Chianti da Scoprire Susanna Tour leader

Chianti da Scoprire Susanna Tour leader Susanna Santoni. Accompagnatrice turistica. Escursioni in Toscana

- Vivi la Toscana e l'Italia dei luoghi più belli: Arte, Cultura, Enogastronomia, passeggiate cittadine o escursionistiche, Corsi, Eventi
- Enjoy Tuscany Region and Italy, its art, events, local wine & food

22/06/2022

Un tuffo di bellezza attraverso questi indirizzi aperti al pubblico

16/06/2022

Una giornata alla spiaggia del Gombo
Per vivere un luogo magico di San Rossore
Dall'11 giugno, come prenotare

https://bit.ly/Gombomare

16/06/2022

Gli amministratori in viaggio alla scoperta dei territori toscani Firenze 09.06.22. Parte una inedita e innovativa iniziativa per sostenere e qualificare il turismo della Toscana, puntando sul coinvolgimento diretto dei territori, le visite ‘sul campo’, [Leggi tutto...]

24/03/2022

Regione e Comuni: insieme per una nuova stagione del turismo in Toscana

👉 Martedì 5 aprile sarà una giornata dedicata al turismo in Toscana e alla governance di questo settore.

L’incontro, a cui parteciperà l’Assessore Leonardo Marras, sarà un’occasione operativa e concreta di aggiornamento e ascolto, per preparare insieme la nuova stagione del turismo in Toscana.

Tra gli argomenti: lo stato dell’arte delle principali progettualità, i lavori in corso e quelli futuri, i nuovi strumenti a disposizione, il ruolo di Ambiti e Comuni nelle programmazioni.

🔀 Da seguire in presenza a Firenze (Palazzo dei Congressi) o in videoconferenza

📝 Per iscriversi: bit.ly/Turismo_in_Toscana

Regione Toscana Anci Toscana Leonardo Marras Visit Tuscany intoscana.it Fondazione Sistema Toscana

27/10/2021

BREVE STORIA DEL NOME DELL' ITALIA IN 10 PUNTI:

1 - Il nome "Italia" inizia ad essere usato nel sesto secolo avanti Cristo e si riferisce solo alla regione che oggi chiamiamo Calabria.

2 - Nel quinto secolo a.C. lo storico Antioco di Siracusa scrive un saggio sull'Italia, che comprende già tutte le regioni meridionali, e fa derivare il suo nome da un leggendario Re Italo.

3 - Nel terzo secolo avanti Cristo il nome Italia si è già esteso alle regioni del Centro e comprende così l'intera pen*sola, intesa nel senso geografico del termine.

4 - Secondo alcuni autori Romani del secondo secolo avanti Cristo, il nome Italia comprende anche le regioni del Nord. Le Alpi infatti sono le montagne più alte d'Europa e rendono l'Italia quasi un'isola rispetto al resto del continente.

5 - Intorno al 90 a.C. gli Italici coniano la prima moneta della storia su cui figuri il nome ITALIA, iscritto nei caratteri romani che usiamo ancora oggi. Nell'88 a.C. gli Italici ottengono la cittadinanza romana.

6 - Nell'81 a.C. Silla attribuisce al nome Italia un significato politico ufficiale, che comprende le regioni peninsulari e la Liguria.

7 - Nel 45 a.C. Giulio Cesare include nel territorio d'Italia le altre regioni del Nord.

8 - Nel 27 a.C. l'imperatore Cesare Ottaviano Augusto suddivide l'Italia in 11 regioni. Pochi anni dopo lo storico e geografo Strabone afferma: "tutti gli Italiani sono ormai Romani". Il resto dell'Impero Romano è suddiviso in province, che non hanno la cittadinanza romana. La Sicilia, la Sardegna e la Corsica per adesso rimangono ancora province esterne all'Italia. In quest'epoca Virgilio scrive l’Eneide, in cui celebra l’Italia e le origini di Roma. Sopra l’attuale Principato di Monaco i Romani costruiscono il Trofeo della Turbia, dove si legge l'iscrizione: "Huc usque Italia, abhinc Gallia" (“Fin qui l'Italia, da qui la Gallia”).

9 - Nel 77 d.C. Plinio il Vecchio descrive l'Italia nel libro III della sua Naturalis Historia e afferma: "Questa è l'Italia sacra agli dei".

10 - Nell'anno 292 dopo Cristo viene formata la "Diocesi Italiciana", che comprende anche la Sicilia, la Sardegna e la Corsica: tutto ciò che oggi è (o dovrebbe essere) Italia, era Italia.

Che cosa ne dite?

