Guide Turistiche Campania - Febronia Amato

Guide Turistiche Campania - Febronia Amato Cerchi una guida turistica autorizzata, con esperienza ventennale su tutto il territorio campano? Al

Mi chiamo Febronia Amato, ho iniziato il mio percorso lavorativo come agente di viaggio. Ho maturato una vasta esperienza nel settore sia dell’incoming che nell’ outgoing presso un tour operator della Costa Amalfitana. Inoltre ho svolto mansioni nel front office d’agenzia di viaggio. Dal 1996 ho conseguito l’abilitazione professionale regionale come guida turistica campana. Grazie alla minuziosa c

onoscenza ed alla vasta preparazione maturata con lo sviluppo di itinerari di visita diretti ad un vasto pubblico, qualunque escursione diventa una esperienza di viaggio culturale attraverso cui il viaggiatore si appassionerà alla storia, al paesaggio e alle tradizioni della nostra incantevole Regione. Infatti è possibile avvalersi della mia professionalità e di quella di altri colleghi per visite uniche ed indimenticabili su tutto il territorio campano, con particolare attenzione per quelle che possono essere esigenze didattiche e formative. Le nostre visite dirette ai gruppi scolastici vengono effettuate avendo cura di renderle coinvolgenti e proficue dal punto di vista dell’apprendimento. Agli operatori turistici di ogni sorta, con particolare attenzione per le agenzie di viaggio ed i tour operator, in me troveranno un valido partner ed un serio punto di riferimento per ogni tipo di richiesta di prestazione turistica.

👇 Napoli ha una storia millenaria e Napoli Sotterrata resta un vero e proprio tesoro custodito per secoli!              ...
11/02/2025

👇 Napoli ha una storia millenaria e Napoli Sotterrata resta un vero e proprio tesoro custodito per secoli!

👇 Napoli ha una storia millenaria. Con la fondazione di Partenope nel XII secolo a.C. è certo che alcuni esuli Calcidies...
07/02/2025

👇 Napoli ha una storia millenaria. Con la fondazione di Partenope nel XII secolo a.C. è certo che alcuni esuli Calcidiesi di Cuma si erano trasferiti nell’area che adesso noi chiamiamo Napoli.

Gli stessi, verso il 470 a.C. daranno vita ad una nuova città, la NEAPOLIS, che fin da subito intratterrà stretti legami con Atene e Siracusa.
Partenope sarà, dunque, la città vecchia e Neapolis quella nuova.

Oggi basta scendere di circa 10 metri nella profondità del sottosuolo Napoletano, con precisione sotto la Chiesa di San Lorenzo Maggiore, per tuffarsi tra i resti dell’Antico Foro Romano.

Il Macellum, mercato romano, le strade e i muri, superstiti delle antiche attività commerciali, danno la possibilità di attraversare il tempo e in un lampo ritrovarsi al V secolo d.C.

Le numerose alluvioni provocate dai corsi d’acqua presenti in questa parte del territorio hanno colmato di materiali alluvionali questa zona preservandola per noi quasi intatta.
Un vero e proprio tesoro custodito per secoli e restituito in epoca moderna a tutti quelli che hanno voglia di rivivere per un attimo la Napoli Greco-Romana.

🧸 L‘ "Ospedale delle Bambole", una delle storiche botteghe napoletane nata alla fine dell’Ottocento per aiutare una donn...
01/02/2025

🧸 L‘ "Ospedale delle Bambole", una delle storiche botteghe napoletane nata alla fine dell’Ottocento per aiutare una donna a riparare la bambola rotta della sua bambina.

🧸 Una delle storiche botteghe napoletane è l‘ "Ospedale delle Bambole".Alla fine dell'Ottocento nel laboratorio di Luigi...
31/01/2025

🧸 Una delle storiche botteghe napoletane è l‘ "Ospedale delle Bambole".
Alla fine dell'Ottocento nel laboratorio di Luigi Grassi, scenografo di teatro e teatrino di Pupi, era entrata una donna con in mano la bambola rotta della sua bambina chiedendo e pregando l'artigiano di aggiustarla.
Nel giro di pochi giorni la bambola fu restituita alla legittima proprietaria in buono stato.

Da quel momento in poi tante madri portarono le bambole rotte delle loro bambine per farle sistemare.
Luigi, il proprietario lavorava usando un camice bianco, come un medico.
Fu questa la motivazione per cui la bottega fu chiamata Ospedale delle Bambole.

Alla morte di Luigi il negozio passò di padre in figlio per diverse generazioni.
L'ultima erede è una giovane donna, Tiziana, che mantiene il negozio con la stessa cura e dedizione dei suoi predecessori riuscendo a tenere unita la tradizione con il presente.

