02/11/2024
💀 Il Día de los Mu***os, è una celebrazione dei cari che se ne sono che tornano in mezzo ai vivi una volta all’anno, il 2 di Novembre e della vita.
Il dia de Los Mu***os ha origini nella Mesoamerica con gli Aztechi, i Toltechi che ritenevano il lutto irrispettoso per il defunto.
Per queste culture i morti erano ancora membri della comunità, tenuti in vita nella memoria che durante il Día de los Mu***os ritornavano sulla Terra.
Il fulcro della celebrazione è un altare, la porta tra la vita e la morte, allestito nelle abitazioni, nei cimiteri e nelle piazze con la funzione di accogliere gli spiriti nel regno dei vivi.
Per questo sono pieni di offerte: acqua, cibo, foto di famiglia e una candela per ciascun parente morto.
Ogni elemento ha un significato.
Il papado picado, strati di carta ritagliati a forma di scheletro, rappresenta il vento e la fragilità della vita ed il doppio colore (giallo e viola) simboleggia la dualità della vita e della morte.
I semi rappresentano la Terra, le candele il fuoco.
Il fumo dell’incenso, purifica l’aria attorno all’altare.
Ci sono poi teschi di zucchero, il pan de Mu***os e cempasuchil (calendule) che fioriscono in questo periodo dell’anno.
In alcuni villaggi, i petali di calendula creano un sentiero dal luogo di sapoltura all’altare in modo da guidare le anime verso casa.
Il Pan de Mu***os è un tipico pane dolce con semi di anice, decorato con ossa e teschi fatti di pasta.
Tra le bevande, la pulque, dolce e fermentata ricavata dalla linfa dell’agave; l’ atole, un porridge di farina di mais con zucchero di canna, cannella e vaniglia.
Le calaveras ci ricordano di apprezzare la vita e la morte, un rito di passaggio sacro come la vita.
Le calaveras sono anche caramelle a forma di teschi fatte tradizionalmente di zucchero bianco.
La Calvera Catrina è la Signora del giorno dei Morti, rappresentata in abiti francesi e con un grande cappello.
La prima apparizione della Signora della Morte risale alla Dea Azteca Mictecacihuatl, regina degli Inferi.