27/10/2021
10/09/2021

Un concerto di musica barocca in una location perfetta, assolutamente da non perdere.
Domenica 11 settembre - ore 19:00.
🎼🎶🎵🎶

24/08/2021

“Un quadrettino delle nove muse et apollo che balla”. Così era menzionato questo dipinto senza attribuzione, nell’inventario della collezione del cardinale Ferdinando de’ Medici, presso Villa Medici a Roma nel 1588. Nel 1706 l’opera, all’epoca attribuita a Giulio Romano, venne trasferita a Palazzo Pitti per volere del Gran Principe Ferdinando ed è qui, precisamente alla Galleria Palatina, che ancora oggi possiamo ammirarla.

Nel secolo scorso la critica ha attribuito il dipinto a Baldassarre Peruzzi, pittore senese che aveva realizzato l’opera tra il 1515 e il 1520 per Alberto Pio da Carpi.

In origine il dipinto era nato come coperchio di uno strumento musicale a tastiera, forse una spinetta rettangolare o un clavicembalo, dato il soggetto rappresentato, e in seguito fu isolato come “quadretto” autonomo e dotato dell’attuale cornice.

Apollo, pur essendo raffigurato con la faretra anziché con la cetra, guida le nove Muse, che danzano assieme a lui. Ciascuna è messa in relazione a una particolare attività artistico-intellettuale, o “arte” in senso greco. Da sinistra a destra riconosciamo Calliope (poesia epica), Clio (storia), Erato (lirica corale), Melpomene (tragedia), Tersicore (danza), Polimnia (pantomima), Euterpe (musica: flauto), Talia (commedia) e Urania (astronomia).

Nove protettrici di ogni forma di pensiero: non a caso la parola “museo” deriva dal termine greco Mouseion che significa “luogo sacro alle Muse”.

Baldassarre Peruzzi, Apollo e le Muse, 1515 – 1520, Palazzo Pitti, Galleria Palatina

Il "mistero dei tetti" di Firenze è tutto qui: essi sono, con la Cupola, quasi un "sacramento" che si fa specchio e diff...
04/06/2021

Il "mistero dei tetti" di Firenze è tutto qui: essi sono, con la Cupola, quasi un "sacramento" che si fa specchio e diffusore della bellezza, della purita' e della pace celeste.

Giorgio La Pira

Buongiorno

Grazie Leonardo

08/03/2021

Informazioni turistiche e consigli pratici su Fonte delle Fate a Poggibonsi, con la storia, la mappa, cosa vedere e come arrivare.

08/03/2021

AREZZO A viva voce Prosegue il Laboratorio di lettura ‘A viva voce - il piacere di leggere’ curato da Alessandra Aricò in collaborazione con Nata Teatro e

08/03/2021

A Firenze sbarca “Think local, Eroi Normali”, una campagna di sensibilizzazione che vuole aiutare le piccole aziende della città.

Sito UnescoLe storie più intense sono quelle raccontate dai vecchi faggi.Storie millenarie, leggende senza tempo, custod...
25/02/2021

Sito Unesco
Le storie più intense sono quelle raccontate dai vecchi faggi.

Storie millenarie, leggende senza tempo, custodite fino ai nostri giorni in scrigni preziosi, cattedrali della natura come le antiche faggete vetuste.
Ogni singola parte è depositaria di sapere: all’ombra di grandi chiome, il sottobosco è un cuore profumato e il suo battito riservato racconta una storia lontana dalle città.

Passeggiata invernale a chilometro zero, dove si respira l'anticipo della primavera e la speranza che tutto sparisca pre...
21/02/2021

Passeggiata invernale a chilometro zero, dove si respira l'anticipo della primavera e la speranza che tutto sparisca presto.

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12/06/2020

La val di Pesa è un magico susseguirsi di verdi colline, borghi e castelli medievali ... nasconde molti tesori da scoprire! La Pieve di San Pietro e il Castello di Tignano, ne sono un esempio.

Stai organizzando una giornata o una vacanza in Toscana? Cogli l'occasione di scoprire la bellezza dei luoghi inediti e ...
03/06/2020

Stai organizzando una giornata o una vacanza in Toscana? Cogli l'occasione di scoprire la bellezza dei luoghi inediti e nascosti di questa straordinaria regione. +39 335 5202995

Che meraviglia questo luogo che avemmo la fortuna di visitare, ormai molti anni or sono, grazie alla guida di un caro am...
28/05/2020

Che meraviglia questo luogo che avemmo la fortuna di visitare, ormai molti anni or sono, grazie alla guida di un caro amico nativo di questa splendida isola italiana e del mondo.

Calatafimi, Segesta, teatro greco (Sicilia, Trapani)

Borghi Storici.
08/05/2020

Borghi Storici.

Vieste, Gargano, Foggia

30/04/2020
29/04/2020

Luogo: Cedda
Comune: Poggibonsi

La località Cedda è menzionata già dal 998 in un documento in cui Ugo, marchese di Toscana, dona due suoi possedimenti in quella zona alla Badia di Marturi. Nel 1046 è citata per la prima volta una chiesa suffraganea della pieve di Sant’Agnese a Castellina in Chianti, che negli anni 1275-77 e 1296-1303 viene ricordata come canonica nelle Rationes Decimarum Tusciae.