Ospedale delle Bambole

🇪🇸 Il Palazzo dello Spagnolo nel quartiere Sanità, uno degli esempi più straordinari della bellezza architettonica di Na...
20/01/2025

🇪🇸 Il Palazzo dello Spagnolo nel quartiere Sanità, uno degli esempi più straordinari della bellezza architettonica di Napoli è.
Qui furono girati film quali ‘Giudizio Universale’ di Vittorio De Sica, ‘Così parlò Bellavista’ di Luciano De Crescenzo e ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo De Filippo.

🇪🇸 Uno degli esempi più straordinari della bellezza architettonica di Napoli è, senza dubbio, il Palazzo dello Spagnolo ...
15/01/2025

🇪🇸 Uno degli esempi più straordinari della bellezza architettonica di Napoli è, senza dubbio, il Palazzo dello Spagnolo nel quartiere Sanità. Venne costruito nel 1738 per volere del
marchese Nicola Moscati di Poppano. Il marchese aveva ricevuto due lotti tra i beni della dote della moglie ed aveva pensato di ricavarne un unico corpo unito da una monumentale scala a doppia rampa. Si rivolse probabilmente all’architetto Ferdinando Sanfelice, già famoso per la scala ad “ali di falco”, o forse all’ingegnere Francesco Attanasio. Per i lavori di stucco venne scelto lo stile roccocò.

Pare che il Palazzo avesse riscosso un tale clamore che lo stesso re Carlo di Borbone lo
frequentava ben volentieri: il re si fermava con il suo seguito per proseguire poi il suo
viaggio verso il Palazzo di Capodimonte. Qui, alla carrozza reale, venivano sostituiti i
cavalli con robusti buoi, più adatti ad affrontare la rapida pendenza per raggiungere la
sommità della collina.

Alla fine del XVIII secolo, il Palazzo fu acquisito dal nobile spagnolo Tommaso Atienza,
detto “lo Spagnolo”. Il nuovo proprietario realizzò opere di ampliamento del Palazzo,
costruendo una sovra-elevazione di un piano arricchendo l’intero palazzo di affreschi,
andati ormai perduti.

Nel 1850 il Palazzo fu ceduto alle famiglie Costa, Chiapparo e Chambeyron a causa dei
forti debiti contratti da Atienza nell’intento di abbellire il Palazzo. La vendita in varie unità ha causato il frazionamento della proprietà.
Durante il periodo fascista era denominato “O palazzo d’o fascio”, in quanto sede del
partito fascista.

In tempi recenti la Regione Campania ha acquistato due appartamenti dell’ultimo piano
per farne un museo dedicato al grande artista Totò.
Qui furono girati film quali ‘Giudizio Universale’ di Vittorio De Sica, ‘Così parlò Bellavista’ di Luciano De Crescenzo e ‘Questi Fantasmi’ di Eduardo De Filippo.

💫 Via San Gregorio Armeno con le sue magnifiche Botteghe artigiane di Presepi, è sicuramente una delle più celebri vie d...
31/12/2024

💫 Via San Gregorio Armeno con le sue magnifiche Botteghe artigiane di Presepi, è sicuramente una delle più celebri vie del Centro Storico di Napoli.
Un luogo che, soprattutto in questo clima di feste, assume ancor di più una caratteristica magia!!!

💫 Nel Centro Storico di Napoli, la più celebre delle vie è sicuramente Via San Gregorio Armeno con le sue magnifiche Bot...
28/12/2024

💫 Nel Centro Storico di Napoli, la più celebre delle vie è sicuramente Via San Gregorio Armeno con le sue magnifiche Botteghe artigiane di Presepi.

Questa via fungeva anticamente da collegamento tra Via dei Tribunali e Spaccanapoli, le due principali arterie dell’antica Neapolis.
Partendo da Piazza San Gaetano e percorrendo la Via San Gregorio Armeno, sulla destra si incontrano la Chiesa e il Complesso Monumentale di San Gregorio Armeno.

L’origine della tradizione Presepiale possiamo farla risalire all’epoca classica, quando qui esisteva un tempio dedicato alla Dea Cerere.
I cittadini portavano qui piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine come ex voto alla dea.

Dal ‘700 in poi, questa strada è diventata famosa in tutto il mondo come centro espositivo dove artigiani realizzano ed espongono statuine del Presepe; onorando la loro antica tradizione strizzando l’occhio all’attualità. Non a caso, nei Presepi più moderni ritroviamo calciatori, stelle dello spettacolo e del cinema, ispirandosi agli avvenimenti del nostro quotidiano.

