01/10/2024
Delizie di una navigazione senza tempo
La crociera lungo il Nilo è un grande classico, sogno di chi desidera coniugare cultura e archeologia, un richiamo a viaggi di altri tempi. Immancabile, però, prima una tappa a Il Cairo, cuore pulsante dell’Egitto, che ospita inestimabili tesori come le maestose piramidi di Giza e il Museo Egizio. Si prosegue verso Luxor, punto di partenza della navigazione fino ad Assuan, a bordo di una confortevole nave, inframezzata dalla visita dei siti tra i più significativi dell’antica civiltà egizia. Un corso lungo il quale si alternano paesaggi in cui il verde si mescola con i toni della sabbia, tra scene di vita quotidiana che si perpetuano da secoli, offrendo uno spaccato della vita locale.
5 MOTIVI PER VISITARE L'EGITTO
1. Il Cairo
Metropoli vibrante e caotica, crogiolo di culture a metà strada tra Medio Oriente e Africa, questa città millenaria non solo custodisce alcune delle più straordinarie testimonianze del passato, ma vive anche il pulsare quotidiano di una modernità in continua evoluzione. A pochi chilometri dal cuore urbano, si ergono le maestose Piramidi di Giza, tra le meraviglie del mondo antico. E poi ancora il Museo Egizio, che custodisce un immenso patrimonio culturale, e l’animato Khan El-Khalili. Questo bazaar storico è un labirinto di stradine dove è possibile acquistare di tutto, dalle spezie ai gioielli artigianali, mentre i profumi si mescolano con le voci dei venditori e il clangore del rame lavorato. Ma il passato si affaccia anche dall’impressionante Moschea di Muhammad Ali, situata nella Cittadella che sovrasta Il Cairo, conosciuta anche come la “Moschea di Alabastro”, esempio sublime dell’architettura ottomana.
2. Luxor e Karnak
Non si esagera quando si parla di Luxor come del più grande museo a cielo aperto del mondo. Questa città lungo le sponde del Nilo si trova dove, un tempo, sorgeva la capitale dell’antico Egitto durante il suo periodo di massimo splendore, conosciuta allora come Tebe. Luxor è famosa per i suoi straordinari monumenti, templi e tombe che raccontano la storia di un’epoca in cui dominava come centro religioso e politico. La città si estende su entrambe le rive del fiume. La riva est, dove il sole sorge, era associata alla vita e ospita due dei templi più impressionanti: il Tempio di Luxor e il Tempio di Karnak. Quest’ultimo è il più grande complesso religioso del mondo antico, anticipato da un’imponente via di sfingi e noto per la sua grande sala ipostila con 134 colonne, ognuna ornata con intricate iscrizioni e rilievi.
3. La Valle dei Re
La riva ovest del Nilo, dove il sole tramonta, era associata alla morte e all’aldilà, rendendola sede di importanti complessi funerari come la Valle dei Re e la Valle delle Regine. La Valle dei Re, in particolare, è famosa per le sue tombe scavate nella roccia, dove furono sepolti i faraoni del Nuovo Regno, inclusi Tutankhamon e Ramses il Grande. Le tombe sono note per i loro dettagli artistici e colorati geroglifici, destinati a guidare i re defunti nel loro viaggio nell’aldilà. Su questo versante del fiume sorgono anche i Colossi di Memnone, due enormi statue di pietra che rappresentano il Faraone Amenhotep III seduto sul trono, nonché il Tempio di Hatshepsut, un’impressionante struttura terrazzata incastonata contro una parete rocciosa, che sembra fondersi con l’ambiente circostante.
4. Edfu
Animata cittadina sulle sponde occidentali del Nilo, Edfu merita una sosta soprattutto perché qui si trova uno dei templi meglio conservati di tutto l’Egitto antico: il Tempio di Horus. È un esempio straordinario di architettura religiosa del periodo tolemaico, costruito tra il 237 e il 57 a.C. Il suo stato di conservazione è tale da restituire una visione molto chiara di come doveva apparire ai tempi del suo apice. La grande porta d’ingresso, il cortile circondato da colonne, una serie di sale ipostile che conducono al santuario interno, dove una volta era custodita la statua del dio, le pareti ricoperte di iscrizioni e bassorilievi, sono solo alcuni dei motivi di meraviglia che rendono questo tempio una tappa imperdibile.
5. Abu Simbel
Icone indiscusse dell’architettura dell’antico Egitto, i Templi di Abu Simbel rappresentano la meta ambita da ogni appassionato di archeologia, ma non solo. Nel cuore della Nubia, alle propaggini meridionali dell’Egitto, furono scolpiti direttamente nella roccia durante il regno del faraone Ramses II nel XIII secolo a.C., come simbolo della potenza e la divinità del faraone ai sudditi e ai vicini regni rivali. I due templi furono smontati e spostati in un luogo sicuro durante i lavori di creazione del Lago Nasser e due nuove colline artificiali sono state create per ospitarli. Uno degli aspetti più straordinari è il loro allineamento astronomico: due volte all’anno, i raggi del sole penetrano all’interno del grande tempio, illuminando le statue degli dei nel santuario interno, tranne quella di Ptah, dio dell’oscurità, che rimane sempre in ombra.