Sorrento Coast Pini Patio Apartment

Sorrento Coast Pini Patio Apartment Casa Vacanze a Sant'Agnello (Sorrento)
I vostri amici a 4 zampe, sono i benvenuti! Holiday House in

27/01/2021
🐟🐙Chi sceglie di esercitare il mestiere del  , fa una vera e propria scelta di vita decidendo di consacrarla al mare 🛥🌊 ...
27/01/2021

🐟🐙Chi sceglie di esercitare il mestiere del , fa una vera e propria scelta di vita decidendo di consacrarla al mare 🛥🌊

Non è difficile imbattersi in queste scene nella zona della costiera: come perfette cartoline viventi, segnati dalla fatica ma mai stanchi, i pescatori hanno una dote che, nella frenesia dei nostri tempi, è sempre più difficile trovare: la pazienza 💙

Si tratta di un mestiere che può fare solo chi ha passione ed è votato al sacrificio. 🎣
È un mestiere usurante, a molti spaventa al solo pensiero di dover fare i conti con acciacchi e malanni conseguenza di ore ed ore di esposizione al vento vento, al freddo, al caldo. 💨🌞🌊.

I pescatori sono uomini fatti di sole, acqua e sale, sono fonti di storie affascinanti e avventure incredibili, sono la ricchezza del nostro golfo. 🌅

⚓️ Il borgo di Marina Grande a Sorrento è un luogo abitato da persone semplici ma estremamente accoglienti, radicate ne...
26/07/2020

⚓️ Il borgo di Marina Grande a Sorrento è un luogo abitato da persone semplici ma estremamente accoglienti, radicate nei valori della famiglia, del lavoro e unite attorno alla patrona ’Anna, madre della Vergine e protettrice delle partorienti. Qui, si trova anche la chiesa di Sant’Anna. ⛪️ Edificata per volere dei pescatori di Marina Grande, la chiesa si trova al centro del villaggio sopra un piccolo fiume che scorre al di sotto prima di sfociare in mare. Ogni anno il 26 luglio, nell’omonima chiesa, si organizzano grandi festeggiamenti in onore della Santa, che coinvolgono tutta la comunità sorrentina. Le celebrazioni si protraggono fino alla sera del lunedì successivo alla festa e culminano in un meraviglioso spettacolo pirotecnico che incanta tutta la costa.
Un’altra tradizione molto radicata sempre legata al culto della patrona vuole che tutte le donne in dolce attesa, si rechino il giorno di Sant’Anna nella chiesa per la messa serale. Nell’occasione, ricevono il tradizionale “fazzoletto”, simbolo di protezione per il parto e per il nascituro. 🎇

Da’ ‘a preta ‘e Puolo fin’ ‘o Monte ‘e Torcasaglie p’ ‘e rive e scenne nu cunfino;‘a là ‘o sole se sceta, ‘a ccà se corc...
10/07/2020

Da’ ‘a preta ‘e Puolo fin’ ‘o Monte ‘e Torca
saglie p’ ‘e rive e scenne nu cunfino;
‘a là ‘o sole se sceta, ‘a ccà se corca
e addora ‘e mare a vespro e a mattutino.
Massise e Surrentine, sempe ‘nguerra,
accussì se spartettero sta terra.

‘O paese mio – Francesco Saverio Mollo

Il piccolo borgo de “La Marina di Puolo” è costituito perlopiù da case di pescatori. 🐟 La spiaggia, con panorama sul Vesuvio, ha una superficie fatta in prevalenza di ciottoli e sabbia, dispone di zone libere e ospita diversi stabilimenti balneari, bar e ristoranti tipici che dispongono i tavoli anche direttamente sulla spiaggia. 🏖 La spiaggia offre servizi di noleggio pedalò, noleggio imbarcazioni.

Il borgo marinaro di Puolo è facilmente raggiungibile in auto, 🚘 percorrendo la strada provinciale che da Sorrento porta a Massa Lubrense e imboccando quindi Via Marina di Puolo. Alla fine di questa strada c’è un parcheggio a pagamento, per raggiungere la Marina di Puolo i non residenti devono percorrere dal parcheggio l’ultimo tratto della strada a piedi.

