Sealand Asinara

Sealand Asinara Visite guidate nel Parco nazionale dell'Asinara progetti di educazione ambientale, organizzazione di
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28/07/2024

Meditate.... Osservare senza toccare...

Per chi volesse acquistare il libro lo potrà fare presso la libreria Koinè a Porto Torres, presso gli infopoint sull'iso...
02/07/2024

Per chi volesse acquistare il libro lo potrà fare presso la libreria Koinè a Porto Torres, presso gli infopoint sull'isola dell'Asinara, sul sito www.mohicaniedizioni.it e nei principali siti di vendita on line di libri.

20/05/2024

Sono una TIPULA, conosciuta come zanzara gigante.
Per ignoranza mi tolgono la vita senza che io sia un pericolo.
Non succhio sangue, non sono ematofago.
Mi nutro del nettare dei fiori e aiuto l'impollinazione.
Ora che mi conosci, per favore, non uccidermi.
Vi invito ad accompagnarle fuori, non è necessario distruggere e uccidere tutto ciò che non siamo capaci di comprende.❣️

Siete tutti invitati a seguire i webinar che si terranno  nel mese di Maggio, nell’ambito del progetto “Incendi e cambia...
07/05/2024

Siete tutti invitati a seguire i webinar che si terranno
nel mese di Maggio, nell’ambito del progetto “Incendi e cambiamenti climatici” promosso dalla Rete Infeas della Regione Autonoma della Sardegna. Questi incontri fanno parte del programma “Mese dell’ “ In-Formazione” promosso dal CeasASinara , facente parte della rete Infeas, con la partecipazione della Rete d’Impresa Educando Asinara.
Gli interventi ,che hanno funzione di informare e formare gli Operatori del Parco Nazionale, gli studenti e tutta la cittadinanza attiva, saranno curati da esperti rappresentanti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale del Servizio territoriale ripartimentale di Sassari, del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile con sede a Cagliari e ricercatori del CNR -IBE di Sassari.
Gli Incontri si svolgeranno in presenza presso la sede del Parco Nazionale, sito in via Ponte Romano n°81 a Porto Torres e in diretta web.

30/04/2024

🦅𝔸𝕃ℂ𝕌ℕ𝔼 𝕊ℙ𝕀𝔼𝔾𝔸ℤ𝕀𝕆ℕ𝕀 𝕕𝕠𝕡𝕠 𝕚 𝕧𝕠𝕤𝕥𝕣𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚 𝕤𝕦𝕝𝕝𝕒 𝕞𝕠𝕣𝕥𝕖 𝕕𝕖𝕝 𝕘𝕣𝕚𝕗𝕠𝕟𝕖 𝔸𝕣𝕣𝕚𝕔𝕖𝕝𝕝𝕚

più attivi

♦️ I giovani sono tendenzialmente erratici e spesso si allontanano dalla colonia, perdendo il contatto visivo con gli adulti
♦️ Questo allontanamento dalle colonie di nascita ha un importante significato biologico (consente il continuo scambio di patrimonio genetico tra le diverse popolazioni della specie...)
♦️ Questo scambio era più semplice quando il grifone occupava in maniera uniforme tutto l'areale mediterraneo e orientale...ma, attualmente, le popolazioni di grifone sono localizzate a distanze notevoli e spesso i giovani, nel loro vagare, non trovando una nuova colonia che li accolga o comunque adulti che gli insegnino a "leggere i segni del territorio" per capire come trovare una carcassa, finiscono per non alimentarsi, indebolirsi e infine morire se non soccorsi dall'uomo... 😓
♦️ È questa la storia di gran parte dei grifoni utilizzati nei progetti di ripopolamento o reintroduzione in corso, anche in Sardegna purtroppo 😓
♦️Sono quasi tutti giovani ai quali viene data una seconda possibilità di sopravvivenza, come quelli recuperati da Forestas o da altri partner, e rilasciati settimane fa dalla voliera Forestas di
♦️ Alcuni di questi grifoni 🦅 mantengono una alta tendenza all'erratismo che, statisticamente, può essere fatale
♦️ Per garantire l'eventuale soccorso di questi giovani, abbiamo dotato tutti i soggetti di dispositivi GPS
♦️ Purtroppo se gli animali finiscono in mare, per debilitazione o perché aggrediti da altri grossi uccelli (es. gabbiani reali) le possibilità di soccorso sono molto inferiori rispetto alla terraferma...
Così é stato anche per il povero 🦅Arricelli 😓

