10/04/2024
Non è una semplice alga né tantomeno spazzatura.....
Cari bagnanti,
tutta quella roba ammassata sulle nostre spiagge NON È spazzatura.
Anzi, inchiniamoci, orsù!
Rendiamo omaggio agli organi secchi e putrescenti di una regina fotosintetica.
Lei, l’austera, magnifica e bellissima Posidonia oceanica: la regina del Mediterraneo.
Una pianta, una fanerogama marina in grado di fissarsi ai fondali sabbiosi, in grado di costruire immense praterie, dei boschi sommersi che ospitano seppie, polpi, calamari, diverse specie di pesci, crostacei, bivalvi, gasteropodi e stelle marine.
Posidonia oceanica è quasi del tutto simile a una comune pianta terrestre, con le classiche strutture anatomiche che siamo abituati a osservare mentre passeggiamo tra le campagne: radici, fusto, foglia, fiore e frutto.
Il fusto modificato della nostra regina dei mari si chiama rizoma e presenta due tipi di accrescimento: in senso orizzontale (rizoma plagiotropo) e in senso verticale (rizoma ortotropo).
L'intreccio di più strati di rizomi e radici forma una struttura spessa e robusta, definita “matte”.
Una barriera che si accresce di un metro al secolo, ma che può essere distrutta in meno di un minuto a causa di un’ancora gettata su una prateria o della mano di un sapiens che strappa e tira.
All’apice di questa formazione contro cui si infrangono le onde, spuntano le foglie: lunghe, verdi e nastriformi.
La chioma della nostra sovrana.
Sono disposte in fasci, ognuno dei quali contiene in media sei o sette foglie.
Posidonia oceanica è vanitosa, ci tiene al suo aspetto regale.
E spostando un po’ i suoi capelli, possiamo ammirare i gioielli, le gemme preziose: le infiorescenze e i frutti.
Frutti di forma ovale, detti olive di mare, che si staccano e galleggiano, colonizzando nuove aree.
Poi si rompono. I semi cadono.
E da questi semi germoglieranno nuove regine.
E quando arriva l’autunno e le foglie seccano e cadono, queste vengono trasportate a riva dalle correnti, formando degli enormi ammassi che possono superare anche il metro di altezza: le banquettes.
Una cintura di contenimento e di protezione delle coste.
Una barriera che ostacola l’azione erosiva del moto ondoso.
Altro che spazzatura.
Lunga vita alla regina.
🌻
Marevivo Onlus
Riferimenti:
[1] Conservazione e gestione della naturalità degli ecosistemi marino-costieri. Il trapianto delle praterie di Posidonia oceanica. ISPRA
[2] Maltese, Silvia & Rende, Sante Francesco & Rende, Marina & Pulcini, Alfonso & Scarpato, Alfonso & Gambi, Maria Cristina & Acunto, Stefano & Piazzi, Luigi & Cinelli, Francesco & Terrados, Jorge & Castejon, Ines & Calvo, Sebastiano. (2021). SeaForest LIFE Azione C.5.1 Manuale di buone pratiche per il riutilizzo di semi e germogli spiaggiati e delle talee di Posidonia oceanica rimosse da mareggiate e eventi di ancoraggio. Beneficiario responsabile: ISPRA.