Amazing Taranto

Amazing Taranto STORIA DI TARANTO
La cronologia tradizionale, assegna la data della fondazione di Taranto al 706 a.C. Taranto ha quindi origini antichissime. Nel 281 a.C.

Taranto is the City of Two Seas... if you like, follow this page and you will discover its beauty

l'abitato indigeno, portarono una nuova linfa di civiltà e di tradizioni. La struttura sociale della colonia sviluppò nel tempo una vera e propria cultura aristocratica, la cui ricchezza proveniva, probabilmente, dallo sfruttamento delle risorse del fertile territorio circostante, che venne popolato e difeso da una serie di phrouria tra le quali Pezza Petrosa, piccoli centri fortificati in posizione strategica. Durante il periodo ellenistico della colonizzazione greca sulle coste dell'Italia meridionale, la città fu tra le più importanti della Magna Grecia. In quel periodo, infatti, divenne una potenza economica militare e culturale, che diede i natali a filosofi, strateghi, scrittori e atleti, diventando anche sede della Scuola Pitagorica Tarantina, la seconda più importante dopo quella di Metaponto. A partire dal 367 a.C., fu la città più potente tra quelle che costituirono la lega italiota. entrò in conflitto con Roma (guerra tarentina) insieme al suo alleato Pirro, Re dell'Epiro, ma capitolò definitivamente nel 272 a.C. Durante la seconda guerra punica, Taranto aprì le porte ad Annibale nel 212 a.C., ma fu punita tre anni dopo con la strage dei suoi cittadini e col saccheggio quando Fabio Massimo la riconquistò. Nel 125 a.C. vi fu dedotta una colonia romana (colonia neptunia), mentre nel 90 a.C. fu eretta a Municipium. Nel Medioevo fu conquistata dal Barbaro Ostrogoto Totila, nel 549 e ripresa dal Bizantino Narsete nel 552. Espugnata dai Longobardi, fu ripresa dall'Imperatore Costantino II nel 663, per poi passare in mano a Romualdo, Duca longobardo di Benevento, e tornare ai Bizantini nell'803. Conquistata dai Saraceni nel 846, nel 868 e nel 927. Quando venne riconquistata dai Bizantini, l'Imperatore Niceforo Foca la fece ricostruire nel 967. Occupata nel 1063 dal Normanno Roberto d’ Altavilla detto il Guiscardo, divenne il centro di un potente feudo. Ospitava una cospicua comunità ebraica, quantificabile nel 1167 in 200 famiglie, secondo la cronaca di Beniamino di Tudela. Dal 1301 al 1463 fu un fiorente principato (Principato di Taranto). Divenne poi importante porto militare sotto gli Spagnoli, fino a decadere nel XVII secolo sotto i Borbone. Taranto venne unita al Regno d'Italia nel 1860. Il 21 Agosto del 1889, dopo sei anni di lavori, venne inaugurato alla presenza di Umberto I di Savoia l'Arsenale Militare Marittimo, che ne aumentò la sua importanza sia dal punto di vista economico che militare, oltre che demografico. Durante la prima guerra mondiale, Taranto fu scelta come base dalle flotte navali italiana, francese ed inglese. Durante la seconda guerra mondiale, la città subì un bombardamento storicamente ricordato come la notte di Taranto, a seguito del quale si contarono 85 vittime tra civili e militari. Nel 1965 venne inaugurato dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat il IV Centro Siderurgico Italsider, il più grande centro per la produzione dell'acciaio in Europa. Grazie a questa nuova realtà industriale, e disponendo di un grande porto mercantile, la città conobbe un altro e più marcato slancio dell'economia locale, con conseguente aumento della popolazione e del reddito pro-capite, e diventando negli anni a seguire zona di insediamento di cementifici, raffinerie ed industrie metalmeccaniche.

26/12/2024
14/12/2024

La leggenda vuole che le pettole sono state casualmente inventate a Taranto...Tanti secoli fa, si narra che con l'arrivo di S.Francesco a Taranto ...una donna che aveva preparato l'impasto per fare il pane, distratta dai suoni provenienti dalla strada per l'arrivo del Santo, lo fece lievitare oltre il dovuto e così, resosi inutilizzabile tale impasto per il pane, la signora decise di friggerlo facendo tante palline morbide e gustose, riuscendo così a sfamare i propri figli.