Trasporti pubblici 🚃

Sia gli autobus SITA che quelli EAV percorrono la strada tra Sorrento e Massa Lubrense in entrambe le direzioni. La fermata è all’incrocio con Via Marina di Puolo, da qui si scende a piedi per circa 10 minuti.

🦑Se siete alla ricerca di un primo piatto di pesce che inebri i vostri sensi e porti in tavola il vero gusto del mare, l...
23/06/2020

🦑Se siete alla ricerca di un primo piatto di pesce che inebri i vostri sensi e porti in tavola il vero gusto del mare, la ricetta di oggi fa proprio al caso vostro: IL RISOTTO ALLA PESCATORA🦐 a Sorrento il migliore è di Ristorante Zi'Ntonio 🐟

Difficoltà: Media
Preparazione: 30 min
Cottura: 35 min
Dosi per: 4 persone

INGREDIENTI 🐟 - Riso Carnaroli 350 g - 1 Scalogno - Vino bianco q.b. - Triglie già eviscerate 200 g - Vongole veraci 1 kg - Calamari (già puliti, solo il mantello) 500 g - Gamberi 250g - Olio extravergine d'oliva q.b. - Aglio 1 spicchio
PER IL BRODO
Acqua ghiacciata 2 l - Scalogno 60 g - Finocchi 200 g - Pepe nero in grani q.b - Basilico 2 foglie - Aglio 2 spicchi
PER LA MANTECATURA
Olio extravergine d'oliva 100 g - Peperoncino fresco 5 g - Basilico 5 foglie - Pepe bianco 1 pizzico
PER IL COULIS DI POMODORINI
Pomodorini datterini 250 g - Zucchero 1 pizzico - Sale fino 1 pizzico - Acqua 50 g - Aglio 1 spicchio
Per preparare il risotto alla pescatora come prima cosa occupatevi della pulizia delle vongole. Assicuratevi che tutte siano ben chiuse, altrimenti scartate quelle aperte. Trasferitele in una ciotola con acqua e sale per un paio d'ore poi scolatele e passate alla cottura. In un tegame versate un filo d'olio e lasciatelo scaldare, aggiungete poi uno spicchio d'aglio schiacciato e non appena l'olio sarà caldo versate le vongole.
Alzate il fuoco, aspettate qualche secondo poi sfumate con il vino bianco. Coprite con un coperchio e cuocete per qualche minuto fino a che tutte le vongole saranno aperte. A questo punto, utilizzando un colino, filtrate l'acqua di cottura in una ciotola.
Scartando le vongole chiuse, sgusciate le altre e tenetele da parte. Passate ai calamari. Incidete il mantello a metà, allargatelo, distendendolo su un tagliere e realizzate delle striscioline sottolissime, come se fossero dei fili. Tenete da parte e occupatevi delle triglie. Tagliate la testa e la parte finale della coda poi sfilettate i pesci in modo da ottenere 2 filetti regolari. Conservate gli scarti perchè serviranno per realizzare il brodo. Adesso pulite i gamberi. Con le mani staccate la testa e il carapace insieme alla coda anche questi serviranno per arricchire il brodo.
Poi con un coltellino incidete il dorso di ciascun gambero e con le mani eliminate il filamento nero. A questo punto passate al brodo. Tritate finemente lo scalogo e tagliate i finocchi in striscioline sottili.
In una pentola abbastanza capiente versate un filo d'olio. Aggiuntete 2 spicchi d'aglio, lo scalogno, i carapaci dei gamberi e le lische delle triglie. Lasciate rosolare poi aggiungete l'acqua con il ghiaccio, i finocchi, i grani di pepe e le foglie di basilico. Aggiungete anche l'acqua delle vongole precedentemente filtrata. Portate a bollore, poi abbassate la temperatura e lasciate cuocere per 15-18 minuti a fuoco basso. Nel frattempo passate alla coulis di pomodori. In un tegame versate i pomodori, lo zucchero, il sale, lo spicchio d'aglio in camicia e l'acqua. Aspettate che inizi a bollire, poi cuocete per 5-6 minuti. A questo punto togliete l'aglio, spegnete il fuoco e trasferite tutto in un mixer. Frullate il tutto e trasferite in una ciotola. Ora anche il brodo sarà pronto, filtratelo e tenetelo in caldo. Adesso potrete occuparvi della cottura del riso. In un tegame versate un filo d'olio, aggiungete lo scalogno tritato e lasciatelo tostare leggermente. Quando inizierà a sudare aggiungete il riso carnaroli e mescolando di tanto in tanto fatelo tostare. Bagnate il riso con un paio di mestoli di brodo. Non appena inizierà a bollire saranno necessari circa 13 minuti di cottura, dovrete aggiungere altro brodo solo al bisogno. Dopo una decina di minuti il riso sarà quasi cotto, aggiungete le vongole e mescolate. Poi unite i calamari, mescolate di nuovo, aggiungete i gamberi e mescolate ancora una volta.
Aspettate che siano trascorsi i 13 minuti, quindi spegnete il fuoco e mantecate. Aggiungete l'olio, il peperoncino tagliato sottile, una grattata di pepe bianco e qualche foglia di basilico. Aggiungete la coulis di pomodoro. mescolate scuotendo contemporaneamente il tegame, in modo da mantecare il risotto.
Coprite con un coperchio, lasciate riposare per un minuto e nel frattempo scottate rapidamente le triglie. In un tegame versate un filo d'olio, lasciatelo scaldare, quindi aggiungete i filetti di triglia. Dopo pochi secondi girateli e ultimate la cottura anche dall'altro lato. Trasferite poi su un vassoio con carta assorbente per asciugarle. Riprendete il riso, assaggiatelo. Regolate di sale, di pepe bianco ed eventualmente se non dovesse essere mantecato a puntino aggiungete ancora un filo d'olio. Mantecate un'ultima volta prima di impiattare. Versate un mestolo di riso al centro di un piatto. Battete con il palmo della mano sotto il fondo del piatto perchè il riso si distribuisca. Posizionate su ciascuna porzione 3 filetti di triglie e per finire aggiungete su ciascun piatto un giro d'olio al prezzemolo. Servite il risotto alla pescatora ancora caldo.

