quando è iniziato andavamo al cinema a vedere ‘Perfect days’ di Wenders e ‘Palazzina Laf’ di Riondino e non sapevamo che non avremmo fatto svanire quelle emozioni.
Ricorderemo la libreria piena per ascoltare la nostra top ten dell’anno precedente.
Ricorderemo Jacopo Veneziani parlarci della Parigi degli anni ‘20 e Dotti di sua madre Audrey Hepburn e dei suoi ricordi di un’attrice dalla classe innata.
Ricorderemo Manzon che ha poi vinto il Premio Campiello con merito e che tornerà da noi presto sempre per il suo ‘Alma’ perché ci sono cose che non scadono e i libri buoni son così.
E ricorderemo gli incontri insieme a Giuliano Lott e alla sua Velvet music experience per parlare di musica prima di correre ad ascoltarla. E ricorderemo il negozio di Vecli che ha chiuso ed è stato un dispiacere perché è stata una bella luce in meno in città. Ricorderemo quel signore che sono otto anni che passa davanti alla nostra vetrina e non è mai entrato e quando un giorno non l’abbiamo visto ci siamo preoccupati. E ricorderemo quanto siamo stati in ansia per le sorti di un bambino a Genova che non avevamo neanche mai visto. E ricorderemo Charley che quando è arrivato lo tenevamo dietro la cassa e lui era così timido che neppure si faceva un giretto. E ricorderemo le falsità diffuse in queste ultimi mesi a cui abbiamo deciso di opporre solo un pietoso silenzio.

E poi i dieci incontri del nostro gruppo di lettura e i libri che l’hanno diviso ed esaltato come ‘Confiteor’ di Piergiorgio Paterlini. E ricorderemo che è caduto Assad come sperava il padre di Hala Kodmani. E gli stand di Edizioni Clichy in tutte le fiere possibili che sono stati una bella conferma e quello di NN Editore a Più libri più liberi che è stata la sorpresa. E la bellezza dei due numeri di ‘Risguardi’ usciti quest’anno e il team di ALI Promozione. E il cofanetto thalilandese di Harry Potter. E la prima presentazione de ‘Il predatore’ di Marco Niro. E Inga Gaile venuta dalla sua Lettonia e Carbonaro che l’ha accompagnata e ogni tanto torna a trovarci. E Zangrando che per noi ha intervistato. E poi il grande nord evocato da Tallacks di Iperborea. E quanto fosse intelligente Alain Mabanckou e quel copricapo elegantissimo che indossava. E il grande Alberto Crespi una sera di marzo trascorsa a parlare di John Ford e del suo incredibile cinema. E l’atmosfera che si è subito creata con Gemma Ruiz Palà e la sua storia catalana di amicizia tra donne in un salone di bellezza, anche se le partecipanti erano poche, ma il libro è stato il più venduto di Voland dell’anno. E del fatto che Quodlibet abbia ristampato ‘Viaggio in Italia’. E di quando, a pochi giorni di distanza, abbiamo evocato Venezia con Camuffo - una Venezia strepitosa che nessuno conosce - e Napoli con Franchini, ma una Napoli che t’arriva solo se metti da parte gli stereotipi. E poi la Lisbona di Tino Mantarro e una nuova rivista immaginata dal Touring Club. E la cortesia di Giuseppe De Probizer del Mozart. E l’Urban Center pieno per Sigfrido Ranucci e ci sembrava di aver fatto qualcosa anche noi. E Jim Lewis una sera a cena con Ilaria Gaspari e lui era un po’ alticcio. E i librai della Tangram in formazione ed Elena lo stesso e se mai aprirà una libreria si ricorderà di noi. E di tutto quel che serve per farcela. E Giorgio Fontana che non ha ancora - beato lui - lo smartphone. E delle storie di Helena Janeczek e dei cimiteri di Claudio Visentin. E ci ricorderemo che qualcuno ci ha fatto male. E ci ricorderemo di aver constatato come la graditudine sia dura da portare. E di quando abbiamo capito che non andavamo tutti nella stessa direzione. E della voce magnifica di Saba Anglana. E di libri meravigliosi e sotterranei che abbiamo fatto circolare: la biografia di kaser di Roberto Masiero o il romanzo di Cwiertina che racconta l’epopea armena. E di tutte le librerie che quest’anno hanno chiuso. E le poche che hanno aperto. Dei libri spacciati di contrabbando. Di edizioni sur e del loro cambio di grafica. E di quanto ci voglia a farla andar bene una libreria: quanta passione, quanti sacrifici, quanto lavoro. E di certi brutti libri che abbiamo visto uscire. E della lezione sul femminismo di Laura Siviero. Di Anita Likmeta che molti non ci credevano fosse così brava, ma poi ha vinto dei premi. Di Pegah Moshir Pour che molti non pensavano avesse così tanto da dire solo perché lo diceva con il sorriso. Di quanto deve aver sofferto Daniela Di Sora. E di quando Maggiani ha spiegato a tutti cosa voglia dire resistere e il valore della libertà. E Paola Caridi che è stata una delle sorprese più belle. E della ricetta degli spaghetti all’assassina di Genisi una sera d’agosto. E di come Chalandon ci abbia fatto piangere tutti ricordando il bambino che è stato. E di come Matteo Caccia, in una sera che pioveva come poche volte capita, sia stato lì a leggere per i nostri cuori solitari. E che poi è un giorno arrivato Richard Ford, un Pulitzer, e non se n’è più andato, non dalla nostra memoria. Delle consulenze date e delle traduzioni fatte. Di tutti gli uffici stampa con cui abbiamo collaborato quest’anno e del loro lavoro. E della collaborazione con il Saggiatore. E di tutte quelle persone che hanno perso un posto di lavoro a dicembre. E di quanto fosse brava Janice Pariat e capace di evocare, anche senza parole, per noi per la sua India. E di Nunzio e Rocco e Nico e Fabrizio e Piero e Luigi ed Emanuele che ci si sente e siamo meno soli. E di come James Montague abbia scritto un magnifico libro di viaggio, parlando di tifoserie. E della Gerusalemme di Manzella che ha portato piccole croci in regalo per chi c’era. E delle tante cena a casa con ospiti gli autori. E di quando sia diversa la nostra classifica da quella che vediamo sui giornali. Del fatto che sia stato rieletto Trump negli Stati Uniti e nessuno lo aspettava. E di chi che ha impiegato trenta minuti per rispondere solo ad una prima domanda. Di Briasco e della minimum fax. Di chi il romance sì e di chi il romance no. E della precisione - calda e partecipata - con cui Scavo ci ha raccontato l’Ucraina. Di Concita De Gregorio una domenica mattina che è stato un piacere conoscere. E di quell’altra domenica gelida con Tartaro a passeggiare per Rovereto. Di quelli a cui molto è piaciuto ascoltare Veltroni negli stessi giorni in cui nelle sale proiettavano il film su Berlinguer. E dei libri di Prehistorica (e gli autori di Prehistorica) e delle riscoperte di Cliquot.
E agli amici di Incorso.