13/12/2024

A city rich in charm and history overlooking the sea. Taranto, the city of two seas, the center of Magna Graecia, allows you to take a journey through different environments and cultures that have left traces of their passage. Taranto, a land famous in recent times for something else, not for its natural and artistic beauty. Other issues related to industry and pollution have obscured this jewel of a city that has too often been harmed. Yet Taranto has a thousand-year history, a mix of nature and culture that has few rivals in the world. In the city, the memories that made it one of the most important centers of Magna Graecia and the history of our country are still alive, from the Aragonese Castle, to the baroque Cappellone di S. Cataldo, to the Gothic church of San Domenico Maggiore, to the underground city, the swing bridge that leads to the island of the Old City, to the elegant Borgo Umbertino and the Lungomare with the buildings of the twenty-year period. Taranto, known as the city of the two seas, as it divides the Mar Piccolo and the Mar Grande on the Ionian Gulf, was founded in 706 BC, when the Spartans arrived in southern Italy, making it one of the most important cities of Magna Graecia. It later became a Roman colony and was long disputed between the Lombards and the Byzantines. Between the 14th and 15th centuries it was a flourishing principality, then became an important military port under the Spanish, declined in the 17th century under the Bourbons and was then united with the Kingdom of Italy in 1860. All these dominations have left their marks, but in addition to learning about the history and culture there are many other things to do in Taranto. Including trying the tasty cuisine and admiring the rugged rocks overlooking the sea and the long stretches of fine sand that blend with the blue, making it also a perfect destination for seaside holidays in Puglia.

13/12/2024

Una città ricca di fascino e di storia affacciata sul mare. Taranto, la città dei due mari, centro della Magna Grecia, permette di fare un viaggio tra ambienti e culture diverse che hanno lasciato tracce del loro passaggio.Taranto, una terra negli ultimi famosa per altro, non per le sue bellezze naturali ed artistiche. Altre faccende legate all’industria ed all’inquinamento hanno offuscato questo gioiello di città a cui troppo spesso è stato fatto del male. Eppure Taranto ha una storia millenaria, un intreccio tra natura e cultura che ha pochi rivali al mondo. Nella città sono ancora i vivi i ricordi che ne hanno fatto uno dei più importanti centri della Magna Grecia e della storia del nostro paese, dal Castello Aragonese, al barocco Cappellone di S. Cataldo, alla chiesa gotica di San Domenico Maggiore, alla Città sotterranea, il ponte girevole che porta all’isola della Città Vecchia, all’elegante Borgo Umbertino ed il Lungomare con i palazzi del ventennio. Taranto, detta la città dei due Mari, poichè divide il mar Piccolo ed il mar Grande sul golfo dello Ioni, fu fondata nel 706 a.c, quando gli Spartani giunsero nel sud Italia facendola diventare una delle più importanti città della Magna Grecia. Successivamente diventò colonia romana e fu lungo contesa tra Longobardi e Bizantini. Fra il XIV e il XV secolo fu un fiorente principato, per poi diventare un importante porto militare sotto gli Spagnoli, decadde nel XVII secolo sotto i Borbone e fu poi unita al Regno d’Italia nel 1860. Tutte queste dominazioni hanno lasciato i loro segni, ma oltre a conoscere la storia e la cultura ci sono molte altre cose da fare a Taranto. Tra cui provare la gustosa cucina ed ammirare le aspre rocce a strapiombo sul mare e le lunghe distese di sabbia finissima che si fondono con il blu, rendendola anche una perfetta meta per le vacanze a mare in puglia.

11/12/2024

Il 9 dicembre 1959 fu ritrovata la Tomba dell' atleta di Taranto. Leggevo su Taranto Magna che si trattava di un uomo alto circa 1,70, dal peso di 77 kg circa, dalla corporatura forte e massiccia, con larghe spalle, potenti muscoli dorsali e degli arti. L'atleta di Taranto è l'unico del mondo greco di cui sia stata interamente recuperata la sepoltura individuale. La sua tomba troneggia oggi in una sala del Museo Nazionale Archeologico di Taranto, da quando fu ritrovata nel corso di alcuni lavori edili in Via Genova, nella stessa città. All'interno del feretro giaceva lo scheletro ben conservato di un uomo, morto tra il 500 e il 480 a.C., che recava nella mano sinistra un alàbastron, cioè un vasetto portaunguenti usato dagli atleti. Ai vertici della tomba furono rinvenute tre anfore e qualche frammento di una quarta. Queste, riccamente decorate con raffinati disegni che riproducevano scene delle competizioni, non sono riconducibili alle Olimpiadi, bensì ai giochi panatenaici. Insieme a esse venivano consegnate al vincitore di una competizione altre anfore piene di olio degli uliveti consacrati alla dea Atena. Probabilmente questo atleta fu un uomo di prestigio: ciò giustificherebbe una sepoltura così solenne, monumentale, singola e non in comune. Ai tempi gli atleti erano rispettati e la vittoria era il simbolo della gloria suprema, della massima riconoscenza pubblica a cui un uomo potesse aspirare. Gli atleti partecipavano alle gare nudi in onore della Grecia e degli dei e la necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti e l'impiego di ingente danaro per la preparazione atletica era permessa solo ai membri più facoltosi della società. Dall' accurato restauro delle anfore, oggi sappiamo che l'atleta di Taranto doveva aver partecipato a prove di salto in lungo, lancio del disco, lancio del giavellotto, lotta, corsa. Oggi, le sue spoglie ci consegnano la testimonianza di un passato straordinario, rimasto ignoto per migliaia di anni.

Ph web

10/12/2024

Accadde oggi: il 9 dicembre 1959 nel corso di lavori edilizi viene rinvenuta la tomba dell'Atleta di Taranto, un gioiello dell'antichità

07/12/2024
05/12/2024
04/12/2024

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Taranto

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