☀️La spiaggia de “La Marinella” sita a Sant’Agnello è raggiungibile con un piccolo percorso nella grotta, che consiglio...
10/06/2020

☀️La spiaggia de “La Marinella” sita a Sant’Agnello è raggiungibile con un piccolo percorso nella grotta, che consiglio almeno per la discesa per ammirare il bellissimo Golfo di Napoli, ma anche da una comodissima ascensore che parte dalla terrazza dalla famosa e omonima piazzetta. 🏖 La spiaggia è dotata sia di stabilimenti balneari attrezzati, con tutti i comfort (doccia, spogliatoi, bagni) , che di un’area libera.
🌊 Le acque non molto profonde la rendono il posto ideale per famiglie con bambini.
🍽 Il ristorante, i servizi offerti ed il personale sono eccezionali. Ottimo il menù con vasta scelta soprattutto di pesce. 🐟 Consiglio l’insalata di mare es il crudo di pesce. Certo, non si paga poco, ed una media di 40€ a persona per una cena/pranzo ma considerando la qualità ed il contorno del posto, ci stanno tutti! Si tratta di un vero e proprio pranzo a bordo del Golfo di Napoli. 💙🤍Consigliatissimo!

🌍 Il 5 giugno si celebra la Giornata mondiale dell'ambiente. Un evento per sensibilizzare sulla tutela ambientale, i cam...
05/06/2020

🌍 Il 5 giugno si celebra la Giornata mondiale dell'ambiente.
Un evento per sensibilizzare sulla tutela ambientale, i cambiamenti climatici e l'uso sostenibile delle risorse naturali.

🌍 COME NASCE E PERCHÉ?
Il 5 giugno si celebre la Giornata mondiale dell’ambiente 2020. L’inziativa nasce nel 1972 dall’Assemblea delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente. Si tratta di un’organizzazione internazionale che opera a favore della tutela ambientale e dell’uso sostenibile delle risorse naturali. La prima edizione della Giornata mondiale dell’ambiente fu celebrata il 5 giugno del 1974 con lo slogan Only one Earth.

