Stresa Holiday

Stresa Holiday Stresa holiday ... a surprising, magic, unique touch

25/05/2023

Sparita la scritta funivia Mottarone dal piazzale ai può procedere oltre ...

23/04/2023

La Colonna d’Amore, ideata dall’artista Raffaele Ariante, sorgerà come un’alba a Omegna: l’inaugurazione dell’opera, a cura dell’associazione fra il Cuore e ...

30/01/2023

"Einstein nel '33 fu il primo a definire, con grande genialità, che in fisica quantistica sarebbe possibile stabilire delle relazioni di connessione (nel ger...

04/12/2022

Piemonte: lingue e dialetti

Il Piemonte vanta una ricchezza linguistica invidiabile ma spesso non conosciuta. A parte l'italiano, che è la lingua ufficiale oltre che la più diffusa tra la popolazione dalla seconda metà del Novecento, nel territorio sono riconosciute dalla regione con la legge regionale del 9 aprile 1990 ben cinque lingue storiche del Piemonte: il piemontese, costituito da una varietà occidentale e una orientale molto simili tra loro, l'occitano parlato nelle vallate occitane di Cuneo, Val Pellice, Val Chisone e Germanasca e Alta Val Susa, il francoprovenzale parlato a Coazze, intorno alla città di Susa, nelle valli di Lanzo, nella valle del Piantonetto, nell'alta valle Orco e in tutta la valle Soana; il francese, che non è una lingua autoctona, ma ha un valore storico presso la comunità valdese, e in ultimo il walser, che resiste nei comuni di Macugnaga, Rimella, Alagna Valsesia e Formazza, ed era la lingua germanica dei coloni alemanni provenienti dal Canton Vallese.

Secondo i linguisti mancano all'appello delle lingue riconosciute dalla Regione Piemonte altre due lingue: il ligure parlato nell'estremo sud-est del Piemonte, in Val Borbera e nei dintorni di Novi Ligure e Ovada, oltre che il ligure alpino dell'Alta Val-Tanaro (da Pievetta di Priola compresa) e di Briga Alta, e il lombardo occidentale, al cui tipo linguistico appartengono quasi tutte le varietà gallo-italiche della Provincia di Novara (eccetto alcuni comuni sulla riva della Sesia) e tutte le varietà romanze del VCO. Il tortonese è un dialetto di transizione che a partire dalla classificazione di Bernardino Biondelli di metà dell'Ottocento viene assegnato all'emiliano, di cui costituirebbe l'estremità più occidentale; se da un lato le classificazioni standard vedono il continuum dialettale emiliano estendersi in parte dell'Alessandrino fino al fiume Scrivia, in anni più recenti è stata oggetto di dibattito la posizione di questo dialetto rispetto al lombardo, con il quale condivide pure molti tratti (in ogni caso non è considerato parte della lingua piemontese, nonostante la sua collocazione nel Piemonte amministrativo).

Queste lingue, dopo anni di scarso interesse (se non di ostacolamento) proveniente dal mondo politico e culturale (a cui ha corrisposto un simmetrico ed ulteriore rafforzamento dell'italiano), sono dagli anni novanta destinatarie di alcuni progetti di valorizzazione su iniziativa di enti pubblici, associazioni e gruppi folcloristici.

Occitano, francoprovenzale, francese e walser sono riconosciute come minoranze linguistiche e tutelate dalla legge statale n. 482/1999.

Il piemontese, così come il ligure, il lombardo e l'emiliano, sono stati finora arbitrariamente esclusi da ogni forma di tutela da parte della legge 482/99.

A causa dell'insediamento di coloni piemontesi in epoca medievale, è stato determinante il ruolo della lingua piemontese nella nascita dei dialetti gallo-italici di Basilicata (ancora oggi parlati a Potenza, Picerno, Tito, Vaglio ed altri comuni del Lagonegrese), e dei dialetti gallo-italici della Sicilia (parlati ad Aidone, Piazza Armerina, Nicosia, San Fratello e altri piccoli centri della Sicilia centro-orientale).
(Fonte: Wikipedia)

25/11/2022

La prima grande piantagione di tè italiana si trova a Premosello Chiovenda. Ma come si coltiva il tè nel Vco? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Zacchera, titolare con il padre, Paolo, dell'azienda floricola Compagnia del lago

24/10/2022
Slurp
18/11/2021

Slurp

Bagnet verd

Il bagnet verd, anche conosciuto come bagnet piemontese e salsa verde è una tipica salsa piemontese a base di prezzemolo, aglio e acciughe conservate sotto sale, spesso servita con il bollito, sui tomini, sulle acciughe fresche oppure su altre pietanze. È stato incluso tra i prodotti agroalimentari tradizionali (P.A.T.) piemontesi (cod.:90). Questa salsa, con varianti locali, si è diffusa in tutto il Nord Italia. Ne esiste anche una versione senza aglio.
Nella preparazione intervengono i seguenti ingredienti: prezzemolo, acciughe sotto sale (previa dissalatura), mollica di pane, aglio, olio di oliva, aceto di vino, tuorlo d'uovo (non necessario), capperi sotto sale[4] (non necessari), sale e pepe (la salatura è condizionata alla quantità di acciughe rispetto agli altri ingredienti: infatti queste, per quanto ben pulite, contengono sempre un'elevata quantità di sale).
Il nome deriva dal colore conferitogli dall'ingrediente principale, cioè il prezzemolo.
È una ricetta nata nel XIX secolo alla corte di re Carlo Alberto per insaporire la carne.
(Fonte: Wikipedia)

14/11/2021

È ormai tempo di festeggiare la nostra Santa Cecilia!

Indirizzo

Via Per Vedasco
Stresa Borromeo

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Stresa Holiday pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Stresa Holiday:

Condividi


Altro Stresa Borromeo agenzie di viaggio

Vedi Tutte