LIFE safe for vultures

Per conoscere meglio l'isola dell'Asinara anche attraverso gli occhi di "Hina di Avalon".
24/04/2024

Per conoscere meglio l'isola dell'Asinara anche attraverso gli occhi di "Hina di Avalon".

Il romanzo fantasy verrà presentato domenica mattina

15/04/2024
Oggi abbiamo passato una giornata insieme a   durante la tappa nel Parco nazionale dell'Asinara del suo tour in kayak lu...
13/04/2024

Oggi abbiamo passato una giornata insieme a durante la tappa nel Parco nazionale dell'Asinara del suo tour in kayak lungo le coste della Sardegna per la campagna che sta portando avanti contro l'inquinamento da plastica. Sealand Asinara, da sempre impegnata nel portare avanti attività di educazione ambientale e alla sostenibilità, non poteva non essere presente. Oggi abbiamo partecipato alla pulizia della spiaggia di cala Spalmatore insieme a diversi colleghi/e guide perché siamo
.

Per ulteriori informazioni contattateci. Un modo diverso di visitare l'Asinara....
12/04/2024

Per ulteriori informazioni contattateci. Un modo diverso di visitare l'Asinara....

Non è una semplice alga né tantomeno spazzatura.....
10/04/2024

Non è una semplice alga né tantomeno spazzatura.....

Cari bagnanti,

tutta quella roba ammassata sulle nostre spiagge NON È spazzatura.

Anzi, inchiniamoci, orsù!

Rendiamo omaggio agli organi secchi e putrescenti di una regina fotosintetica.

Lei, l’austera, magnifica e bellissima Posidonia oceanica: la regina del Mediterraneo.

Una pianta, una fanerogama marina in grado di fissarsi ai fondali sabbiosi, in grado di costruire immense praterie, dei boschi sommersi che ospitano seppie, polpi, calamari, diverse specie di pesci, crostacei, bivalvi, gasteropodi e stelle marine.

Posidonia oceanica è quasi del tutto simile a una comune pianta terrestre, con le classiche strutture anatomiche che siamo abituati a osservare mentre passeggiamo tra le campagne: radici, fusto, foglia, fiore e frutto.

Il fusto modificato della nostra regina dei mari si chiama rizoma e presenta due tipi di accrescimento: in senso orizzontale (rizoma plagiotropo) e in senso verticale (rizoma ortotropo).

L'intreccio di più strati di rizomi e radici forma una struttura spessa e robusta, definita “matte”.

Una barriera che si accresce di un metro al secolo, ma che può essere distrutta in meno di un minuto a causa di un’ancora gettata su una prateria o della mano di un sapiens che strappa e tira.

All’apice di questa formazione contro cui si infrangono le onde, spuntano le foglie: lunghe, verdi e nastriformi.

La chioma della nostra sovrana.

Sono disposte in fasci, ognuno dei quali contiene in media sei o sette foglie.

Posidonia oceanica è vanitosa, ci tiene al suo aspetto regale.

E spostando un po’ i suoi capelli, possiamo ammirare i gioielli, le gemme preziose: le infiorescenze e i frutti.

Frutti di forma ovale, detti olive di mare, che si staccano e galleggiano, colonizzando nuove aree.

Poi si rompono. I semi cadono.

E da questi semi germoglieranno nuove regine.

E quando arriva l’autunno e le foglie seccano e cadono, queste vengono trasportate a riva dalle correnti, formando degli enormi ammassi che possono superare anche il metro di altezza: le banquettes.