🌍 GIORNATA MONDIALE AMBIENTE 2020
“E’ il momento per la natura” è il motto dell’edizione 2020.
Una frase che invita a riflettere sul rapido declino della biodiversità della Terra. Una sorta di estinzione di massa che attualmente vede a rischio circa un milione di specie viventi. E ciò a causa della distruzione degli ecosistemi. Da qui l’appello dell’ONU a tutti i Paesi per far crescere la consapevolezza dei cittadini su temi così delicati e stimolare azioni concrete.

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🌍 World Environment Day is celebrated on 5 June.
An event to raise awareness on environmental protection, climate change and the sustainable use of natural resources.

🌍 HOW IT WAS BORN AND WHY?
The initiative was born in 1972 by the United Nations Assembly on the occasion of the establishment of the United Nations Environment Program. It is an international organization that works in favor of environmental protection and the sustainable use of natural resources. The first edition of the World Environment Day was celebrated on June 5, 1974 with the slogan Only one Earth.

🌍 WORLD ENVIRONMENT DAY 2020
"It's time for nature" is the motto of the 2020 edition.
A phrase that invites us to reflect on the rapid decline of Earth's biodiversity. A sort of mass extinction that currently sees around one million living species at risk. And this is because of the destruction of ecosystems. Hence the UN appeal to all countries to raise citizens' awareness of such delicate issues and stimulate concrete actions.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=1YNcBzWhIN4&feature=emb_title

ISPRA - Tavola rotonda (ore 10.30-12.30) https://www.isprambiente.gov.it/it/events/5-giugno-2020-giornata-mondiale-dellambiente La Giornata Mondiale dell'Amb...

La Festa della Repubblica Italiana è una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita dell...
02/06/2020

La Festa della Repubblica Italiana è una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana. Si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, con la celebrazione principale che avviene a Roma. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei simboli patri italiani.

Anche nei momenti più difficili, rimaniamo uniti dai valori di libertà, pace e democrazia su cui è stata fondata 74 anni fa.

Buona a tutti gli italiani, in Italia e nel mondo! 🇮🇹

🤍 Sotto lo scoglio del Vervece, al largo di Massa Lubrense più o meno di fronte al porto, a 12 metri di profondità si ...
26/05/2020

🤍 Sotto lo scoglio del Vervece, al largo di Massa Lubrense più o meno di fronte al porto, a 12 metri di profondità si trova la famosa “Madonna del Vervece”. Ogni anno i sub della Guardia Costiera si immergono in profondità per deporre una corona di alloro ai piedi della statua. Un gesto dal forte significato simbolico, momento-clou delle celebrazioni annuali in onore della Vergine «protettrice di chi è sopra e sotto il mare». 🌊
🤍Under the rock of Vervece, off Massa Lubrense, about 12 metres deep, the famous “Madonna del Vervece” is found. Every year the coast guard subs dive deep to deposit a laurel crown at the foot of the statue. The gesture has a strong symbolic significance and it is the moment-clou of the annual celebrations in honor of the Virgin 'protector of those above and below the sea'. 🌊

🍋Il pergolato tipico della Costiera Sorrentina è costituito da pali di castagno stagionato coperto con le caratteristic...
21/05/2020

🍋Il pergolato tipico della Costiera Sorrentina è costituito da pali di castagno stagionato coperto con le caratteristiche "pagliarelle" che non solo proteggono il limone dalle avversità meteorologiche ma permettono alla luce di filtrare, secondo la più antica tradizione sorrentina.🍋
🍋The typical pergolate of the Sorrentine Coast consists of seasoned chestnut poles covered with the typical "pagliarelle" which not only protect lemon from weather adversity but allow light to filter, according to the oldest tradition of sorrentine. 🍋

🌍«È questo il paesaggio che, dall’alto del Sentiero degli Dei, si apriva al nostro sguardo: è lo scenario di quell’est...
16/05/2020

