10/06/2020
E' stata una incredibile giornata quella di ieri, con centinaia di persone a pulire il mare e alcune bloccate a terra dai temporali. L'Operazione , nonostante il maltempo, è stata comunque un successo: in una mattinata abbiamo eliminato oltre dieci tonnellate di rifiuti da porti, aree protette e zone archeologiche sommerse in tutte le regioni italiane. Dai fondali sono emersi copertoni di ruote, vecchi attrezzi da pesca abbandonati, sacchetti e bottiglie di plastica e vetro e stoviglie monouso, ma anche tubi, latte e fusti metallici, sedie, motorini, pattini per bimbi e persino unavasca da bagno.
Ringraziamo di cuore i subacquei dei centri immersione e i sommozzatori della Guardia Costiera, così come gli assistenti a terra, che con entusiasmo oggi hanno sfidato pioggia e mal tempo pur di liberare il mare dai rifiuti. Un ringraziamento particolare agli Enti locali che hanno assicurato il loro smaltimento: una collaborazione fondamentale vista l’incertezza che permane sulla gestione dei rifiuti che escono dal mare. Confidiamo che il Senato approvi al più presto il disegno di legge Salva Mare, che farà chiarezza su questioni che al momento ostacolano queste iniziative.
Il bilancio della più vasta giornata di pulizia dei fondali mai organizzata in Italia, organizzata dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dalla Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera per la Giornata Mondiale degli Oceani, aumenterà appena i volontari bloccati dal maltempo scenderanno in acqua nei prossimi giorni.
In attesa di un resoconto foto-video delle attività, ecco qui intanto una foto di gruppo di alcuni sub scesi in acqua!
Clean Sea LIFE è un progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini capitanato dal Parco Nazionale dell'Asinara - Area Marina Protetta, Conisma - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare, Fondazione Cetacea, Legambiente Onlus, MedSharks, Centro Velico Caprera, con il supporto del programma LIFE della Commissione Europea, in quattro anni ha coinvolto oltre 20.000 persone e rimosso 75 tonnellate di rifiuti dalle coste e fondali italiani
Le attività di pulizia dei fondali si sono svolte ieri in:
• Liguria (Camogli: V Nucleo Sub Guardia Costiera; Loano: Marina Diving)
• Toscana (Isola del Giglio: International Diving)
• Lazio (Ponza: Ponza Diving Center)
• Campania (Torre Annunziata: II Nucleo Sub Guardia Costiera; Torre del Greco: Centro Subacqueo Torre del Greco; Castellammare di Stabia: Bikini Diving; Marina di Camerota: Diving Continente Blu)
• Calabria (Palmi: Lega Navale sez. Palmi; Scilla – Scilla Diving Center)
• Puglia (Egnazia: ASD L’Anfora; Tricase: FIAS Lecce, DWD Diving e Associazione Magna Grecia Mare)
• Marche (Giulianova: I Nucleo Sub Guardia Costiera; San Benedetto del Tronto: Mamasa Cub e Profondo Blu)
• Emilia Romagna (Rimini: Sub Rimini Gian Neri)
• Sicilia (Riposto: III Nucleo Sub Guardia Costiera; Porticello: Blue Shark Diving Center)
• Sardegna (Sant’Antioco: IV Nucleo Sub Guardia Costiera; Isola dell’Asinara: Diving Cala d’Oliva, Sea Project Castel Sardo, Stintino Diving Club, Rocca Ruja Diving Center; Golfo Aranci: Alphadiving; Porto San Paolo: Mare Azzurro e Tavolara Diving Center; Santa Teresa di Gallura: Blu Diving; Porto Rotondo: Centro Sub Portorotondo)
e già da oggi i diving che ieri hanno dovuto rimandare saranno già in acqua