Una cintura di contenimento e di protezione delle coste.

Una barriera che ostacola l’azione erosiva del moto ondoso.

Altro che spazzatura.

Lunga vita alla regina.

🌻

Marevivo Onlus

Riferimenti:

[1] Conservazione e gestione della naturalità degli ecosistemi marino-costieri. Il trapianto delle praterie di Posidonia oceanica. ISPRA

[2] Maltese, Silvia & Rende, Sante Francesco & Rende, Marina & Pulcini, Alfonso & Scarpato, Alfonso & Gambi, Maria Cristina & Acunto, Stefano & Piazzi, Luigi & Cinelli, Francesco & Terrados, Jorge & Castejon, Ines & Calvo, Sebastiano. (2021). SeaForest LIFE Azione C.5.1 Manuale di buone pratiche per il riutilizzo di semi e germogli spiaggiati e delle talee di Posidonia oceanica rimosse da mareggiate e eventi di ancoraggio. Beneficiario responsabile: ISPRA.

Leggetelo bene...
08/04/2024

Leggetelo bene...

Sì, sto leggendo le vostre segnalazioni in merito alle “strane e invasive proliferazioni di pericolose meduse galleggianti” sulle spiagge (cit. post su Facebook e articoli vari).

Allora, punto primo: non sono meduse propriamente dette e non sono Caravelle Portoghesi.

Gli animali che vedete spiaggiati sono idrozoi appartenenti alla specie Velella velella (conosciuti anche come Barchette di San Pietro).

Il singolo idrozoo, in realtà, è formato da una colonia di polipi specializzati a svolgere diverse funzioni (sì, in questo caso il termine POLIPO è corretto, perché stiamo parlando di Cnidari e non di Molluschi).

Ad esempio, i polipi gonozoidi si occupano della riproduzione asessuata: rilasciano tante piccole meduse attraverso un processo di gemmazione (questo è l’unico momento del ciclo vitale in cui è presente la forma medusoide).

Queste meduse che fine fanno?

Rilasciano spermi e uova nella colonna d’acqua.

Gli spermi fecondano i gameti femminili e da questa unione si forma una larva planctonica, detta conaria.

Da questa larva, attraverso complicati processi di differenziazione, si svilupperà una colonia adulta.

Quindi non c’è nulla di strano e, soprattutto, nulla di pericoloso o invasivo.

Certo, il depauperamento delle risorse ittiche, l'eutrofizzazione e il riscaldamento delle acque superficiali, sono fenomeni che aumentano la densità di popolazione di questi organismi e allungano la stagione riproduttiva.

Tuttavia, con l’arrivo della primavera, è abbastanza comune osservare queste massicce sciamature o bloom di Velella velella.

Le temperature sono ottimali e c’è abbastanza cibo.

E, in genere, durante queste sciamature "esplosive", in cui migliaia di colonie raggiungono la superficie, le acque si tingono di blu… e anche le spiagge.

Velella velella non è urticante.

Per gli organismi di cui nutre sì, per noi, in genere, no.

Il consiglio è sempre lo stesso: NON TOCCARE.

E quando vi trovate in situazioni come queste, con la spiaggia piena di idrozoi, attenzione a dove mettete i piedi.

Questi cnidari, quando si spiaggiano, formano una sorta di tappeto scivoloso.

E poi puzzano. Puzzano tanto.

In conclusione: niente panico, niente allarmismi.

È la primavera che scopa e sforna roba gelatinosa.