🌍«È questo il paesaggio che, dall’alto del Sentiero degli Dei, si apriva al nostro sguardo: è lo scenario di quell’estrema ansa della Costiera Amalfitana che guarda verso ovest, verso l’isola di Capri, quella costa ripida, afosa, con le montagne cristalline ove si abbandonano gli Dèi di oggi e si scopre di nuovo un sé perduto, mediterraneo, anteriore» David Herbert Lawrence.
🌊Il sentiero degli Dei è un sentiero escursionistico che percorre i Monti Lattari, snodandosi tra la Costiera Amalfitana e la Costiera Sorrentina.
Lungo circa 7.8 km, collega la località di Bomerano (frazione di Agerola) con la località di Nocelle (frazione di Positano), attraversando diversi borghi della costiera ed è considerato tra i sentieri escursionistici più belli al mondo.
🤍Il nome deriva dalla leggenda secondo cui fu la strada che percorsero le divinità greche per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull'isola de Li Galli.

🇮🇹Ciò che rende questo piatto di gnocchi così amato è la sua semplicità👩🏻‍🍳 sapori mediterranei e la genuinità misti all...
13/05/2020

🇮🇹Ciò che rende questo piatto di gnocchi così amato è la sua semplicità👩🏻‍🍳 sapori mediterranei e la genuinità misti alla facile preparazione. Fare a mano gli gnocchi vi riporterà alla mente le domeniche passate a casa della nonna 👵🏼. Gli gnocchi alla sorrentina sono avvolti da un cremoso sugo di pomodoro e basilico, insaporiti da mozzarella e formaggio grattugiato.
INGREDIENTI PER GLI GNOCCHI
🥔Patate rosse 1 kg
🥣Farina 00 300 g
🥚Uova medio 1
🧂Sale fino quanto basta
🥣Semola quanto basta
PER IL SUGO
🍅Passata di pomodoro 600 g
🟢Basilico 6 foglie
🧄Aglio 1 spicchio
🍈Olio extravergine d'oliva a piacimento
🧂Sale fino a piacimento
🥛Mozzarella 250 g
🧀Parmigiano Reggiano DOP da grattugiare 70 g
RICETTA
Lavate e bollite le patate per circa 30-40 minuti. Intanto dedicatevi al sugo: in una padella versate un filo d'olio, uno spicchio di aglio intero sbucciato e la passata di pomodoro, salate a piacere, insaporite con le foglioline di basilico, coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fiamma medio-bassa per circa 30 minuti. Quando le patate saranno pronte, scolatele bene. Quindi setacciate la farina sulla spianatoia e create la classica fontana e schiacciate al centro della fontana di farina le patate ancora calde con l'apposito schiacciapatate o con una forchetta. Versate sulle patate l'uovo e il sale ed iniziate ad impastare. Ottenuto un impasto morbido e compatto, copritelo con un canovaccio asciutto e pulito e lasciatelo riposare almeno 1 ora. Realizzate dei bigoli dello spessore di circa 2-3 cm e rigateli con la punta della forchetta. Mettete a bollire in una pentola l'acqua per cuocere gli gnocchi e salate a bollore. Intanto togliete l'aglio dal sugo e versate il tutto in una ciotola molto capiente.
Gli gnocchi dovranno cuocere per pochi istanti: appena salgono a galla scolateli con l'aiuto di una schiumarola e tuffateli nella ciotola dove avete versato il sugo. Mescolate delicatamente con un cucchiaio. Prendete una pirofila, versate il restante sugo sul fondo, irrorate con un filo d'olio e versate gli gnocchi precedentemente insaporiti. Condite con uno strato di mozzarella tagliata a dadini e una spolverata di parmigiano. Proseguite poi con un altro strato di gnocchi, mozzarella e parmigiano. Infornate i vostri gnocchi alla sorrentina in forno statico preriscaldato a 250° in modalità grill per 5 minuti. Appena ottenuta la crosticina tirateli fuori e serviteli ben caldi e fumanti.