Dell’amicizia con 66thand2nd e Nottetempo che si sono fidanzate tra loro e che brava che è stata Uyangoda. E ci ricorderemo che è uscito ‘Inventario della nostalgia’ di Giorgio nella collana classica di Atlantide Edizioni. Ed anche di chi ha smesso di consigliare i libri che prima consigliava. Del FestivaldiPassaggio di Genova e Bogliasco e di Francesca e Daniela e Marzia. Del lavoro fatto per portare un nuovo festival a Rovereto l’anno che verrà. Di Pigozzi che dovremmo proprio invitare a cena e raccontarci. Dei frequentabili e degli infrequentabili. Di Balzano che è ormai di casa. Di Siti che non c’era mai stato prima ed ancora si domanda perché è del mistero delle bottiglie vuote. Di Fabiana da chiamare per “un ciao come va?”. Di chi è venuto a quasi tutti gli incontri. Di chi invece mai. Di chi proprio non capisce quanto lavoro ci sia dietro.

Così buon anno, lettrici e lettori.
Felice 2025!

In questo tristissimo inizio anno, un raggio di luce e di speranza. È appena arrivato a .musicexperience il primo disco ...
03/01/2025

In questo tristissimo inizio anno, un raggio di luce e di speranza.
È appena arrivato a .musicexperience il primo disco di .buselli "Io, io, io" in vinile, autografato in esclusiva dall'artista genovese per i nostri clienti. Non fatevelo scappare.