🌻

- Per offrirmi un "caffè virtuale":
https://ko-fi.com/biologicamente91

- Profilo Instagram:
https://www.instagram.com/biologicamente_91?igsh=MWxmNTNtdmZvbno4NA==

- Riferimenti:

[1] Jennifer E. Purcell, Giacomo Milisenda, Aldo Rizzo, Steven A. Carrion, Serena Zampardi, Sabina Airoldi, Giacomo Zagami, Letterio Guglielmo, Ferdinando Boero, Thomas K. Doyle, Stefano Piraino, Digestion and predation rates of zooplankton by the pleustonic hydrozoan Velella velella and widespread blooms in 2013 and 2014, Journal of Plankton Research, Volume 37, Issue 5, September/October 2015, Pages 1056–1067, https://doi.org/10.1093/plankt/fbv031

[2] Vazzana, Angelo. (2020). Interazione di Janthina pallida(W.Thompson, 1840) (Gastropoda: Epitonidae) con Velella velella(Linnaeus,1758) (Hydrozoa: Anthoathecata: Porpitidae) e spiaggiamenti storici nell'Area dello Stretto.
https://www.researchgate.net/publication/344900560_Interazione_di_Janthina_pallidaWThompson_1840_Gastropoda_Epitonidae_con_Velella_velellaLinnaeus1758_Hydrozoa_Anthoathecata_Porpitidae_e_spiaggiamenti_storici_nell'Area_dello_Stretto/citation/download

07/03/2024

📣 Sono disponibili online le Linee Guida regionali (per la segnaletica della R.E.S. e dei Cammini - per i sentieri accessibili "per tutti") ed il 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗦𝗲𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 (aggiornamento 2024).

🥾🥾 Inoltre, é disponibile il 𝙋𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙨𝙫𝙞𝙡𝙪𝙥𝙥𝙤 𝙩𝙧𝙞𝙚𝙣𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙍𝙚𝙩𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙚𝙧𝙞𝙨𝙩𝙞𝙘𝙖, approvato recentemente dopo un lungo lavoro dell' Agenzia Regionale Forestas insieme ai tecnici del Turismo e dell'Ambiente della RAS - Regione Autonoma della Sardegna e con la collaborazione immancabile del CAI - Club Alpino Italiano.
🏃🏻🧑🏻‍🦯🚴🏻🧗🏻🏇🏻Ora ci aspettano quattro anni di impegnativo lavoro, per far sì che la nostra splendida terra diventi 𝙡'𝙞𝒔𝙤𝒍𝙖 𝙙𝒆𝙞 𝙨𝒆𝙣𝒕𝙞𝒆𝙧𝒊.
Isola si, ma "𝘲𝘶𝘢𝘴𝘪 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦"...
👇
Per chi volesse consultare i documenti, sono disponibili qui:
👇👇
https://delibere.regione.sardegna.it/it/homepage.page?frame19_item=5&facetNode_1=date_2024_02_23&selectedNode=date_2024_02_23

Nei prossimi giorni pubblicheremo sui siti 🥾Sardegnasentieri.it e su 🌳Sardegnaforeste.it un articolo di approfondimento con maggiori dettagli e una guida al Regolamento e al Piano di sviluppo triennale.
Stay tuned!

07/03/2024

La popolazione dei in Sardegna continua a crescere: abbiamo registrato ➕11,8% rispetto al 2022.
Sono i numeri del censimento annuale effettuato lo scorso ottobre, con un minimo accertato di 332 e un massimo stimato di 3️⃣7️⃣8️⃣ individui.
Sono stati 19 i punti di osservazione: 17 nell’area tra Sindia, Pozzomaggiore, Bosa, Villanova Monteleone, Alghero e Ittireddu, dove si concentra la popolazione sarda, unica colonia autoctona rimasta in Italia, e 2 a Urzulei e Villasalto, dove si sta preparando la reintroduzione di questo prezioso spazzino ecosistemico, utile all'ambiente, alleato degli allevatori e meraviglioso elemento del paesaggio naturale della nostra Isola.