💛Il chiostro di San Francesco è un piccolo paradiso di arte e tranquillità. 💒 Situato nel cuore di Sorrento, alle spalle...
12/05/2020

💛Il chiostro di San Francesco è un piccolo paradiso di arte e tranquillità. 💒 Situato nel cuore di Sorrento, alle spalle della Villa Comunale, è un gioiellino da visitare in poco tempo ma che in un attimo ti catapulta in un'antica atmosfera. Il chiostro è del ‘300 ed è stato restaurato più volte ed in epoche diverse. 🎨 Al piano terra si trovano colonne ed archi di tufo che formano delle bifore con lunetta. I capitelli delle colonne sono il “registro” di coloro che nelle varie epoche ne garantirono il restauro finanziandone i lavori. Infatti sui capitelli del lato settentrionale è impresso lo stemma della famiglia Sersale mentre quelli del lato orientale e meridionale hanno capitelli con motivi vegetali che si rifanno all’influsso dell’arte bizantina. Il refettorio, all’interno del chiostro, ha tuttora la struttura trecentesca.

10/05/2020

Punta Campanella, o Punta della Campanella, è il prolungamento estremo della pen*sola sorrentina. Situata nella parte nord del Golfo di Salerno, è considerata uno dei luoghi più suggestivi della Campania. Da qui, infatti, è possibile ammirare paesaggi mozzafiato come la Baia di Jeranto, la Costiera Amalfitana, il Vesuvio e l’intero Golfo di Napoli.
Ai tempi dei greci, questo luogo veniva chiamato promontorio Ateneo ed era sede di un tempio edificato in onore della dea Atena, la cui fondazione mitica viene attribuita a Ulisse.
I romani, successivamente, praticarono sullo stesso luogo il culto della dea Minerva.
Oggi sul promontorio si erge la Torre di Minerva, fatta costruire da Roberto d'Angiò nel 1335 e rifatta nel 1566. Anticamente, la torre aveva una funzione di allarme in caso di attacchi di pirati e faceva parte di una serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la pen*sola sorrentina.

Intorno a questo luogo non mancano le leggende.
La versione più conosciuta e affascinante, narra di una delle scorribande dei Saraceni nella Pen*sola Sorrentina.

La città, in quel periodo era affidata, per la difesa, a una antica e nobile famiglia, quella dei Correale, che aveva l’incarico di custodirne, coi suoi armati, le quattro porte.
Ma, per disgrazia, una di queste quattro porte venne affidata ad un servo infedele, di nome Ferdinando.
Si dice che costui aprì la porta al nemico e i Saraceni irruppero con le scimitarre sguainate.
La città fu saccheggiata, i cittadini furono uccisi, le chiese e le case depredate e date alle fiamme. Raccolto un enorme bottino sulla spiaggia, i pirati pensarono di portar via anche la campana della chiesa di Sant’Antonino Abate, protettore di Sorrento. Si dice che era una campana bellissima, talmente melodiosa, che quando suonava, pareva ne godessero anche le onde del mare.

I Saraceni calarono giù dal campanile della chiesa la campana e caricarono sul vascello col proposito di portarla ad Algeri. Issarono le vele e partirono alla volta di casa, ma all’altezza della Punta ora della Campanella furono costretti a fermarsi. Sembrava che la nave avesse urtato contro un banco di sabbia. I tentativi dei Saraceni per far avanzare la nave furono inutili. Sembrava che una mano di ferro la tenesse inchiodata sul fondo. Preoccupati, i Saraceni pensarono di alleggerirla gettando in mare molti degli oggetti che avevano rubato a Sorrento. Ma ancora una volta i loro sforzi furono vani. Solo quando si liberarono della campana di bronzo di Sant’Antonino riuscirono a doppiare la punta e tornare a casa.

La leggenda vuole che, non appena la campana fu gettata in mare, si levò un improvviso e fortissimo vento che consentì al vascello pirata di raggiungere in pochi attimi le altre fuste. C’è, inoltre, chi sostiene che ogni 14 febbraio, festa del santo protettore di Sorrento, si sente la campana suonare sott’acqua.

