22/07/2023
Grande squadra di archeologi per il taglio dell’erba e la sistemazione dell’area a Pava!!
PAVA il Parco delle 3A
Archeologia
Ambiente
Architettura
E' un'area archeologica gestita dalla Fond vive fino al basso medioevo (XIV secolo d.C.).
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Loc. Pava S. P. 14 Traversa Dei Monti
San Giovanni D'Asso
53020
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L’area archeologica di Pava (San Giovanni d’Asso) è interessata da ricerche sistematiche a partire dal 2000. Le ricerche condotte dal Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento (LAP&T) dell’Università di Siena, dirette da Stefano Campana (insegnamento di Topografia Antica), interessano un importante contesto pluristratifcato che dal periodo etrusco (VI secolo a.C.) vive fino al basso medioevo (XIV secolo d.C.). Su una prima frequentazione etrusca ancora da chiarire nelle forme specifiche si impianta una grande villa in epoca tardoromana che si trasforma in una chiesa paleocristiana dalla fine del V secolo d.C. per continuare a rimanere la pieve di riferimento del territorio fino al XII secolo con il suo grande cimitero (in uso tra il VII e il XIII secolo). Il gruppo degli archeologi dell’Università di Siena con l’appoggio del Comune di San Giovanni d’Asso collabora per il progetto Pava con un nutrito staff di ricercatori delle più svariate discipline attinenti all’archeologia: paleopatologia e antropologia (Università di Pisa, team del prof. Gino Fornaciari), paleobotanica (Università Federico II di Napoli, dott. Gaetano di Pasquale) datazioni radiocarboniche e ricerca sulla paleonutrizione (Seconda Università di Napoli, dott. Carmine Lubritto), analisi sui pollini (Universitè de Aix en Provence, dott. Rémi Courbinau). L’integrazione fra i dati raccolti da scavo integrate con tutte le analisi appena descritte in dieci anni di ricerche hanno messo in luce un contesto archeologico straordinariamente ricco e unico nel contesto non solo italiano. Una chiesa paleocristiana ad absidi contrapposte, una planimetria rara dotata di una vasca battesimale di oltre due metri di diametro e di arredi architettonici che parlano di una chiesa davvero molto importante nei sei secoli compresi fra il VI e il XII d.C. Nel 2008 grazie alla generosa donazione della sign.ra Lea Ricci, allora proprietaria dei terreni su cui si trova il sito archeologico, viene a costituirsi la Fondazione PAVA onlus - Fondazione Paesaggi Archeologici della Val d’Asso che ha come base patrimoniale proprio il terreno sul quale si conducono gli scavi. La Fondazione PAVA nasce dalla condivisione di personalità tra loro molto diverse per formazione culturale, provenienza geografica e interessi che vivono in modo altrettanto diverso ma straordinariamente intenso questo territorio. Lo scopo della Fondazione è continuare e promuovere le ricerche archeologiche in Val d’Asso. Proprio nello spirito delle attività della Fondazione Pava nel 2010 essa ottiene un finanziamento nell’ambito della Misura 323b “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” del PSR 2007-2013 della Regione Toscana (gestione Gal Leader Siena). Questo finanziamento è funzionale alla realizzazione del progetto di Parco archeologico e multiculturale di Pava. Alla base dell’idea del Parco condivisa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana c’è la volontà di comunicare e valorizzare non solo la componente archeologica ed in particolare i resti della grande chiesa paleocristiana ma anche le altre componenti che sono emerse nel corso degli studi ed in particolare: paesaggio, arte, architettura. Il progetto viene affidato all’architetto Edoardo Milesi e al suo studio Archos s.r.l. L’architetto insieme agli archeologici e al team di ricerca e ai membri della Fondazione Pava sposa pienamente l’idea di realizzare un percorso che permetta un “viaggio nel tempo”. Il paesaggio attuale della Valle è fortemente caratterizzato nelle sue forme dagli effetti della meccanizzazione agraria che a partire dalla metà del secolo scorso determina una radicale trasformazione del territorio. Il progetto vuole raccontare l’evoluzione del paesaggio prima durante e dopo la frequentazione del sito di Pava in una sorta di viaggio nel tempo che riassume le grandi trasformazioni che hanno caratterizzato la valle, raccontando la storia di alcuni degli elementi che caratterizzano o che hanno caratterizzato questo territorio. Quindi si è trattato di creare un percorso che attraversando panorami attuali conduce verso la ricreazione di un tipico bosco medievale e di coltivazioni ancora in uso fino al secolo scorso come le viti maritate ai “testucchi” (aceri campestri) come si usava nella Val d’Asso, e non solo, quando ancora le campagne erano condotte con il sistema agrario mezzadrile. In questo percorso un posto di primo piano è naturalmente rivestito dal monumento della chiesa di S. Pietro in Pava. Infine l’architettura riveste un ruolo centrale nel concetto di multiculturale che caratterizza questo luogo. La progettazione architettonica di alcuni elementi quali il centro didattico, la passerella, il percorso divengono elementi centrali dello spazio del parco. Il centro didattico viene progettato perseguendo un’idea di unicità anche funzionale per cui una struttura che non si ispiri e non ispiri nessun modello presente sul territorio ma che abbia una sua unicità pur rispettando e integrandosi con il paesaggio che la circonda. La filosofia con la quale è stato concepito il Parco in ogni suo aspetto vira verso la sostenibilità a partire dal centro didattico realizzato interamente in legno autosufficiente dal punto di vista energetico dotato di sistemi di raccolta delle acque piovane.