🍾🎅 La GTC celebra questo anno ricco di grandi esperienze!Ecco le foto che catturano alcuni istanti.                     ...
23/12/2024

🍾🎅 La GTC celebra questo anno ricco di grandi esperienze!
Ecco le foto che catturano alcuni istanti.

🍾🎅 Un Augurio di Serene Feste a tutti quelli che, con il loro contributo ed il loro sorriso, hanno reso questo Anno davv...
18/12/2024

🍾🎅 Un Augurio di Serene Feste a tutti quelli che, con il loro contributo ed il loro sorriso, hanno reso questo Anno davvero speciale!

💫 Il Presepe, splendore degli artigiani napoletani, vera e propria opera d’arte a “mo di gioco da bambini”.Senza dubbio ...
14/12/2024

💫 Il Presepe, splendore degli artigiani napoletani, vera e propria opera d’arte a “mo di gioco da bambini”.
Senza dubbio il giusto compromesso tra cultura dotta e saper fare popolare.

💫 Il Presepe nasce probabilmente alla Vigilia di Natale del 1223, quando San Francesco d’Assisi, in un piccolo villaggio...
12/12/2024

💫 Il Presepe nasce probabilmente alla Vigilia di Natale del 1223, quando San Francesco d’Assisi, in un piccolo villaggio tra Roma e Assisi, celebrò la Messa davanti ad un bambino in una mangiatoia riscaldata da un bue e un asinello.

La città di Napoli, fin da subito, assimilò questa tradizione e, con il sostegno dei sovrani Angioini, fin dal XIV secolo, compaiono Presepi nei chiostri Napoletani.

Dalla fine del XVII secondo e gli inizi del XVIII, gli artigiani Napoletani iniziarono a ridurre le dimensioni delle figure del Presepe, che da statue divennero statuette di altezza tra i 38 e i 40cm.
Si utilizzavano manichini fatti di stoppa di lino e fil di ferro. Le teste dei pastori di questo periodo erano di legno e dipinte, ma, con il tempo, furono sostituite da quelle realizzate in terracotta.
Il massimo momento di splendore per il Presepe Napoletano arrivò con i Borbone.
Nobili e ricchi mecenati gareggiavano per attribuirsi il Presepe più bello. Artisti modellavano e intagliavano figure e miniature di monumenti e il Cattolicesimo del popolo Napoletano diventa l’occasione per realizzare vere e proprie opere d’arte a “mo di gioco da bambini”.

In nessun altro luogo il Presepe ha risvegliato tanta passione come qui a Napoli. L’abilità e le raffinate tecniche costruttive degli artigiani di questa città realizzano figure dalle espressioni e dagli atteggiamenti fisici il più possibile vicine alle attitudini di tutti i giorni e questo è senza dubbio il giusto compromesso tra cultura dotta e saper fare popolare.

🎄 Dall'8 Dicembre fino all’Epifania, a Napoli si diffonderà il dolce profumo dei Mostaccioli.Un dolce che fa felici gran...
07/12/2024

🎄 Dall'8 Dicembre fino all’Epifania, a Napoli si diffonderà il dolce profumo dei Mostaccioli.
Un dolce che fa felici grandi e piccini!

🎄 Tra gli inizi di Dicembre e l’Epifania, in ogni casa Napoletana, si diffonderà il dolce profumo dei Mostaccioli.Questi...
06/12/2024

🎄 Tra gli inizi di Dicembre e l’Epifania, in ogni casa Napoletana, si diffonderà il dolce profumo dei Mostaccioli.
Questi biscotti speziati a forma di rombo (grandi circa 10-12cm) e ricoperti di glassa al cioccolato sono diffusi in Campania e nell’Italia centro-meridionale con tante varianti.

Si preparano in diverse regioni d’Italia ma quelli Napoletani la tradizione vuole che si preparino a partire dall’8 Dicembre e si consumino durante tutto il periodo delle Feste Natalizie, poiché si possono conservare a lungo.

Farina, mandorle, zucchero o miele, cacao amaro, scorza d’arancio, pisto (cannella, pepe, noce moscata, chiodi di garofano, anice stellato), cedro o arancia candita e confettura di albicocca.
Questa è la miscela segreta di questo dolce che fa felice grandi e piccini!

I primi Mostaccioli sono riportati da Bartolomeo Scappi, cuoco personale del Papa Pio V.

Per tradizione, il Mostacciolo, era offerto ai convitati a grandi eventi al momento della partenza, in segno di attenzione per l’ospite che lasciava la riunione.
Recentemente è diventato uno dei regali da offrire in belle confezioni di alta pasticceria per augurare serene feste ad amici e parenti!