Alle spalle di Piazza Tasso si nasconde il Vallone dei Mulini che appare come un profondo solco che attraversa la montag...
07/05/2020

Alle spalle di Piazza Tasso si nasconde il Vallone dei Mulini che appare come un profondo solco che attraversa la montagna 🏔 . L’origine di questo suggestivo scenario risale a 35.000 anni fa, epoca in cui si verificò la più vasta eruzione che sconvolse la Campania. 🌋
Il Vallone dei Mulini fa parte di un sistema di cinque valloni che anticamente attraversava la pen*sola sorrentina e indicava i confini tra un paese e l’altro. 🏘 La zona deve il proprio nome alla presenza di un vecchio mulino, utilizzato nei tempi antichi per la macinazione del grano 🌾 Accanto al mulino esisteva anche una segheria, alimentata dalle acque sorgive che scendevano dalle colline e che serviva per la lavorazione di numerose tipologie di legno, come ciliegio, ulivo e noce, utilizzate dagli ebanisti sorrentini per realizzare i famosi manufatti artigianali lavorati ad intarsio. Nel Vallone dei Mulini di Sorrento si trovava, inoltre, un lavatoio pubblico, dove le donne del popolo andavano a fare il bucato.
Il vallone dei mulini è un importante pezzo di mondo passato che oggi attrae tantissimi turisti.

🏛 Il Sedil Dominova è l’unico degli antichi seggi nobiliari che, ancora oggi, si possono ammirare in Campania. 👀 Costrui...
03/05/2020

🏛 Il Sedil Dominova è l’unico degli antichi seggi nobiliari che, ancora oggi, si possono ammirare in Campania. 👀 Costruito tra la il 1200 ed il 1300 ha ospitato per circa 5 secoli l’aristocrazia sorrentina. 💲Simbolo della gestione del potere, l’imponente monumento è stato più volte restaurato, per conservare inalterato il suo prestigio. Conserva ancora una magnifica balaustra marmorea fronte strada e – nella parte alta - due stemmi in tufo che risalgono al XIV secolo. Di questi uno è assolutamente particolare perché raffigura lo stemma della Città di Sorrento in una forma diversa rispetto a quella attuale (che si può ammirare, tra l’ altro, in un dipinto posto all’ interno della struttura). Aperto su due lati, il Sedil Dominova si caratterizza per la presenza (lungo le pareti ed al di sotto della cupola che lo sovrasta) di magnifici affreschi realizzati nel 700 da un artista che, probabilmente, ha frequentato la stessa scuola del celebre pittore Carlo Amalfi 🎨. A rendere la costruzione ancora più suggestiva, l’utilizzo del tipico tufo grigio della Pen*sola Sorrentina e delle “riggiole” (tegole realizzate con un procedimento particolare) gialle e verdi che furono realizzate dal maestro napoletano Chiajese.Tra le curiosità che riguardano questo monumento c’è da registrare il fatto che esso si trova in una zona chiamata “schizzariello” 💦(piccolo zampillo) per la presenza, nei suoi paraggi di una fontana presso la quale – anticamente – le donne si recavano, con apposite anfore di terracotta, per fare provvista d’acqua. Dal 1877 è sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso.
🏛 Sedil Dominova is the only one of the ancient noble seats that can still be admired in Campania today. 👀 Built between 1200 and 1300, it housed the Sorrento aristocracy for about 5 centuries. 💲Simbol of power management, the impressive monument has been repeatedly restored, to preserve its prestige. It still retains a magnificent marble balustrade on the street front and - at the top - two tuff coats of arms dating back to the 14th century. Of these one is absolutely special because it depicts the coat of arms of the City of Sorrento in a different form than the current one (which can be admired, among other things, in a painting placed inside the structure). Open on two sides, the Sedil Dominova is characterized by the presence (along the walls and below the dome above it) of magnificent frescoes made in 700 by an artist who probably attended the same school as the famous painter Carlo Amalfi 🎨. To make the construction even more impressive, the use of the typical grey tuff of the Sorrentine Peninsula and the "riggiole" (tiles made with a particular procedure) yellow and green that were made by the Neapolitan master Chiajese.Among the curiosities that concern this monument there is to record the fact that it is located in an area called "schizzariello" 💦 (small paw) for the presence, in its vicinity of a fountain where – in ancient times – women went, with special terracotta amphorae, to make water supplies. Since 1877 it has been home to the Mutual Relief Worker Society.