LIFE safe for vultures

Se vedi questo, non strapparlo ...Anche se scrivere questo post forse è già un po' tardi, forse serve ancora a qualcosa....
05/03/2024

Se vedi questo, non strapparlo ...
Anche se scrivere questo post forse è già un po' tardi, forse serve ancora a qualcosa...
Non si sa mai.
Le uova si schiudono alla fine di agosto, inizio settembre.
L’invito è rivolto soprattutto a tutti quei villeggianti che durante la bassa marea vanno a curiosare tra le rocce.
Queste sono uova di polpo.
Chi le ha deposte è là sotto, sta guardando, e non si muove da lì nemmeno per andare a cercare cibo...
In qualche modo le sta incubando e non sopravviverebbero senza di lei...
Non pescarlo !!!
Quando si schiudono, solo allora esce dalla grotta per incontrare i suoi figli e muore nel giro di pochi minuti, perché è malnutrita ed esausta...
Vive solo per questo momento. D'altro canto, capisco che a molti di quelli che "vanno a polpi" non importi niente, vedendola lì sotto, così ferma, la cattureranno e le uova andranno distrutte.
Non pensano alla conservazione della specie...

Per Pasqua e Pasquetta cosa c'è di meglio di un'escursione con Sealand Asinara nel meraviglioso Parco Nazionale dell'Asi...
04/03/2024

Per Pasqua e Pasquetta cosa c'è di meglio di un'escursione con Sealand Asinara nel meraviglioso Parco Nazionale dell'Asinara? contattateci al 3476208633 oppure al 3497752499 per info e costi.

01/03/2024

𝗟𝗮 𝗿𝗮𝘇𝘇𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗱𝗮 𝗢𝗿𝗴𝗼𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗰𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝘁𝗮 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗿𝗱𝗲𝗴𝗻𝗮.

La tradizione dell'allevamento dei bachi da seta ad Orgosolo è portata avanti da Maria Corda e dalla sua famiglia (Sorighe-Muscau), che da circa 200 anni è l'unica in Europa a conservare i segreti della filiera artigianale, finalizzata alla realizzazione del famoso “Su Lionzu”, il copricapo dell’abito tradizionale orgolese.
Se oggi esiste questa arte è solo grazie alla caparbietà e alle sapienti mani di questa famiglia che ancora mantiene vivo un patrimonio culturale del paese.

Alle donne di Orgosolo andrà il ruolo di “Agricoltrici, Allevatrici, Custodi” della preziosa risorsa della biodiversità sarda. L’amministrazione comunale, facendosi interprete di un interesse identitario diffuso, ha ottenuto la registrazione della risorsa genetica Bombyx mori – razza di Orgosolo al Repertorio Biodiversità agricola con il supporto scientifico del prestigioso centro di ricerca CREA - Ricerca di Padova, autorevole punto di riferimento internazionale per la gelsi e bachicoltura.

Il baco da seta e la sua tessitura ha un museo visitabile su prenotazione che si trova in via Mercato ad Orgosolo: Tramas de Seda (). Maria Corda accoglie i visitatori in percorsi educativi e di spiegazione della storia e del ciclo chiuso di produzione antica del prodotto che oggi ha valenza storica e culturale

Per saperne di più: https://bit.ly/42JO2PW
Nella foto zia Juvannedda, di 100 anni, che ha sempre allevato il baco da seta ed ha sempre tessuto la seta.

La presenza del logo indica che il prodotto o ingrediente certificato è stato utilizzando metodi che supportano i tre pi...
06/02/2024

La presenza del logo indica che il prodotto o ingrediente certificato è stato utilizzando metodi che supportano i tre pilastri della sostenibilità: sociale, economica e ambientale.
Basterebbe documentarsi prima di pubblicare qualsiasi cosa, così si eviterebbero figure meschine:
Il sigillo con la rana verde che si trova su alcuni alimenti come caffè, cacao, tè, banane, ananas, mango, arance, cocco, nocciole, olio di palma, olio di cocco o cioccolato indica la certificazione “Rainforest Alliance Certified” assegnata da Rainforest Alliance (tradotto in italiano: Alleanza per le foreste pluviali), un’organizzazione di protezione ambientale indipendente con sede negli Stati Uniti.

In collaborazione con altre organizzazioni operanti nello stesso settore, Rainforest Alliance ha sviluppato criteri di tipo ecologico e sociale per l’agricoltura sostenibile che stanno alla base dell’omonima certificazione per aziende agricole o i loro prodotti.