La chiesa passò sotto la diocesi di Siena nel XV secolo e a quella appena costituita di Colle di Val d’Elsa alla fine del XVI secolo. All’inizio del XX secolo furono eseguiti restauri a carattere integrativo e fu costruita l’abitazione del parroco, che venne addossata alla facciata coprendone completamente la parte sinistra.

La chiesa è considerata una delle più belle di epoca romanica conservatesi nel territorio della Valdelsa. La facciata, con tetto a capanna, è realizzata in conci di arenaria ben squadrati; nella parte superiore si trova una bifora aperta in un momento successivo. Il portale ha un’architrave con una decorazione a bassorilievo, con rosette quadrate sulla sinistra e una croce greca al centro, che con i suoi quattro bracci divide le lettere incise R, S, A, Ω facenti parte dell’iscrizione dedicatoria posta sulla destra, giunta a noi in modo incompleto e alterato (IN XΡI NOMINE XΡIAHEI [?] DEDICA + R. S. A. Ω.). Il sovrastante archivolto a tutto sesto ha una decorazione con grappoli d’uva, palmette e fiori con petali circolari, tipica degli edifici romanici della Valdelsa.

Su entrambi i fianchi sono presenti tre monofore decorate con un motivo a rosette. L’abside semicircolare ha tredici archetti decorati con gli stessi elementi dell’archivolto d’ingresso, sorretti da semicolonne e mensole antropomorfe e zoomorfe. Al centro si apre una stretta monofora con doppio strombo, delimitata da due colonnette, una originale con decorazioni a spirale e una posteriore priva di decorazioni. L’archivolto è riccamente lavorato. Nella zona superiore dell’abside è presente una feritoia a forma di croce, tipica delle chiese canonicali. Il campanile, sul fianco destro, ha un piccolo portale d’ingresso con architrave decorato con elementi zoomorfi e fitomorfi e al centro una croce. La cella campanaria è un rifacimento.

All’interno la chiesa, a navata unica, si presenta con una copertura a capriate a vista. Separa la zona presbiteriale dalla navata un arco a tutto sesto sorretto da due colonne in stile pisano, visibili anche esternamente, coronate da capitelli con due cariatidi con grappoli e tralci d’uva; i pulvini sottostanti sono scolpiti con rosette.

Il catino absidale ha una cornice scolpita con due animali, uno inseguito da un drago e l’altro inseguito da un pellicano; nella raffigurazione compaiono anche Adamo con il pomo e alcune teste umane intervallate da rosette.

Dell’antica decorazione pittorica si conservano due frammenti di affreschi, uno della fine del Duecento raffigurante una Santa e uno della metà del Trecento con San Pietro.

Nella chiesa si trovava inoltre un trittico raffigurante la Madonna col Bambino, i Santi Francesco, Pietro, Paolo, Agostino e due donatori di Ventura del Moro, noto anche come Pseudo Ambrogio di Valdese. Il dipinto, rubato nel 1979 e poi ritrovato, è oggi conservato nel Museo Civico e Diocesano di Colle. Due tabernacoli sono ancora collocati all’interno: uno è databile al XI secolo, l’altro al XV secolo (probabilmente della scuola di Mino da Fiesole).

Bibliografia:

AA. VV., Chiese medievali della Valdelsa. I territori della via Francigena tra Siena e San Gimignano, Empoli, Editori dell’Acero, 1996, pp. 123-126.

AA. VV., I luoghi della fede. Il Chianti e la Valdelsa senese. La storia, l’architettura, l’arte della città e del territorio. Itinerari nel patrimonio storico religioso, Milano, Mondadori, 2000, pp.100-101.

Cardini F., Alta Valdelsa: una Toscana minore?, Conti Tipocolor, Calenzano, 1988, p. 89.

Moretti I., Stopani R., La Toscana (Italia romanica, vol. V), Milano, Jaca Book, 1982.

Altre fonti:

Scheda ICCD di riferimento ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo 09/00384413 (compilata da Gronchi D., 1994).

Autore scheda: Alessia Quercioli

23/04/2020

I proseguono domani con l'𝗘𝗡𝗢𝗧𝗨𝗥𝗜𝗦𝗠𝗢
Cosa comporta la recente normativa anche a fronte delle modifiche che entreranno in atto dopo il Covid? Quali sono le opportunità di collaborazione con il territorio e tra gli operatori? Quali le più efficaci strategie di promozione sui mercati internazionali? Il caso di un progetto interregionale come
Con Marco Giuri, Filippo Magnani, Mauro Carbone, Francesco Palumbo, Marta Javarone
Su https://tuscanytogether.edubit.it
Regione Toscana Fondazione Sistema Toscana

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Il Museo del Bargello conserva una notevole collezione di sculture e opere d' arte del Rinascimento.Il Prof. Paolucci lo visita,e lo commenta...

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