Il centro di   è molto raccolto, in gran parte chiuso al traffico è facile da girare a piedi. Via San Cesareo, è una del...
01/05/2020

Il centro di è molto raccolto, in gran parte chiuso al traffico è facile da girare a piedi.
Via San Cesareo, è una delle stradine più caratteristiche; f***a di negozietti artigianali è sempre affollata da turisti proveniente da tutte le parti del mondo. Alza lo sguardo in cerca della tua bandiera 🇮🇹

The center of Sorrento is very small and suggestive and you can visit it by foot. Via San Caesareo is one of the most characteristic streets; full of craft shops is always crowded by tourists from all over the world. Look up looking for your flag 🇮🇹

LA RICETTA DEL LIMONCELLO 💥Difficoltà: Molto facilePreparazione: 30 minCottura: 5 minDosi: per 10 personeCosto: BassoNot...
29/04/2020

LA RICETTA DEL LIMONCELLO 💥

Difficoltà: Molto facile
Preparazione: 30 min
Cottura: 5 min
Dosi: per 10 persone
Costo: Basso
Nota: più 70 giorni di riposo del liquore, senza glutine, senza lattosio, vegetariano

INGREDIENTI
🍋 5 limoni
🍸 Alcol puro a 95° 500 ml
🍯 Zucchero 600 g
🧊 Acqua 750 ml

1. Lavate i limoni, sfregate la buccia con una spugnetta nuova per eliminare le impurità, quindi asciugate i limoni con un canovaccio 2. Sbucciate i limoni con un pelapatate e prelevate solo la scorza gialla e non la parte bianca che risulterebbe amara 3. Prendete un recipiente di vetro con chiusura ermetica, versate all’interno l’alcol e le scorze dei limoni e richiudete il barattolo 4. Lasciate macerare le scorze nell’alcol per 30 giorni in un luogo buio e lontano da fonti di calore 5. Trascorsi i 30 giorni, recuperate le scorze e preparate lo sciroppo: in un tegame versate l’acqua e lo zucchero 6. Portate al bollore lo sciroppo e una volta raggiunto spegnete il fuoco 7. Versate lo sciroppo in una brocca e lasciate raffreddare 8. Ora aggiungete lo sciroppo nel contenitore con le scorze di limone 9. Agitate il barattolo per mescolare lo sciroppo, quindi lasciatelo ancora riposare per 40 giorni al buio e lontano da fonti di calore 10. Trascorso il tempo di riposo agitate il barattolo con il liquore e filtratelo attraverso un colino raccogliendo il liquore all’interno di una bottiglia.
Il vostro limoncello fatto in casa è pronto per essere degustato 💥🥃🍋
THE LIMONCELLO RECIPE 💥

Difficulty: very easy
Preparation: 30 min
Cooking: 5 min
Servings: for 10 people
Low cost
Note: plus 70 days of rest of the liqueur, gluten-free, lactose-free, vegetarian

INGREDIENTS
🍋 5 lemons
🍸 95 ° pure alcohol 500 ml
🍯 Sugar 600 g
🧊 Water 750 ml

1. Wash the lemons, rub the peel with a new sponge to remove the impurities, then dry the lemons with a cloth 2. Peel the lemons with a potato peeler and take only the yellow zest and not the white part that would be bitter 3. Take a glass container with hermetic seal, pour the alcohol and the lemon peel inside and close the jar 4. Leave the peel to soak in alcohol for 30 days in a dark place away from heat sources 5. After the 30 days, retrieve the rinds and prepare the syrup: pour the water and sugar into a pan 6. Bring the syrup to the boil and once it is reached, turn off the heat 7. Pour the syrup into a jug and leave to cool 8. Now add the syrup in the container with the lemon zest 9. Shake the jar to mix the syrup, then let it rest for 40 days in the dark and away from heat sources 10. After the rest time, shake the ba rattolo with the liqueur and filter it through a colander collecting the liqueur inside a bottle.
Your homemade limoncello is ready to be tasted 💥🥃

Indirizzo

Viale Dei Pini, 9
Sant'agnello
80065

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