Oggi andiamo a salutare un amico, un grande artista, un fratello. Velvet rimane chiuso per lutto, faremo il possibile pe...
02/01/2025

Oggi andiamo a salutare un amico, un grande artista, un fratello. Velvet rimane chiuso per lutto, faremo il possibile per riaprire domani o sabato. Scusate il disagio

In memoria di Paolo Benvegnù (14 febbraio 1965 - 31 dicembre 2024)Faccio fatica già a scrivere, questa orribile notizia ...
31/12/2024

In memoria di Paolo Benvegnù (14 febbraio 1965 - 31 dicembre 2024)

Faccio fatica già a scrivere, questa orribile notizia ha chiuso nel peggiore dei modi il 2024. Paolo e io ci eravamo conosciuti trent'anni fa, e avevamo continuato a vederci (ai concerti degli Scisma prima, suoi dopo) per tutto questo tempo. Questa in foto è stata la penultima volta che ci siamo visti, era passato a trovarmi in negozio quando era ospite del Wired Next Fest (qui mi stava insolentendo con le sue puttanate, riusciva sempre a farmi ridere) e ci eravamo rivisti un mese fa a Isola della Scala al suo concerto, nell'aftershow avevamo scherzato a lungo, come sempre. C'era anche l'idea di fare un suo showcase acustico qui in negozio, idea sua che poi con Marco Olivotto avevamo sbozzato come possibilità di organizzare un suo concerto vero e proprio a Rovereto, in primavera. Ora mi si affolla il cervello di ricordi e momenti passati con lui ed è meglio che chiuda. Ci vediamo l'anno prossimo, speriamo di iniziarlo meglio di come si è chiuso il vecchio.

Se c'è un genere musicale che ho sempre disprezzato dal profondo del cuore, è sicuramente il country western americano. ...
28/12/2024

Se c'è un genere musicale che ho sempre disprezzato dal profondo del cuore, è sicuramente il country western americano. Non so spiegare il motivo, probabilmente è la mia sensibilità decisamente opposta a quella dello statunitense medio, con il quale culturalmente non ho quasi nulla in comune, comunque è un'idiosincrasia che confesso senza peli sulla lingua.
Però esiste un'eccezione, un disco profondamente country che mi ha colpito e considero un capolavoro: The Gilded Palace of Sin dei Flying Burrito Brothers, e ci tenevo ad averne qualche copia in negozio.

Dopo lo sconcerto iniziale - perché qui, sappiatelo, troverete ben sparsi tutti i luoghi comuni del country, chitarre hawaiane e marcette in due quarti incluse - mi sono reso conto di che titanica opera stessero compiendo in quel momento gli ex Byrds Gram Parsons e Chris Hillman, un rinnovamento radicale dei contenuti, pur nel rispetto della forma, e l'intrusione di uno stile di vita r'n'r (più disperato e maledetto che epico e celebrativo) nella filosofia molto basica e conservatrice del country.
Il disco, uscito nel 1969, fu un discreto fiasco ma ebbe enorme influenza sul la scena rock americana degli anni 70, la band godette di ampia visibilità nei live ed entrò comunque nella storia. Erano proprio loro sul palco di Altamont mentre scoppiarono i famosi disordini tra il pubblico in attesa dei Rolling Stones e gli Hell's Angels della security, come immortalato nel docufilm Gimme Shelter dei fratelli Maysles.
Insomma, se c'è un disco country da avere in collezione anche per un eretico totale del country, è proprio questo. Venite a scoprirlo da .musicexperience

Come oggi, nove anni fa ci lasciava Lemmy Kilmister. Un'icona del punk metal, un grande personaggio del r'n'r e un model...
28/12/2024

Come oggi, nove anni fa ci lasciava Lemmy Kilmister. Un'icona del punk metal, un grande personaggio del r'n'r e un modello di coerenza. Lemmy ha militato negli Hawkwind prima di fondare i Motörhead. Dei quali, almeno i primi quattro dischi entrano di diritto nella storia del rock. Il suo motto era "everything louder than everything else" e il volume ai concerti dei Motörhead era qualcosa di inverosimile. Ciò che pare ancora più incredibile è che Lemmy sia vissuto, fedele al proprio stile di vita moooolto rochenròl, fino alla veneranda età di 70 anni.
Death is a hoax.
Keep on rockin', Lemmy!