⛪ Il Cristo Velato, capolavoro di Giuseppe Sammartino, è custodito nella Ca****la San Severo a Napoli.In tanti ancora og...
30/11/2024

⛪ Il Cristo Velato, capolavoro di Giuseppe Sammartino, è custodito nella Ca****la San Severo a Napoli.
In tanti ancora oggi si chiedono se il velo sia davvero fatto di marmo…
La bellezza di questa statua da vita ad un trasporto emotivo davvero straordinario!

⛪ Il Cristo Velato, il capolavoro custodito nella Ca****la San Severo a Napoli è l’opera più conosciuta di un grande vir...
28/11/2024

⛪ Il Cristo Velato, il capolavoro custodito nella Ca****la San Severo a Napoli è l’opera più conosciuta di un grande virtuosissimo scultore di nome Giuseppe Sammartino.
Non si sa molto della biografia di questo scultore, sappiamo che nacque a Napoli nel 1720.

La sua formazione avvenne nella bottega dello scultore Matteo Bottiglieri.
La sua opera più importante rimane, però, il Cristo Velato datato 1753, quando l’artista aveva soli 33 anni.
Sicuramente dopo questa importante commissione, lo scultore lavorò in importanti commissioni nelle chiese di Napoli, come quella del Gesù Nuovo, la Certosa di San Martino ed altre…

Il Principe Raimondo de Sangro commissionò la statua del ‘Cristo Velato’ a Sammartino, dopo che Antonio Corradini, lo scultore che era stato chiamato per l’opera e che aveva anche realizzato un bozzetto in terracotta dello stesso soggetto, era venuto a mancare.

Il giovane scultore Sammartino si ritrovò a dover adempiere a precise richieste del principe, tra cui aggiungere dei simboli esoterici, in quanto il principe era gran maestro della massoneria napoletana.

Un Cristo coperto da un sudario, un velo trasparente da ricavare dallo stesso blocco di marmo usato per la figura. Sammartino non solo contentò il principe, ma riuscì a dare prova di grande capacità artistica palesando la sofferenza del Cristo morto, i segni del martirio sul volto e sul corpo, aggiungendo gli strumenti della tortura come la corona di spine, i chiodi e la tenaglia.

La trasparenza e la leggerezza di questo velo hanno dato modo a tanti di creare delle speculazioni, alcuni hanno anche ipotizzato si trattasse di un velo marmorizzato con processo chimico.�La notorietà di questa statua portò anche Antonio Canova, il grande scultore, a recarsi nella ca****la per vederla e dichiarare di essere pronto a dare 10 anni della sua vita per essere capace di scolpire alla stessa maniera.

😇 Il Tesoro di San Gennaro è ormai uno dei più grandi tesori al mondo. Uno dei pezzi più importanti di questo tesoro è, ...
23/11/2024

😇 Il Tesoro di San Gennaro è ormai uno dei più grandi tesori al mondo. Uno dei pezzi più importanti di questo tesoro è, senza dubbio, la Collana!

L'animo del popolo Napoletano è fortemente legato alla figura del Santo, infatti “Gennaro è uno di famiglia”!

😇 Napoli non è sicuramente una città banale e, forse, per conoscerne l’anima bisogna “passare” da San Gennaro.Tra razion...
20/11/2024

😇 Napoli non è sicuramente una città banale e, forse, per conoscerne l’anima bisogna “passare” da San Gennaro.
Tra razionalità e superstizione, tra filosofia e religione, il punto di incontro qui rimane il Santo.

Probabilmente è questa la ragione per cui “Gennaro è uno di famiglia” e, quindi, nelle occasione buone gli si porta un regalo.
E regalo dopo regalo il Tesoro di San Gennaro è ormai uno dei più grandi tesori al mondo!

Uno dei pezzi più importanti di questo tesoro è, senza dubbio, la Collana, un preziosissimo gioiello tempestato di pietre preziose che fu realizzato per il busto reliquiario del Santo.

Fu commissionata nel 1679 dalla ‘Deputazione del Tesoro’ all’orafo napoletano Michele Dato.

Il sapiente artigiano realizzò 13 maglie circolari alternate ad altre che avevano forma di fasce snodate perché si adattassero meglio al petto del busto.
Oltre 1500 pietre preziose, smeraldi, rubini e brillanti, sistemati in castoni di oro giallo.

Carlo di Borbone fu il primo a donare al Santo un prezioso gioiello, una croce composta di 14 grossi diamanti intrecciata a 6 magnifici e perfetti rubini.

Nel 1879 vi furono ulteriori aggiunte con doni di sovrani, pontefici e devoti.

Indirizzo

Salerno
84132

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