Adesso posso dirlo anche io di essere ufficialmente candidata alle elezioni regionali nella lista “Uniti per Alessandra ...
23/01/2024

Adesso posso dirlo anche io di essere ufficialmente candidata alle elezioni regionali nella lista “Uniti per Alessandra Todde Presidente”. È un'opportunità entusiasmante per mettere a disposizione la mia tenacia, passione ed esperienza a servizio della coalizione di centrosinistra. Il mio obiettivo è poter contribuire a un nuovo governo per la Sardegna ed affrontare le questioni importanti su cui questa amministrazione purtroppo non si è impegnata abbastanza nel trovare soluzioni. Innanzitutto vi farò partecipi delle mie idee nel settore del turismo e dell'ambiente su cui ritengo di avere una buona conoscenza e competenza. Cercherò di impegnarmi su anche su altre tematiche che ritengo fondamentali come la creazione di reali opportunità lavorative e culturali per le giovani generazioni affinché non abbiano più la necessità di abbandonare la nostra terra; mi impegnerò anche nel portare avanti politiche efficaci sulla parità di genere e pari opportunità di accesso in ambito lavorativo. Ringrazio la mia famiglia, amici e colleghi che mi stanno supportando in quanto credono nelle mia capacità e mi accompagnano in quella che in ogni caso è e sarà una straordinaria opportunità. “Uniti” ce la faremo ❤️

Riflessioni.....
22/01/2024

Riflessioni.....

𝗜𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘂𝗻𝗮: 𝘂𝗻 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗳𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗳𝗲𝗻𝗼𝗺𝗲𝗻𝗼

Un Parco Nazionale non è altro che un luogo dove uomini e donne rinnovano, ogni giorno, la sfida della coesistenza con la natura. La scienza, attraverso i dati, ci pone delle evidenze sulle quali costruire regole per la conservazione di specie e habitat. Uno dei temi centrali, da molti spesso sottovalutato, per la gestione dei Parchi Nazionali e delle aree protette è quello dell’interazione fra cani liberi e fauna. I dati emersi in uno studio, recentemente pubblicato sulla Rivista Scientifica Biodiversity and Conservation edita da Springer, (https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-023-02707-7?fbclid=IwAR1aDFAmYFGcTHeIGMZJ67ZOWSvKgNZugp02_EttzX3lkNrVhmsCl-YjHNg) dovrebbero essere letti come un invito al senso di responsabilità di tutti e tutte noi.

È ormai assodato che i cani hanno un impatto estremamente positivo sulle nostre vite da umani, sia da un punto di vista emotivo, sia fisico, questo purtroppo però non è valido nei confronti della fauna. In ecologia, sempre più studi hanno dimostrato la pericolosità dei cani “mal gestiti” per la fauna: predazione, competizione, trasmissione di patogeni, disturbo ed ibridazione con i lupi, sono solo alcuni dei fattori di rischio per la conservazione di molte specie di animali selvatici.
Se consideriamo che il numero di cani domestici è ormai in costante crescita e che, per negligenza degli esseri umani, ve ne sono sempre di più vaganti sul territorio e/o abbandonati, e a questo aggiungiamo il fatto che il 50% della popolazione italiana non ritiene i cani liberi come fonte potenziale di problemi (Genovesi 2000), diventa chiaro che il fenomeno trattato nello studio, qui riportato, è ancora più allarmante. Infatti, come si può risolvere un problema quando questo non è considerato tale da una grande fetta di popolazione italiana?