È stato il negozio in cui ho acquistato il mio primo long playing (Transformer di Lou Reed, nel 1979). Chi si ricorda do...
27/12/2024

È stato il negozio in cui ho acquistato il mio primo long playing (Transformer di Lou Reed, nel 1979). Chi si ricorda dov'era? E com'era arredato? E chi lo conduceva?
Roveretani DOC, sfoggiate le vostre conoscenze :)

Curtis per me è stato uno dei migliori autori e performer di sempre, perfettamente a suo agio dove c'erano intelligenza ...
26/12/2024

Curtis per me è stato uno dei migliori autori e performer di sempre, perfettamente a suo agio dove c'erano intelligenza musicale e coscienza sociale e politica. Un artista di cristallina classe (la raffinatezza dei suoi brani parla da sola) e di grande pulizia intellettuale. Non era inseguito dai demoni dell'alcol, della droga o della depressione come molti suoi illustri colleghi (Sly Stone o Gil Scott-Heron, tanto per citarne due a caso), anzi era sempre lucido ed elegante, e ispirato fino all'ultimo. Gli ultimi anni se li è passati maluccio a causa di un incidente on stage: durante uno show gli crollò sulla schiena un traliccio di "americane" (i luciari sanno di cosa parlo) e il trauma alla colonna lo lasciò sulla sedia a rotelle fino alla fine dei suoi giorni. Ma ogni suo disco è toccato da una sorta di magia, di tocco speciale che lo rende unico nel suo genere. Da Curtis al doppio Live, da Superfly a Sweet Exorcist, fino ai dischi degli anni 80, la sua penna ci ha regalato canzoni meravigliose. Se non lo conoscete, cercatelo sui vostri device, potreste rimanere sorpresi da tanta grazia

25 anni fa moriva il musicista statunitense Curtis Mayfield (Chicago, 3 giugno 1942 – Roswell, 26 dicembre 1999).

Happy birthday, Uncle FrankWe all miss you
21/12/2024

Happy birthday, Uncle Frank
We all miss you

Post-punk masterpieces da .musicexperience I primi due dischi dei Flying Lizards di quel geniaccio di David Cunningham s...
20/12/2024

Post-punk masterpieces da .musicexperience
I primi due dischi dei Flying Lizards di quel geniaccio di David Cunningham sono felicemente tornati nel reparto UK 80s. Si tratta di due pezzi davvero interessanti, non fosse altro che per il singolo Money (cover in versione sintetica à la Flying Lizards, naturalmente), ma in realtà c'è molto molto altro. Sono due antesignani dell'elettronica contemporanea, realizzati con mezzi poveri ma tanto genio. Per gli intenditori, negli scaffali c'è anche il terzo capitolo, Top Ten, con una incredibile serie di numeri uno di classifica (c'è persino S*x Machine di JB) decostruiti da Cunningham. Saggi di intelligenza musicale che hanno fatto scuola. Venite ad ascoltare queste gemme nascoste da Velvet!

Tra le ristampe di pregio arrivate a .musicexperience in questi ultimi giorni prima di Natale c'è anche lui, Serge Gains...
20/12/2024

Tra le ristampe di pregio arrivate a .musicexperience in questi ultimi giorni prima di Natale c'è anche lui, Serge Gainsbourg con la sua Jane Birkin a cavallo tra fine anni 60 (il famoso Serge Gainsbourg et Jane Birkin, che contiene le pruriginose Je t'aime....Moi non plus e 69 Année Érotique) e l'inizio dei 70 (il concept Histoire de Melody Nelson, uno dei capolavori di SG). Venite a sfrugnàre negli scaffali, troverete di sicuro qualche disco che manca alla vostra collezione

AVVISO IMPORTANTE APERTURE NATALIZIE STRAORDINARIE!Per ve**re incontro alle esigenze dei clienti, i rigidi orari di .mus...
19/12/2024

AVVISO IMPORTANTE
APERTURE NATALIZIE STRAORDINARIE!

Per ve**re incontro alle esigenze dei clienti, i rigidi orari di .musicexperience si allargano da qui a martedì: da domani, venerdì 20 dicembre, fino alla Vigilia (martedì 24 dicembre) il negozio terrà aperto dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 20.
Molte le novità e le ristampe prestigiose che troverete negli scaffali, tra queste l'edizione 20th Anniversary di MM...FOOD, uno dei capolavori di MF Doom, figura di primo piano dell'universo hip hop e piuttosto difficile da trovare. Doppio vinile color marbled, tiratura limitata. Una squisitezza che - perlomeno in tutto il Trentino - trovate solo da Velvet

Indirizzo

Via Tartarotti 8
Rovereto
38068

Orario di apertura

Martedì 15:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 12:30
15:00 - 20:00
Giovedì 15:00 - 20:00
Venerdì 15:00 - 20:00
Sabato 10:00 - 12:30
15:00 - 20:00
Domenica 10:00 - 12:30
15:00 - 20:00

Telefono

+390464667358

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