Lo studio, realizzato da un gruppo di ricercatori e ricercatrici italiane, ha tentato di fare luce sul potenziale impatto dei cani vaganti (abbandonati e non) sulla fauna, analizzando i dati ottenuti dalla raccolta di campioni fecali e da sondaggi di Citizen Science. I risultati dei sondaggi online restituiscono un quadro chiaro: nel periodo che va dal 2002 al 2022, sono state registrate dai cittadini e le cittadine che hanno partecipato al sondaggio 589 aggressioni di cani ai danni di 95 specie selvatiche diverse, in 162 differenti località di tutta Italia. Il 95.75% delle aggressioni è terminata con la morte dell’animale aggredito; 450 attacchi sono stati causati da cani vaganti e 133 da cani padronali non tenuti al guinzaglio o non confinati in giardini, più 6 casi di aggressione da cani tenuti al guinzaglio. Le specie uccise sono le più disparate: il capriolo in primis, seguito dal riccio, dalla nutria, dalla lepre e dal merlo. Molti dei vertebrati attaccati non apparteneva a specie a rischio di estinzione ma non mancano casi di specie “prossime alla minaccia” e “vulnerabili” o anche a “rischio di estinzione”. Infine nel campione sono incluse anche 8 specie endemiche italiane, di cui 3 ad alto rischio di estinzione, tra le quali figura anche l’orso bruno marsicano con un solo caso registrato (l’orsa Morena).

Anche dall’analisi dei 148 campioni fecali di cane, raccolti in aree rurali del Centro Italia, è emerso come siano i mammiferi ad essere l’alimento base della dieta di questi animali domestici. All’interno dei campioni sono state identificate 30 diverse specie animali, con componenti importanti della dieta rappresentati dal cinghiale, pecora domestica, lepre, capriolo e pernice grigia.

Ma i potenziali effetti negativi dei cani domestici sulla fauna non sono solo istantanei: il disturbo causato alla fauna può tradursi in una serie di effetti a cascata, per cui si delinea ciò che viene tecnicamente definito “paesaggio della paura”. Gli animali selvatici, una volta disturbati/spaventati, per paura di esserlo ancora, cambiano “casa” per nutrirsi, riposarsi ed accoppiarsi, abbandonando i territori più idonei alle loro attività quotidiane, esponendosi ad altri rischi.

In conclusione, riteniamo importante sottolineare come, pur non trattandosi di uno studio sistematico e data quindi l’esiguità dei dati raccolti in relazione al numero stimato di cani presenti in Italia (circa 8 mln), i risultati ottenuti sono solamente una sottostima della reale entità del fenomeno. Questo non fa che confermare l’estrema importanza del rispetto delle regole attinenti alla gestione dei cani all’interno delle aree protette, in particolar modo quelle relative al contrasto al randagismo canino, la cui competenza è a carico alle Amministrazioni Comunali e delle Asl, ma anche l’accettazione da parte dei visitatori del Parco, accompagnati dai loro amici a quattro zampe, a rispettare fermamente i regolamenti vigenti, andando con il cane solo lungo i sentieri autorizzati e portandolo sempre con il guinzaglio.

Ad Oristano per un convegno organizzato sui rifiuti marini all'interno delle giornate scientifiche dell'Arpas. La nostra...
27/10/2023

Ad Oristano per un convegno organizzato sui rifiuti marini all'interno delle giornate scientifiche dell'Arpas. La nostra conoscenza richiede una formazione costante e continua.

01/09/2023

La nacchera di mare, pinna nobilis, può arrivare a 1 metro di lunghezza e vivere fino a 45 anni ma ora la sua sopravvivenza è a rischio

28/08/2023
Ricordiamocelo!!!!!
15/08/2023

Ricordiamocelo!!!!!

😁
13/08/2023

😁

Parco Nazionale dell'Asinara - Area Marina Protetta
13/08/2023

Parco Nazionale dell'Asinara - Area Marina Protetta

26/07/2023
È importante capire l'importanza del divieto: preservare la risorsa ittica attraverso il rispetto di un certo periodo di...
18/07/2023

È importante capire l'importanza del divieto: preservare la risorsa ittica attraverso il rispetto di un certo periodo di riposo della specie!

Indirizzo

Via Carlo Lenci 21
Sassari
07100

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:30
Martedì 08:00 - 20:30
Mercoledì 08:00 - 20:30
Giovedì 08:00 - 20:30
Venerdì 08:00 - 20:30
Sabato 08:00 - 20:30
Domenica 08:00 - 20:30

Telefono

3497752499

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